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E-book52 pagine28 minuti

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Info su questo ebook

La memoria è come una grande rete immaginaria dove restano impigliati ricordi, sentimenti, immagini, profumi e colori. Nel corso del viaggio della vita è come se si fosse a bordo di una grande barca da pesca, ci si spinge fino al largo e si gettano le reti e poi si riporta sulla barca tutto ciò di cui il mare ci ha fatto dono. E per far questo è necessario spostarsi al largo, dove le onde sono più grandi, dove a volte le tempeste ci fanno sobbalzare, per farci poi ancor più apprezzare la calma e il sereno di quella quiete dopo la tempesta cantata da tanti poeti. E nella rete della memoria di Sabrina Pani ci sono tradizioni e usanze tramandate di generazione in generazione, per rafforzare il legame con la sua amata terra, la Sardegna: in queste pagine l’Autrice ci regala tanti ritratti di una terra animata da emozioni, canti, balli, tradizioni religiose, culinarie e culturali, che si rispecchiano nei volti dei protagonisti di questa commovente storia.
LinguaItaliano
Data di uscita27 dic 2016
ISBN9788856781069
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    Anteprima del libro

    Su Bixinau - Sabrina Pani

    Albatros

    Nuove Voci

    Ebook

    © 2016 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l. | Roma

    www.gruppoalbatrosilfilo.it

    ISBN 978-88-567-8106-9

    I edizione elettronica novembre 2016

    Ai miei genitori

    Alle mie amate figlie Elena e Carlotta

    A mio marito compagno di viaggio

    Premessa

    Per mantenere viva la memoria, per non perdere le tradizioni e le nostre radici, per tramandarle alle nuove generazioni, ma anche per riportare alla luce uno spaccato di vita quotidiana con i suoi valori: la collaborazione, la fratellanza, il rispetto della sofferenza e la compartecipazione al dolore.

    Prologo

    Mancavano pochi giorni all’inizio dell’estate, i campi erano ricoperti di spighe di grano pronte per la raccolta, apparivano come distese d’oro colato che andavano ad unirsi ai raggi del sole, che risplendevano in un cielo azzurro, alternandosi a campi di papaveri rossi e a terreni da pascolo delimitati da muri di cinta in pietra.

    Il silenzio la faceva da padrone in un ambiente incontaminato, dove i colori e le sfumature si presentavano alla vista dell’uomo in modo ordinato e composto, quasi in una continua ricerca di un dialogo diretto tra uomo e natura, in armonia e complicità assoluta.

    I contadini si preparavano alla mietitura, prima di un periodo di riposo, i pastori lasciavano gli ovili dopo mesi di isolamento e di duro lavoro per ricongiungersi alle famiglie, rimaste sotto la custodia delle donne in un mondo completamente matriarcale.

    Alle donne era affidata l’educazione dei figli e la cura di tutti i rapporti sociali, limitati alla piccola comunità ma basati su regole rigide e valori di condivisione, fratellanza e rispetto; la quotidianità era basata sulla fatica fisica, sulla devozione e su tutto ciò che rappresentava il sacro e il culto.

    Tutti gli eventi, da quelli gioiosi a quelli più tristi o luttuosi, andavano ad intrecciarsi con il sacro e il profano.

    Capitolo 1

    Arrivo a casa

    In quel mondo, in quell’ambiente agro pastorale era possibile vedere anche un piccolo cenno di modernità, poco distante dal paese si trovava una piccola stazione delle ferrovie della Sardegna.

    E proprio da un trenino a carbone, talmente lento che necessitava di ore per percorrere pochi chilometri, scendeva dopo un lungo viaggio Rosamaria accompagnata da zia Bonarina.

    Rosamaria era figlia di Efisio e Assunta, due coniugi che già da qualche anno avevano lasciato il paese, Efisio infatti aveva trovato un impiego come maestro in una scuola Elementare in città; a loro si era poi unita la sorella di Assunta, Bonarina,

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