Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Scandali a corte (eLit): eLit
Scandali a corte (eLit): eLit
Scandali a corte (eLit): eLit
E-book180 pagine2 ore

Scandali a corte (eLit): eLit

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

La famiglia reale dei Karedes 3
Un giornalista senza scrupoli ha scavato nel passato del principe Andreas Karedes trovando le prove di uno scandalo che, se confermato, potrebbe avere conseguenze disastrose per la sopravvivenza della stessa corona. L'unica soluzione è portare a corte la bella Holly Cavanagh, per tenerla lontana dagli occhi indiscreti dei mass media e capire come stiano esattamente le cose. La vicinanza tra i due, però, risveglia antiche passioni, e Andreas si trova così a dover compiere una dolorosa scelta fra le ragioni del cuore e quelle di stato.
LinguaItaliano
Data di uscita1 apr 2020
ISBN9788830511231
Scandali a corte (eLit): eLit
Autore

Marion Lennox

Marion Lennox is a country girl, born on an Australian dairy farm. She moved on, because the cows just weren't interested in her stories! Married to a `very special doctor', she has also written under the name Trisha David. She’s now stepped back from her `other’ career teaching statistics. Finally, she’s figured what's important and discovered the joys of baths, romance and chocolate. Preferably all at the same time! Marion is an international award winning author.

Correlato a Scandali a corte (eLit)

Titoli di questa serie (4)

Visualizza altri

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Scandali a corte (eLit)

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Scandali a corte (eLit) - Marion Lennox

    Immagine di copertina:

    Tom Merton / OJO Images / Getty Images

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Prince’s Captive Wife

    Mills & Boon Modern Romance

    © 2009 Harlequin Books S.A.

    Traduzione di Velia De Magistris

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    © 2009 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-3051-123-1

    1

    «Aveva solo diciassette anni?»

    «Stiamo parlando di dieci anni fa. Io stesso ne avevo da poco compiuti venti...»

    «E questo dovrebbe fare una qualche differenza?» Il futuro re di Aristo rivolse un’occhiata penetrante a suo fratello minore, seduto dall’altra parte dell’imponente scrivania di mogano. «Non abbiamo già avuto abbastanza scandali?»

    «Sì, ma mai per colpa mia» si difese il principe Andreas Karedes, terzo in linea di discendenza al trono di Aristo.

    Suo padre e i suoi fratelli si erano meritati negli anni la fama di dongiovanni, ma lui aveva sempre gestito le proprie relazioni personali con grande discrezione.

    «Fino a ora» commentò Sebastian. «E senza contare il tuo spettacolare divorzio, che ha avuto pesanti ripercussioni. Ma questa situazione è sicuramente più delicata. Devi trovare il modo di risolverla prima che ci scoppi fra le mani.»

    «E come?»

    «Liberati di lei.»

    «Non starai alludendo che dovrei...»

    «Ucciderla?» Sebastian sorrise al fratello, ovviamente per negare l’ipotesi, anche se il tono della sua voce aveva lasciato intendere che l’opzione non sarebbe poi stata così assurda.

    Andreas poteva capirlo. Dalla morte del padre, loro due, insieme al fratello Alexandros, erano stati presi di mira dai giornalisti, mentre i problemi politici rischiavano di compromettere seriamente la posizione della loro famiglia.

    Tutti sui trent’anni, bellissimi e ricchissimi, cresciuti nella bambagia, viziati all’inverosimile, i tre fratelli adesso stavano cercando di gestire realtà che, onestamente, non sapevano come affrontare.

    «Anche se fossi come nostro padre...» riprese Sebastian e Andreas rabbrividì. Cosa avrebbe fatto il vecchio re scoprendo il segreto di Holly? Per fortuna non lo avrebbero mai saputo. Non che re Aegeus avesse potuto vantare un curriculum ineccepibile dal punto di vista morale. Era solo colpa sua se ora si trovavano praticamente in un mare di guai.

    «Sarai un sovrano migliore di lui» sentenziò Andreas. «Chissà che fine ha fatto fare al diamante...» aggiunse poi.

    «Questa è una mia preoccupazione» replicò con decisione Sebastian. Finché non fosse stato rinvenuto il diamante non ci sarebbe stata l’incoronazione del nuovo re, ma se non trovavano il modo per tenere sotto controllo la sete di sangue dei media, forse non ci sarebbe stata affatto un’incoronazione. Senza il diamante le regole potevano cambiare. E se fosse scoppiato un altro scandalo... «Questa ragazza...»

    «Holly.»

    «Holly. Non dovrebbe essere difficile rintracciarla. Le offriremo del denaro, le offriremo qualsiasi cosa vorrà pur di farle tenere la bocca chiusa.»

    «Se avesse voluto uno scandalo, avrebbe parlato anni fa» ragionò Andreas.

    «Ora però la cosa è sulla bocca di tutti.» Sebastian si alzò e rivolse al fratello uno sguardo così severo da ricordare quelli del vecchio re. «Non dovrà mai accadere una cosa simile, Andreas. Dobbiamo renderle impossibile nuocerci.»

    «La contatterò.»

    «Tu non farai niente del genere prima di aver accertato la sua eventuale reazione. Neanche una telefonata. Per quello che ne sappiamo, la sua linea potrebbe già essere sotto controllo. La farò portare qui.»

    «Posso organizzare...»

    «Tu hai altro da fare» lo interruppe Sebastian. «Stai conducendo quell’inchiesta sulla corruzione. E ora che Alex è partito con Maria per il viaggio di nozze – nostro fratello non poteva trovare un momento peggiore per sposarsi! – io ho bisogno di te qui. Se tu partissi adesso e la notizia trapelasse, rischieremmo di perdere il trono.»

    «Dunque, come pensi di convincerla a venire?»

    «Oh, la convincerò, puoi starne certo. È solo una ragazzina. Farà anche parte del tuo passato, ma per nessun motivo al mondo le permetterò di intralciare il nostro futuro.»

    Era ormai arrivato il momento di partire, ma fra tutti i posti cui Holly aveva dovuto dire addio, quello era il più difficile da cui separarsi.

    La tomba era piccola, una semplice targa di marmo posta all’ombra del grande albero della gomma che cresceva su una delle collinette che circondavano la stazione di allevamento australiana. La gente del posto la chiamava Munwannay, ossia il luogo del riposo, e quando il suo bambino era morto a Holly era sembrato giusto seppellirlo lì.

    Si inginocchiò sulla tomba del figlio e guardò la casa, la vecchia casa con la grande veranda e i balconi che si spalancavano a ogni alito di vento, il giardino ormai incolto e trascurato che lei aveva amato così tanto da bambina.

    Andreas aveva amato quel giardino...

    Andreas aveva amato quel posto...

    E lei aveva amato Andreas!

    Ecco, quella era un’altra cosa che doveva lasciarsi alle spalle. Il ricordo di Andreas Karedes, del giovane principe che dieci anni prima aveva trascorso un periodo di sei mesi nell’entroterra australiano, e di quell’amore che era stato condannato sin dal principio.

    Aveva indugiato il più a lungo possibile nel tentativo di mantenere la proprietà in uno stato decente nel caso fosse riuscita a trovare dei nuovi proprietari, ma ormai la fattoria era sul mercato da sei mesi, cioè dalla morte di suo padre. Dal punto di vista economico era impossibile continuare così, e stava diventando sempre più doloroso per lei assistere giorno dopo giorno al deterioramento della casa. Infine aveva ottenuto un lavoro di insegnante ad Alice Springs, e la storia era finita.

    Sfiorò per l’ultima volta la tomba del suo bambino, il cuore pieno di dolore. Poi si immobilizzò quando un sordo rumore violò il silenzio assoluto di quella calda mattina di aprile.

    Un elicottero stava arrivando da est. Era grande e potente, diverso da quelli posseduti dagli agricoltori del posto. Tutto nero, dall’aspetto quasi minaccioso, sorvolò i recinti puntando dritto verso la fattoria.

    Holly socchiuse gli occhi. Era stata contattata da qualche potenziale acquirente, ma nessuno aveva mai mostrato un reale interesse. Munwannay aveva bisogno di molto entusiasmo e ancor più denaro per tornare a essere la splendida proprietà di un tempo. Se l’elicottero trasportava dei possibili compratori, questi avrebbero di certo reagito come tutti quelli che li avevano preceduti, ipotizzò. Avrebbero visitato la vecchia casa, osservato le strutture rovinate dal tempo, e sarebbero andati via.

    Ormai l’elicottero era atterrato, sollevando un nuvolone di polvere. Gli sportelli si aprirono. Quattro uomini in jeans e camicia scuri saltarono giù.

    Strano, pensò. Sino ad allora, solo qualcuno dei fattori locali che desiderava ampliare i propri pascoli si era interessato a Munwannay. Comunque, avrebbe dovuto sforzarsi di essere gentile. Se fosse riuscita a vendere la fattoria, allora sarebbe stata in grado di saldare almeno parte dei debiti che suo padre aveva contratto rifiutando di adeguarsi al mondo che cambiava. Holly incollò un sorriso alle labbra e in tutta fretta si avviò verso i visitatori.

    Erano molto giovani, notò avvicinandosi. E il colorito della pelle... olivastro, come quello di Andreas. Camminavano verso di lei a lunghi passi, un’espressione decisa sul viso.

    Un brivido di apprensione le corse lungo la schiena. Lei era sola lì. Completamente sola.

    Scosse la testa come per cancellare i propri timori. Era difficile che quattro uomini fossero arrivati in elicottero con l’unico scopo di farle del male, e non era rimasto nulla nei paraggi che valesse la pena di rubare.

    Passò i palmi delle mani bagnati di sudore sui jeans, spostò i riccioli biondi dietro le orecchie, e continuò a sorridere. «Salve» esordì. «Posso esservi di aiuto?»

    Non ottenne nessun sorriso in replica. La sua sensazione di disagio aumentò.

    «Lei è Holly Cavanagh?» si informò l’uomo che doveva essere al comando del piccolo drappello.

    «Sì.» Forse erano greci, pensò Holly. L’uomo parlava con lo stesso accento di Andreas. E forse venivano addirittura da Aristo, l’isola natale di Andreas.

    Forse Andreas aveva saputo che Munwannay era in vendita, pensò, e a lui era sempre piaciuta quella tenuta.

    Forse... Forse devo smetterla di fare ipotesi!, si disse con fermezza, anche perché ormai gli uomini erano a un passo da lei. Tese la mano verso quello che guidava il gruppetto e lui la strinse con forza, senza però poi lasciarla subito dopo.

    «Deve seguirci» dichiarò invece.

    Holly lo fissò sbalordita. «Temo di non aver capito» replicò, ma l’uomo la stava già trascinando verso l’elicottero. Provò a opporre resistenza, ma a quel punto uno degli altri scagnozzi le afferrò anche l’altro braccio.

    Praticamente, la sollevarono da terra e si diressero in tutta fretta verso il velivolo.

    Holly urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, ma non c’era nessuno che potesse sentirla. Nessuno oltre a lei frequentava più Munwannay da tempo, da quando i suoi sforzi per salvare la proprietà si erano rivelati del tutto inefficaci.

    «Falla salire sull’elicottero, svelto!» ordinò il capo a uno dei suoi scagnozzi in una lingua che Holly riconobbe immediatamente, e che aveva imparato per divertimento anni prima, in modo che lei e Andreas potessero comunicare senza che i suoi genitori capissero ciò che si dicevano.

    «No!» esclamò lei, ma ogni tentativo di ribellione si rivelò inutile. Era una donna sola contro quattro uomini grandi e grossi, sicuramente addestrati a ricorrere anche alla forza bruta se necessario.

    «Zitta!» esclamò uno di loro, mentre un secondo le torceva il braccio fino a strapparle un gemito di dolore.

    «Non fatele del male!» sbottò il capo. «Il principe è stato molto chiaro al riguardo.»

    «Cosa? Qua... quale principe?» balbettò Holly mentre veniva issata sul velivolo quasi fosse stata un sacco di patate.

    «Stia tranquilla» le disse il capo con tono suadente. «E non cerchi di opporsi. Il principe Andreas desidera vederla, e lui ottiene sempre ciò che vuole.»

    La telefonata arrivò nel pomeriggio. Il maggiordomo richiamò in modo discreto l’attenzione di Andreas che, silenziosamente, uscì dalla sala in cui la sua famiglia era riunita.

    In realtà, la Famiglia Reale era così presa nel tentativo di trovare una soluzione per i tanti problemi nei quali si dibatteva da rendersi conto a malapena della sua assenza, rifletté Andreas mentre, a lunghi passi, percorreva il corridoio. Avevano tutti bisogno di un’incoronazione. E di un diamante. E di farla finita con gli scandali.

    In una simile situazione, il segreto di Holly sarebbe stato sufficiente per escluderli dalla successione.

    Almeno la prima parte del piano di Sebastian aveva funzionato, capì non appena sollevò il ricevitore del telefono.

    «La donna è in viaggio» annunciò Georgiou.

    Andreas lasciò andare un sospiro di sollievo. Non aveva previsto che sarebbe stato così facile. «Ha acconsentito subito a seguirti? Nessuna protesta?» Alla domanda seguì un lungo silenzio. Una ruga gli solcò la fronte. «Perché non rispondi?» lo incalzò.

    «Avevamo ordine di usare qualunque mezzo pur di portarla ad Aristo...»

    «Ma le avete parlato? Dovevate spiegarle che la sua presenza era richiesta qui con la massima urgenza. Dovevate offrirle ogni rassicurazione e...»

    «Il principe Sebastian ci aveva ingiunto di costringerla a seguirci se avesse opposto resistenza. Abbiamo dovuto prendere una decisione immediata, senza sprecare tempo in inutili chiacchiere.»

    «Dunque...»

    «Dunque l’abbiamo fatta salire sull’elicottero, e poi trasferita su un aereo. Non ci sono stati problemi. Non ci ha visto nessuno.»

    «L’avete rapita!» ragionò Andreas sgomento.

    «Non c’era altra scelta» insistette Georgiou. «La donna avrebbe rifiutato di venire con noi. Per tutta la durata del viaggio, ho continuato a ripeterle che il principe Andreas desiderava soltanto incontrarla, ma lei non mi ha dato ascolto. È arrabbiata. Ha addirittura reagito con un morso...»

    «C’è stata una lite?»

    «Ovviamente. Non voleva seguirci.»

    Andreas chiuse gli occhi e scosse la testa. Che cosa stava pensando Holly?, si chiese. E se quella storia fosse diventata di pubblico dominio... Un principe Karedes che ordina il rapimento di una donna australiana. Che la porta via dal suo paese contro la sua volontà... «Le avete fatto del male?» domandò con tono incredulo.

    «No» rispose Georgiou sulla difensiva. «Abbiamo solo eseguito gli ordini. Anche se la donna si è difesa come un gatto selvatico.»

    «Non mi interessa il modo in cui si è difesa!» sbottò Andreas. «Non avete scuse. È solo una ragazzina.»

    «È una donna» lo corresse l’altro uomo. «Ed è una tigre.»

    Vero, anche dieci anni prima Holly aveva avuto uno spirito indomabile, ricordò Andreas. A quel tempo lui aveva trascorso sei mesi nella fattoria dei genitori di lei prima di dedicarsi ai doveri che

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1