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La nebbia di Kersyng
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La nebbia di Kersyng
E-book140 pagine1 ora

La nebbia di Kersyng

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Info su questo ebook

A Kersyng, una cittadina di 6.250 abitanti nella Scozia sud occidentale, non succedeva quasi mai nulla, tanto che i tre agenti della polizia locale svolgevano lavori di routine. Ai primi di maggio del 2015, alcune persone prive di memoria, appaiono da una fitta nebbia blu formatasi all’improvviso nelle vie della città. Il sergente 37enne Colin Graig, inizia ad indagare per capire chi potevano essere, scoprendo assieme alla dottoressa Helen Patel, che erano tutti defunti molti anni fa. In loro soccorso arriva il professore inglese Peter Bradley specialista dell’occulto e con ben tre lauree. Non si rivelò solo l’unico caso di persone tornate dall’aldilà, altri personaggi giungono in città dicendo di voler ristabilire l’ordine mondiale, dal caos che si stava creando.
LinguaItaliano
Data di uscita22 ott 2020
ISBN9788831699006
La nebbia di Kersyng

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    Anteprima del libro

    La nebbia di Kersyng - Fulvio Fusco

    Capitolo 1

    Kersyng, Scozia sud-occidentale, maggio 2015

    Il clima della Scozia era relativamente mite, con inverni non eccessivamente freddi ed estati non troppo calde. L’influenza delle correnti provenienti dall’Oceano a ovest rendeva le aree occidentali più piovose, anche se mediamente il clima scozzese non poteva certo ritenersi tale.

    Non faceva eccezione la cittadina di Kersyng nel sud della Scozia, 6.250 anime nel 2015, dove la maggior parte degli schivi abitanti, per lo più anziani, si conoscevano quasi tutti.

    Nei primi giorni di maggio era piovuto tantissimo, anche se il clima non era freddo, si formavano soventi banchi di nebbia, che dal mare risalivano verso nord-est. La mattina del 5 maggio un forte vento aveva spazzato via le nubi e la nebbia, restituendo alla cittadina un tiepido sole. La gente era tornata a muoversi all’aperto, gli anziani e i bimbi nei verdissimi parchi, e i pochi negozi avevano ritrovato i soliti clienti.

    A Kersyng non succedeva quasi mai nulla, la maggior parte delle abitazioni non erano chiuse a chiave, non vi erano alti palazzi e, a parte la via principale costeggiata da continue costruzioni, la maggioranza delle case al massimo di due o tre piani, erano distanti tra di loro, con una densità abitativa per km² molto scarsa.

    Nella cittadina vi erano solo due pub, tre bar/tabaccherie o caffetterie, un cinema che proiettava nel fine settimana perlopiù film americani, un vecchio castello ormai quasi in rovina, quattro case coloniali di cui solo due ancora abitate, un parco che confinava con il cimitero, più a sud verso il confine con l’Inghilterra, vi era un folto bosco di conifere e querce, un piccolo lago dove d’estate i giovani potevano fare il bagno.

    Nella zona sud c’era una specie di pronto soccorso che fungeva anche da ospedale provvisorio, se i degenti erano più gravi, venivano trasportati nella città di Dumfries che distava circa 20 Km. Anche l’ufficio postale si trovava nella stessa zona, con a fianco il piccolo hotel Stefany su tre piani con una dozzina di camere, che solitamente ospitava clienti di passaggio per l’Inghilterra e viceversa.

    Nonostante negli ultimi anni l’immigrazione di cittadini arabi e nord africani, fosse pervenuta massiccia in Gran Bretagna, in Scozia ne era arrivata pochissima o perlopiù nelle grandi città come Glasgow e Edimburgo. A Kersyng nel 2007 era arrivata una comunità cinese che nella zona nord, aveva aperto un supermercato di generi alimentari e casalinghi, lì accanto si era trasferita la fabbrica di occhiali Hottig, che dava lavoro ad oltre cento persone. Nello stesso periodo erano giunte nella città alcune famiglie filippine e peruviane, per svolgere lavori privati di pulizie e servizi di badanti per anziani.

    I tre agenti della polizia locale svolgevano un lavoro di routine, a parte qualcuno che si ubriacava il sabato sera nei pub, non vi erano stati negli ultimi anni furti o rapine, né tantomeno omicidi o atti vandalici. L’unica piccola banca presente a Kersyng aveva le sue guardie private, pertanto la polizia poteva dormire sonni tranquilli.

    L’agente 29enne David Romero di origine spagnola, quella mattina era di turno al comando di polizia, era nativo di Dumfries, una località di 47.000 abitanti a nord di Kersyng, ogni giorno, quando era in servizio, faceva la spola tra le due città. Mentre svolgeva un lavoro di routine al Pc, catalogando gli ultimi verbali di polizia, ricevette una concitata telefonata.

    - Pronto polizia? Venite subito qui, da una nube di nebbia o di fumo blu apparsa all’improvviso, è spuntata una donna con una lunga veste, sembra una sonnambula!

    - Chi parla? Chiese l’agente.

    - Sono Susan Colber, sto andando a scuola.

    - Dove ti trovi?

    - Vicino al supermercato cinese, quella donna mi fa paura!

    - Le hai parlato?

    - Sì, le ho chiesto se aveva bisogno d’aiuto, ma non mi ha risposto, sta camminando sulla strada verso il centro, quella specie di nebbia si è dissolta

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