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Il polpo di scena: Opere teatrali
Il polpo di scena: Opere teatrali
Il polpo di scena: Opere teatrali
E-book139 pagine1 ora

Il polpo di scena: Opere teatrali

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Il

Polpo di Scena è una raccolta di due opere teatrali pensate non solo

per la lettura ma anche per chi vuole viverle su un palco. Il gioco di

parole del titolo e l'immagine nella foto ritraggono un polpo, perché il

teatro è un protagonista della nostra vita con tante lunghe braccia che

ne toccano tutti gli aspetti.
LinguaItaliano
Data di uscita12 feb 2021
ISBN9791220316545
Il polpo di scena: Opere teatrali

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    Anteprima del libro

    Il polpo di scena - Giovanni Arunte Ducci

    delinquenti.

    UNA NOTA DELL'AUTORE

    Certe sagome si plasmano da sole. Non chiedetevi, dunque, se questi personaggi esistano o meno nella realtà; esistono i loro discorsi. Chiedetevi, semmai, se tali discorsi influenzino il vostro operare. Se pensate che questi personaggi non esistano, fidatevi di loro; non vi recheranno alcun danno. Se, al contrario, li temete, in quanto li reputate reali, allora li avrete già subiti. Non dispensate giudizi nei loro confronti; loro non sanno di voi. Piuttosto, ricordatevi di una cosa quando smettete di pensarli: ricordate la loro simpatia. Ricordate anche che essi vi ascolterebbero sempre quando parlate, sia anche per un loro intento personale e non per una questione di tempi teatrali. Ricordate, infine, che vi farebbero domande senza pretendere che voi gliene facciate una. Tutto questo, non lo dimenticate mai!

    Giovanni Arunte Ducci

    PREFAZIONE A UN GIRO DI VITE

    Un giro di vite è una commedia piacevolissima, ricca di personaggi diversi tra loro che sanno rendere viva e briosa ogni situazione con dialogare variegato di termini di nuovo conio, seppure inesistenti ed impensabili. L’autore, giovane di grande cultura e dotato di fine humour talvolta velato da un senso di impalpabile e di sottile amarezza, ha voluto ricordare al lettore che qualsiasi circostanza si ripete nel tempo, in quello passato come in quello presente; che i moventi che animano le azioni e il loro fine sono sempre gli stessi e che le beghe alle quali i personaggi ricorrono esistono da secoli. I bisticci di parole e loro giochi (si ponga mente a Pastrocchio); il dover inventare qualcosa per sopravvivere (si guardi a Bastiano); il fare scommesse; l’andare a caccia di notizie che, il più delle volte, vengono falsate e portate al’esagerazione, oltre che al pettegolezzo, con l’intendimento di conseguirne un proprio vantaggio; il comportamento delle donne innamorate e di quelle in cerca di corteggiatori o di mariti per forza, alcune frasi maliziose che danno origine a qui pro quo curiosi ed imbarazzanti; la complessità delle azioni umane; ci richiamano alla memoria le commedie e le maschere fisse di sapore classico e, perché no, la commedia goldoniana (cfr. Bastiano, saggio ostentatore di cultura che confonde i significati delle parole; Saltimbocca, stalliere innamorato cotto; Topolone, l’allergico strabico; Marzapane, dotto e romantico maldestro signore poco sicuro di sé; Pastrocchio, scaltro ed intrigante burlone; Ixo ed Epsila, controllori di scommesse; Valeriana, Rosolia e Toletta, le ragazze pseudo-innamorate.

    Notevoli, infine, l’acutezza e la profondità dell’indagine psicologica dei personaggi compiuta dall’autore che, per il tramite della sua commedia, ci ha voluto dimostrare come gli uomini, da sempre, sono attori mendaci, veri ipocriti, sulla scena della vita che, per dirla alla Pastrocchio, "… è un insieme di assi da incastonare con un giro di vite che le tiene insieme o le allenta!

    Giuseppina Caminiti

    QUADRO SINOTTICO DELLE OPERE:

    UN GIRO DI VITE

    Un giro di vite è ambientata ai nostri giorni, in un periodo non determinato, così come non è esattamente determinato il luogo in cui prendono corpo gli eventi, che potrebbe essere però uno spazio scenico aperto. Tutti i personaggi vivono, comunque, nella stessa non ben definita comunità, che è il termine al quale si rifanno i protagonisti quando alludono alla società a cui essi stessi appartengono.

    Si tratta di un luogo in cui vige uno strano criterio istituzionale, nel quale gli abitanti si conoscono l'un l'altro, sanno tutto di tutti e che vivono situazioni personali penose e goffe almeno quanto i difetti fisici o le singolari allergie dalle quali sono caratterizzati. Il loro linguaggio, ricco di spropositi, vocaboli inesistenti e talvolta usati anche impropriamente perfino da coloro ritenuti più saggi, è sintomatico della loro grottesca condotta di vita e contribuisce a mantenere equo il rilievo che i personaggi si guadagnano man mano che fanno le loro apparizioni. Non esistono, infatti, personaggi principali in questa commedia o, comunque, tutti sono egualmente importanti, indipendentemente da quante volte essi compaiano sulla scena. Tutti, o quasi, contribuiscono a svolgere l'intreccio che si dipana e dal quale dipenderanno le loro esistenze. È infatti in relazione a quanto accade tra di loro che i protagonisti si muoveranno ed agiranno di conseguenza. Questo rende opportuno tener sempre presente la complessa trama delle sgradevoli situazioni che vive ciascuno dei personaggi, secondo uno schema riassuntivo che è qui riportato:

    - Rosolia ama Topolone

    - Topolone ama Valeriana

    - Valeriana ama Marzapane

    - Marzapane ama Toletta

    - Toletta ama Saltimbocca

    - Saltimbocca ama Rosolia

    Se questo stato di cose permanesse, si manterrebbe con esso anche un paradossale equilibrio, dato che ciascuno dei pretendenti conserverebbe in cuor suo la speranza di poter volgere, un giorno, le cose a proprio favore. E così sarebbe anche quando Marzapane, un dotto signore ben noto a tutti perché si esprime sempre con interrogativi, decide di dichiararsi a Toletta con una poetica lettera che fa recapitare a Pastrocchio, il quale, amante del gioco, s'inventa di contraffarla per divertimento, risvegliando nell'ingenua giovane donna un'improvvisa passione, sopita negli anni, verso il suo pretendente e spezzando così l'equilibrio che si manteneva. A peggiorare le cose, fra la sorpresa generale, avviene anche che alcuni malintesi di Bastiano, che Epa involontariamente avvalora, fanno passare l'ancora vergine Toletta per una donna invece avvezza a rapporti cogli uomini e con il risultato che la conseguente onda d'indignazione impedisce anche l'effetto di eventuale ripiego su altri pretendenti. Prende, dunque, corpo una situazione paradossale, alla quale nessuno aveva mai dato credito come possibile, tanto che sulle note velleità amorose di Marzapane vengono scommessi diversi denari.

    PROFILO FISICO - PSICOLOGICO DEI PERSONAGGI

    - SALTIMBOCCA: Stalliere alle dipendenze di Rosolia; è di basso ceto, ma si sforza di affinare la sua cultura leggendo molto. Chiassoso e sanguigno, gli piace fare la vittima. È allergico alle parole straniere.

    - TOPOLONE: Amico di Saltimbocca con il quale s'intrattiene spesso, anche se solo per discutere animosamente. Svolge la professione di consulente idrico; soffre del fatto che nessuno crede che si chiami veramente così, nonostante che tutti abbiano in fondo nomi strani. Soffre anche di un leggero strabismo ed è allergico alla sua ombra.

    - VALERIANA: Amica di Rosolia, si considera bella. È ricca e orgogliosa, ed è affascinata da Marzapane per i suoi modi cortesi. Fa grande uso di collirio.

    - ROSOLIA: (Si pronuncia con l'accento tonico sulla seconda o). Figlia del chimico, ama circondarsi di dipendenti con i quali intrattenersi. Si crede talvolta superiore ad essi ma è innamorata di uno come Topolone.

    - BASTIAN CONTRARIO: È ritenuto il più saggio, ma ostenta la sua cultura in malo modo, come quando confonde o distorce i proverbi. Impartisce a Toletta lezioni di comportamento in società, ma è proprio da lui che nascono i primi equivoci.

    - MARZAPANE: Dotto e romantico signore, è maldestro e poco sicuro di sé. Ha la particolarità di spazientire la gente esprimendosi sempre, o quasi, con quesiti.

    - TOLETTA: Ingenua e giovane donna, dal fisico procace e dalla parlata spesso equivoca e grossolana. Ha grandi occhi rotondi e come Valeriana fa uso di collirio.

    - PASTROCCHIO: Burlone e intrigante, è il più lucido, scaltro e intelligente fra tutti i personaggi. Notevole il suo peso sugli eventi, anche se compare poco.

    - EPA: Nutrice, amica e confidente di molti. Ispira inspiegabilmente fiducia, ma a lei non importa di nessuno. Ha la caratteristica di parlare a voce molto alta.

    - IXO & EPSILA: Sono uno scherzo della natura, essendo una coppia di gemelli siamesi, di sesso diverso; per nulla simili, sono uniti per una gamba. Controllano le scommesse.

    MILLE E NON PIÙ MILLE

    Alla vigilia della fine del mondo, l’incontro casuale fra un uomo e una donna in fila per la pratica burocratica che li farà scegliere in quale animale reincarnarsi nella prossima vita, diventerà un’occasione per liberare un’intensa discussione su tutto e su niente che porterà ad uno stallo, fino a quando l’intervento finale risolutore di un personaggio deus ex machina ristabilirà la situazione, dando a Fauna e Tetrapak, questi i nomi dei protagonisti, una nuova e inaspettata possibilità di riuscita. Una riflessione sull’esistenza, sulla società

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