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Il Morso dell’inverno: Prigioniera dei fae, #3
Il Morso dell’inverno: Prigioniera dei fae, #3
Il Morso dell’inverno: Prigioniera dei fae, #3
E-book150 pagine2 ore

Il Morso dell’inverno: Prigioniera dei fae, #3

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Info su questo ebook

Le Pianure Rosse sono infuocate. Ma il mio re fae lo è di più. Siamo stati catturati da un bellicoso gruppo di guerrieri Vundi. Sembrerebbe terribile, no? Ma ci trattano come se fossimo loro ospiti e stanno iniziando a piacermi nonostante la continua minaccia di consegnarmi al re oltre la montagna. Sto ancora cercando di raggiungere il Regno d'Inverno e trovare un modo per tornare a casa… finché la sacerdotessa Vundi mi rivela che potrei essere molto più legata al mondo fae di quanto immaginassi. Inoltre, Leander sa benissimo quali tasti premere per farmi ardere dal desiderio. La mia risolutezza sta cedendo su tutti i fronti, ma la cosa peggiore è che mi rendo conto che il pericolo è più vicino di quanto pensassi. 

Nota dell'autrice: Il morso dell'inverno è il terzo libro della serie Prigioniera dei fae. Vi consiglio di leggere Prigioniera dei fae e Verso l'inverno (Prigioniera dei fae – Volume 2) prima di iniziare questo libro. 

LinguaItaliano
Data di uscita22 nov 2019
ISBN9781643660752
Il Morso dell’inverno: Prigioniera dei fae, #3

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    Anteprima del libro

    Il Morso dell’inverno - Lily Archer

    Capitolo 1

    Leander

    L asciala andare. Il guerriero Vundi in groppa a Kyrin solleva la spada d’ossidiana e la punta verso di me.

    Ho in pugno il loro capo, sarebbe semplicissimo ucciderla. Basta che stringa un po’ più forte per spezzarle l’osso del collo.

    Neanche per sogno. Gareth fa un passo verso Kyrin, ma il guerriero abbassa la spada e sfiora la pelle di Taylor. La mia anima gemella.

    Un’altra ondata di gelo sferza l’aria intorno a noi. La donna si lamenta. Il fae selvaggio dentro di me pretende che la uccida e riprenda ciò che è mio. Io sono d’accordo. Ci sono quasi, la sete di sangue sta crescendo dentro di me spinta da un desiderio di vendetta che non ho mai provato prima.

    Quella donna… Gareth si arrischia a fare un altro passo. È l’anima gemella di Leander. E non l’ha ancora rivendicata. Hai idea di cosa potrebbe succedere se le facessi del male?

    Sollevo più in alto il capo dei Vundi, che mi graffia il braccio. Ucciderla sarà un piacere. E quello che ha toccato Taylor? Metterò fine ai suoi giorni lentamente. Lo legherò a Kyrin e lo trascinerò attraverso le Pianure Rosse, mentre torniamo verso il Regno d’Inverno.

    Lascia andare Para. Il Vundi protende il mento verso di me.

    Alcuni guerrieri si rialzano da terra, evidentemente le ferite non sono state sufficienti. Avrebbero dovuto restare là. Sono stanco di parlare, di negoziare, stanco di tutto e di tutti coloro che cercano di tenermi lontano dalla mia donna.

    Calma, Leander. Possiamo risolvere le cose. Gareth allunga una mano verso di me, pronto a scattare, come se fosse consapevole dei pensieri omicidi che mi attraversano la mente.

    Sì, possiamo. Soffio fuori una raffica di gelo.

    Kyrin sgroppa. Lascio andare il capo dei Vundi e scatto in avanti. Taylor atterra tra le mie braccia, mentre il Vundi con la spada d’ossidiana scende rapidamente dalla groppa del cavallo.

    Gli occhi di Taylor si spalancano. Cosa…

    Il guerriero Vundi deve averle fatto un incantesimo per farla addormentare. Gareth indietreggia verso di me con la spada sguainata, mentre i guerrieri Vundi si raggruppano. In lontananza, appare una grossa nuvola rossa che porta con sé uno strano presentimento nell’aria già tesa.

    Sei ferita? Bacio Taylor sulla fronte.

    No. Sbatte forte gli occhi. Mi stavo allontanando al galoppo, ma poi ho visto quel Vundi. Ha degli occhi molti strani. E poi… non so come, ma mi sono addormentata.

    La rimetto in piedi e le faccio scudo col mio corpo, mentre mi volto per affrontare il capo dei Vundi. Si sta massaggiando il collo indolenzito. Avrei dovuto spezzarglielo. Ci sono troppi guerrieri Vundi e adesso che Taylor è nel bel mezzo della mischia, non c’è modo di uscirne senza metterla in pericolo. Ma non posso rinunciare a lei.

    Il capo, Para, raddrizza le spalle e afferra la spada di uno dei confratelli uccisi. I soldati avanzano. Sento un rumore di zoccoli e vedo Beth arrivare al galoppo in groppa a Sabre e rallentare man mano che si avvicina alla mischia.

    Arrenditi, fiera Vundi. Ricorrendo a tutto l’autocontrollo di cui dispongo, abbasso la spada, ma non del tutto. Se continuiamo così, molti dei tuoi guerrieri moriranno. Io non voglio che accada, ma sono disposto a uccidervi tutti, pur di tenere al sicuro la mia donna. Faccio un cenno a Gareth, che alza le mani, tra le quali vortica un turbine di magia selvaggia. La nuvola rossa dietro i Vundi aumenta di dimensioni, mentre il sole assume una sfumatura cremisi e la polvere si solleva nell’aria.

    Para sussulta e alza la mano. Non possiamo lasciarvi andare, non con lei.

    Sembra che siamo a un punto morto. Gareth fa espandere la sua magia, ma non troppo. Se diventerà ancora più grande, non sarà più in grado di controllarla.

    Il ghiaccio scorre nelle mie vene, offuscandomi i pensieri. Il fae selvaggio ha preso il sopravvento e pretende vendetta contro chiunque minacci di far del male a Taylor.

    Para ci guarda con gli occhi spalancati, ma non cede.

    Aspetta. Taylor cerca di fare un passo avanti, ma io non glielo permetto. Borbotta qualcosa, riuscendo persino a farmi eccitare, nonostante le circostanze.

    Si sporge leggermente di lato, in modo che possiamo sentirla. Almeno possiamo provare a parlarne? Se non troviamo una soluzione, potrete sempre combattere dopo, no?

    Non c’è nulla di cui parlare. Para tossisce, sicuramente le fa male la gola. Non posso lasciarmi sfuggire questa opportunità. Se ti consegno al re oltre la montagna, mi ha promesso cristalli e denaro. Abbastanza perché il mio popolo possa sopravvivere, o persino prosperare. Non soffriremo più la fame, non dovremo più mandare il poco che abbiamo a quella puttana che sta seduta sul trono. Mi servi solo tu.

    Soffrite la fame? La voce di Taylor si ammorbidisce.

    La vita, qui, è dura. Para abbassa leggermente l’arma. E lo è ancora di più da quando i fae di Byrn Varyndr pretendono quel poco che riusciamo a coltivare. Il suo tono di voce è talmente irato, che potrebbe uccidere una fata del bosco. Riusciamo a sfamare i soldati, ma gli altri… Si riscuote e solleva di nuovo la spada. Non voglio più vedere bambini morire di fame. Non sapendo che basterebbe catturarti per evitarlo. Sono disposta a morire pur di riuscirci.

    Il gelo che emetto raggiunge il terreno, serpeggiando verso i guerrieri. È pronta a morire? Bene, le concederò una morte rapida.

    Taylor si appoggia al mio braccio e si sporge in avanti, lo sguardo fisso in quello di Para. "Para, è così che ti chiami, vero? Io so cosa vuol dire avere fame. Non quella che provi quando hai saltato il pranzo o ti sei alzata troppo tardi per far colazione. Parlo della fame vera. Quella che ti fa dubitare se potrai sopportarla ancora. È talmente forte, che alla fine non la senti nemmeno più. Ti sfinisce a tal punto che non senti più nulla."

    Para sbatte le palpebre, poi annuisce lentamente. Sì, è proprio così. Il mio popolo sta soffrendo, e tu sei l’unico modo per cambiare le cose. Non posso lasciarti andare.

    Il ghiaccio aumenta, rivestendo ogni cosa e spaccando la terra rossa. Devo ucciderli tutti, e non lasciare nessuno in vita. Dopo di che, potrò consolare la mia anima gemella e garantirle che non soffrirà mai più la fame.

    Taylor mi stringe il braccio e sussurra: Aspetta un momento. Dammi una possibilità, per favore.

    Tengo a bada la magia, la distesa di ghiaccio che ho creato si ferma proprio di fronte ai Vundi.

    Taylor alza ancora di più la voce e si rivolge a Para. Io non ti conosco, ma non voglio che tu muoia. Non so se l’hai notato, ma Leander è sul punto di congelarvi tutti. Possiamo fare un passo indietro e parlarne? Deponete le armi, tutti quanti.

    Para distoglie lo sguardo da Taylor e lo solleva verso di me. Aggrotta le sopracciglia e sospira, potrebbe essere sconfitta, disprezzo o semplice stanchezza. A giudicare dalle occhiaie e dalle guance scarne, non più celate dalla sciarpa, direi che si tratta di quest’ultima. La donna sembra soppesare le parole di Taylor, poi dice: Re d’Inverno, se mi prometti di tenere a freno la magia mentre parliamo, chiederò ai soldati di rompere le righe. Quanto a me, non posso fare alcuna promessa, né a te né alla tua changeling, su quanto succederà dopo che avremo consultato il consiglio e la sacerdotessa.

    Non possiamo crederle borbotto.

    Leander, per favore. Non ci sono già stati abbastanza morti? Taylor appoggia la fronte contro la mia schiena, il suo calore riscalda il cuore freddo dell’inverno dentro di me. Se esiste una possibilità di uscire da questa situazione, dovremmo almeno provare.

    Lotto contro il bisogno di distruggerli, di congelare i loro cuori finché la minaccia sarà sparita. Ma la parte non selvaggia di me sta urlando di accettare. Col passare dei giorni, tuttavia, quella voce è sempre più fievole, mentre la parte selvaggia sta prendendo il sopravvento.

    Leander. Mi accarezza la schiena. Ti prego, fallo per me.

    Farei qualsiasi cosa per te. Il fae selvaggio concorda, anche se sta ancora sussurrando ‘Prendila, falla tua qui, per terra, davanti a tutti’, poi svanisce, insieme al ghiaccio. Gareth. Gli faccio un cenno.

    Deponete le armi, tutti. Il mio vice stringe la sfera di distruzione tra le mani finché sparisce.

    Para emette un fischio alto e acuto e i suoi guerrieri rinfoderano le spade e arretrano, seppur senza allontanarsi troppo.

    La tempesta sta per arrivare. Il guerriero che impugna la spada d’ossidiana di Taylor si posiziona di fianco a Para. Delle squame marroncine si aprono a ventaglio spuntando da sotto la sua sciarpa cremisi.

    Con l’odore del sangue, abbiamo attirato la distruzione su di noi. Guarda i compagni morti al suolo.

    Para guarda oltre la spalla. Gli Antenati mi stanno punendo.

    Una tempesta di sabbia. Gareth fischia e Sabre accorre al trotto. Dobbiamo preparare l’accampamento prima che ci raggiunga.

    Arriva anche Kyrin e sfiora Taylor col muso. Lei lo accarezza come se fosse un vecchio amico.

    Scappiamo dalla tempesta, vero? Perché non sembra molto divertente. Beth sbircia in lontananza.

    Non si può sfuggire all’ira degli Antenati. Para fa dei cenni ai suoi guerrieri, che si disperdono, trascinando via i compagni morti e sparendo alla vista nella polvere rossa. Quello con le squame e la spada d’ossidiana rimane, per proteggere Para.

    Aspetta. Prima, devi fare il giuramento. Sto chiedendo più di semplici parole. Un giuramento tra fae è una cosa seria e non si può infrangere. Se un fae dovesse ignorare questo fatto verrebbe bandito e non potrebbe più parlare con gli altri senza arrecare disonore. Se il giuramento è abbastanza serio, il fae che dovesse infrangerlo potrebbe persino morire. Una promessa agli Antenati che saremo al sicuro nel vostro regno e che non cercherete più di prendere la mia compagna.

    Para sembra irritata, poi fa un rapido cenno. Farò un giuramento agli Antenati promettendo che non vi faremo del male e vi tratteremo come nostri ospiti, se voi promettete di non parlare mai di ciò che avete visto durante il tempo trascorso coi Vundi.

    E la mia anima gemella?

    Non le faremo del male.

    E non cercherete di prenderla. Non è una domanda.

    "Vi permetteremo di parlare con la sacerdotessa e il consiglio degli anziani. Avete la

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