Voyeurismo - 10 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust
Di Autori vari
()
Info su questo ebook
Correlato a Voyeurismo - 10 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust
Titoli di questa serie (100)
Entre ombre et lumière Partie 2 : Librement soumise – Une série érotique Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Letnicy 1: Historia Solbjørg - opowiadanie erotyczne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMadame 4: Roolinjako – eroottinen novelli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGorący nieznajomi - zbiór opowiadań erotycznych autorstwa Katji Slonawski Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLetnicy 3: Historia Frederika - opowiadanie erotyczne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLetnicy 4: Historia Ingrid - opowiadanie erotyczne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTudo Incluso — Confissões de um acompanhante Parte 4 - Conto Erótico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPodróż - Intymne wyznania kobiety 5 - opowiadanie erotyczne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMadame 3: Herkullinen ateria – eroottinen novelli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'hotel di ghiaccio 4: Canti di gelo e di vapore - breve racconto erotico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMadame 2: Dirty talk – eroottinen novelli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIntymne wyznania kobiety - seria erotyczna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTudo Incluso — Confissões de um acompanhante Parte 2 - Conto Erótico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRêve de la Saint-Jean – Une nouvelle érotique Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLetnicy 2: Historia Ulfa - opowiadanie erotyczne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Petite Vierge et le Voisin – Une nouvelle érotique Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLugares Proibidos: O Cinema - Conto Erótico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSpray – Parte II - Conto Erótico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLetnicy 5: Historia Christiana - opowiadanie erotyczne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniChut ! – Une nouvelle érotique Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna fiamma ardente - Racconto erotico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniChaude soirée – Une nouvelle érotique Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAll Inclusive – Seuralaisen Tunnustuksia 9 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'hotel di ghiaccio 3: Chiavi di ghiaccio - breve racconto erotico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTudo Incluso — Confissões de um acompanhante Parte 1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEen vonkje lust - erotisch verhaal Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTour de Chambre - 6 opowiadań erotycznych Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEvery Other Week - Erotic Short Story Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNamiętność - 6 opowiadań erotycznych dla dorosłych Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUm Cara Perigoso — Conto Erótico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Ebook correlati
La prima volta - 5 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFino a non essere più estranei Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMrs. Mary Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIL PROGETTO Camminando nell’anima seguendo il mio cuore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQualcosa sulla vita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Ciondolo d'Ambra: Il Confine Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPer sempre tu Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa notte delle ciliegie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTi ho fatto una promessa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl mio sogno proibito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAvevo le spine Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTra Acque Profonde e Anime Antiche: Quando il Passato Incontra il Futuro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI brutti racconti di John Not Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRönum Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’Angelo della Scrittura: Sette Favole per una Notte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRacconti D'Amore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLiz e il destino della creatura Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa figlia della lupa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl giardino delle cicale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSolo mia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Intrecci di trama: Volume 2 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGli occhi del male Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniZucchero e Veleno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFiori di sambuco e menta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFreak Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiochi bollenti (eLit): eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIo, Oskar Maria Filippo del Colmello Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe tre fenici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa ragazza della mattonaia: Una storia d'altri tempi e d'altri luoghi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI Colori Della Seduzione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Narrativa romantica contemporanea per voi
Implorami Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna moglie in Affitto - Parte due Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna moglie in affitto - Parte tre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPer Una Sola Notte - Building Billions 1: Building Billions Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl patrimonio del milionario: L'Assistente del Capo, #13 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa vergine e il vampiro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPatto con il Miliardario Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOff Limits: Harmony Privé Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSedotta Mentre Dorme Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLasciati andare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniA.A.A. Cercasi Finta Fidanzata per Miliardario - Parte 3 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Politico E La Ragazza Della Caffetteria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGraffi sulla pelle Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Poliziotto E La Ragazza Della Caffetteria Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Contesa tra due “paparini” Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna relazione proibita Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Ancora il Boss Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna Vergine Per Il Miliardario Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Una moglie in affitto - Parte uno Valutazione: 4 su 5 stelle4/5I Cowboy del suo Cuore: Cowboys Online 4, #4 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl risveglio della fanciulla Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDark Shade Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniChiodo scaccia Chiodo: La Storia D’Amore di un Padre Single Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Chi è ora il Boss: L’Assistente del Capo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuello che voglio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl mio uragano sei tu: Love Storm series #1 Valutazione: 5 su 5 stelle5/5THE BOSS - L'Assistente del Capo: L'Assistente del Capo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutto in una sola notte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa madre Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Un sogno da favola Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Categorie correlate
Recensioni su Voyeurismo - 10 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Voyeurismo - 10 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust - Autori vari
Voyeurismo - 10 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust
Translated by LUST
Cover image: Shutterstock
Copyright © 2021 Lea Lind, Marguerite Nousville, Cecilie Rosdahl, Olrik, Reiner Larsen Wiese, Beatrice Nielsen, Sarah Skov and LUST, an imprint of SAGA, Copenhagen
All rights reserved
ISBN: 9788726536249
E-book edition, 2021
Format: EPUB 3.0
All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted, in any form or by any means without the prior written permission of the publisher, nor, be otherwise circulated in any form of binding or cover other than in which it is published and without a similar condition being imposed on the subsequent purchaser.
La prima volta
Lea Lind
Mentre cammino per il parco mi pare di vedere Anna ovunque. Riflessa nelle pozzanghere, tra le nuvole, o intenta a sbirciare tra i rami degli alberi. Che strana sensazione, percepirla così vicina anche se ormai è così lontana. Almeno geograficamente. Faccio un sospiro e mi passo la mano tra i capelli alla James Dean, pettinatura che lei derideva sempre, definendola simile a zucchero filato brillantinato, ma di cui allo stesso tempo sembrava non riuscire a fare a meno.
La tua cera per capelli mi macchia tutto il cuscino
aveva riso.
La prima volta che ero stato sdraiato tra le sue lenzuola color corallo. La prima volta che ero stato sdraiato tra le lenzuola color corallo di chiunque.
Ma più rimani e meglio è
aveva bisbigliato passando le dita sulle macchie unticce.
Perché ora sei qui con me, e quando non ci sei...
Aveva premuto l’indice nella federa del cuscino, disegnandovi cuori invisibili mentre mi guardava. Il mio pene si era indurito sotto il suo sguardo che era passato rapidamente dall’innocenza al desiderio. Sapevamo entrambi come sarebbe andata a finire, sebbene nessuno dei due l’avesse mai fatto prima, e sebbene non dovesse succedere esattamente quel giorno. Si era avvicinata le dita alle labbra umide e aveva preso a succhiarle piano, senza distogliere lo sguardo dai miei occhi affamati.
E ora dovrò pregare per la mia redenzione?
Aveva ridacchiato.
Mi ero lanciato sopra di lei e l’avevo baciata avidamente. Ricordo la sensazione sotto la pelle come se fosse accaduto soltanto ieri; forse è per questo che mi sento così vuoto da quando Anna se n’è andata. Mi sento come se non ci fosse più niente di vivo dentro di me, nessun muscolo, cellula né tendine in funzione. Solo organi morti, sangue rinsecchito e vene che penzolano come fili imbalsamati color porpora. Un cuore morto che ama con la stessa passione di prima. Dov’è andato? E un cazzo che si rizza continuamente senza che Anna lo possa ricevere? Cosa dovrebbe fare?
Quindi non vi siete lasciati?
Ha protestato Marco l’altro giorno mentre giocavamo a basket al parco. Mi ha lanciato la palla dritta tra le braccia. Io ho fatto qualche passo all’indietro e sono inciampato, confuso, poi mi sono ripreso e ho scosso la testa. Perché no, non ci siamo lasciati, però... È difficile da spiegare. L’unica cosa che posso dire con certezza è che per la prima volta capisco cosa intende la gente quando dice che l’amore fa male, anche se da fuori tutto sembra normale. Inizio ad accelerare il passo. Mentre mi dirigo verso l’uscita del parco e lungo il viale, mi frugo in tasca alla ricerca del cellulare e controllo il profilo Instagram di Anna, ma non c’è niente di nuovo. Non da quando ha pubblicato la sua foto d’addio dall’aeroporto, inquadrando l’ala dell’aereo mentre si allontanava da Barcellona.
Darei qualsiasi cosa per averla di nuovo accanto a me, la vera Anna, la sua testa posata sulla mia spalla. Il profumo rassicurante della sua pelle, i piccoli, calmi respiri che alle mie orecchie suonano sempre melodici e meditativi. Come le nenie da cui dipendono i neonati per trovare pace. Non so cosa fare di me stesso. I messaggi da parte sua si stanno diradando, il che mi rende insicuro nonostante l’amore che provo per lei sia al di sopra di ogni dubbio.
E nonostante il fatto che entrambi ci siamo promessi di rimanere insieme. Non so cosa aspettarmi, adesso. Devo anche lasciarle il tempo di tornare a sentirsi a casa nel suo vecchio appartamento, di risistemarsi nella sua vecchia vita...
Devi venire a trovarmi
mi aveva detto con le lacrime agli occhi.
Lacrime sottili, trasparenti e scintillanti che sgorgavano dai suoi occhi proprio come quando le avevo detto che la amavo per la prima volta. E l’ultima volta eravamo rimasti a letto insieme, nudi, condividendo un senso di interconnessione che nessuno dei due aveva mai provato prima con altre persone, e che nessuno dei due desiderava provare con altre persone. Sento un calore irradiarsi nel mio corpo mentre i ricordi della prima volta che ho visto Anna riportano un po’ di vita nelle mie viscere defunte. Le sue gambe lunghe, la pelle bianca come il latte, quei bellissimi capelli biondo-rossicci, gli insoliti occhi tra il verde e il grigio, e poi il suo sorriso. Quel sorriso unico che ha mostrato soltanto a me.
Oslo
sospiro e assaporo la tristezza contenuta in quella parola. Oslo...
Ha un sapore freddo, e c’è una tale distanza tra la mia città e la sua. Barcellona e Oslo distano in totale 2.580,40 chilometri, secondo Google Maps, e 10.000 milioni di miliardi secondo me. Mi inumidisco le labbra e mi pare di sentire la mano di Anna che mi accarezza la guancia. Sentire la mancanza di qualcuno è come ricevere una pugnalata che s’insinua nel cuore, lo ruota, lo fa a pezzi. Le mie vene si attorcigliano nel corpo come radici in una stretta mortale. Non so come annaffiarle ora che Anna non è più accanto a me.
Ci vediamo
è stata l’ultima cosa che mi ha detto prima di andarsene, e io tengo strette quelle parole. Il tonfo sordo di una palla da basket sul cemento si fa strada nei miei pensieri. Soltanto quando la palla mi sfiora mi rendo conto di non essermelo soltanto immaginato.
Scusa!
Ride un tipo un po’ imbarazzato.
Afferro la palla. Me la faccio piroettare sul dito indice, dribblo e la lancio nella sua direzione. Il tipo mi ringrazia e io annuisco ripensando a tutte le volte che Anna e io abbiamo giocato a basket insieme nel parco. Lei era scarsissima. Ma io facevo in modo di giocare peggio di lei.
Non mi avevi detto che hai giocato per tantissimi anni?
Aveva riso lei.
Io avevo alzato le spalle. Volevo soltanto starle vicino ed era più facile farlo quando non ero impegnato a dribblare per sfuggirle. Piego il collo all’indietro e guardo il cielo.
Dove sei?
Bisbiglio e mi sembra di sentirla ridere al centro del sole.
Fisso lo sguardo sull’idrogeno che brucia. Mi viene da starnutire, come se il rosso infuocato del tramonto lassù fossero i capelli morbidi di Anna che mi solleticano il naso. Mi passo la lingua sulle labbra. Con lei era tutto così giusto. Con lei è tutto così giusto. Le avevo fatto conoscere Barcellona. Lei ne amava l’atmosfera. Vivevamo nutrendoci di churros e di amore. Passeggiavamo per le strade, sulla spiaggia e nel parco; il tempo sembrava essersi fermato, ma tutto intorno a noi era pieno di vita.
Sei sempre così rilassato
ridacchiava lei con una scintilla negli occhi.
"Mañana, mañana" ridevo io e le baciavo la punta del naso.
Era esattamente l’opposto delle feste diplomatiche cui dovevo partecipare con Anna e i suoi genitori, nonostante loro fossero molto gentili. Fissavo capelli a zucchero filato in maniera più curata, come quelli di uno yuppie, e mi trovavo lì con lei a cercare di rimanere serio in mezzo a tutte quelle persone dagli abiti ingessati e i sorrisi dipinti. Mangiucchiavamo antipasti e bevevamo sorsi di cocktails. Facevamo un gioco in cui eravamo le star di un thriller scandinavo e dovevamo portare avanti un negoziato affinché un criminale ricercato fosse consegnato all’ambasciata del suo paese natio. Ma in segreto versavamo i cocktail nelle caraffe e ci nascondevamo nello scantinato dell’ambasciata.
A fine serata tornavamo a casa mia e rimanevamo a parlare fino a quando le notti lasciavano il posto ai giorni; parlavamo dei nostri sogni, di un futuro in cui io ero lo sceneggiatore e Anna l’attrice, mia musa eterna.
Il primo amore è sempre il più grande, anche se il prossimo lo sarà ancora di più
aveva detto sorridendo mia madre la prima volta che aveva conosciuto Anna - e si era innamorata di lei all’istante, proprio come me.
Anna aveva ridacchiato imbarazzata e si era stretta a me. Poi era diventata una battuta ricorrente tra noi. Soprattutto quando ci dividevamo una porzione di churros.
Voglio il più grande
ridevo io.
Ma il mio lo sarà ancora di più!
Rideva Anna e scappava con tutto il cono in mano.
Io la inseguivo. La afferravo al volo con tutte le forze fino a farci cadere entrambi sulla sabbia. Sentivo i nostri cuori battere forte mentre baciavamo via lo zucchero dalle nostre bocche e ci facevamo strada l’una nell’anima dell’altro. Era tutto così dolce quando Anna era accanto a me. Supero l’ingresso del condominio e cammino fino all’angolo del palazzo. Non voglio entrare in casa senza Anna, così invece salgo per la scala antincendio verso il tetto, dove ci sedevamo sempre insieme a guardare le stelle. Appoggio la schiena alla ringhiera e spero che il Grande Carro sia visibile stasera.
Il Grande Carro è la costellazione più facile da individuare
aveva riso Anna mentre mi mostrava il disegno che aveva tatuato sull’avambraccio. Eravamo a letto, senza fiato.
Una volta trovata quella, puoi trovare anche tutte le altre
.
Io non voglio trovare nient’altro, soltanto te
avevo bisbigliato.
Lei si era stretta a me e io le avevo sfiorato la pelle col pollice.
Non ti ha fatto male?
Le avevo chiesto.
È passato ormai
aveva sorriso.
Io avevo baciato l’inchiostro nero bluastro.
Mi fai il solletico
aveva ridacchiato lei prima d’infilare le braccia sotto la mia felpa.
Cosa ti tatueresti tu?
Mi aveva chiesto mentre mi disegnava cerchi sulla scapola, imitando col dito un ago da tatuaggi.
Non ci ho mai pensato
avevo mormorato.
Un’ancora?
Aveva riso lei.
Una rosa, o forse un ritratto di tua madre?
Una Anna!
Avevo riso chinandomi su di lei.
La patta dei miei pantaloni premuta contro la sua gonna. Le sue guance si erano tinte di rosso e mi aveva mordicchiato il labbro inferiore, spingendo il seno contro il mio torace. Non mi sono mai deciso a farmi inchiostrare la pelle, ma quell’ultimo giorno con Anna mi è rimasto addosso come un tatuaggio; uno che non è stato doloroso da realizzare, ma è dolorosissimo da portare in giro adesso che lei non è più qui. È come un fastidio incessante sulla pelle che solo Anna può guarire a suon di baci. Tamburello con le dita sulla ringhiera. C’è un pezzetto di carta incastrato tra lo scalino su cui sono seduto e il bordo della ringhiera.
Gioco con l’angolo che spunta mentre ripenso all’ultima giornata passata con Anna nell’appartamento dei suoi, quando avevamo finalmente avuto un momento solo per noi tra gli scatoloni del trasloco e i sacchi dell’immondizia. L’ultima volta che l’avevo stretta a me. Stava preparando il tè. Io seguivo con lo sguardo i suoi movimenti. La sua mano tremò mentre mi porgeva la tazza bollente.
Tu credi che l’amore non abbia limiti?
Mi domandò timidamente.
Sempre!
Risposi prendendole la mano.
Lei sorrise facendomi lasciare la presa poi si puntellò con le mani sul bancone per tirarsi su. Io mi posizionai davanti a lei, faccia a faccia. Ci baciammo ed entrambi capimmo che era giunto il momento. Era già successo che stessimo nudi insieme, a toccarci ovunque, ma non eravamo mai arrivati fino in fondo. Provavo un desiderio profondo di diventare tutt’uno con lei, e non soltanto di starle sdraiato accanto. Mi feci strada con la mano sulle sue cosce e dentro i pantaloncini. Lei prese piccoli respiri rapidi mentre le baciavo il collo; poi avvolse le gambe intorno alla mia vita e mi mise le braccia al collo. La sollevai dal bancone e la portai in camera sua. La posai sul letto, che non era ancora stato portato via, e salii sopra di lei.
Ci baciammo. Lasciai scivolare le mani sulla sua gola mentre le sollevavo la camicetta scoprendo la cintola. Le baciai l’ombelico mentre mi accarezzava i capelli. Anna mi sfilò la maglietta e