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Quando sarà il momento
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E-book119 pagine1 ora

Quando sarà il momento

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Info su questo ebook

Quando sarà il momento

Una storia ambientata sull’isola greca di Rodi, dove una rockstar e un’artista trovano l’amore. Un amore che potrebbe durare per sempre.

Athena non crede ai suoi occhi. Alex Dane è tornato in Grecia. La sua mente si perde nei ricordi: sei anni fa, sull’isola di Rodi, tre giorni di passione con lui e lui che le lascia un bellissimo regalo. Tutto ciò che le serve è un atto di fede, ma lui sarà pronto a farlo? Avranno ancora il coraggio di sognare “ Quando sarà il momento “ ?

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita5 feb 2017
ISBN9781507135952
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    Anteprima del libro

    Quando sarà il momento - Cat Nicolaou

    INDICE

    RINGRAZIAMENTI

    ––––––––

    Dedico il mio primo libro alla mia famiglia, formata da avidi lettori che mi hanno insegnato ad amare i libri.

    Vorrei ringraziare alcune persone per il loro prezioso aiuto e per avermi incoraggiato nel far sì che questo libro potesse prendere vita. La maggior parte di loro sono scrittori, date un’occhiata ai loro siti web e ai loro libri.

    1)  La scrittrice Margaret Eleanor Leigh, primo revisore di Quando sarà il momento . Grazie! Hai fatto un ottimo lavoro. http://www.books.wordwinnower.com/

    2)  Lo scrittore J. Cassidy, secondo revisore di entrambe le storie presenti all’interno del libro. Ti sono grata per il tuo aiuto.  http://6twistedbiscuits.wordpress.com/j-cassidy/

    3)  La scrittrice Sarah Jane Butfield, revisore di Segnata da un bacio . Grazie per il tuo aiuto e le belle parole. http://sarahjanebutfield.wix.com/sarahjanebutfield

    4)  La scrittrice Rubianne Wood per essere stata di ispirazione per Segnata da un bacio . Sei una musa ispiratrice, tesoro! http://www.rubianneparanormalmysteries.com/index.html

    5)  Lo scrittore W.D. Frank per essere un vero amico e un grande sostenitore del mio lavoro. http://www.wattpad.com/user/WilliamFrank

    6)  La scrittrice Jesamine James, per avermi motivato. Grazie! Non hai mai lasciato che mollassi!

    7)  Ultima ma non meno importante, Mrs. Pat Walker, la mia prima lettrice. Sono davvero onorata.

    UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE VA:

    Alla mia editrice, Catherine Lenderi http://catsedits.weebly.com/

    All’autrice della copertina,  Tabatha Design http://tabathadesign.tumblr.com/

    Capitolo 1 – PROLOGO

    11 SETTEMBRE 2012

    Alex Dane... Il solo sentire il suo nome alla radio fece provare ad Athena un brivido lungo la schiena.

    Nonostante fossero trascorsi tutti quegli anni...

    Il rumore del traffico la fece tornare al presente. Lunghe file di macchine ferme in coda affollavano la Amfitheas Highway. Mentre attendeva che il traffico scorresse, Athena fissava i cartelloni sul ciglio della strada: il suo viso, era bello come quello di un angelo del paradiso. Il luogo e la data del suo concerto. La sua canzone preferita iniziò a suonare alla radio, era una delle sue. Era Alex che cantava.

    Le auto nella sua corsia iniziarono a muoversi. Appena si lasciò il suo bel viso alle spalle e fece un grosso sospiro. Mentre cercava di fare attenzione alla strada, la sua mente tornò indietro nel tempo, al giorno in cui incontrò per la prima volta Alex in persona.

    ***

    Dopo aver fatto la spesa, Athena tornò a casa, un piccolo appartamento situato a Kalamaki, distretto costiero di Atene.

    Si preparò un frappè e si sedette sul terrazzo per godersi la vista sul mare nel suo giorno libero. Si mise le mani davanti agli occhi per ripararsi dal sole e si guardò intorno. All’inizio era impossibile capire dove finiva il cielo, così limpido e dove iniziava il mare, così calmo. Guardava le onde infrangersi sulla riva e lasciare un po’ di schiuma sulla sabbia.

    Era una bella giornata e faceva davvero caldo per essere mattina presto. Una leggera brezza le scompigliò i capelli, dandole un po’ di refrigerio. Più che settembre, sembrava metà luglio.

    Era una giornata torrida come quella, il 14 luglio di sei anni fa, quando incontrò Alex. Vedere la sua foto le aveva fatto riaffiorare i ricordi. Tre giorni meravigliosi, era tutto il tempo che aveva passato con lui, ma fu abbastanza da ricordarlo per anni. Anche allora sapeva che non sarebbe potuto essere suo per sempre. Quei tre giorni erano tutto ciò che lui le aveva potuto concedere. Anche se, a dire il vero, le aveva lasciato molto di più.

    Capitolo 2 – TUTTI A BORDO!

    VENERDI’, 14 LUGLIO 2006

    Athena aprì gli occhi ritrovandosi nella sua minuscola e triste stanza, sembrava una sauna. Il caldo insopportabile e la grande preoccupazione per un futuro incerto l’avevano tenuta sveglia fino all’alba, quando finalmente era riuscita ad addormentarsi.

    Purtroppo, l’assordante rumore delle pentole proveniente dalla cucina, dove la madre stava cercando di preparare il pranzo, la costrinse ad alzarsi.

    Odiava vivere con i suoi. Dopotutto aveva 34 anni. Licenziata per l’ennesima volta, non aveva avuto altra scelta che lasciare il suo bell’appartamento e tornare in quello dei suoi, davvero minuscolo.

    Aveva vissuto da sola per quasi dieci anni. Subito dopo aver terminato gli studi all’Accademia delle Belle Arti, aveva preso un piccolo appartamento in centro e nonostante amasse la sua libertà e il suo essere completamente indipendente, aveva dovuto lottare per mantenere quello stile di vita. Non è facile vincere una battaglia quando il nemico sei tu. Era preoccupata per il suo futuro, non aveva alcuna intenzione di dipendere dai genitori per il resto della sua vita. Dover dipendere nuovamente da qualcuno le pesava moltissimo, soprattutto quando quel qualcuno erano i suoi genitori.

    ***

    Andò in cucina per bere un caffè. Sua madre era occupata ai fornelli, mentre suo padre era seduto a tavola e leggeva il giornale. Ormai in pensione, passava la maggior parte del tempo a casa, tranne quando andava a pesca. Il suo hobby preferito da quando era andato in pensione, anche se a volte sembrava più un’ossessione. Come altro si potrebbe definire quando percorri cento chilometri solo per andare in un posto dove sai di trovare un certo tipo di pesce?

    Athena si sedette a fianco a lui e gli chiese di prestarle il giornale per dare un’occhiata agli annunci di lavoro. Il padre glielo passò e lei iniziò a sfogliare le pagine. Non poteva credere ai suoi occhi quando vide una foto che promuoveva il tour estivo del suo cantante rock preferito, Alex Dane.

    Si sarebbe esibito in alcune delle più grandi città della Grecia e in qualche isola, ma non ad Atene.  E’ strano, pensò, la maggior parte dei cantanti che vengono in Grecia scelgono di esibirsi ad Atene. Dopotutto, qui ci sono posti che possono ospitare molte più persone.

    Il pensiero di non poterlo veder  esibire dal vivo per la prima volta nella sua vita, la rendeva profondamente amareggiata. Athena sapeva che quella era una di quelle occasioni che capitano una volta sola nella vita e non poteva lasciarsela sfuggire. Il primo concerto si sarebbe tenuto la domenica sull’isola di Rodi, ma sapeva di non potersi permettere di viaggiare. Si chiedeva come mai non lo avesse visto pubblicizzato altrove. Dopotutto, era uno dei cantanti greci più famosi.

    Nonostante fosse nato in Grecia, Alex Dane viveva all’estero. Nel corso degli anni, era diventato un cantante di successo e si era esibito in tutte le città più importanti del mondo. Spesso diceva che gli dispiaceva di non aver mai avuto la possibilità di esibirsi nel suo paese; nonostante avesse passato la maggior parte della sua vita a New York o in giro per il mondo, non poteva far a meno di sentirsi greco.

    Athena lo seguiva oramai da una decina di anni. Aveva comprato tutti i suoi album. Sapeva tutto della sua vita, persino il nome del suo golden retriever, Barry. Aveva letto tutti gli articoli pubblicati su di lui e aveva imparato a memoria ogni singolo particolare. Una volta, durante un’intervista rivelò che Alex Dane era solo un nome d’arte e che in realtà si chiamava Alexander Danielidis, ma, dato che non era un nome adatto ad un cantante, quando iniziò la sua carriera dovette accorciarlo.

    Athena sospirò. Sapeva di non poter chiedere nuovamente dei soldi ai genitori, soprattutto non per una cosa del genere. Nonostante fosse sempre stato il suo sogno poterlo vedere, non avrebbero capito e le avrebbero detto che stava buttando soldi che neanche aveva. Si incupì al pensiero che anche un altro sogno della sua vita non si sarebbe mai realizzato.

    Ricominciò a sfogliare le pagine, ma non con lo stesso entusiasmo di prima. Stava scorrendo gli annunci per trovare un lavoro decente, quando il suo viso si illuminò.

    Ho trovato., esclamò.

    Cosa? , chiese il padre incuriosito.

    Il lavoro perfetto. , disse, Una scuola d’arte sta cercando un’insegnante e si trova a soli due isolati da qui. Li contatto immediatamente.

    Dieci minuti dopo, tornò in cucina per informare i genitori che era stata invitata per un colloquio. I genitori erano felici di vederla di nuovo di buon umore. Ultimamente

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