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RACCONTI D’AMOR PERDUTO
RACCONTI D’AMOR PERDUTO
RACCONTI D’AMOR PERDUTO
E-book53 pagine40 minuti

RACCONTI D’AMOR PERDUTO

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Info su questo ebook

L’amore fa male. Questa antologia di storie d’amore è costituita da tre racconti brevi e due poesie, ognuno dei quali narra la storia di un amore perduto. Ciascun personaggio deve scoprire da solo se una rosa vale tutte le sue pungenti spine.

Un marito e una moglie si scontrano per delle carote. Un ubriacone lotta con il suo unico, vero amore: la bottiglia. Tre donne piangono la perdita del solo uomo in grado di smorzare il loro turbolento bagaglio emotivo. Un giovane innamorato è alle prese con le prime pulsioni sessuali. Una fotografia sbiadita riporta a galla i ricordi di un'uscita di pesca e l'amore che se n'è andato.

LinguaItaliano
Data di uscita14 ago 2016
ISBN9781507150962
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    RACCONTI D’AMOR PERDUTO - J. H. Bardwell

    L’amore fa male. Questa antologia di storie d’amore è costituita da tre racconti brevi e due poesie, ognuno dei quali narra la storia di un amore perduto. Ciascun personaggio deve scoprire da solo se una rosa vale tutte le sue pungenti spine.

    Un marito e una moglie si scontrano per delle carote. Un ubriacone lotta con il suo unico, vero amore: la bottiglia. Tre donne piangono la perdita del solo uomo in grado di smorzare il loro turbolento bagaglio emotivo. Un giovane innamorato è alle prese con le prime pulsioni sessuali. Una fotografia sbiadita riporta a galla i ricordi di un'uscita di pesca e l'amore che se n'è andato.

    RACCONTI D’AMOR PERDUTO

    Di

    J. H. Bardwell

    ––––––––

    Pubblicato da Twigboat Press

    Copyright © 2015 by J. H. Bardwell

    ––––––––

    Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta,

    memorizzata in archivi digitali, o trasmessa in alcun formato senza il consenso scritto dell'autore, né essere fatta comunque circolare sotto forma diversa da quella sotto cui è stata pubblicata.

    Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi ed episodi sono frutto dell’immaginazione dell’autore e non sono da considerarsi reali. Qualsiasi somiglianza con fatti, veri o immaginari, o persone, vive o defunte, è del tutto casuale.

    DEDICA

    ––––––––

    A tutte le anime romantiche che hanno perso l’amore, e a quelle che ancora lo cercano.

    INDICE

    ––––––––

    1. Chi dice che non si può trasformare un uomo in coniglietto?

    2. Pietoso stordimento

    3. Città nella sabbia

    4. Petali di rosa

    5. Battute taglienti

    Presto in stampa

    L’Autore

    La Casa Editrice

    1. Chi dice che non si può trasformare un uomo in coniglietto?

    ––––––––

    I miei problemi coniugali arrivarono al culmine con borse della spesa piene zeppe di carote. Mai prima di allora c’era stato bisogno di comprarne interi sacchetti. Mi aspettavo che un branco di conigli inseguisse mia moglie saltellando fino in cucina. Non vedendone arrivare mi resi ben presto conto che le sue intenzioni erano quelle di trasformare suo marito in un coniglietto non appena le carote presero il posto delle mie bibite e dei miei biscotti.

    Con il naso arricciato e le orecchie afflosciate mi vedevo già pronto a scavare buche in giardino. A malapena resistetti all’impulso naturale di fiondarmi in cantina e scavarmi una tana completa di televisione e frigorifero segreto.

    «Quindi è per questo che ci tenevi ad andare tu a fare la spesa, questa settimana,» dissi strappandole di mano la verdura e passando al setaccio il mio frigorifero. Aveva già iniziato ad ammucchiarla su una terza pila, ed evitò qualsiasi contatto fisico prima di ritornare alle borse della spesa, manco fossi io quello con le dita raggrinzite e chiazzate d’arancione.

    «Non è solo per questo!» disse lasciando cadere qualcosa nel fradicio sacchetto di carta marrone ed estraendo la mano con fare colpevole, ritirandola al sicuro sotto il seno.

    «Guarda che le riporti indietro,» replicai continuando a svuotare sacchetto dopo sacchetto di cibo puzzolente per conigli.

    «No,» rispose Vivian, «Non le riporto indietro.» Cominciò a riempire un sacchetto alla volta per risparmiarmi la scocciatura di svuotarli. Come se non sentissi la puzza! La cucina aveva preso l’odore stantio di un buffet d’insalata andata a male. Le puzzavano le mani. Una volta la tenevo per quelle stesse mani, quando ancora si fidava di me per andare a fare la spesa, prima delle unghie arancioni. Non mi trattava come

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