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Zoo Station. Cronaca di una fuga post omicidio
Zoo Station. Cronaca di una fuga post omicidio
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E-book164 pagine1 ora

Zoo Station. Cronaca di una fuga post omicidio

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Info su questo ebook

Jack ha commesso un omicidio e decide di scappare. Con lui ci sono Ester e Janette. Exis parte con loro, in un viaggio carico di adrenalina ed erotismo a metà tra una fuga e una ricerca del qualcosa. I quattro si troveranno così ad attraversare in auto l’Europa Orientale, il Medio Oriente e l’India, portando la loro gioventù, la loro disinibizione sessuale e la loro imprevedibilità ovunque si recheranno. Alessandro Onorato esplora per la prima volta le tinte pulp ed erotiche della narrativa in una storia dal ritmo serrato e moderno.
LinguaItaliano
Data di uscita28 apr 2020
ISBN9788855128926
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    Anteprima del libro

    Zoo Station. Cronaca di una fuga post omicidio - Alessandro Onorato

    9788865375747-g.jpg

    Alessandro Onorato

    Zoo Station

    Cronaca di una fuga post omicidio

    Copyright© 2020 Edizioni del Faro

    Gruppo Editoriale Tangram Srl

    Via dei Casai, 6 – 38123 Trento

    www.edizionidelfaro.it

    info@edizionidelfaro.it

    Prima edizione digitale: aprile 2020

    ISBN 978-88-6537-574-7 (Print)

    ISBN 978-88-5512-892-6 (ePub)

    ISBN 978-88-5512-893-3 (mobi)

    Fotografia di copertina: Paola Marpillero

    http://www.edizionidelfaro.it/

    https://www.facebook.com/edizionidelfaro

    https://twitter.com/EdizionidelFaro

    http://www.linkedin.com/company/edizioni-del-faro

    Il libro

    Jack ha commesso un omicidio e decide di scappare. Con lui ci sono Ester e Janette. Exis parte con loro, in un viaggio carico di adrenalina ed erotismo a metà tra una fuga e una ricerca del qualcosa. I quattro si troveranno così ad attraversare in auto l’Europa Orientale, il Medio Oriente e l’India, portando la loro gioventù, la loro disinibizione sessuale e la loro imprevedibilità ovunque si recheranno. Alessandro Onorato esplora per la prima volta le tinte pulp ed erotiche della narrativa in una storia dal ritmo serrato e moderno.

    L’autore

    Alessandro Onorato, nato a Roma nel 1989, vive a Milano dove coniuga la carriera artistica a quella imprenditoriale. Molto attivo nel mondo del teatro, ha fondato iBirbanti nel 2011, con i quali ha portato in scena, in Italia e all’estero, otto produzioni teatrali: da soggetto originale Nonstante tutto, l’amore, Lunga Notte a Casablanca, Kalissa Faust, Au Manoir Saint Germain e Diva’s, e gli adattamenti Non si spara sugli attori!, Le Donne di casa Goodfellow e Dracula 1889. Del 2017 è invece il progetto Avanzate Idee Teatrali, compagnia con la quale ha debuttato al Filodrammatici di Milano con l’opera Charity Party. Negli anni ha collezionato anche diverse collaborazioni tra le quali quelle con gli Hypocrites, con Harissa, e con Charles Owens. Già autore di Fantasma di Polvere, Zoo Station. Cronaca di una fuga post omicidio è il suo secondo romanzo.

    Dedicato a Ester

    Io non ho sentimenti

    solo sensazioni

    (Marta sui Tubi)

    Zoo Station

    Cronaca di una fuga post omicidio

    Tutti i (mis)fatti e i personaggi qui riportati sono frutto della fantasia, qualsiasi riferimento a fatti, persone o situazioni reali è da considerarsi puramente casuale.

    Ecco, questa è una bugia.

    Quando scrivi tendi a scavare nel tuo ricordo, magari lo decontestualizzi, lo spogli per donargli abiti nuovi ma là sotto il ricordo rimane.

    Forse il nome era diverso.

    Forse quel bar non era a Budapest ma a Praga.

    Forse quella donna si chiamava Jacqueline non Celine.

    Credetemi è così per tutti.

    Non è tutto puramente casuale.

    Qualcosa di vero c’è sempre.

    Fidatevi.

    Parola di scout.

    Ecco, anche questa è una bugia: non sono mai stato uno scout.

    Anche se mi sarebbe piaciuto.

    Non si può scrivere una prefazione su questo racconto.

    Perché non è davvero nemmeno un racconto.

    È una cosa che è nata così…

    Improvvisamente.

    A proposito, visto che il tutto qua è vagamente atipico, lo sarà anche il vostro approccio alla vicenda.

    Ho pensato di scaraventarvi dentro senza troppi preamboli.

    Siete pronti?

    È un no?

    Peccato.

    Si abbassano le luci

    Il pubblico è già in sala

    Il preludio è giunto al termine

    Si alza il sipario

    IMPROVVISAMENTE

    Mi piombano in casa Jack, Ester e Janette

    Jack mi urla addosso che ha ucciso suo padre

    La ragione è, da quello che mi dice, che lo stronzo violentava la sorella

    Storia del tipo l’ha fatto una volta di troppo, Jack non tollera le urla, prende una bottiglia di vetro e la spacca in testa al padre. Poi infierisce sul cadavere. Molto pulp

    Non so quanto la storia di Jack sia vera

    Jack fuma, sniffa e ingoia di tutto

    Non è affidabilissimo ma è il mio migliore amico

    In sintesi Jack ha deciso di darsela a gambe, con l’auto di Janette che scapperà con lui. In più c’è Ester, che trova il tutto molto divertente

    Se ne vanno

    Dove?

    Non lo sanno

    Vogliono che vada con loro

    Accetto

    Perché?

    Non saprei dirvelo. Potrei dirvi che lì per lì non mi pareva di perdere molto

    Quindi

    Ci troviamo in auto tutti e quattro

    I PERSONAGGI

    Jack: al secolo Giacomo, per noi Jack, all’anagrafe venticinque anni, allo specchio un numero imprecisato tra il dodici e il trentasette, famiglia disastrata, un sogno infranto di lavorare nella moda che ancora brucia, vita più sessuale che sentimentale confusa tra hipster occhialuti barbuti e principesse appendiabiti anoressiche; alto, rasato, una brillantissima pietra a splendere sul naso e lo sguardo altezzoso e superiore. Come già detto, violentemente dedito a qualunque veleno trovasse.

    Janette: Mezza principessa e mezza reietta. Sbagliata oltre ogni limite. La dimostrazione evidente che l’abito fa il monaco. Sembra drogata perché si droga. Sembra puttana perché è puttana. Tutti la amiamo per il suo essere così esplicita e menefreghista. Amiamo le sue lunghe gambe sempre scoperte, i suoi capelli azzurri e i suoi rossetti clamorosamente esagerati. Amiamo le sue uscite volgari e i suoi mai banali – ho voglia di cazzo –. Ha un suo fascino clamorosamente perverso. Lavora ogni tanto come ballerina per qualche locale ambiguo, la pagano bene perché piace sia ai maschietti che alle femminucce. Quello che più la rende sexy è la sua evidente vena autodistruttiva.

    Ester: un sorriso isterico a raccontarti che è tutto uno scherzo. Il padre, ricchissimo, ha bruciato una fortuna tra divorzi e puttane. È arrivata a un nulla dal successo, ha rischiato tutto e ha perso. E ancora se la ride. Due occhi nerissimi a dirti che non ha paura di niente al mondo. Spietata e vagamente violenta. Travolgente e passionale. Aveva trovato un suo equilibrio lavorando in una libreria, leggeva molto e pareva serena. Poi le ha dato fuoco. Quale fosse il motivo e come se la fosse cavata, non l’abbiamo mai capito.

    Exis: voce narrante della vicenda, osservatore interno trapiantato per caso in questa storia, per farla breve avevo l’ambizione di poter bere e scrivere come Hemingway, Scott Fitzgerald, Bukowski magari… Nel primo intento, bere, ho avuto successo, nel secondo, scrivere, no. Due romanzi pubblicati ma senza successo. Un totale distacco atarassico per quasi tutte le cose del mondo: escluse le personalità eccessive, borderline, pazze… Quelle non mi annoiavano mai, anzi le amavo.

    ACCENDIAMO

    il motore e attraversiamo una Firenze deserta

    Janette sclera

    – Con il tuo cazzo di documento non andremo da nessuna parte.

    Jack è tranquillo

    – Ho fottuto il documento a Mike (il fratello) che ha il cognome di mamma. Serena.

    Janette è tutto fuorché serena

    – Non abbiamo un cazzo di soldi

    Ester dice che ne ha rubati in casa

    Io dico lo stesso. E posso vendere il mio orologio

    Jack non è più tranquillo

    – Devo fermarmi dal Libanese.

    Penso che in giro ci siano troppi libanesi o gente che vuole farsi chiamare così

    Romanzo criminale Firenze drift

    Replico che dopo il Libanese guido io

    Tiro giù un sorso di whisky

    Jack chiama il Libanese e gli chiede di vedersi dietro al cimitero

    Il Libanese accetta

    Chiediamo a Jack di buttare il telefonino

    Lo farà solo dopo il romantico appuntamento vista mausoleo della famiglia Chiavati

    Mentre aspettiamo che Jack finisca il momento tenero con lo spacciatore Janette si illumina

    – Portiamoci Daniel.

    La replica di Ester è caustica

    – Non verrà mai con noi. Perché poi?

    – È ricco sfondato, scemo e annoiato. Vuole scoparmi da anni. Ci manterrà per un po’

    Tiro giù un altro sorso

    Ester ride. Le sembra una buona idea. Jack torna. Sembra una buona idea pure a lui.

    SHOPPING DI JACK

    – 10 dosi di MD

    – 5 dosi di 4-MTA

    – 12 dosi di Ketamina

    – 36 dosi di Cocaina

    RIENTRA

    in auto e le dosi di coca scendono a 35

    Torniamo verso il centro

    Ester gira vorticosamente una moneta da cinque franchi svizzeri tra le dita

    È una cosa che fa sempre

    Uno dei suoi adorabili tic

    Mi fingo James Hunt e dribblo le auto nel traffico

    Un Senna di turno mi insulta

    Alzo il dito medio

    Via Volta come il Nurburgring

    Janette alza il volume

    59’ Sound dei Gaslight Anthem mi titilla l’adrenalina

    Non eravamo stati pensati per morire un sabato sera

    Nemmeno un giovedì alle 14.45 in realtà

    Freno sotto casa di Daniel

    Janette si passa due mandate di Rouge Chanel Viola sulle labbra

    Si controlla allo specchietto e ammicca a se stessa

    Si piace e piace anche a noi. Piacerà anche a Daniel

    Janette scende e gli citofona

    Il padre di Daniel ha fatto una barca di soldi con una belle serie di frodi finanziarie.

    Ma soldi quelli veri

    Daniel è gonfio come un tricheco

    Noi lo chiamiamo il Duca

    Il Duca ha un debole per Janette da anni

    Le perdona tutto

    Lei non gliela molla, mentre lui non molla

    Mi accendo una Lucky e respiro lentamente

    Lei gli starà dicendo che se la ama deve venire con noi

    Ester lancia la moneta per aria

    Croce

    A Ester esce croce almeno otto volte su dieci

    Nessun esperto di statistica saprebbe spiegarlo

    Il fumo della Lucky mi rilassa

    Janette starà ammiccando

    Daniel sarà prossimo ad arrendersi

    Jack esce dall’auto

    Dico a Ester che è fissata con le croci

    Ne ha due tatuate, più una al dito e una al collo

    Lei replica che io lo sono con i teschi

    Siamo persone un po’ cupe

    Ci siamo sempre piaciuti

    Aggiunge che bevo male ultimamente

    – Troppo?

    – Male, non troppo.

    Allontano il whisky, non sono nemmeno le tre cazzo.

    Ma prima un ultimo sorso, chissà quando mi ribagnerò le labbra che devo guidare non so per quanto non so per dove è già tanto che so il perché.

    In mente mi risuonano parole come Interpol e complice

    Preferirei parole

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