il dossier Majorana in Vaticano

Di Stefano Roncoroni

Il 2 marzo 2020 l’Archivio Apostolico Vaticano ha aperto alla consultazione pubblica i documenti relativi al Pontificato di Pio XII. Tra questi c’era, ma non molti lo sapevano, un piccolo dossier sull’allontanamento da casa e dall’Università di Napoli, dove insegnava, del fisico Ettore Majorana nel marzo 1938. Il dossier Majorana in Vaticano racconta cosa contiene quel dossier integrandolo con documenti e notizie di altra provenienza e confermando che Ettore Majorana è morto nel 1939, alcuni mesi prima che il dossier Vaticano fosse chiuso per la fine del suo scopo: Circa la sua scomparsa. Il dossier Vaticano è stato attivo per circa due anni, più o meno quanto è durata la fuga del fisico. La notizia ha raggiunto la famiglia Majorana e la Santa Sede con gli stessi modi e tempi; la Santa Sede non si è più occupata del piccolo caso; la famiglia Majorana, invece, lo ha fatto divenire grande, dimenticandosi di dire, per più di ottanta anni, che il suo congiunto era morto in una struttura religiosa d’accoglienza in condizioni che non ha ritenuto necessario o utile comunicare. Un libro, breve, monotematico; una bussola seria per districarsi nella misteriosa vicenda di Ettore Majorana.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 24 set 2020
• ISBN: 9788831692588

Anteprima del libro

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IL DOSSIER MAJORANA IN VATICANO

Il 2 marzo 1939, il Cardinale Eugenio Pacelli saliva al Soglio Pontificio con il nome di Pio XII. Ottantuno anni dopo, e nello stesso giorno il 2 marzo 2020, l’Archivio Segreto Vaticano, che nel frattempo ha cambiato il Segreto in Apostolico, ha aperto al pubblico la documentazione completa del suo pontificato. Eravamo in tanti, e per motivi diversi, in attesa di questo evento e, siccome la sua apertura è stata a lungo ritardata a causa dell’importanza vuoi del periodo storico vuoi della figura del Papa, le aspettative si sono fatte messianiche e per questo risolutrici di tutti i misteri e le questioni irrisolte del secondo dopoguerra. Tra gli immensi sconvolgimenti e accadimenti che hanno abitato quel periodo il pontificato di Pio XII ha ereditato dal suo predecessore Pio XI anche il caso della misteriosa scomparsa del Prof. Ettore Majorana ed ha avuto la ventura di chiudere il caso all’inizio del suo Pontificato.

Ettore Majorana era membro di una importante dinastia intellettuale siciliana¹ impostasi sin dalla metà dell’Ottocento; attiva nei moti rivoluzionari per l’Unità d’Italia aveva contribuito poi alla nascente nazione fornendo ministri, senatori e deputati, professori e rettori in varie università italiane, brillando nelle scienze economiche, nella giurisprudenza, nelle scienze fisiche e statistiche. Giovane di grandi promesse era stato insignito della cattedra di Fisica teorica all’Università di Napoli, istituita apposta per lui e conferitagli fuori concorso e per chiara fama. Vi aveva insegnato per soli tre mesi e dal 27 marzo 1938 si era allontanato non facendo sapere più nulla di lui. Tutti, a cominciare dai familiari, ai suoi colleghi di studio e all’autorità civili e religiose che furono coinvolte nella sua ricerca, dissero di non aver mai saputo che fine avesse mai fatto e che di lui si era persa ogni traccia. Ma non era vero, perché è provato, e qui lo ricordiamo, che molti sapevano della sua morte avvenuta nel settembre nero del 1939. Questo è il mistero della scomparsa di Ettore Majorana; che non riusciamo a spiegarci perché questo silenzio sia stato così totale, così diffuso e così globale.

I documenti del Pontificato di Pio XI su Ettore Majorana erano disponibili da anni ed avevano già allora sorpreso per la loro esiguità ed essenzialità – solo dieci fogli - ma si rimandava la speranza di avere delle risposte a questa apertura delle carte di Pio XII.

Grandi sono state le attese di quanti si sono occupati della scomparsa di Ettore Majorana da un punto di vista biografico che si aspettavano una messe di documenti chiari e decisivi per la chiusura del caso.

La prima sorpresa è stata ancora una volta la estrema esiguità di questo deposito archivistico. Unificato a fare un totale di venti facciate, che, per via di due documenti rectus/versus riducono il loro numero a soli diciotto fogli. Costituiscono tutto il posseduto sulla vicenda Majorana asseriscono dall’Archivio. Insomma uno sparuto dossier, inaspettato nella sua consistenza, irrisorio per le nostre aspettative riposte, sicuramente dovuto ad operazioni di scarto archivistico operate nel tempo². Comunque il dossier, superato lo spaesamento del primo impatto, se letto con attenzione e freddo atteggiamento filologico integrato dai documenti esterni al Vaticano trovati negli ultimi decenni, e soprattutto da alcuni resoconti della mia giovanile frequentazione con la famiglia di Ettore Majorana amplia i confini della nostra conoscenza portandoci alla formulazione di una verità definitiva di notevole interesse per quanto riguarda la morte di Ettore Majorana al settembre 1939. Con una precisazione importante: definitiva ma non completa per la mancanza dei dettagli del suo svolgimento, umanamente molto importanti, che hanno giocato un ruolo incredibile. Non potrebbe essere che così altrimenti il caso Majorana sarebbe già stato risolto. Ma solo partendo dalla nostra meta raggiunta si può affermare con pienezza di significato che il caso Majorana è più corretto chiamarlo il mistero del caso Majorana. Mi si obietterà che già da vari anni si era asserita questa verità che non aveva convinto del tutto. È vero, ma adesso, ci sono pervenuti da questo Dossier due documenti molto importanti, la Supplica della famiglia Majorana a Pio XII e la relativa risposta a questa da parte della Santa Sede che supportati correttamente da altri documenti esterni dimostrano le nostre affermazioni e ci dicono che anche le carte dell’Archivio Apostolico Vaticano/AAV vanno in quella direzione e che la Chiesa ha avuto, suo malgrado, un ruolo di primo piano in questa vicenda. Ed essendo passati più di ottanta anni dalla conoscenza dell’evento mi sembra appropriata all’argomento una citazione da Max Planck: Una nuova verità scientifica non trionfa in quanto convince i suoi oppositori facendo loro vedere la luce, ma piuttosto perché questi alla fine muoiono, e cresce una nuova generazione che è abituata ad essa.³

E allora per insinuarci in questo labirinto - capiremo poi il perché dell’uso di questo verbo desueto - cominciamo a fare un po’ di statistica, scienza molto amata in casa Majorana e a dare alcuni suggerimenti per la lettura del Dossier in un percorso il più possibile obiettivo ma non sempre chiaramente percettibile.

Ci accorgiamo, così, che:

- I due pontificati si spartiscono equamente i documenti: dieci pagine cadauno come dimostra il seguente elenco, completo ed essenziale, ordinato secondo la segnatura dell’AAV, da 1 a 20.

Pontificato di Pio XI: 001r) la copertina del fascicolo Professor Ettore Majorana - Napoli, «Circa sua scomparsa»; 002r) breve appunto a macchina sulle iniziative svolte, ott. 1938; 003r,003v) due pagg. di una minuta di risposta ad una lettera di richiesta d’informazioni da parte della R. Ambasciata Italiana presso la Santa Sede, del nov. 1938; 004r, 005r,006r) tre pagg. con le coordinate e i testi degli articoli usciti su L’Osservatore Romano, giu.- lug. 1938; 007r, 007v,008r) due foto tessera del professore scomparso, con i suoi dati anagrafici sul retro della prima delle due foto.

Pontificato di Pio XII: 009r, 010r, 012r, 013r, 013v) l’originale della supplica della famiglia Majorana, la risposta della Santa Sede corredata da tre pagine di brevi appunti per la risposta, feb. mar. 1940; 014r, 015r, 016r, 017r, 018r) per le ultime cinque pagine del dossier un Esposto sulla scomparsa del Prof. Ettore Majorana, battuto a macchina, da mano anonima, come pro memoria per il nuovo Pontefice, fine gen. 1940.

Dove è molto importante osservare che