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Diversamente Temperato. Il sassofono raccontato ai terzi incolpevoli
Diversamente Temperato. Il sassofono raccontato ai terzi incolpevoli
Diversamente Temperato. Il sassofono raccontato ai terzi incolpevoli
E-book75 pagine41 minuti

Diversamente Temperato. Il sassofono raccontato ai terzi incolpevoli

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Info su questo ebook

Qualcuno intorno a te - amico o potenziale nemico - suona il Sassofono e se ne fa vanto. Sei incuriosito ma non vuoi chiedere direttamente (e fai bene! "Chi Tocca Il Pupo Si Fa Compare", dice una antica legge).

Questo libro è per te. Niente tecnicismi, niente astruserie, niente date.
LinguaItaliano
Data di uscita30 lug 2020
ISBN9788831686020
Diversamente Temperato. Il sassofono raccontato ai terzi incolpevoli

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    Anteprima del libro

    Diversamente Temperato. Il sassofono raccontato ai terzi incolpevoli - Sanvito Resotone

    lettura.

    Storia

    Un signore il cui nome non riesco a ricordarmi, ma che visse e operò nel diciannovesimo secolo, un bel giorno pensò bene di infliggere all‘Oboe l‘Imboccatura del Clarinetto, rendendolo così considerevolmente più facile da suonare; o quantomeno, facile da suonare male. Lo costruì in metallo, a scorno di legioni di tarli venturi, e forse anche per sottrarre la sua creatura alla famosa freddura il Fagotto è meglio dell‘Oboe perché brucia più a lungo.

    Era nato il Sassofono!

    Come molte altre chimere – l‘Oficleide, il Sarrusofono, l‘Otomatone… - il Sassofono avrebbe potuto rimanere tranquillamente spiaggiato sulle rive del possente fiume della Musica; senonché il suo Ideatore riuscì a convincere – a scanso di querele, anche se ormai è passato del buon tempo, non entrerò nei dettagli; ma se ne occupò anche La Legge – un pezzo grosso della Musica Militare di una nazione amica ad adottare il nuovo strumento nelle sue bande, e dunque a vendergliene un bel po’ di pezzi (niente di strano: persino il neonato Pianoforte, quando ancora non si chiamava così – e comunque non si chiamava nemmeno cristoforofono, altri tempi – dovette essere spinto per emergere).

    Così moltiplicato, il Sassofono attraversò l’Atlantico; la sobrietà, la robustezza e la relativa facilità d’uso, unite alla bella presenza, ne fecero un gigante della musica popolare (popolare di allora: ai giorni nostri è diventata indistinguibile dalla Musica Colta; e se possibile più vezzosa. E tronfia) di laggiù. E come - pochi – altri, umani e no, è tornato a noi arricchito, impreziosito, ingentilito, sofisticato.

    Un Po’ Di Relativismo

    Restringendo il campo agli Strumenti A Fiato – ossia quegli strumenti che funzionano solo soffiandoci dentro - il Sassofono è:

    - più complicato del Trombone e della Tromba (e affini)

    - più flessibile dell’Oboe (e affini)

    - più pop del Clarinetto

    - più discreto della Cornamusa (la Cornamusa non è un vero e proprio strumento a fiato, ma ormai ho dato una definizione sciocca vaga e arbitraria e mi tocca attenermi)

    - più molesto del Flauto

    - più caro del Flauto Dolce

    - meno pratico dell‘Armonica

    - più facile delle Launeddas.

    Cos’È

    Il Sassofono è una macchina di complessità variabile; serve a trasformare in Suono (in Rumore, secondo altri) l’energia cinetica contenuta in un flusso d’aria.

    Composizione

    Il Sassofono è fatto di rame, stagno, alluminio, zinco, nichel, acciaio, plastica, sughero, feltro, pelli animali (Vegani attenzione: o ne cercate uno coi tappi in neoprene o il Sassofono non fa per voi; e quanto ai feltri non so proprio che dirvi), lacca e vernice, colla, ceralacca e cartoncino; in varie proporzioni e disposizioni. A questi materiali va aggiunto il legno di bambù di cui di solito è fatta l‘Ancia (vedi capitolo successivo).

    Alcuni contengono anche oro argento legno duro o pregiato e madreperla (allarme Vegani ripetuto).

    Infine, il piombo: secondo una leggenda nera alcuni bocchini vintage color grigio topo, molto rispettati e abbastanza difficili, sono accusati di contenerne; e dunque di essere, per giunta, tossici.

    L’Ancia

    L‘Ancia è un insignificante pezzetto di legno (o di altri materiali, ma per ora questo non interessa Noi Spiatori del Sassofono dal buco della serratura) simile a una lingua.

    Insignificante ma parente stetto della Candela del Motorino: senza, tutto l‘apparato non serve a niente (o, per sfruttare l‘analogia fino all‘osso: il Motorino – soprattutto se ha una batteria – può servire a fare luce;

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