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Pigiama party
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E-book52 pagine40 minuti

Pigiama party

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Lontano dal mondo degli adulti, in fuga da una maturità che ormai è alle soglie, i giovani protagonisti di Pigiama party, tra equivoci, incomprensioni, telefonate irruenti e liti amorose, si ritrovano a combattere per non rinunciare a ciò che preme di più a loro: le esperienze amorose, la popolarità tra coetanei, la ricerca di rapporti sinceri. In una parola la leggerezza della propria gioventù.
LinguaItaliano
Data di uscita4 set 2014
ISBN9788868670313
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    Anteprima del libro

    Pigiama party - Ermanno Andrea Rosa

    Lorenzo

    I.

    «Ok, va bene… sto a casa tesoro… ciao, baci.»

    Simone attaccò il telefono incazzato nero. Quando quel sabato pomeriggio Paola gli aveva telefonato per dirgli che quella sera non potevano vedersi, perché aveva preso la febbre, si era messo a organizzare una serata vecchio stile con gli amici. Birra, fumo, salto dei bar in via Garibaldi e per finire puttan tour. Ora Paola gli aveva telefonato per chiedergli di stare a casa. Era un mese che stavano insieme ma lei ancora non si fidava. Aveva la paranoia dei tradimenti. Ogni volta lamentava il fatto che i suoi ex l’avevano tradita. Simone cominciava a capire perché: lei prima di fare sesso voleva conoscere bene il suo ragazzo e probabilmente i suoi ex, stanchi di aspettare una meta lontana, avevano ripiegato su altre ragazze. Paola era bella, ma prima che smollava i freni doveva passare molto tempo. Simone lo sapeva bene e siccome era sempre stato insieme a bagasce, aveva deciso di stare, finalmente, con una brava ragazza. Paola infatti era una studentessa modello, andava a ballare ma non si ubriacava, la domenica mattina andava in chiesa, faceva volontariato e aveva sani principi e saldi valori. Simone non aveva tanti problemi ad aspettare per il sesso, ma la storia di dover stare a casa pure lui, quando lei si sentiva male, non gli andava proprio a genio. Lui, in fin dei conti, si era dimostrato fedele e a differenza delle sue ex aveva sempre trattato Paola con un occhio di riguardo.

    Però questa volta decise di sbattersene. Prese il giubbino, salutò i genitori e uscì di casa. Il Max, Umbi e il Giò lo stavano aspettando con venti euro di erba. Probabilmente avevano già cominciato senza di lui. Davanti al cancello del giardino di casa, però, venne assalito da alcuni sensi di colpa. Lui si era messo con Paola perché voleva mettere veramente la testa a posto. Anche se non aveva intenzione di tradirla, a lei non sarebbe piaciuto che lui facesse serate del genere. Guidato da quello che era un vago senso di responsabilità decise di starsene a casa. Rientrò e mandò dei messaggi di scuse al Max, a Umbi e al Giò. Poi si chiuse in camera deciso a dimostrare per l’ennesima volta di essere una persona affidabile.

    «Alessia mi ha telefonato prima e ha detto che non viene, perché è andata a ballare al RedSunset» annunciò Paola accogliendo all’ingresso del suo appartamento Roberta e altri due ragazzi.

    «Che peccato…» fece Roberta non troppo dispiaciuta.

    Il primo si chiamava Riccardo ed era il nuovo ragazzo di Roberta. Era alto, magro, con i capelli corti neri e un naso orribile. Il secondo era messo peggio. Capelli rossi, grasso con la pelle bianchiccia e una faccia piena di lentiggini. I suoi occhi troppo grandi e vacui gli davano l’aria di pesce lesso. Si chiamava Francesco, era un amico di Riccardo che si era unito all’ultimo momento al pigiama party. Era uno di quei salta fossi della quinta C. Roberta andava sempre a cercare col lanternino i peggiori ragazzi dell’istituto. Paola, in quel momento, si rese conto che sarebbe stata una serata noiosa.

    Tutto era cominciato due giorni fa. Paola aveva detto a Roberta che il fine settimana i suoi sarebbero andati sul lago e che quindi avrebbe avuto la casa libera. Roberta aveva colto l’occasione al volo.

    «Perché non facciamo un

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