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Carmen
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E-book41 pagine30 minuti

Carmen

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Info su questo ebook

Carmen non è il suo vero nome. È nata a Reggio Calabria e porta il nome della nonna paterna, Carmela. Da poco separata dal marito Andrea, il quale non le ha perdonato un tradimento consumato nel corso di una vacanza in Spagna.
Carmen però non vive da sola. Coabita con l’affezionata Tonia, la libertina Blanca, l’alcolista Sandraccia, la sottomessa Elena, il protettivo Alan. Un corpo solo, sei personalità.
Succede che talvolta il cervello si scinde come una cellula in due, poi in tre, poi in quattro, e così via. A volte si ferma presto. A volte continua a dividersi fino a creare un centinaio di identità diverse racchiuse in un solo organismo. Il corpo umano diventa una sorta di condominio in cui vivono tante persone che non si conoscono, e a volte litigano, e che hanno storie, abitudini e ricordi diversi.
Tecnicamente, si parla di disturbo dissociativo dell’identità. Può definirsi come un meccanismo di difesa sviluppato dal cervello per proteggere la persona che ha subito gravi traumi e che lo fa entrare in una specie di coma psicologico. Ne deriva lo sviluppo di tanti altri, cinque nel caso di Carmen, che prendono ciclicamente il controllo del suo comportamento, dando vita a vuoti di tempo e a cambiamenti repentini di linguaggio, di atteggiamento e di abilità.
Qual è il trauma che ha scatenato il disturbo di Carmen?
Forse ha qualcosa a che fare con l’ammonimento di Alan a munirsi di un coltello se proprio ha intenzione di invitare a casa l’ex marito…
Straordinario romanzo breve che affronta da una insolita angolazione un tema di terribile attualità.
LinguaItaliano
Data di uscita1 apr 2020
ISBN9788832926606
Carmen

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    Anteprima del libro

    Carmen - Franco Sorba

    volta

    1

    Inizio

    Carmen non è il mio vero nome. Mi chiamo Carmela, ovviamente, ma altrettanto ovviamente non piace a me e a nessuno che io conosca. Piaceva solo a mio padre, anche perché era il nome della nonna e la tradizione voleva la sua parte, una cinquantina di anni fa a Reggio Calabria.

    Adoro quella città così ricca di sole e di vento caldo, anche se in fondo non ci ho mai vissuto. Adoro i suoi giganteschi cornetti e i deliziosi gelati, specie quelli che vendono in un chioschetto verdastro piazzato in un angolo del lungomare. Sono i più buoni d’Italia, dicono, perché il gelataio ha vinto diversi premi. Ma per me non è vero: sono i più buoni del mondo, non ci possono essere rivali a gusti così variopinti e succosi… quelli che hanno gli agrumi dentro poi…

    Ma non è vero, se vai in quella gelateria in centro dove siamo andati domenica è ancora meglio, per non parlare di quella gelateria in corso Telesio, il gelato è fantastico, i gusti ancora più variati e costano meno.

    "Ma statte zitta minchiuna , che ne sai tu di gelati. Non sei mai uscita di casa."

    No, c’ero anch’io l’altro giorno in corso Telesio, ho assaggiato il gusto arancia-mandorla e mi piaceva tanto.

    Carola sei una bambina viziata. Hai solo voglia di mangiare dolci. Vattene via, sparisci.

    Ci sono anch’io, Carmen.

    Mancavi solo tu, Sandraccia.

    Smettila di chiamarmi Sandraccia, dovresti vergognarti, io sono qua per aiutarti.

    Sì. Aiutarmi tu! quando avrai smesso di bere mi potrai forse aiutare a rimettermi in carreggiata. Ma che fai adesso?

    Bevo solo un sorso di amaro, per avere più forza dentro.

    No, basta, ne ho abbastanza di te, sei sempre sbronza.

    Ti aiuto a dimenticare.

    Esco, non ne posso più di voi.

    Apro la porta e la sbatto dietro di me.

    2

    Fuori

    Finalmente respiro.

    TONIA: Dove vai? Ti accompagno.

    Meno male che ci sei tu, Tonia. Vado a prendere un caffè, per togliermi dalla bocca il gusto dell’amaro e il fiato che sa di alcol.

    TONIA: Se fossimo rimaste noi due sole, sarebbe stato diverso, siamo sempre state bene insieme.

    È vero questo, ti ricordi quando giocavamo con le bambole? Che bei tempi quelli.

    TONIA: Eravamo tranquille, poi sono arrivate le altre e… gli altri.

    Sei gelosa adesso, Tonia?

    TONIA: Un po’, una volta ero anche innamorata di te.

    Anch’io, ma era una cosa impossibile.

    TONIA: Solo perché è arrivato Andrea.

    Ma scusami, adesso non farmi arrabbiare, quello era il mio fidanzato, poi è diventato mio marito.

    TONIA:

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