Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Non è di mia competenza
Non è di mia competenza
Non è di mia competenza
E-book52 pagine34 minuti

Non è di mia competenza

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Vi sono spiegate le ragioni per cui, secondo l’autore, la frase che forma il titolo del saggio (Non è di mia competenza) è la risposta che il cittadino più frequentemente riceve quando si rivolge ad un pubblico dipendente.
LinguaItaliano
Data di uscita25 feb 2016
ISBN9788893327879
Non è di mia competenza

Leggi altro di Giglio Reduzzi

Correlato a Non è di mia competenza

Ebook correlati

Scienze sociali per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Non è di mia competenza

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Non è di mia competenza - Giglio Reduzzi

    Giglio Reduzzi

    Non è di mia competenza

    Youcanprint Self-Publishing

    Titolo | Non è di mia competenza

    Autore | Giglio Reduzzi

    ISBN | 9788893327879

    Prima edizione digitale: 2016

    © Tutti i diritti riservati all’Autore

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    info@youcanprint.it

    www.youcanprint.it

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio,

    commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in

    alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto

    dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata

    costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore

    e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo

    quanto previsto dalla legge 633/1941.

    Indice

    •    Dedica

    •    Cap. I

    •    Cap. II

    •    Cap. III

    •    Riflessioni ed Aforismi

    •    Appendice

    •    Profilo dell’Autore

    Dedica

    Dedico questo saggio a Matteo Salvini.

    Al quale non debbo neppure dire: scusi per il ritardo, perché il mio primo saggio, auto-pubblicato nel 1991 era intitolato Perché il Nord lascia la DC per la Lega ed il secondo, di appena un anno dopo, recava come titolo La protesta/proposta della Lega Nord.

    Dunque la mia vicinanza alla Lega è vecchia di venti-cinque anni ed è per questo motivo che non debbo chiedere scusa a nessuno.

    Di quel mio secondo saggio riproduco in Appendice la copertina, dalla quale si desume che il mio non era il punto di vista di un aderente, bensì quello di un esterno.

    Il che dovrebbe conferire maggior valore al contenuto (ammesso che ne abbia).

    Di tale vecchio saggio riproduco altresì un paio di stralci, che ho la presunzione di ritenere interessanti.

    Debbo confessare che la mia personale simpatia per la Lega è aumentata notevolmente da quando la segreteria del movimento è passata nelle mani di Salvini, anche a motivo delle feroci critiche di cui egli è quotidianamente fatto bersaglio, da larga parte della classe politica e da quasi tutti i media, televisione di Stato compresa.

    Critiche insopportabili, benché non insolite per il nostro Paese, visto quelle, altrettanto feroci, che i media rivolge-vano a Silvio Berlusconi, incuranti delle ricadute che esse avevano all’estero sull’immagine del nostro Paese.

    Ne sono testimone io che a quell’epoca viaggiavo per il mondo in lungo ed in largo (per lavoro) e ne subivo le con-seguenze.

    A tal punto che, nel 2010, avvertii l’opportunità di scri-vere e pubblicare in USA un saggio dall’eloquente titolo di The truth about Italy’s much maligned Premier.

    Ora sono costretto a rilevare che il trattamento riservato a Berlusconi viene dedicato, mutatis mutandis, a Matteo Salvini.

    Il che peraltro può essere considerato di buon auspicio, almeno sotto il profilo elettorale. (Molto meno in un’ottica giudiziaria.)

    La verità è che agli schizzinosi rappresentanti della Sinistra al Caviale non piace che Salvini dica con linguaggio da felpa e maglione quel che Cameron e quasi tutti i suoi colleghi europei dicono in giacca e cravatta. (E quando non lo dicono, lo pensano.)

    Perché di questo e non

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1