Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Hotel a 5 Stelle Lusso
Hotel a 5 Stelle Lusso
Hotel a 5 Stelle Lusso
E-book125 pagine1 ora

Hotel a 5 Stelle Lusso

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

In un lussuoso hotel di Roma, i ricchi clienti stanno trascorrendo le loro vacanze, specialmente giovani coppie in viaggio di nozze. Anche una folta delegazione di case farmaceutiche, ha scelto quella sede per riunirsi. Patrizia Coldi, capo personale della Corelli S.p.a. di Modena, viene a trovarsi in mezzo ad assurdi delitti che prosperano nell'hotel. Il commissario Bruno Predolfi e il suo staff, cercheranno di scoprire chi si cela dietro quegli assassinii; ma le cose più assurde, dovranno ancora verificarsi. Assieme a medici, psicologi, criminologi e sensitivi, anche due famosi crittografi e l'astrofisica Rosalba Cenci, cercheranno di dare il loro contributo.
LinguaItaliano
Data di uscita23 apr 2014
ISBN9788891139559
Hotel a 5 Stelle Lusso

Leggi altro di Fulvio Fusco

Correlato a Hotel a 5 Stelle Lusso

Ebook correlati

Thriller per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Hotel a 5 Stelle Lusso

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Hotel a 5 Stelle Lusso - Fulvio Fusco

    twitter.com/youcanprintit

    Biografia

    Fulvio Fusco nato a Imperia nel 1949, ora in pensione, è stato musicista, ha suonato a lungo in un’orchestra, compositore di diversi brani melodici e infine poeta e scrittore dilettante.

    Fin da ragazzo amava scrivere a scuola dei componimenti caricaturisti verso i suoi compagni e professori.

    Durante il periodo lavorativo si è dedicato solo alla musica e alla radio, divenendo fin da giovane un valente radioamatore.

    Dal 2005 avendo molto tempo libero, ha iniziato a scrivere poesie e da un paio d’anni anche dei racconti: questa è la sua 17° opera pubblicata.

    Considerazioni

    Ogni impresa importante deriva da un sogno.

    Nel nostro piccolo anche scrivere un semplice racconto, una poesia, può scaturire da un forte desiderio di realizzare qualcosa o di un semplice sogno.

    Avere tra le mani un proprio libro stampato è una soddisfazione immensa, e non importa se non siamo Dan Brown o altri scrittori eccellenti, nel nostro intimo ci consideriamo dei piccoli geni, e forse un giorno, per capacità o fortuna, diverremo famosi.

    A me personalmente non importa la notorietà, mi piacerebbe essere apprezzato per le cose che ho scritto, anche solo dai miei familiari o dagli amici.

    Ormai a 63 anni, forse non vivrò abbastanza a lungo per aver la soddisfazione di essere considerato una persona che aveva dei sogni o delle idee da realizzare.

    In ogni caso, lascio ai posteri dei racconti, delle poesie, lascio qualcosa che attraverso i miei sogni, possono far capire quanto amore e dedizione covavo nel mio cuore.

    Sinossi

    In un lussuoso hotel di Roma, i ricchi clienti stanno trascorrendo le loro vacanze, specialmente giovani coppie in viaggio di nozze. Anche una folta delegazione di case farmaceutiche, ha scelto quella sede per riunirsi. Patrizia Coldi, capo personale della Corelli S.p.a. di Modena, viene a trovarsi in mezzo ad assurdi delitti che prosperano nell’hotel. Il commissario Bruno Predolfi e il suo staff, cercheranno di scoprire chi si cela dietro quegli assassinii; ma le cose più assurde, dovranno ancora verificarsi.

    Assieme a medici, psicologi, criminologi e sensitivi, anche due famosi crittografi e l’astrofisica Rosalba Cenci, cercheranno di dare il loro contributo.

    NB: La storia e i personaggi descritti nel racconto, sono pura fantasia dell’autore.

    Capitolo 1

    Maggio 2011.

    Era la seconda volta in cinque mesi, che Patrizia Coldi si recava fuori sede per rappresentare l’azienda farmaceutica dove lavorava da circa 8 anni; a febbraio era stata quattro giorni a Milano, non riuscendo a mettere il naso fuori dall’hotel, per il freddo pungente e la fitta nebbia. Era nata a Castelfranco Emilia  [vedi nota 1] nel 1978, ed ora a 33 anni, dopo un po’ di gavetta, era riuscita a fare carriera coprendo il ruolo di capo personale. L’azienda Corelli S.p.a. era sorta negli anni ’70, produceva medicinali di ogni genere molto richiesti anche all’estero, soprattutto nei paesi dell’est europeo. La sede in periferia di Modena con annesso stabilimento, aveva un’estensione di oltre 40.000 mq., con 200 dipendenti tra operai, tecnici e impiegati. Patrizia si era laureata in giurisprudenza a pieni voti, aveva perso entrambi i genitori in un incidente stradale nel 2006, e dal 2008 era tornata ad occupare la casa paterna. Aveva convissuto con un ingegnere bolognese per circa 2 anni, era andata a vivere a casa sua, ma l’unione, per incompatibilità di carattere, era durata ben poco. Ora senza legami fissi, poteva contare su una vasta schiera di amici e amiche, anche se spesso il lavoro la teneva occupata per gran parte della settimana.

    Ora a Roma doveva trattenersi, come la volta precedente, quattro giorni, e le riunioni con altre case farmaceutiche erano alquanto noiose; con lei era presente l’amministratore delegato Franco Zermi, un uomo grassoccio di 49 anni nativo di Bologna. I loro rapporti non erano mai stati idilliaci, e spesso nascevano animate discussioni sulla conduzione e assegnazione del personale nei vari reparti. Franco propendeva per le simpatie personali e raccomandazioni varie, mentre Patrizia preferiva assegnare e promuovere gli avanzamenti di carriera, per motivi meritevoli e tecnici. Anche in quei giorni, durante le cene in hotel, avevano trovato modo di discutere per gli stessi motivi, anche se con voce sommessa, altre persone che occupavano i tavoli, si erano accorte che tra la coppia, qualcosa non andava. Franco era sposato con un’insegnante liceale, ed avevano un figlio di 13 anni.

    Le riunioni, si tenevano nell’hotel Maruska a 5 stelle lusso, dove alloggiavano i due delegati della Corelli, ed era una fortuna non dover fare spostamenti, anche perché oltre a piovere, c’era un noiosissimo vento. Anche se le condizioni meteo erano state segnalate in largo anticipo, quei raduni con altre ditte del settore, erano programmate ad ogni inizio anno. Nel marzo 2010 erano stati tre giorni a Barcellona in Spagna, a dicembre  si erano dovuti recare a Budapest in Ungheria per cinque giorni; avevano anche avuto la possibilità di visitare la città, specie di sera, e Franco si era fatto accompagnare dalla moglie. Con Patrizia la signora Rosa Dazzi, aveva legato subito, e a differenza dell’odioso marito, lei risultava una 43enne simpatica e molto più semplice.

    Alla 2° riunione di Roma 2011, c’erano rappresentanti di 20 case farmaceutiche, tra cui 5 italiane, 4 tedesche, 3 norvegesi, 2 ungheresi, 2 francesi, 1 spagnola, 1 inglese, 1 svedese e 1 danese: in totale 44 delegati tra uomini e donne. Come presidente d’assemblea era stato nominato il tedesco Frank Tramerge, 65enne, era anche il più anziano del folto gruppo, mentre la svedese Eveline Sulliman, fungeva da segretaria stillando i verbali in inglese; tutti i delegati aziendali avevano una perfetta conoscenza di quella lingua.

    Il direttore della Corelli S.p.a. era Alberto Sommesi, un 54enne molisano, che si era trasferito in Emilia Romagna per lavoro, fin dalla giovane età. Aveva occupato diversi incarichi in altre aziende farmaceutiche, e per ultima quello di vice direttore nella Protex S.n.c. a Bologna, una ditta più piccola di quella attuale; era sposato con Evelina Manzi, impiegata 49enne in una banca di Modena, e non avevano figli. Alberto era un uomo tutto di un pezzo, severo al punto giusto e molto esigente verso i suoi dipendenti; Patrizia, da quando occupava all’inizio il posto di segretaria della direzione, gli era da subito risultata simpatica, oltretutto era una bella donna bionda, longilinea e con occhi verdi. Franco Zermi non aveva dovuto fare la gavetta come un po’ tutti alla Corelli, lui era stato raccomandato da un famoso politico della zona, che andava a braccetto col presidente 62enne della società: Ignazio Torelli. Ora il posto lasciato libero da Patrizia, era stato occupato dalla signorina Eliana Grossi, un’avvenente mora 26enne, sempre vestita in modo eccentrico, che l’amministratore delegato aveva iniziato a corteggiare fin dai primi giorni della sua assunzione, con il compiacimento della ragazza. Queste cose, abbastanza note negli uffici aziendali, erano disgustose per Patrizia, e non solo a lei, ma la moglie di Franco, per il momento era all’oscuro di tutte le attenzioni che il marito rivolgeva alla bella segretaria, portandole spesso dei fiori.

    Naturalmente non era solo lui ad avere una tresca tra il vasto personale, Patrizia, anche se era una persona che si faceva i fatti propri, non poteva fare a meno di notare, che altri dipendenti avevano formato delle coppie di amanti, di cui la maggior parte erano già sposate.

    [nota 1] Castelfranco Emilia (Castèl in dialetto bolognese, Castrum Francum in latino) è una città di circa 32.000 abitanti della provincia di Modena. Prima del 1929, la città apparteneva alla provincia di Bologna. Tale legame culturale è ancora presente, sia per il dialetto parlato, che per l'appartenenza alla diocesi stessa. La superficie del comune risulta essere molto vasta rispetto alla media dei comuni circostanti: ciò è dato dalla decisione, assunta nel 1861, di accorpare a Castelfranco Emilia il territorio di Piumazzo, fino a quel momento comune a sé stante della provincia di Bologna. Castelfranco Emilia sorge nella pianura padana, tra Bologna e Modena. Il territorio comunale risulta essere molto ricco di acqua, in particolar modo è diffuso il fenomeno delle risorgive. Il centro storico è sorto lungo la direttrice

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1