Racconti Moribondi
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Viaggio nel cuore oscuro della natura umana con Moribund Tales. Ricordando il gotico vittoriano, questi nove racconti esplorano il sinistro e lo strano nel quotidiano. Ultima Goccia di Umanità è una storia agghiacciante di compassione fraterna e cose che è meglio rinchiudere; ricordi confusi di sangue e rimorsi si mescolano in Vetro Rotto; una voce misteriosa guida un viaggiatore cieco in Chaperon, e una ragazza rinata per uno scopo sinistro cerca la sua vendetta Dita di Infante. Comprendendo le acclamate storie Lacrime di Pentimento e Rapimento Interiore, Racconti Moribondi è una raccolta cruda e viscerale del maestro dell'orrore, Erik Hofstatter.
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Anteprima del libro
Racconti Moribondi - Erik Hofstatter
Rapimento Interiore
La notte era piena di rumori, un egual miscuglio di suoni e vibrazioni rapide descritti come musica. Mi suscitò un dolore al cervello dalla precedente notte di eccessiva indulgenza. Le fondamenta di ogni casa e ufficio per miglia intorno tremavano per il fragoroso basso che emanava dal locale notturno. Due donne, poco più che ventenni, emersero dall'interno di questo moderno tempio di Dioniso. Mi strusciai sulla bella mora impegnata in una conversazione isterica.
––––––––
La città medievale di Rochester, che una volta era stata un luogo prestigioso e storicamente significativo, era ora ridotta a nient'altro che un terreno di caccia per avvoltoi. Le strade erano state tiranneggiate da delinquenti e teppisti. Nessuno era più al sicuro. I cittadini locali si barricavano dentro le loro case, non si avventuravano quando l'oscurità piombava sulla città e l’orda di gente notturna arrivò ad indulgere in ogni sorta di attività perversa. I tempi stavano andando vertiginosamente fuori controllo. Gli abitanti, avvezzi alle misure più disperate, erano disposti a vendere le proprie anime per profitto.
Il mio eccentrico compagno di stanza, Sean, mi parlò di un laboratorio medico locale in cui si sottopose alla sperimentazione di farmaci con prescrizione medica. Il numero di studenti che scelgono di seguire quel percorso era in aumento ogni giorno. Certo, era un rischio per la salute, ma ben pagato. Viviamo in tempi difficili.
Girai a destra in una strada ombrosa, verso il luogo della mia prova di sperimentazione. L'appuntamento a tarda notte mi aveva già reso un po' sospettoso. Secondo le istruzioni di Sean, il laboratorio medico era situato dietro un parco industriale in un vicolo deserto. In questa città squilibrata, colpita dalla povertà e dalla paura, la maggior parte della gente era disposta a commettere un omicidio per una manciata di spiccioli. Accelerai il mio passo mentre l'odore della paranoia invadeva l'atmosfera. Qualcuno mi stava osservando.
Ai miei piedi, osservai un’impassibile pozzanghera riflettere la luna piena che decorava il cielo. Davanti a me, una terra desolata abbandonata si estendeva in lontananza. Sentivo nodi invisibili afferrare le mie interiora, avvinghiandole strette. Una scossa improvvisa resuscitò l'acqua calma dal suo appagato torpore, rendendo evidente che qualcosa era sulle mie tracce.
L'area era popolata da vagabondi disturbati. Esitai ed estrassi il mio cellulare, componendo cifre immaginarie. Sean!
Dissi in tono acceso. Aspettami fuori dall'edificio. Ci sono quasi.
Dissi queste parole con la massima sicurezza possibile per allertare eventuali potenziali assalitori che c'era qualcuno che mi aspettava. Il fatto che io fossi senza credito significava che la conversazione era piuttosto unilaterale.
Il desiderio di girare la testa divenne improvvisamente irresistibile. Ridimensionando lo scenario alle mie spalle, ascoltai ardentemente qualsiasi attività sospetta. La saliva era assente dalla mia bocca asciutta. Sentii il battito del mio cuore accelerare mentre i miei occhi cercavano qualcosa di pericolosamente vicino. Il mio istinto mi stava avvertendo che qualcosa voleva farmi del male.
Improvvisamente mi scontrai con qualcosa di enorme. Un panno imbevuto di una specie di narcotico mi venne spinto in faccia. L'effetto desiderato fu immediato. I fumi mi paralizzarono il cervello e le mie ginocchia crollavano mentre galleggiavo verso l'incoscienza.
L'acqua di un tubo rotto sopra la mia testa mi rianimò gradualmente. Ero a terra. Il terreno era umido e artico. Il dolore giocava con la mia mente in un ritmo martellante. Strisciando su ginocchia debilitate, cercai di trovare qualcosa che mi aiutasse a rimettermi in piedi. Sebbene la mia vista fosse ancora oscurata dagli effetti delle droghe, mi resi conto che ero nella curva di una oscura strada malfamata.
Chiunque mi abbia inflitto questo deve avermi trascinato nell'oscurità. Perché? Per quale scopo?
La mia giacca invernale nera e i miei jeans denim erano inzuppati mentre tremavo senza controllo. Se solo l'agonia furiosa nelle mie tempie avesse cessato! Che diavolo mi era successo?!
Le visioni dell'assalto iniziarono gradualmente