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Rhapsody
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E-book217 pagine2 ore

Rhapsody

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Info su questo ebook

La rapsodia e una composizione musicale che non segue uno schema fisso e si presenta come un insieme di spunti melodici, molto diversi tra di loro per ritmo e armonia che le conferiscono a volte l’aspetto della pura improvvisazione. Julian Noah Edrington non seguira lo schema musicale che tutti stanno suonando attorno a lui e preferira scrivere da se un nuovo spartito. Suonare questa nuova melodia lo portera , insieme a Rey, a scoprire chi aveva orchestrato la fine dei suoi genitori... Gli spettri generati dalla sua ossessiva ricerca lo accompagneranno ovunque: dalla tranquillita della sua magione, all’austera cornice della National Gallery fin oltre le mura di un carcere. Questo e il proseguo di Opportunity.
LinguaItaliano
Data di uscita23 ott 2015
ISBN9788893211604
Rhapsody

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    Anteprima del libro

    Rhapsody - Cristiano Pedrini

    EDIZIONE

    Capitolo primo

    Il nuovo alleato

    "Il conte è stato davvero gentile nel farmi venire a prendere - ammise la donna osservando con curiosità il segretario di Lord Edrington, seduto davanti a lei, nell’elegante e spazioso abitacolo della limousine.

    Il Signorino pensava che le avrebbe fatto piacere.

    Lei non è da molto al suo servizio. Non l’avevo mai vista prima.

    Ha ragione Lady Bradley. Lavoro per lui solo da poche settimane.

    La signora, robusta e dalla carnagione scura, sembrava una persona energica e risoluta. Nonostante la sua chioma canuta, non dimostrava i propri anni ed i suoi occhi attenti e vispi, così come il modo di fare spiccio, ne erano una ulteriore conferma. Rey non credeva di trovarsi di fronte ad una persona che ricopriva un incarico politico così delicato come quello di Sottosegretario agli Interni.

    Corinne Bradley, questo era il suo nome, era invece una delle poche donne che, in politica, erano sempre state ben considerate, anche grazie al rigore e alla riservatezza. Su di lei non si erano mai uditi pettegolezzi né illazioni.

    Rey ne aveva letto una breve biografia per prepararsi a riceverla, anche per evitare una penosa scena muta per tutta la durata del tragitto.

    Posso chiederle il suo nome? - domandò lei.

    Certo Milady. Mi chiamo Rey Foster.

    Come ha conosciuto il conte?

    Il segretario trattenne un debole sorriso.

    Le confesso che è una storia lunga, dai risvolti alquanto particolari - ammise.

    Tutto quello che riguarda Julian è ascrivibile in questo quadro - confermò la donna.

    In effetti la vita del Signorino è stata contraddistinta da molti episodi singolari.

    Lady Corinne distolse lo sguardo dal suo interlocutore, rivolgendolo all’esterno.

    Ora stavano attraversando la verde campagna inglese, con i suoi mille colori, tipici di quel periodo dell’anno, per dirigersi alla tenuta degli Edrington.

    Quando ho saputo del suo sequestro mi sono sentita così colpita e amareggiata che ho minacciato di dimettermi.

    E non lo ha fatto, a quanto vedo.

    Abbigail mi supplicò di rimanere. Lei riteneva che sarei stata più utile a Julian restando mio posto - rispose, tornando a posare lo sguardo sull’uomo.

    Dalle sue parole - rimarcò Rey - deduco che lei è molto affezionata al Signorino.

    Corinne si sfregò lentamente le mani prima di rispondere: Lo conosco da quanto aveva cinque anni. E già da allora mi aveva colpito, con quei suoi occhi più blu di una notte stellata. Non sa quanto era carino vederlo mentre giocava nel grande parco della villa con il suo inseparabile labrador. Ricordo che adorava gli animali e si divertiva a imitare il verso di ciascuno di loro. Ora che è un po’ cresciutello, invece tenta solo di fare la parte del leone.

    Concordo con lei - replicò il segretario lasciandosi sfuggire un’espressione divertita.

    Giles imboccò l’ingresso principale della villa, riducendo la velocità della vettura.

    Siamo arrivati - constatò Rey.

    Il viaggio è stato gradevole in sua compagnia.

    Ho solo cercato di eseguire al meglio le disposizioni del conte.

    La vettura si fermò davanti all’ingresso della villa, dove Abbigail li attendeva con impazienza.

    La donna era felice di poter rivedere la sua cara amica. Nei giorni antecedenti al sequestro si erano sentite più volte al telefono. Corinne si era resa sempre reperibile, anche solo per ascoltare gli sfoghi della donna che non riusciva a darsi pace; desiderava esprimerle conforto e speranza e al tempo stesso aveva provato ad usare tutta la propria influenza per smuovere le acque ed avere notizie del ragazzo.

    L’uomo aprì lo sportello ed invitò l’ospite a scendere.

    Corinne!! - esclamò la nobildonna abbracciandola.

    Mia cara. Che felicità poterti rivedere - ricambiò l’altra.

    Ti trovo bene, molto bene - soggiunse Lady Bradley tendendole le braccia.

    Ora che Julian è sano e salvo mi sento come rinata.

    Per favore Rey, avverti il conte che il nostro ospite è arrivato e che lo attendiamo per il thè in terrazza.

    Certo Milady.

    Con questa splendida giornata sarebbe un delitto restarsene chiuse in casa - soggiunse.

    Corinne rimase a fissare il segretario che si allontanava dopo averle rivolto un ultimo lieve inchino.

    Prese l’amica sottobraccio e si incamminò lungo la loggia.

    Non mi avevi parlato di questo nuovo acquisto - ammiccò Corinne.

    Ti riferisci a Rey?

    E di chi altro? Una persona davvero gradevole, almeno a prima vista. Degno della casata degli Edrington. Potessi averlo io un buon collaboratore invece dei leccapiedi che mi ritrovo. Pensa, uno di loro è arrivato ad offrirmi tutti i giorni un cupcake diverso, solo perché aveva saputo che li adoro. Facendo così è riuscito in realtà a farmeli detestare!

    Rey non è solo un collaboratore, o meglio, non è solo questo - confessò Abbigail, guidandola verso un tavolinetto imbandito.

    Cosa ci sarà mai di così misterioso? Avanti, non tenermi in sospeso; dimmi tutto!

    Si accomodarono, sulle comode poltrone di vimini mentre, a breve distanza, Giles attendeva in silenzio l’arrivo del Signorino.

    È stato quest’uomo a salvare Julian... e per ben due volte! - sottolineò la zia.

    L’amica non riuscì a nascondere la sua sorpresa. Il suo intuito gli aveva fatto comprendere, fin da subito, che quello non aveva l’atteggiamento di un semplice segretario, ma non riusciva neppure a vederlo come l’artefice del salvataggio del giovane Lord Edrington.

    Dovrò complimentarmi con lui allora! Non immaginavo che potesse…

    Ma non è finita qui. Tieniti forte! - la interruppe Abbigail.

    Che altro c’è?

    La donna la invitò ad accostarsi al tavolino e le bisbigliò: Lui e Julian stanno insieme.

    Corinne, al momento, non comprese.

    Come insieme?

    Sono… insomma, quasi fidanzati.

    Una piccola risata accompagnò quell’ultima frase.

    Non mi stai prendendo in giro, vero? Stai dicendo che il piccolo Julian e quell’uomo… sono… sono due…?

    Sì, sì… - confermò Abbigail - Non hai dei pregiudizi vero?

    Non ci posso credere. Il ragazzo è adorabile, ma non avrei mai detto che fosse gay! Con quel carattere che ha poi! A volte mi sembra capace di raggelare persino un iceberg! - commentò Corinne - giuro; non avrei mai pensato che potesse…

    Ti spiegherò con calma dopo - l’arrestò l’amica, appoggiandosi l’indice contro le labbra, quando vide sopraggiungere il nipote con al suo fianco il suo compagno. Julian le raggiunse, porgendo un elegante baciamano all’ospite.

    Benvenuta Lady Corinne. Spero che il viaggio sia stato di suo gradimento.

    Grazie piccolo. Lo è stato. Anche per merito del tuo… ehm… nuovo segretario.

    Bene… - rispose il ragazzo accomodandosi dopo aver ignorato quell’insinuazione.

    Il conte, nonostante l’importanza dell’ospite, aveva preferito indossare qualcosa di semplice e comodo: un paio di pantaloni beige e una camicia dai toni azzurri. La sua tenuta contrastava tuttavia con l’impeccabile vestito nero del suo accompagnatore.

    Perché quando ti ha chiamato piccolo non sei scattato come tuo solito? - sussurrò Rey al suo orecchio.

    Non iniziare a tormentarmi o stanotte mi girerò nel letto per tenerti sveglio fino all’alba - replicò acidamente Julian.

    Il maggiordomo si avvicinò loro con un vassoio, poi versò l’infuso preferito del conte nelle eleganti tazze di porcellana.

    Mi sono permesso di accompagnare l’Earl Grey con un dolce all’uva passa - annunciò l’anziano uomo mostrandolo ai presenti.

    Giles, sei sempre premuroso - disse Abbigail.

    Sono felice di vederti così in salute Julian, malgrado la tremenda esperienza che hai dovuto vivere - commentò l’ospite.

    Grazie Lady Bradley - rispose il ragazzo prendendo la propria tazza per il manico.

    Insomma! Ti conosco da quando mi arrivavi alle ginocchia; quindi smettila di fare il formale con me.

    È più forte di lui. Non riesce ad evitare di fare la parte dell’uomo galante! - s’intromise la zia - anche se ora è fidanzato.

    Il ragazzo ingerì di traverso il thè e si mise a tossire ripetutamente.

    La sua carnagione pallida divenne dello stesso colore del tailleur rosso di Abbigail.

    Lui la fulminò con lo sguardo ma lei, come se nulla fosse, proseguì.

    Che ho detto di male? - chiese alzando le spalle - tanto Corinne sa già tutto, o quasi, di voi due!

    Rey appoggiò la tazza ancora piena dell’infuso, fissando l’espressione sbigottita del conte.

    Zia, evidentemente tu non hai ben chiaro il concetto di privacy! - le rimproverò Julian riprendendo a sorseggiare la bevanda calda.

    Perdonala - la scusò Corinne - lei era così felice che non è riuscita a tenermelo nascosto!

    Il ragazzo ripose con forza la tazza sul tavolo, poi gelidamente disse: Di male ce n’è eccome! Vi siete dimenticati il fatto che il Buggery Act del 1533, emanato da Enrico VIII e passato alla storia come la prima legge contro la sodomia, è rimasto in vigore fino al 1967.

    Julian… - tentennò Corinne.

    Ti rendi conto che se io fossi nato in quel periodo sarei stato arrestato e probabilmente condannato a morte? E lui con me? - replicò indicando il compagno.

    Fu un errore. Questo era il senso comune e così l’opinione pubblica affermava; ma tu mi conosci abbastanza bene da sapere che non sono d’accordo!

    Forse perché ora sai che tra i cosiddetti sodomiti ci sono anche io… il bambino che conosci fin da quando ti arrivava alle ginocchia - osservò il ragazzo sospirando - lo so… Ma l’argomento non può essere affrontato con leggerezza. Io non voglio essere giudicato per i sentimenti che provo!

    Hai paura che gli altri possano catalogarti? Definirti un deviato? Uno scherzo della natura? - osservò l’anziana lady - Così è stato per tanto tempo, ma il cambiamento delle idee è sempre possibile. Almeno credo…

    Tu non hai nulla di cui vergognarti. Ho sempre amato questo nostro paese, ma anche a riconoscere le sue assurde contraddizioni e le violenze efferate che ha commesso pensando di essere nel giusto.

    La donna allungò il braccio fino a posare la propria sulla mano del ragazzo: Voi vivete questo presente! Continuate a stare vicini perché con l’esempio della vostra vita, permetterete che la storia non torni indietro - gli confidò.

    L’altro giorno ho pensato a noi due - ammise Julian volgendo lo sguardo all’uomo - e a tutte le difficoltà che avremmo incontrato ed ho pensato all’idea di rendere pubblica la nostra relazione. Potrebbe essere di aiuto a molti ragazzi che, come me, hanno paura ad ammettere tanto a se stessi quando agli altri quello chi sono realmente. Si nascondono e vivono nel timore di perdere quello che gli è stato dato fino a quel momento, solo perché ritenuti diversi da come gli altri hanno immaginato, sperato e progettato per loro. Così facendo mentono e per farlo sacrificano la loro stessa essenza, rinnegando spesso ciò che sono intrinsecamente. Diventano così fragili e facili bersagli di molti benpensanti…

    Abbigail aveva sempre intuito che l’estrema e particolare sensibilità di Julian avrebbe finito, prima o poi con il manifestarsi; vedeva in lui una diversità che non giudicava affatto negativa. Non riuscì a pensare a quanto sarebbero stati orgogliosi Ehren e sua sorella Hillary di aver avuto un figlio così maturo da ammettere ed accettare la propria natura.

    Potrebbe essere un’idea, ma non c’è bisogno di correre troppo. Pensaci con calma e non lasciarti trasportare dall’impeto dell’età - gli consigliò Corinne - e poi ti immagini la reazione di quel bigotto di Lord Randall?

    Julian assaggiò una fetta di dolce, ridendo forzatamente: Già… pensa che faccia farà! Non esiterà a mostrarci tutto il suo disprezzo.

    Però Rey, mi sto domandando anche un’altra cosa: ora che anche al Ministero degli Interni sanno di noi, quali saranno le conseguenze?

    Il giovane scosse il capo, con sincera preoccupazione, poi raccontò al suo ospite: L’ispettore Green mi ha consegnato l’informazione che tanto avevo cercato per chiarire la morte dei miei genitori. Con questa, la posizione del capo di Scotland Yard dovrà essere messa in discussione - rivelò sommessamente, appoggiando le spalle contro la poltrona.

    Nell’arco di un breve lasso di tempo il viso del conte si era fatto freddo e distaccato, come se fosse diventato all’improvviso una persona totalmente diversa.

    E di cosa si tratta? - domandò con curiosità Corinne.

    Non posso ancora rivelarlo. Prima devo averne la conferma definitiva, ma quando l’avrò ottenuta, scommetto che anche tu sarai felice di sbarazzarti di quell’odioso burocrate!

    Non immagini quanto - disse alzando anche lei gli occhi al Julian - ma, giusto per farmene un’idea, cosa ti serve per trovare questa conferma?

    Julian si voltò verso il segretario senza risponderle e cambiando nuovamente il tono disse: Vorrei che tu e la zia ci lasciaste soli per qualche minuto.

    Sei sicuro? - chiese l’uomo.

    Il ragazzo gli sorrise mostrando un’espressione quanto più dolce e rassicurante, poi rispose: Non preoccuparti.

    Va bene. Come desideri - replicò l’altro alzandosi ed accompagnando la donna all’interno della casa.

    Julian sapeva che Lady Bradley era un’alleata di primo piano; proprio per questo l’aveva sostenuta politicamente con tutto il peso del suo casato, ma ora era giunto il momento di chiederle qualcosa in cambio.

    Quando furono rimasti solo la donna tornò a fissare il giovane conte.

    Vuoi che loro non sentano quanto sai essere spavaldo e spregiudicato pur di raggiungere il tuo scopo? - osservò Corinne.

    Non si tratta solo di questo - ammise alzandosi.

    Sono giunto alla conclusione che dietro al mio sequestro ci sia proprio Randall.

    Si interruppe, ma poi proseguì avvicinandosi alla balaustra di pietra che separava la terrazza dal giardino sottostante: Ormai le sue mosse e le mie stanno diventando sempre più delicate e rischiose, ma nessuno di noi può permettersi di commettere il minimo errore.

    Hai le prove di quel che hai appena detto? - chiese la donna sempre di più preoccupata.

    No… non ancora. Ma le avrò presto, con il tuo aiuto.

    Rey era rimasto davanti alla portafinestra fissando i due che parlavano tra loro.

    Cosa pensi che Julian gli stia chiedendo? - domandò ad un tratto Abbigail accostandosi a lui.

    Purtroppo non sono in grado di risponderle. Ma se non ha voluto che noi ascoltassimo, deve avere avuto validi motivi.

    Perché si ostina ad agire da solo? Credevo che avesse gettato alle spalle questo suo stupido modo di fare.

    Io credo… - confessò l’uomo - che voglia proteggerci senza mettere in pericolo le nostre vite. Secondo me Julian è spinto dall’amore che ha per le persone che gli stanno più vicino e vuole lasciarci all’oscuro di quel che vuole fare, ma soltanto per difenderci.

    La donna appoggiò le mani sul vetro che lo separava dal suo adorato nipote quindi sospirò: "Piccolo stupido. Per

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