Rebirth

Di Lidia Calvano e Estelle Hunt

L'ora più buia è quella che precede l'alba.

Daniel rievoca l'inferno personale attraverso il quale è riuscito a emergere, salvando se stesso.

Lo sbocciare di una nuova vita segnerà anche la sua rinascita nel segno dell'amore.

Il racconto è uno spin-off del romanzo Rehab, offerto in omaggio alle lettrici che ci hanno seguito con passione ed entusiasmo, ma anche a tutti coloro che vogliono accostarsi per la prima volta al nostro lavoro di scrittura a quattro mani.

Attenzione: contiene spoiler riguardanti il romanzo principale e scene destinate a un pubblico adulto.

• Lingua: Italiano
• Editore: Estelle Hunt
• Data di uscita: 8 dic 2016
• ISBN: 9788822875273

Anteprima del libro

PROLOGO

I suoni delle apparecchiature mediche e i segnali acustici dei monitor che li circondavano scomparvero, mentre Lauren sosteneva lo sguardo indebolito di Daniel.

Pareva annichilito, su quelle lenzuola candide. Impotente come non si era mai sentito. Basito dell’inefficacia di ogni tentativo, compreso il denudare il suo cuore da re con tutti i preziosissimi sentimenti che conteneva. Lei si avvicinò, fece per carezzarlo ma poi tirò via la mano. Esitò, quindi trovò il coraggio di guardarlo negli occhi per un’ultima volta e di fargli la propria, di confessione.

«Ti ho amato tantissimo ed era la prima volta che mi capitava. Ma l’amore non basta a salvarsi. O almeno, a noi non è bastato.»

Sostenne il suo sguardo cerchiato d’ombra, perso nel viso emaciato e sofferente. Imbrigliò l’urgenza di abbracciarlo per trasmettergli il suo calore. Il cuore batteva e in quel ritmo segreto e silenzioso si levava una melodia malinconica che solo lei era in grado di ascoltare, note appese a un pentagramma tracciato nella sua anima.

«Aspettami, ti prego. Tornerò da te quando sarò diventato l’uomo che meriti.»

La voce provata dalla sofferenza la penetrò come una lama, ma non giunse a ledere gli organi vitali. Non poteva promettergli nulla, non in quel momento, quando le loro vite traballavano come funamboli appesi a fili tirati sull’ignoto. Contenne il folle desiderio di circondargli il viso con le mani, di poggiare le labbra sulla sua bocca riarsa per dargli sollievo. Nascose tutto il suo amore in uno scrigno e lo chiuse a chiave in attesa, forse, di liberarlo e donarlo a lui quando la tempesta fosse passata.

«Guarisci, uccidi l’uomo che sei diventato.»

CAPITOLO UNO

«Come stai oggi, McAllister?»

Daniel spostò l’attenzione dalle sue dita intrecciate appoggiate sul tavolo, per portarla lungo la parete e soffermarsi sulle riproduzioni di opere impressioniste, evitando di proposito lo sguardo del dottor Harris che, seduto di fronte a lui, attendeva con fastidiosa pazienza la risposta alla sua inutile domanda.

Come cazzo pensava che si sentisse in quel momento?

Si trovava chiuso in una specie di prigione di lusso, servito, riverito e controllato ventiquattr’ore su ventiquattro. Pensavano non si fosse accorto delle occhiate furtive e penetranti degli inservienti, o della discreta telecamera incassata nel muro della camera da letto?

Rafforzò la