Perchè no?
Di Kate Bitrix
()
Info su questo ebook
Leggi altro di Kate Bitrix
Lo strano caso Donovan Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl ciondolo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa coccarda di cuoio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Perchè no?
Ebook correlati
Il Pozzo & Il Cowboy e L'albergo Insanguinato: Terror Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlla Fine Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniChildhunt Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Sequestrato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDark World: Black Age Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSchegge Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa ragazza del Club 27: Milano, Porta Venezia: un'indagine della magliaia Delia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Angelo di Domingo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNovember Road Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa via del Kung Fu Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl delitto di Stonebridge Manor Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVolere è potere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNon vi odio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRhapsody Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniKaterina io ti salverò Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa finestra sul parco Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScomparsa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCrisalide Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPunto di non ritorno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrigionia e libertà Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl negozio dei fiori: curalo con i fiori Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDieci piccoli enigmi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'affare Lerouge Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSchiavo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSchiavi del destino: Harmony History Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniÈ al peggio che non c'è mai fine Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Trucchista Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna pallottola per Carlos Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl seme del male (eLit): eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAssassinio sul Nilo (tradotto) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Poliziesco per voi
La chiave di violino Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Mariani e le parole taciute Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Deep Web Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe conseguenze della Mole: Il ritorno del commissario Giorgio Paludi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI delitti di Varese: La prima indagine del magistrato Elena Macchi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCittà di sogni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl passato non muore: Un nuovo caso per il magistrato Elena Macchi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAppuntamento mortale: Un'indagine di Teresa Maritano Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Oscurita’ Perversa (Un Mistero di Riley Paige —Libro 3) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa ragazza del Club 27: Milano, Porta Venezia: un'indagine della magliaia Delia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDestini di sangue: Un'indagine dell'ispettore Sangermano Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Mariani allo specchio Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Tutti i romanzi del Commissario De Vincenzi (14 Romanzi polizieschi in edizione integrale) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSe lei sapesse (Un giallo di Kate Wise – Libro 1) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNessun ricordo muore: La prima indagine di Teresa Maritano e Marco Ardini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMariani e le ferite del passato Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Una ragazza sola (Un thriller mozzafiato con l’agente dell’FBI Ella Dark – Libro 1) Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Quel Venerdì alla 54 (L'ultima indagine del Commissario) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl bacio della mantide: Rose e veleni per il maresciallo Bonanno Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Nero ferrarese: Malatesta, indagini di uno sbirro anarchico Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Un Caso Comune: Delitti di Provincia 1 Valutazione: 5 su 5 stelle5/5C'è sempre un motivo, Maresciallo Maggio! Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGente sbagliata: La prima indagine di Jacopo Ravecca Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Delitto a Catania: (intrighi, storie familiari e non soltanto...) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Categorie correlate
Recensioni su Perchè no?
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Perchè no? - Kate Bitrix
Bitrix
IL LIBRO
Indiana, 1978 - Nella tranquilla cittadina di Maubent vengono uccise tre persone a distanza di pochi mesi:
una giovane prostituta, un reduce dal Vietnam ed un agricoltore asociale e schivo.
L'unica cosa chiara è che, per tutti, è stata usata una Colt, ma la stessa? E di chi? C'è un serial killer?
Gordon Chase (lo sceriffo) e William Abbot (il vice) indagano, ma il caso sembra complicato e difficile.
Quarantacinque anni dopo, un William Abbot oramai in pensione racconta e ricorda: fu risolto? E come? Sì, ma a che prezzo?
L’AUTRICE
Kate Bitrix è una scrittrice self publisher.
Ha pubblicato il suo primo romanzo ("La coccarda di cuoio") nel 2016 in versione ebook, una storia romantica intensa e avvincente, a cui sono seguiti "Lo strano caso Donovan" (2017), "Il ciondolo" (2018) e "Il nastro giallo (2020), dando definitivamente il via a tre diverse collane:
I romantici", "Gialli" e "Avventura", generi sui quali le piace scrivere e cimentarsi.
www.katebitrix.com
1978
Maubent
1
La prima fu Gloria Jay: la trovò Nigel, il figlio quindicenne di Odo Bell. Una mattina presto, a ottobre, Nigel entrò nel campo di granturco, salì sulla mietitrebbiatrice ma non fece che pochi metri: dall’alto della sua cabina notò qualcosa, come un fagotto. Scese a vedere ed ecco: non un fagotto, oh no, un corpo..!
Fu lui a chiamare Beck. Come lo seppe, Gordon si fiondò a vedere. Tornò serissimo: entrò in ufficio, lo percorse tutto e andò a sedersi sulla sua poltrona in pelle, quella scricchiolante e vecchia ma pur sempre sua.
<
<
<
Fischiai, un verso cinico.
<
<
E allora, questa volta fu Walt Beck, a fischiare, dal centralino.
<
<
<
<
C’era un mini frigobar, vicino: Gordon si chinò a sinistra, ne tirò fuori un succo (succo di rabarbaro: puah! Che schifo!) e ne tracannò due sorsi.
<
<
<
<
<
<
<
<
<ce ne sarà, di gente, con cui scambiare quattro chiacchiere.>>
<> - risposi io, ironico. <
<
<
<
Gordon terminò il suo succo e si alzò, sicuro.
<
<
<
<
<> – ripetè lui, conciso. Più autoritario, pure.
Beh, non era un gran segreto che non gli stesse a genio. Oddio, era in gamba, scrupoloso, ma anche schivo, avaro di parole e cupo. Lavoravamo bene, sì, condividevamo bene anche gli stessi spazi, ma con me e con Gordon non si era mai creata una vera sintonia, non so.
Gordon riattraversò l’ufficio, aprì la porta e uscì.
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
La casa di Miriam Field era proprio lì vicino. Quella nuova, dico: bella, sì, ancora ben tenuta, ma proprio niente rispetto alla fattoria di prima. Oh, quella sì, che era stata tutta un altro dire: grande, bella, con alberi da frutto e campi, per qualche tempo persino polli, pony e qualche mucca. Ed anche un bel fienile.
Non c’era più: una scintilla e puf! Andata via, come un cerino. Non si era neanche mai capito bene come: probabilmente, un corto circuito. Un brutto colpo. Un colpo ancora un po’ più brutto quando, tra le macerie ancora ardenti e nere, era stato rinvenuto il corpo di Barry Field, il marito. Miriam era da suo nipote Seymour: uscita un po’ per una visita e non solo mai più tornata ma anche vedova, a cinquant’anni e senza manco un figlio. Che gran sfortuna.
Seymour si era adoperato subito (faceva il muratore) e gliel’aveva costruita lui, una casa nuova: a un piano solo, molto più piccola, senza giardino né terreni in giro ma tutta sua, o chissà, se no, dove sarebbe andata a stare. Mentre la costruiva le aveva riadattato un po’ il capanno, ammobiliandolo, allacciando tubi, creando un bagno, pure. Era lì che, intanto, si era trasferita. Poi, il capanno era andato a Gloria Jay, in affitto: Miriam Field era anche pratica, e d’ampie vedute.
Come vide Gordon, spalancò la porta (me lo raccontò lui, al ritorno).
<
Gordon si sentì colpito: una puttana, ecco che cos’era stata, Gloria Jay, una ragazza che vendeva già il suo corpo usando quel capanno non soltanto come abitazione ma come luogo di lavoro, pure, a volte anche quel bel fienile, per quei coglioni che volevano provare a tutti i costi il brivido di sbattersela in un ambiente aulico (parole forti, sì, ma raccontò così). Il suo capanno, il suo fienile, dove per anni aveva accumulato mais e legna, dove c’era stata sempre tutta la sua attrezzatura, dove ci aveva vissuto, pure. Sarebbe stato arrabbiatissimo. Invece no, lei era triste.
Si accomodò e si levò il cappello, segno palese che era per dovere, sì, ma anche in amicizia. Miriam gli indicò una mensola ma lui la anticipò e vi appoggiò il cappello sopra. Già lo sapeva: erano amici.
<
Lui glielo disse.
<
<
<
<
<
<
<
<
<
Beh, era vero: Gloria Jay era discretissima. All’inizio, la comunità aveva avuto da ridire, ma i mormorii si erano calmati subito: il tempo di abituarsi, e la novità era stata digerita. Discreta, buona e pure con una faccia d’angelo: quando scendeva a fare acquisti in jeans e sneakers e senza trucco, pareva una bambina. Chi mai l’avrebbe detto, invece, che riceveva?
<
<
<
<
<
<Sapevano, che posso dire?>>
Ma fu evidente che era a disagio, come sulle spine. Allora Gordon la guardò, gentile.
<
Era la sua strategia: prima fare il comprensivo poi, all’occorrenza, diventare drastico e di punto in bianco duro. Di norma funzionava.
Ma Miriam non si ammorbidì. Allora passò alla fase due e sospirò, duro.
<
Andò a recuperargliele. Quando tornò, Gordon si era già spostato e aveva preso già il cappello dalla mensola. Si avvicinò alla porta e la guardò di nuovo.
<<È un omicidio, Miriam.>> – sottolineò, incisivo: Miriam, non più amichevolmente Mir. – <
Gordon mi riferì che, per una rapida frazione di secondo, sul volto di Miriam Field comparve un’ombra, come di indecisione, ma non rispose nulla. Allora si calcò il cappello in testa e, senza neanche salutarla né aspettare che lo facesse lei, uscì.
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Rientrò in orario con l’arrivo di Nigel Bell, ma fu svelto e breve: Nigel Bell era un contadino semplicissimo, ai limiti del candore più assoluto, come nel ’78 non ce n’erano già quasi più. Suo padre