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Differenze
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E-book72 pagine1 ora

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In un quartiere della periferia romana stanno introducendo la raccolta differenziata. Sembra un avvenimento banale, ordinario, che non dovrebbe turbare la normale vita delle persone. Ma forse questa quotidianità è già erosa da insicurezze e paure e sono in molti a vivere nel timore di essere scartati, esclusi, rottamati. Nulla è come appare; nel vociare dei bar e delle piazze si mischiano verità e leggende metropolitane, le solide menzogne degli adulti e le fragili fantasie dei bambini. Molti temono che un brutale delitto resti impunito ma il corpo della vittima non si trova… Differenze è un racconto corale, una storia di quartiere, una narrazione epica con protagonisti in conflitto tra loro ma anche complici, come bambini e maestre, genitori e baristi, barboni e disoccupati, anziani e innamorati, fantasmi e scomparsi, illusi e disperati.
Differenze nasce dal Laboratorio Officina della scrittura proposto da Alessandro Pera nella prima metà del 2016 presso Officina Culturale Via Libera. A partire da questa esperienza, Officina della Scrittura si è proposta come un’esperienza di scrittura collettiva e riunisce dieci compagni di viaggio.
LinguaItaliano
Data di uscita16 dic 2016
ISBN9788898190652
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    Differenze - Officina della Scrittura

    Officina della scrittura

    Differenze

    Copyright

    Titolo: Differenze

    Autori:

    Manuel Alunni

    Sara Bucciarelli

    Fabio Ceccacci

    Alessandro Chiozza

    Serenella Corsetti

    Donatella Gabriele

    Sabrina Lattanzi

    Claudia Marinelli

    Alessandro Pera

    Rossana Saccoccia

    Copyright © 2016 Librosì Edizioni

    ISBN:

    In un quartiere della periferia romana stanno introducendo la raccolta differenziata. Sembra un avvenimento banale, ordinario, che non dovrebbe turbare la normale vita delle persone. Ma forse questa quotidianità è già erosa da insicurezze e paure e sono in molti a vivere nel timore di essere scartati, esclusi, rottamati. Nulla è come appare; nel vociare dei bar e delle piazze si mischiano verità e leggende metropolitane, le solide menzogne degli adulti e le fragili fantasie dei bambini. Molti temono che un brutale delitto resti impunito ma il corpo della vittima non si trova…

    Differenze è un racconto corale, una storia di quartiere, una narrazione epica con protagonisti in conflitto tra loro ma anche complici, come bambini e maestre, genitori e baristi, barboni e disoccupati, anziani e innamorati, fantasmi e scomparsi, illusi e disperati.

    ***

    Indice

    Giovedì pomeriggio

    Venerdì mattina

    Venerdì pomeriggio

    Sabato mattina

    Introduzione

    Il romanzo breve Differenze nasce dal Laboratorio Officina della scrittura proposto da Alessandro Pera nella prima metà del 2016 presso Officina Culturale Via Libera, progetto attivo a Roma e nel quartiere Quadraro in particolare, ormai da otto anni, con una forte proposta di partecipazione e di promozione culturale. Il laboratorio Officina della scrittura ha riunito nove straordinari compagni di viaggio: Claudia, Donatella, Rossana, Sabrina, Sara, Serenella, Alessandro, Fabio e Manuel.

    Mettere insieme le storie, mischiare le lingue: Officina della scrittura si è proposta come un’esperienza di scrittura collettiva. Un’espressione che sembra racchiudere una contraddizione. La scrittura è infatti per sua natura un’attività solitaria, che attraversa l’interiorità tracimando all’esterno.

    Questa intimità non va violata ma i sentieri solitari prima di incontrare la lettura possono avvicinarsi e confluire in un’unica strada. Confrontarsi sullo scrivere e sul raccontare, duellare sui significati e alla fine realizzare un prodotto; Differenze è nato così, frutto delle storie e della lingua di tutti, anche se solo parzialmente e con sacrificio.

    Speriamo che questo risultato così fortemente voluto incontri i lettori e possa raccontare due comunità, quella del quartiere che vi è rappresentato e quello delle donne e degli uomini, degli scrittori, che l’hanno prodotto.

    Donne e uomini che continueranno a proporsi, se avranno forze e consensi, come collettivo di scrittura, ereditando l’impegnativo nome di Officina della scrittura.

    Un ringraziamento particolare a Officina Culturale Via Libera, straordinaria esperienza da cui sono partite centinaia di percorsi e di avventure culturali, senza la quale Differenze non avrebbe mai visto la luce. Alessandro Pera

    Giovedì pomeriggio

    L’area giochi è polverosa e semivuota; alcuni bambini stanno impastando la terra con le mani ormai sudice, altri si fanno dispetti, rubandosi le formine e piccoli animali di gomma, inseguendosi tra schiamazzi e rivalse. Livia in disparte sta mangiando la sua merenda, anche oggi una banana. Di fronte a lei la bambina paffuta con le trecce rosse si lecca le dita unte di patatine e soddisfatta estrae dalla busta la sorpresa.

    I genitori sulle panchine chiacchierano tra loro, in piccoli gruppi, e osservano distrattamente il movimento dei bambini. Finalmente la banana è finita ma la buccia ingombra le mani e Livia deve liberarsene; cerca invano lo sguardo della mamma che però è immersa in un’intensa conversazione al cellulare. Si avvia allora pensierosa verso i cassonetti che affiancano i giardini: non sono così piccola, ho quasi sei anni. È alto ma forse sulla punta dei piedi…

    «No, ragazzina, non lì. È una buccia di banana. Va in quello marrone!»

    D’istinto, Livia ritira subito il braccio, appoggiando i talloni a terra. L’uomo è alto, imponente, vestito di scuro e parla serio come quando papà si arrabbia. Spesso si aggira nei pressi del parco e controlla che tutto vada nel verso giusto: nessuno rovista più nei secchioni, non si vedono più buste poggiate per terra, né bottiglie di plastica spuntare dalla carta. Dopo un’iniziale diffidenza, molti hanno cominciato ad apprezzarlo: Livia però non lo ha mai incontrato.

    «Non ve le insegnano a scuola queste cose?»

    Livia non capisce bene quello che l’uomo vuole dirle; le piacerebbe solo disfarsi di quell’orribile buccia e correre dalla sua mamma. Ma quel signore continua a starle davanti e le oscura tutta la visuale; l’area giochi sembra scomparire dietro le sue spalle e non vede più la mamma. Bisogna rispondere però quando ti fanno una domanda.

    «Dove abito io i secchi sono verdi, come questo. Noi non abbiamo i secchi marroni, dove abito io".

    «Ah, ah, ma dai… smettila! Ma la fai tu veramente? Il cugino di Dora l’esploratrice?»

    Barbara cammina su e giù con il cellulare, un po’ discosta dalle altre mamme, si passa le dita fra i capelli e ride. «Sei bravissimo, allora non doppi soltanto serial killer! Sei un uomo pieno di sorprese»

    Barbara lancia un’occhiata verso l’area giochi, ma Livia non è più lì.

    «Scusami, non vedo più la bambina».

    ***

    Odio essere rimproverata, poi non è giusto, sono una brava bambina, lo dicono tutti! Adesso come si permette questo strano signore di

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