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L'Ultimo sogno di Pier Paolo Pasolini
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L'Ultimo sogno di Pier Paolo Pasolini
E-book46 pagine38 minuti

L'Ultimo sogno di Pier Paolo Pasolini

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Info su questo ebook

I versi di Pier Paolo Pasolini, dalla raccolta Trasumanar e Organizzar, esprimono il mistero della vita e la profezia della sua propria morte: l'abitudine storica e religiosa si trasforma nella magia miracolosa di intuizioni, che comprendono e sollecitano temi cruciali, sia personali che inerenti le vicende del dopoguerra.
LinguaItaliano
Data di uscita14 apr 2021
ISBN9791220331036
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    Anteprima del libro

    L'Ultimo sogno di Pier Paolo Pasolini - Mario Salvatore Antonio Grasso

    info@youcanprint.it

    Leggendo la poesia di Pier Paolo Pasolini si ha l'impressione di una scrittura che sembra non avere fine, piena di echi infinitamente allusivi: dentro si sente che c'è la presenza della vita, la testimonianza del mistero e l'enigma del dolore; Ci sono certi visi con un sorridere di adolescente che dimostrano come nessuna società contenga il mondo, il sorriso, l'ansia inquieta dell'adolescenza che nessuna comunità o convivenza può comprendere o contenere.

    Spesso il poeta si autodefinisce Un ebreo di elezione ma che può amare carne araba, esclusivamente: si manifestano e ci sorprendono i referenti della sua poetica, da connettere intimamente ai suoi straordinari vissuti e cioè l'esodo, l'esistenza come ghetto, l'esilio, la ricerca disperata d'amore, l'amore ossessivo ai corpi, ad una corporalità fenomenologicamente spontanea e impulsiva, completamente naturalizzata.

    Supplica a mia madre e Le Ceneri di Gramsci ci aiutano a capire la priorità quasi preistorica e la drammatica esperienza del proprio corpo che accompagnerà il poeta per tutta la vita, sino all'esito fatale tra le baracche di Ostia, nella notte profonda tra l'uno e il due novembre del 1975: un particolare umano da non dimenticare e che, di frequente, appare nella sua portentosa e sensibile immaginazione è che, sulla stessa spiaggia, tanti secoli prima, era morta Monica, la madre di Sant'Agostino e le coincidenze storiche e biografiche hanno una funzione basilare nella vita di Pasolini.

    Dall'oscura complicità del corpo e della poesia nasce la ribellione assidua e senza sosta contro il Potere: la terribile e tenera ambivalenza verso l'imago paterna, lo porta ad una lotta inesorabile contro ogni forma di dominio sia istituzionale che fuggitivamente prosaico e, durante gli anni sessanta,ritrae Bobby Kennedy con queste parole:e con quel ciuffo biondo, patrimonio famigliare, avresti potuto essere un interprete ideale per impersonare Oreste; tremende parole contro il fratello del presidente degli Stati Uniti, dalle indefinite e inquietanti potenzialità autobiografiche.

    Non dobbiamo dimenticare che la madre Susanna rappresentò l'unico suo grande amore, la proiezione vertiginosa e filmica della sua anima, dell'anima del poeta.

    Nella tragedia greca, Oreste uccide la madre e sarà perseguitato in eterno dalle Erinni vendicatrici, la uccide perché questa aveva ucciso suo marito Agamennone, ritornato in patria dopo la distruzione di Troia, e non dobbiamo dimenticare che per potere salpare verso Troia e conquistarla, Agamennone aveva sacrificato la bellezza della propria figlia Ifigenia.

    Se dietro il ciuffo biondo e il sorriso di Bobby Kennedy si nasconde la potenza economica della sua famiglia,non meno che amichevole è l'atteggiamento verso John, il presidente ucciso a Dallas: Non più di quello che ci si può aspettare da un miliardario americano, bello per giunta, ma quel tuo parlare era parlare nel dominio, non della vita.

    Sempre in questo periodo, infatti, Pasolini dedica una stupenda poesia a Marylin Monroe che frequentò la cerchia dei Kennedy e la chiama povera sorellina minore.

    Solamente la vita indifesa e fragile non è mai complice del Potere: Il potere della guerra, il potere di Johnson (allusione alla guerra del sud est asiatico,al Vietnam), il potere democratico, il potere della pace.

    Per quanto riguarda il potere democratico Pasolini accusa in modo impersonalmente oracolare la vuota truculenza delle parole attraverso le telecamere,"nelle halls, dappertutto, dentro la chiassosa

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