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Il Poeta Eretico: Jacopo Bonfadio libri Asino Rosso
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E-book59 pagine47 minuti

Il Poeta Eretico: Jacopo Bonfadio libri Asino Rosso

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Info su questo ebook

Per oltre due secoli la fama di Jacopo Bonfadio, uno tra i più stimati umanisti del Cinquecento, la cui tragica fine rimane ancora oggi avvolta nel mistero, rimase inspiegabilmente oscurata.
L’obiettivo di questo libro è quello di riuscire a chiarire quali furono i motivi che spinsero vari editori settecenteschi a riproporre, a due secoli di distanza, le sue opere e in particolare le sue lettere. Lettere che costituiscono dei testimoni di fondamentale rilevanza per poter approfondire la conoscenza di un’epoca storica, quella del Cinquecento italiano, tra le più importanti e affascinanti, non solo a causa della straordinaria rinascita culturale che la caratterizzò, ma anche per i profondi cambiamenti che si verificarono in ambito storico, sociale e religioso.
Uno spaccato di vita cortigiana che si accompagna alle prime manifestazioni di un nascente evangelismo: questo è lo stimolante contesto nel quale ci proiettano le lettere di Jacopo Bonfadio.

(Stefania Romito...) è giornalista radiotelevisiva e scrittrice.
 
LinguaItaliano
Data di uscita14 feb 2021
ISBN9791220263986
Il Poeta Eretico: Jacopo Bonfadio libri Asino Rosso

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    Il Poeta Eretico - Stefania Romito

    Stefania Romito

    Il Poeta Eretico

    Jacopo Bonfadio

    UUID: 13672c09-b80f-4e99-9651-645a3d9f13c3

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Note editoriali

    Introduzione

    Jacopo Bonfadio

    Epistolario Bonfadiano

    La raccolta pubblicata a Bologna nel 1744 dalla stamperia Longhi

    La raccolta bresciana dell’abate Antonio Sambuca del 1746

    Un’anima mai dimenticata

    Stefania Romito

    Catalogo Asino Rosso

    Note editoriali

    ASINO ROSSO GIORNALE BLOG

    STEFANIA ROMITO

    IL POETA ERETICO. Jacopo Bonfadio

    a cura di Roberto Guerra

    https://asinorossoferrara.blogspot.com/

    https://asinorossoebook.onweb.it/

    Febbraio 2021 eBook 49

    Cover: Il poeta eretico

    by Stefania Romito

    Introduzione

    Per oltre due secoli la fama di uno tra i più stimati umanisti del Cinquecento, la cui tragica fine risulta ancora oggi avvolta nel mistero, rimase inspiegabilmente del tutto oscurata. Jacopo Bonfadio, un autore che destò l’interesse di innumerevoli letterati ed editori a lui contemporanei, come Paolo Manuzio, Lodovico Dolce, Paolo Gherardo Veneto, per circa due secoli sembrò essere caduto nell’oblio. Soltanto nel Settecento, infatti, vennero nuovamente pubblicate edizioni che contenevano le sue opere, alcune delle quali si concentrarono principalmente sul suo epistolario.

    L’obiettivo di questo testo è proprio quello di riuscire a chiarire quali furono i motivi che indussero vari editori settecenteschi a riproporre, a distanza di due secoli, le opere dell’illustre letterato e soprattutto le sue lettere. Mancando studi sull’argomento, si è reso necessario effettuare una ricerca dettagliata sulle diverse edizioni settecentesche, conservate presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano.

    Dopo aver presentato Jacopo Bonfadio attraverso le tappe fondamentali che caratterizzarono la sua esistenza, in questo testo viene effettuata un’analisi sugli studi di Aulo Greco e Paolo Trovato, ponendoli a confronto. In seguito, viene riportato lo studio realizzato su alcune edizioni settecentesche, conservate presso la Biblioteca Ambrosiana, che riproposero le opere dell’illustre umanista e in particolare le sue lettere.

    L’indagine eseguita sull’edizione critica di Aulo Greco tende a mettere in evidenza i punti più importanti da lui presi in esame durante il suo studio sull’epistolario bonfadiano. Dopo aver messo in risalto gli aspetti interiori del Bonfadio che tendono ad emergere dalle sue lettere, quali il senso di rimorso per avere talvolta agito in maniera scorretta e il sentimento di rimpianto per un tempo trascorso felicemente, Greco sottolinea come per l’umanista la lettera abbia quasi sempre costituito uno strumento di comunicazione sincero e spontaneo, eccetto quando si trovava nella condizione di dover chiedere benefici; in questi casi il suo atteggiamento diventava servile e, secondo il Greco, sovente falso.

    Il critico fa altresì notare come la morte rappresenti una costante dell’epistolario bonfadiano e venga concepita come un naturale e quanto mai anelato epilogo, grazie al quale porre fine ad ogni condizione di sofferenza.

    Interessante risulta essere anche l’interpretazione che Greco dà al significato che il Bonfadio attribuiva alla natura, concepita quale luogo idillico in cui trovare riparo da una realtà che si disdegna.

    Paolo Trovato ha sollevato non pochi dubbi sul lavoro di Aulo Greco. Innanzitutto tende a sottolineare la mancata presa in esame di due testimoni di considerevole importanza: l’edizione di Navò dal titolo Lettere de diversi eccellentissimi signori e diversi huomini scritte del 1542 e quella di Paolo Manuzio, dello stesso anno, intitolata Lettere volgari di diversi nobilissimi huomini et eccellentissimi ingegni scritte in diverse materie .

    Da un attento confronto tra le lettere analizzate nella sua edizione critica e le raccolte cinquecentesche e settecentesche che pubblicarono l’epistolario del Bonfadio, Trovato ha riscontrato un alto tasso di corruzione testuale, dovuto non solo alla mancata considerazione, da parte del Greco, delle due più importanti raccolte epistolari del Cinquecento, ma anche a modifiche da lui apportate in maniera del tutto arbitraria con lo scopo, a suo dire, di fornire una maggiore scioltezza al discorso. Secondo Paolo Trovato sarebbe preferibile, in ogni caso, ripristinare le lezioni originarie.

    Una forte critica la muove anche nei confronti di quelle soluzioni trovate dal Greco riguardo la datazione delle lettere

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