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Le Rune Antiche Vol.1 TYRAX Il Pianeta Verde
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E-book91 pagine1 ora

Le Rune Antiche Vol.1 TYRAX Il Pianeta Verde

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Info su questo ebook

Demoni si stanno impossessando delle creature e uomini di Tyrax, un male antico fa la sua ricomparsa, ma come? Deon è lui l’artefice di tutto, o è solo un burattino? Cassidy è davvero una discendente dei Goridiani magici o è di più? Soprattutto avrà la forza e il potere di fermare l’oscurità? Il destino di Tyrax è nelle sue mani e non solo di Tyrax. Farà la scelta giusta?
LinguaItaliano
Data di uscita15 ott 2020
ISBN9788831697002
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    Anteprima del libro

    Le Rune Antiche Vol.1 TYRAX Il Pianeta Verde - Mirco Giovanelli

    montagna.

    Capitolo 1

    L'attacco al Re

    Il Sole spuntava dietro la montagna, nel paese la tranquillità faceva da padrona, d'altronde vivevano persone semplici, non succedeva mai niente fuori dalla quotidianità.

    Ma quella mattina, il mormorio tra le strade si fece intenso e Cassidy aprì gli occhi scocciata, chiedendosi cosa stesse succedendo, in quel momento si sentì chiamare dalla finestra, era Rich. «Cassidy... sveglia Cassidy...». Si alzò e trascinando i piedi mezza addormentata andò alla finestra, scompigliata e in pigiama aprì gli scuri, sporgendosi poteva vedere il borgo riempito dagli abitanti della zona diretti verso il centro della città, tra l'oro Rich che l'attendeva.

    «Ciao Rich che succede? Cos'è questa confusione?»

    «È successo qualcosa in città ieri notte, dai, vestiti e scendi, ci incontriamo davanti casa di Amelia, il paese si sta radunando in piazza.»

    «Va bene, ma di cosa si tratta?»

    Rich mentre si allontanava gridando disse: «Non so! Ma è qualcosa di grosso, sono tutti agitati». Allontanandosi si scontrò contro la madre di Cassidy, «mi scusi signora!»

    «Rich stai andando in piazza?»

    «Sì! Ma prima vado a chiamare Noah. Ci sarà anche lei in piazza?»

    «No, mio marito è già là e penso anche Cassidy ci vada, io devo pensare a fare i lavori di casa.»

    «Allora la saluto, altrimenti faccio tardi» e scappò via. Cassidy e sua madre incrociarono lo sguardo, scrollarono la testa nel vedere tanta foga e sospirarono.

    La madre rientrò in casa, Cassidy cominciò a prepararsi, una volta pronta scese; camminando verso la casa di Amelia, notò molta gente mormorare per la strada, ormai arrivata sentì due anziane parlare e Cassidy rallentò il passo per cercare di capire cosa si dicevano. In quel momento si sentirono suonare i corni di adunata, tutti avevano un'espressione preoccupata, le anziane si accorsero di Cassidy, una di loro le disse: «L'adunata! Erano anni che non suonava» l'altra anziana continuò: «Mi hanno detto di aver visto una carrozza con il simbolo del Reame, non promette niente di buono, speriamo che non scoppi un'altra guerra.»

    «Ma no...» interruppe la prima anziana e continuando, «ora i regni sono in pace e d'altronde un'altra guerra non la vuole nessuno. Però di certo qualcosa di grosso sta per accadere, o è già accaduta.». Cassidy cominciò a preoccuparsi, accelerò il passo salutando le anziane, presto raggiunse il gruppo che la stava attendendo. Unitisi Cassidy, Rich, Noah e Amelia si avviarono in piazza.

    Arrivati, videro sui gradoni più alti del tempio, un uomo con un'armatura di alto rango, sulla spalla lo stemma del Re, dal suo sguardo si notava tutta la determinazione, serietà e nobiltà. Accanto a lui il padre di Cassidy, che era il capo villaggio, insieme ai consiglieri parlavano tra loro aspettando che la piazza si riempisse.

    Il pensiero di Cassidy era rivolto ancora alle due anziane e ricordando le loro preoccupazioni cercò di captare qualcosa dal volto del padre, ma inutilmente.

    La piazza ormai si era riempita, forti mormorii si interruppero nel momento che Aaron, il padre di Cassidy, si protese verso di loro e con un gesto invitò le persone a fare silenzio, alcuni in prima fila chiesero: «Aaron cosa succede?» lui rispose: «Qualcosa di grave è accaduto ieri notte! La città di Axthar è stata attaccata!» tra la folla si udirono mormorii di stupore e preoccupazione, un uomo domandò: «Attaccata? E da chi? Ormai è passato più di un secolo dall'ultima crisi tra i quattro regni!», qualcun altro continuò: «È ovvio! Axthar è il reame più ricco e gli altri sono invidiosi! Doveva accadere prima o poi!» Altri continuarono: «Sono stati quelli di Mater! Ribelli e attaccabrighe!» Il mormorio si fece più intenso, allora Aaron mise un freno: «Amici! Vi prego, la cosa è grave! Non saltiamo a conclusioni affrettate! Tra noi è arrivato Deon, mandato della casata reale e tutto verrà chiarito». Girandosi invitò Deon a farsi avanti e parlare alla folla. «Abitanti di Medax! Ieri notte un gruppo di attentatori si è intrufolato nel castello e ha attentato alla vita del Re! Ma non vi preoccupate, il vostro sovrano sta bene! Durante l'attacco purtroppo è stato ucciso suo cugino Edwyn e con esso molte guardie». Le persone erano incredule, anche Cassidy non riusciva a capire come fosse potuto accadere e pensò, Il cugino del Re! Ma allora gli attentatori sono riusciti a entrare nel castello. Ma come hanno fatto a superare le guardie? Qualcuno nel frattempo disse: «Non possono essere stati quelli di Mater! Di nessun altro regno! Se hanno ucciso il cugino del Re, sono riusciti a entrare nel palazzo, a superare i controlli! Sappiamo tutti che le guardie di Axthar sono sempre vigili e ben addestrate!» Con un gesto, il nobile goridiano zittì di nuovo la folla: «Non sappiamo chi sono! Ma pensiamo a un tradimento, qualcuno nel palazzo ha fatto entrare dei ribelli e le tracce portano al vostro villaggio! Per questo io e le mie guardie siamo qua!» la gente era offesa. «Traditori a Medax, Mai! Non è possibile, ci conosciamo tutti e nessuno è contro la corona.» Il padre di Cassidy interruppe la folla dicendo: «Nessuno ha detto che ci sono dei traditori a Medax! Non credo che il nostro amico venuto dal regno intendeva questo. Hanno seguito delle tracce fin qui!» Una voce lo interruppe, era Cassidy che diceva: «Tracce? Ma quali tracce! Un gruppo attacca il regno, entra nel castello, uccide il cugino del Re e lascia tracce come una comune banda di ladri? No! C'è altro», con viso di rimprovero Aaron la guardò, «Lasciamo parlare Deon!»

    «Ma padre!» replicò Cassidy per scusarsi.

    «Silenzio! Voi giovani dovreste imparare ad ascoltare e soprattutto tu Cassidy!» Così la zittì duramente, Cassidy che si sentì ingiustamente ripresa strinse con forza i pugni, allora Rich le mise una mano sulla spalla e sorridendo fece il verso di Aaron che la rimproverava, Cassidy sorrise, ma ancora scossa chinò la testa. Suo padre fissandola fece cenno a Deon di proseguire, «Se qualcuno ha visto qualcosa? Ha qualcosa da dire? E chi era sveglio ieri notte, venga a riferirci! Ci troveremo nel grande salone, è tutto.» E con queste ultime parole Deon si allontanò, la folla pian piano si disperse, Amelia prese per mano Cassidy e con dolcezza la cercò di confortare, «Cassidy dai non te la

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