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La Dama Nera: un racconto breve dell'autrice della Croce di Bisanzio
La Dama Nera: un racconto breve dell'autrice della Croce di Bisanzio
La Dama Nera: un racconto breve dell'autrice della Croce di Bisanzio
E-book62 pagine47 minuti

La Dama Nera: un racconto breve dell'autrice della Croce di Bisanzio

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Info su questo ebook

Italia, XVI secolo. Beatrice, dopo il ritorno dall’Oriente, si è ritirata nella rocca di Monte Silvano, un luogo isolato e quasi inaccessibile di cui è la signora assoluta. Beatrice però è irrequieta, ossessionata dal ricordo del pittore Jacopo Castelli, l’amante perduto.

Una notte, durante un festino orgiastico, celebra un rito satanico allo scopo di evocare le potenze delle tenebre…

"La Dama Nera" prende spunto da un passaggio tratto da "La reliquia perduta" (2014), che fa seguito a "La croce di Bisanzio" (2008-2014), ed è incentrato sulla figura di Beatrice, donna dalla personalità inquietante. Il racconto svela il più sanguinoso degli avvenimenti di cui è costellata la sua vita, mettendo in luce quel lato oscuro che fa di lei un personaggio misterioso il cui spirito si è incarnato in Elena, la sua lontana discendente.

L’autrice
Angela Pesce Fassio è un’autrice versatile, come dimostra la sua ormai lunga carriera e la varietà della sua produzione letteraria. Coltiva altre passioni, oltre alla scrittura, fra cui ascoltare musica, dipingere, leggere e, quando le sue molteplici attività lo consentono, ama andare a cavallo e praticare yoga. Discipline che le consentono di coniugare ed equilibrare il mondo dell’immaginario col mondo materiale.

CONTIENE UN’ANTEPRIMA DE "LA RELIQUIA PERDUTA", SEGUITO DE "LA CROCE DI BISANZIO"

Elena credeva che la reliquia fosse al sicuro.
Credeva di aver svelato i misteri della sua famiglia…
ma non sapeva che il vento del passato l’avrebbe costretta ad affrontare altri misteri, altre inquietanti scoperte.

La ricerca che si è protratta per secoli non è ancora finita…

Angela P. Fassio ripercorre il sentiero della misteriosa reliquia ed esplora i lati più oscuri dei personaggi. Intrecciando abilmente passato e presente, realtà e finzione, l’autrice apre spiragli su sinistri misteri legati alla Croce e al suo mistico potere, sino all’inquietante finale.
LinguaItaliano
Data di uscita1 ago 2016
ISBN9788822827241
La Dama Nera: un racconto breve dell'autrice della Croce di Bisanzio

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    Anteprima del libro

    La Dama Nera - Angela P. Fassio

    Presentazione

    Italia, XVI secolo. Beatrice, dopo il ritorno dall’Oriente, si è ritirata nella rocca di Monte Silvano, un luogo isolato e quasi inaccessibile di cui è la signora assoluta. Beatrice però è irrequieta, ossessionata dal ricordo del pittore Jacopo Castelli, l’amante perduto.

    Una notte, durante un festino orgiastico, celebra un rito satanico allo scopo di evocare le potenze delle tenebre…

    La Dama Nera prende spunto da un passaggio tratto da La reliquia perduta, che fa seguito a La croce di Bisanzio, ed è incentrato sulla figura di Beatrice, donna dalla personalità inquietante. Il racconto svela il più sanguinoso degli avvenimenti di cui è costellata la sua vita, mettendo in luce quel lato oscuro che fa di lei un personaggio misterioso il cui spirito si è incarnato in Elena, la sua lontana discendente.

    Angela Pesce Fassio è un’autrice versatile, come dimostra la sua ormai lunga carriera e la varietà della sua produzione letteraria. Coltiva altre passioni, oltre alla scrittura, fra cui ascoltare musica, dipingere, leggere e, quando le sue molteplici attività lo consentono, ama andare a cavallo e praticare yoga. Discipline che le consentono di coniugare ed equilibrare il mondo dell’immaginario col mondo materiale.

    L’autrice desidera ringraziare Elisabetta Baldan per la creazione della splendida copertina dove la Dama Nera appare veramente diabolica!

    Angela P. Fassio

    La Dama Nera

    Racconto

    La Dama Nera

    I edizione digitale: novembre 2014

    Copyright © 2014 Angela Pesce Fassio

    Tutti i diritti riservati. All rights reserved.

    www.angelapescefassio.it

    Facebook

    Copertina: immagini © 123rf.com

    Progetto grafico: Elisabetta Baldan

    www.impaled-butterfly.blogspot.it

    Edizione elettronica: Gian Paolo Gasperi

    www.gianpaologasperi.it

    La Dama Nera

    Italia, XVI secolo

    La gente aveva paura di lei e di ciò che avveniva dietro quelle mura impenetrabili.

    Da quando si era trasferita a Monte Silvano e ne aveva fatto la propria residenza, il castello aveva acquistato una fama sinistra. Beatrice ne traeva piacere e assaporava la sensazione forte che derivava dal potere di suscitare timore, reverenza, sottomissione, e poco importava che anche una primordiale superstizione allignasse nell’animo degli abitanti del villaggio e dei dintorni, fra i quali era considerata una strega. Non era vero, almeno non in senso stretto, ma lei faceva di tutto per alimentare l’alone di mistero che ormai la circondava, senza curarsi delle conseguenze. D’altronde, tutta la sua vita era stata una sfida continua alle restrizioni imposte al suo sesso e non si era fatta scrupoli neanche quando si era trattato di uccidere.

    Forte, determinata e crudele, Beatrice perseguiva i propri scopi con una assoluta assenza di moralità. Il suo cuore gelido aveva palpitato d’amore una volta soltanto e per i figli non provava alcun sentimento materno. Forse un giorno sarebbe stata chiamata a rispondere dei suoi peccati davanti a Dio, ma il castigo, se mai fosse venuto, era ancora ben lontano. E d’altra parte lei non era pentita. La morte inflitta a Porzia, murata viva nella torre del castello di Scandiano, e l’uccisione di Urbano, l’uomo che era stata costretta a sposare, erano stati atti di giustizia. Entrambi erano colpevoli e quindi meritavano di morire. Se qualcuno pensava che il suo volontario esilio fosse un’espiazione, si sbagliava.

    Beatrice si era ritirata nell’antico maniero costruito dai suoi avi per ragioni che nulla avevano a che fare con la penitenza.

    La decisione era stata dettata dal desiderio di isolarsi per attuare un progetto che accarezzava da tempo e ora sentiva vicino il momento in cui, finalmente, avrebbe potuto realizzarlo. Gli anni trascorsi in Oriente, dopo il viaggio a Costantinopoli e al remoto monastero di San Crisostomo, fra i monti Urali, per mettere al sicuro la preziosa reliquia che con solenne giuramento si era impegnata a custodire, le avevano spalancato le porte delle scienze occulte e di una conoscenza segreta. Studiosi e sapienti le avevano trasmesso il loro arcano sapere e lei ne aveva fatto tesoro, poiché era la chiave per accedere al mondo dei morti ed entrare in comunicazione con Jacopo,

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