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Deep Love: 14-02-2015
Deep Love: 14-02-2015
Deep Love: 14-02-2015
E-book67 pagine53 minuti

Deep Love: 14-02-2015

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Info su questo ebook

Sette racconti, per sette diversi modi – horror! – di intendere l'amore.
Zombie, vampiri, streghe e altri mostri, più o meno umani, in una raccolta breve ma intensa così come lo è la festa più amata/odiata dell'anno.
LinguaItaliano
EditoreNero Press
Data di uscita13 feb 2015
ISBN9788898739295
Deep Love: 14-02-2015

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    Anteprima del libro

    Deep Love - Biancamaria Massaro

    Insonnia

    Deep Love

    di Autori Vari

    Immagine di copertina: hearty_stock_35_by_hatestock-d330n2b (Deviant Art)

    Editing: Laura Platamone, Daniele Picciuti

    Produzione digitale: Laura Platamone

    ISBN: 978-88-98739-29-5

    Nero Press Edizioni

    http://neropress.it

    © Associazione Culturale Nero Cafè

    Edizione digitale febbraio 2015

    Autori Vari

    Deep Love

    Indice

    Extrasistole

    Obsession en noir

    Una settimana con Denise

    Dionea Muscipula

    San Valentino in rosa antico

    Extrema Ratio

    La magia del diavolo

    Gli autori

    Extrasistole

    di Matteo Bertone

    Cos’è l’amore?

    Nulla.

    Un battito extra prima della morte.

    Questa la conclusione a cui era giunto dopo un’eternità trascorsa sul pianeta terra. La saggezza seppellisce l’amore, e lui, di amori, ne aveva seppelliti fin troppi. Aveva deciso di lasciarsi trascinare dalla corrente inarrestabile della sua maledizione senza più opporvi resistenza. Emozioni come l’odio o il desiderio erano ricordi lontani. Trascurabili dettagli. Persino il declino della razza umana era più interessante.

    Trascorreva le notti nei quartieri degradati o malfamati, aggirandosi senza meta, accecato dall’oblio del resto della sua non-vita. Spendeva le giornate a marcire nella suite di un hotel di lusso. A quel prezzo, nessuno poteva permettersi di disturbare il suo sonno. Un paio di cameriere erano state licenziate per aver bussato alla sua porta e, tutto sommato, erano state ancora fortunate.

    Dopo un lento e svogliato girovagare notturno s’intrufolava nei locali che restavano aperti fino all’alba, scantinati martellanti di musica, intasati di feccia umana. Occhi sbarrati e pelle maleodorante, sesso consumato come qualsiasi altra droga sintetica. Lo stordimento era consolante, l’alcol un diversivo. Le altre stronzate le lasciava a loro, disturbavano lo stomaco e non avevano grandi effetti sulla sua psiche.

    A volte saliva, in preda ai fumi dell’alcol, fino alla terrazza panoramica dell’hotel e aspettava che l’alba lambisse la sua pelle, ma nemmeno il dolore fisico sapeva più procurargli un brivido. Una volta la sofferenza riusciva a eccitarlo, ora non era che una puntura d’insetto in una notte senza luna.

    Aveva un amico – se così si può definire – un tale che gli proponeva eventi interessanti in giro per il mondo, qualcosa che non avesse ancora visto, a cui non avesse mai partecipato, come il festival del Burning Man nel deserto del Nevada o un raduno di amanti del latex in un Dungeon londinese.

    In effetti più che un amico era il suo spacciatore. Si chiamava Greg e al di là di quelle soffiate – che peraltro si faceva pagare molto bene – non era chiaro cosa facesse per vivere. D’altronde a lui non importava affatto. Gli bastava ricevere puntualmente i suoi suggerimenti bizzarri per cercare qualche misera emozione che lo distraesse dalla noia.

    Una mattina di febbraio, mentre sonnecchiava nella sua stanza con la tv accesa che trasmetteva un documentario sulle formiche rosse, ricevette un messaggio.

    «Non ci crederai: l’ho trovata! Ma ti costerà un po’. Questa sera alle dieci al Black Widow, via Ludovico il Moro 113. Diecimila cash».

    Rilesse il messaggio alcune volte senza capire. Immaginò che Greg avesse sbagliato destinatario. Gli scrisse: «Sicuro che il messaggio fosse per me?»

    Ma quello non rispose e in lui crebbe la curiosità.

    Passò la giornata in bianco. Non riusciva a prendere sonno. Si maledisse per essersi lasciato condizionare da una tale sciocchezza, probabilmente un errore o uno stupido scherzo di Greg. Eppure quel messaggio l’aveva turbato.

    Chi o che cosa poteva aver trovato?

    Ripensò ai suoi recenti incontri con Greg, ma non riusciva a ricordare nessun discorso che vertesse su qualcuno o qualcosa da trovare. Niente di specifico, insomma. Più che altro parlavano di Paesi lontani, riti tribali, antiche credenze o discoteche esotiche. A volte Greg gli portava un catalogo dei Leading Hotels of the World o il volantino di un club esclusivo nascosto nel sottosuolo di qualche metropoli asiatica.

    Parlava forse di una discoteca? Di un’isola deserta? Di una base segreta di ricerca sugli UFO? Di una casa infestata dai fantasmi (avrebbe tanto voluto vedere uno spettro!)? Di una donna? E nel caso fosse una donna, perché aveva scritto l’ho trovata? Chi mai poteva essere?

    A un certo punto si decise a chiamare Greg – benché il patto tra di loro fosse niente telefonate – ma una voce metallica lo informò che il cellulare era spento o non raggiungibile.

    Quando calò il crepuscolo, l’impellenza di sapere diventò insostenibile. Si vestì in modo elegante – non sapeva nemmeno perché – e sgattaiolò fuori dall’hotel usando l’ascensore riservato al personale. Aveva stabilito alcune regole con il concierge che gli

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