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Igor Righetti: Dalla preistoria a Termostir
Igor Righetti: Dalla preistoria a Termostir
Igor Righetti: Dalla preistoria a Termostir
E-book136 pagine1 ora

Igor Righetti: Dalla preistoria a Termostir

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Info su questo ebook

La storia del ferro da stiro.
LinguaItaliano
Data di uscita15 dic 2019
ISBN9788835345787
Igor Righetti: Dalla preistoria a Termostir

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    Igor Righetti - Igor Righetti

    Igor Righetti

    Igor Righetti

    Dalla preistoria a Termostir

    UUID: 79aabe98-1f29-11ea-b778-1166c27e52f1

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    INDICE

    PREFAZIONE

    ​NELLA PREISTORIA

    ​NELL’ANTICO EGITTO

    ​NELL’ANTICA GRECIA

    NELLA CINA PIÙ REMOTA

    ​NELLE LAVANDERIE ROMANE

    NEL BUIO MEDIOEVO

    LA RINASCITA DEL RINASCIMENTO

    LE INNOVAZIONI DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

    IL FERRO DIVENTA ELETTRODOMESTICO

    IL FERRO DA STIRO A VAPORE

    L’EPOCA DEL DESIGN

    CONSIDERAZIONI PRE-CONCLUSIVE

    ​L’AVVENTO DI TERMOSTIR

    AUTOBIOGRAFIA

    PER CONCLUDERE

    FONTI BIBLIOGRAFICHE

    WEB E ALTRE FONTI

    Note

    Dedicato a tutti coloro che hanno compreso,

    che per arrivare a realizzare grandi sogni

    sono necessari costantemente,

    lavoro duro, persistenza, molta pazienza,

    alto senso di responsabilità,

    sacrifici, disciplina incessante,

    valicare le critiche, oltrepassare i dubbi e,

    prendendosi ovviamente,

    i rischi necessari.

    Dedico inoltre l’importante ricerca

    ed il tempo rivolto alla stesura di questo progetto,

    alla mia famiglia, mia moglie in special modo,

    alle persone che negli anni hanno lavorato

    e collaborato con me.

    Buona lettura,

    Igor Righetti

    PREFAZIONE

    A chiunque fosse capitato di metter mano alla difficile ricerca storica sul ferro da stiro, mai sarebbe venuto in mente di iniziare dalla Preistoria.

    Una sfida difficile, inconsueta, anacronistica e, per il lettore medio, certamente inaspettata. Ma chi conosce Igor Righetti, titolare del marchio Termostir, sa che è uomo di grandi imprese, che ama le sfide, come le stirature prolungate e senza sosta, o la lisciatura agevolata delle pieghe più ostinate. E ama quindi partire da lontano, dalle origini del mondo, per dimostrare a tutti, che ogni problema va affrontato alla radice e che ogni soluzione, di oggi, nasce da una riflessione sul passato, anche da quello più remoto.

    Una sfida, certo, delineare una storia del ferro da stiro di pari passo cronologico con la storia del mondo e dell’umanità. Ma una sfida da Igor Righetti concretamente superata, con intelligenza e caparbietà, in un testo di semplice lettura, lineare e leggero, a tratti divertente, da tenere sempre con voi, accanto all’asse da stiro.

    Termostir parte quindi da lontano per giungere alla contemporaneità, stupire, e passare oltre, verso un futuro che, nel presente volume, si farà strada fra le pieghe dell’ultimo capitolo. Pieghe che andranno ben stirate, naturalmente.

    Lasciamoci guidare quindi dal sapiente Igor Righetti, e con lui andiamo indietro nel tempo, precedendo l’epoca storica, fino a molto prima della nascita della scrittura.

    Lo si può fare riflettendo e ragionando, tra i reperti archeologici, i testi scientifici e un pizzico di onesta fantasia, che ci porteranno a interessanti ipotesi, supposizioni e tesi ancora da dimostrare, frutto dell’ispirata mente del geniale Igor Righetti.

    Prof. Raffaele Piero Galli

    ​NELLA PREISTORIA

    Parlare di Preistoria significa andare indietro nel tempo, fino ad un periodo mitico nel quale mancano le scoperte essenziali della civiltà, in primis la scrittura.

    L’età dei reperti reperibili si approssima a circa mezzo milione di anni fa ¹.

    Era un’epoca di difficile convivenza con i predatori e, in generale, con la natura, nella quale l’uomo e la donna, nel nostro immaginario di trogloditi evoluti, passavano il tempo a procacciarsi il cibo e a consumarlo, procreando.

    Bei tempi, di spensierata nullafacenza, bighellonaggio, mera soddisfazione del bisogno immediato.

    Andiamo con la mente a quel tempo e immaginiamo, quindi, che non esista ancora la sedentarietà, l’agricoltura, la convivenza sociale di gruppi umani organizzati, la ritualistica collettiva ed il divertimento.

    Pensiamo a uomini e donne ignudi, riscaldati solo dal proprio pelame biologico e dal fuoco che hanno da poco scoperto.

    Homo di Neanderthal, con barba e capelli stirati secondo natura (Wikimedia Commons by Hermann Schaaffausen)

    Ben presto, dalla semplice osservazione degli animali e dal fatto che, una volta mangiata la loro carne, le pelli coperte di pelo ne costituiscono uno scarto da riciclare (erano già ecologisti!), nascono i primi vestiti per celare le pudenda.

    D’accordo, anche dal mondo vegetale sarà certamente derivato qualche capo d’abbigliamento, magari più adatto ai vegani ante litteram, e magari ancor prima di confezionare pellicce e giacche pelose. Tutti questi magari li possiamo facilmente eliminare se andiamo a leggere la Sacrosanta Bibbia, il testo cristiano di riferimento pre-evangelico, per buona parte caro agli ebrei e persino libro sacro ai musulmani, che spesso lo studiano nelle scuole, adottandolo come libro di storia. E a prenderlo proprio così, come un libro di storia, possiamo rintracciare fra le sue sacre pagine anche la spiegazione della nascita dei vestiti, persino distinta in tessuti vegetali e in abiti d’origine animale. Incredibile?

    Nulla è incredibile per Termostir.

    Ebbene, leggiamo nella biblica cronaca dell’Eden, che Adamo ed Eva, dopo aver mangiato con ingordigia il frutto proibito, preparano i primi vestiti. Vista l’importanza storica della narrazione, vale la pena riportarla integralmente, anche perché molto breve:

    E gli occhi di entrambi si aprirono, e seppero che erano nudi, e cucirono foglie di fico e si fecero delle cinture ² .

    Attraverso un semplice calcolo matematico, mettendo in fila le età dei nostri avi indicate nella Bibbia, sappiamo che ciò avvenne circa 6.000 anni fa.

    Come già anticipato, lo stesso Testo Sacro va oltre, poche righe dopo, riferendoci anche come nacquero i primi vestiti di pelle, magari da abbinare a quelli cuciti in foglie di fico. Anche di questo breve brano si riporta il testo integrale:

    E il Signore Dio fece per Adamo e la sua donna delle tuniche di pelle e li vestì ³ .

    Dio stesso quindi si fece sarto e stilista, realizzando delle tuniche, forse unisex, adatte ad affrontare il mondo, censurando le nudità rivelate.

    Per gli allergici alla divinità, atei, laici, scettici ed agnostici, possiamo avanzare un ragionamento logico che, a prescindere da chi fosse l’inventore del primo abito, ci conduca verso la nascita del primo ferro da stiro.

    Adamo ed Eva in una xilografia russa del 1792, con i primi uomini ignudi ed un Angelo già coperto di tessuti abbondantemente stropicciati.

    Senza scomodare i Santi, la stiratura è necessariamente collegata alla nascita del vestito, non inteso come semplice copertura delle nudità, o accessorio avvolgente per necessità pratica di riscaldamento, bensì da intendersi come abito di gusto estetico. Il vestito con la V maiuscola, non era certo la cucitura di quattro foglie di fico e un ramo secco, o una tunica dritta e puzzolente di pelle di bufalo macerata al sole.

    Il vestito, inteso come capo di abbigliamento estetizzante, da esibire come sistema tessile di valorizzazione del sé, è strettamente collegato con il livello di civiltà.

    Il concetto, in poche parole è: non basta che l’uomo e la donna si siano ad un certo punto scoperti nudi e abbiano avuto bisogno di coprirsi; serve bensì che il grado di civiltà sia giunto ad un livello tale da richiedere che il vestito fosse bello, per rendere più bello anche chi lo stava indossando. Indi per cui: lavato e ben stirato.

    È un discorso di semplice logica, ampiamente condivisibile, che fila liscio come su un’asse da stiro.

    Rappresentazione rupestre di un carro primitivo, con le quattro ruote

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