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La chiave del cuore
La chiave del cuore
La chiave del cuore
E-book130 pagine2 ore

La chiave del cuore

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Info su questo ebook

Questo breve racconto, frutto di fantasia e di facile lettura, narra la storia d'amore tra Mya giovane arredatrice di interni di una azienda leader nel settore e Tyler, uomo speciale, dalle doti tutte da scoprire. Il loro amore sarà messo spesso a dura prova, anche a costo della loro stessa vita; ma può questo sentimento così forte essere la chiave della loro salvezza?
LinguaItaliano
EditorePubMe
Data di uscita21 feb 2018
ISBN9780244069070
La chiave del cuore

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    Anteprima del libro

    La chiave del cuore - Alessia Thay Stella

    La chiave del cuore

    Di Alessia Thay Stella

    Se per averti dovessi poi andare all’inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.

    William Shakespeare

    Questo libro è frutto di fantasia. Ogni riferimento a persone, fatti e cose, è puramente casuale. Vietata qualsiasi tipo di riproduzione

    Prologo

    Le 19.00

    Giuro non avrei resistito un minuto di più.

    A chi lo dici Steve. Ci costringono a venire anche di domenica ormai.

    Dobbiamo ribellarci Jacob, abbiamo una famiglia, una vita cazzo!

    Riponiamo gli abiti da lavoro nei nostri armadietti e ci incamminiamo verso l’uscita.

    Inizia a scaldare i motori Steve. Ho dimenticato il telefono dentro.

    Non metterci molto Jacob!

    Rientro, è buio pesto, ma riesco a trovare le scale e salire al quarto piano; maledetto ascensore rotto!

    Dove sarà mai….ah eccolo!

    Sto per uscire, ma qualcosa crolla dal soffitto in seguito ad una esplosione.

    Merda! Che diamine…

    Non riuscivo a credere ai miei occhi. Ho sempre letto nei libri di quelle persone che nel momento più critico della loro esistenza, vedono passarsi avanti agli occhi gli attimi più belli di sempre e mai mi sarei immaginato di riuscire a farlo a mia volta. Lingue di fuoco stavano invadendo l’intera stanza e non riuscivo a vedere via di fuga, se non la finestra. Se non fosse stato che mi trovavo al quarto piano! Provo comunque a raggiungerla. C’è tanto fumo, i miei occhi bruciano e si riempiono di lacrime per lo sforzo. Penso ad Annabelle, a Mya e a quanto le ami. Avrei voluto solo aver avuto il tempo di dirglielo ancora una volta, ma come potevo mai sapere che questa per me sarebbe stata la mia ultima giornata in vita?!

    Perché non vengono ad aiutarmi! Aiutoooooo. Nessuno mi ascolta e sembra quasi che il fuoco stia per inghiottire l’ultima panca che mi divide da lui. Un momento, vedo un’ombra in lontananza.

    Hey sono qui!

    È un uomo e, paradossalmente, è circondato da tanta luce. È calmo, ed avanza lentamente verso me. Mi osserva, ed io sono come incantato. Man mano che si avvicina non credo ai miei occhi.

    Jacob, dammi la mano… fidati di me, non aver paura

    Sono estasiato dal suo aspetto, dalla sua voce,tanto che subito afferro la sua mano. È stato un attimo ed un bagliore mi ha accecato, non facendomi percepire più nulla. Non sapevo cosa stessa succedendo, ma non era difficile intuire che stavo lasciando questo mondo per qualcosa di diverso.

    Addio Annabelle…

    Capitolo 1

    Mya

    Tutto ruotava intorno a me e la colpa era da attribuire esclusivamente a Kate e alla sua promozione, oltre che ai tre vodka-lemon! Promozione direi da non perdere, dal momento che i party di Kate, sono veramente unici! Lavoriamo presso lo stesso studio; il Bid, Berlin Interior Design al centro di Berlino e, da quanto si evince, siamo architetti di interni. Siamo la seconda azienda leader nel settore in Europa e mi reputo molto fortunata per aver trovato impiego qui, nonostante la mia giovane età. A dire il vero un po’ tutta la mia carriera, a partire dall’università, è stata abbastanza buona; ricordo ancora il giorno in cui andai ad iscrivermi. Ero indecisa tra architettura e lettere; quella mattina esco presto di casa con l’ansia e l’angoscia per la scelta ma, alla fine, mi ritrovai a fissare una vetrina di una sartoria, dove c’era  appesa una piccola inserzione per un posto di lavoro come arredatrice. Interpretai il tutto come un segno, così mi iscrissi presso la facoltà di architettura indirizzo Interior design ed eccomi, alla scrivania presso una azienda magnifica a soli ventotto anni! Insieme a Kate e me, c’è anche Tessa. Lei è la nostra coordinatrice oltre che ad essere la mia coinquilina e migliore amica; praticamente ci teniamo compagnia 24h al giorno. Adoro il mio lavoro, anche se spesso è sfiancante per via dei numerosi spostamenti che devo subire, anche solo per trovare la giusta ceramica per un water!

    Ad ogni modo, prima di combinare guai stasera, decido di tagliare la corda!

    Hey Tessa, io torno a casa. Prendo un taxi! Non fare tardi e soprattutto non dare confidenza agli sconosciuti!

    HA HAHA, come sei simpatica Mya! A dopo

    Mi risponde con tono divertito.Se ci penso, rido ancora! Una sera Tessa si ritira con un tipo niente male, che si è rivelato un fiasco perché, una volta sobrio, dichiara di essere gay! Quell’episodio è rimasto nella storia!

    Mi dirigo verso l’uscita e nel trambusto mi scontro con un uomo di mezza età e il suo martini rosa. Le mie scuse a poco servono visto quanto si sta alterando: mi spinge verso il muro e mentre la mano destra mi tiene ferma, quella sinistra è all’altezza della clavicola, non intenzionata a rimanere lì. Inoltre con l’alito da distilleria, mi sussurra qualcosa come brutta stronza, ti faccio vedere io. La mia temperatura corporea sale e mi sento di pietra per la paura. Non so cosa fare, se urlare o scappare, so solo che non voglio che mi faccia del male. Provo ancora a chiedergli scusa, nella speranza di ottenere clemenza e maledicendomi per non essere scappata subito ma,grazie al cielo un tipo, un bel tipo anzi, un gran bel tipo, gli sferra un pugno all’altezza dello zigomo. L’uomo cade a terra e prima che potesse reagire, il mio eroe mi prende per mano e mi trascina fuori. È stato così strano quel tocco, ho provato come un brivido che mi ha attraversata per intero. Non so se per lui è stato lo stesso, ma dal modo in cui mi ha lasciato la mano, direi che qualcosa ha percepito.

    Scuoto il capo, come a dimenticare questo particolare.

    Grazie mille… Mi hai evitato un bel guaio direi! Arrivati a 50 anni, gli uomini perdono completamente la bussola gli dico osservandolo attentamente.Cerco di ricompormi, passando la mano sulla gonna nell’intento di stendere il tessuto arricciato. Alzo lo sguardo e mi ritrovo difronte un uomo alto, dal volto ed i lineamenti femminei. Occhi verde smeraldo e capelli biondi. Sembra un dio e la sua presenza, quasi mi mette soggezione.

    Dovere! Posso riaccompagnarti a casa?. Audace il tipo!Non so se accettare, oppure no!

    Dovere?!

    Diciamo che è più un dovere in quanto uomo

    Tranquillo comunque, chiamerò un taxi

    Non ti farò del male se è questo quello che pensi. Per cui accetta serenamente

    Ok! Via Berlinguer seconda traversa!

    D’altronde se avesse voluto farmi del male l’avrebbe già fatto e non sarebbe stato così gentile. Poi, a dire il vero, mi sento veramente scossa dall’accaduto e soprattutto stranamente attratta da quest’uomo.  Forse la prima è una banale scusa che fa posto alla seconda osservazione!

    Bene, allora andiamo.

    Ci dirigiamo verso il parcheggio e la sua Harley Davidson rosso fiammante è lì.

    Per la miseria!! Non riesco proprio a trattenere il mio stupore.

    Contento che ti piaccia piccola! Salta su!.

    Salgo senza farmelo ripetere due volte, lui da gas e mi costringe a mettergli le mani intorno al busto per potermi reggere.

    Capisco la tua sicurezza, ma non credi sarebbe opportuno indossare un casco?

    Sorride leggermente ma non risponde, non subito per lo meno.

    Riesco a sentire ogni cm del suo addome scolpito ed il suo odore di muschio bianco. Emana così tanto calore, che quasi non mi rendo conto dell’aria frizzante che sferza i miei capelli che, gentilmente, mi tornano tutti in faccia. Ora come ora, rimpiango i caschetti stile Raffaella Carrà! Sfrecciando nel buio della notte, arriviamo a casa in men che non si dica. Costeggia il ciliegio avanti al cancelletto  e, con il suo peso, inclina la moto per agevolare la mia discesa; tento di domare i miei capelli per quello che riesco a fare e, nell’imbarazzante silenzio che si è venuto a creare, lo saluto.

    Allora, grazie ancora per prima e per il passaggio…vorrei potermi sdebitare diversamente, ma essendo le quattro di mattino, forse è sia un po’ tardi che un po’ presto per un caffè!

    Lui mi guarda attentamente e mi sorride.

    Con me sei sempre al sicuro, per cui il casco non ti serve. Ingrana la marcia e augurandomi solo la buona notte scappa via, senza neanche darmi il tempo di potergli ricambiare lo stesso augurio e rispondere alla sua bizzarra considerazione.

    Ma in fondo è il mio eroe…può stare anche senza casco! Sento come una sensazione di gelo intorno a me adesso che non c’è più, una sensazione mai provata prima d’ora.

    Rientro a casa e per mia sorpresa Tessa è già li.

    Hey, sbaglio o ti avevo lasciato in compagnia di due fusti non molto tempo fa?. Sembra quasi non sentirmi e noto quel velo di tristezza che ultimante troppo spesso le trovo in volto.

    Oh Mya…provo in tutti i modi a dimenticarmi di lui e, quando sembra che finalmente ci stia riuscendo, eccolo che riappare. Era lì avanti ai miei occhi, in compagnia di una biondina che poteva avere venti anni di meno.

    Tessa era in procinto di sposarsi questo febbraio, se non fosse stato che per fare una sorpresa al suo futuro marito, lo scopre a letto con un’altra donna, in quello che doveva essere il loro nido d’amore. Lo dico sempre che non bisogna fare mai soprese!

    Tessa cara, da tempo al tempo. Sei bellissima e bravissima nel tuo lavoro, sii paziente e troverai la forza di dimenticarlo e di innamorarti di colui in grado di capire quanto tu possa essere unica e speciale.

    Mya non so come, ma riesci ad essere sempre il mio calmante naturale. Tu, piuttosto, ti sei avviata prima di me e sei arrivata dopo. Hai avuto qualche problema con il taxi?

    Non so se sono rossa in volto, il ricordo di quel tizio un po’ mi imbarazza, per non parlare del fatto che non sappia neanche il suo nome, cavolo!

    C’è mancato poco che stasera non mi ritirassi con un occhio nero a dire il vero!

    Misericordia Mya, stai bene? Che diavolo è successo, ma soprattutto perché non mi hai cercato?

    "Sto bene calmati!

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