La promessa del maresciallo

Di Nino Genovese

Il maresciallo Gianluca Mariangelo indaga sull'omcidio di una giovane. Il corpo è stato trovato in un pozzo in contrada Garga, a pochi chilometri da San Giovanni in Fiore. Sullo sfondo di una Sila selvaggia e accattivante si staglia una storia nera e glaciale.

• Lingua: Italiano
• Editore: Il Foglio Letterario
• Data di uscita: 13 ago 2018
• ISBN: 9788876067563

Anteprima del libro

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Nino Genovese

LA PROMESSA DEL MARESCIALLO

Edizioni Il Foglio

A mio cognato Francesco,

che mi ha insegnato a non aver paura.

Il corpo della ragazza era riverso a terra, il fango ne insozzavano i riccioli castani e deturpava quelli che dovevano essere stati lineamenti delicati. I vigili del fuoco avevano tirato fuori il cadavere da un pozzo, nelle campagne della Sila, in contrada Garga, a pochi chilometri da San Giovanni in Fiore, a seguito di una segnalazione anonima.

Il maresciallo Gianluca Mariangelo si avvicinò, incerto. La fronte corrugata in un’espressione innaturale lo faceva apparire più vecchio. Il colorito roseo divenne cereo. Trattenne a stento un conato. Il materiale gastrico bussò al cardias, attraversò l’esofago, inondò il cavo orale e si riversò sul manto di neve che ricopriva quello squarcio di Sila.

Il medico-legale, il dottor Ignazitto, sogghignò. Era risaputo che il maresciallo siciliano non reggeva la vista dei cadaveri e dava di stomaco. Il magistrato, la dottoressa Sbarbato, osservava schifata la scena dal fuoristrada che l’aveva condotta fino al luogo del ritrovamento del cadavere di Michela Calogero, la quindicenne scomparsa da due settimane, per la quale erano stati battuti tutti i sentieri conosciuti senza fortuna. Il sostituto procuratore riponeva piena fiducia al maresciallo, che gestiva la piccola caserma montana, non tanto perché si fidasse di quel siciliano sbattuto in Calabria, ma perché non aveva nessuna intenzione di affondare le sue scarpe eleganti in mezzo metro di neve.

Il brigadiere Fabio Fascia, cinquant’anni compiuti da poco, era soprannominato George, grazie al ciuffo brizzolato che ricordava il look del divo di Hollywood. Porse un fazzoletto di carta al suo superiore, in modo che potesse eliminare i residui di vomito sulle labbra e sul mento.

— Scusate — esordì Gianluca Mariangelo, — avrò mangiato qualcosa andato a