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Da Berlino a Kabul: La lunga scia di sangue dell'11 settembre
Da Berlino a Kabul: La lunga scia di sangue dell'11 settembre
Da Berlino a Kabul: La lunga scia di sangue dell'11 settembre
E-book75 pagine58 minuti

Da Berlino a Kabul: La lunga scia di sangue dell'11 settembre

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Una cosa sembra evidente. Il terrorismo islamico non fu certo l'unico motivo degli attentati alle Torri gemelle dell'11 settembre e dell'invasione americana dell’Afghanistan.

Probabilmente, non fu nemmeno quello principale.

Questo è un libro duro, che non guarda in faccia nessuno. Che mette in rilievo brutte storie di lobbying, compromessi, conflitti d’interessi, accordi segreti, retroscena insabbiati e suicidi quanto meno sospetti. E che aggiunge un’altra importante tessera al difficile studio che da anni Pietro Ratto conduce, sulle dinamiche rimosse o "tralasciate" di una Storia troppo spesso raccontata in base agli obiettivi di chi, quotidianamente, gestisce e amministra il potere.

LinguaItaliano
Data di uscita11 set 2021
ISBN9788869347634
Da Berlino a Kabul: La lunga scia di sangue dell'11 settembre
Autore

Pietro Ratto

Pietro Ratto è filosofo, saggista, giornalista e scrittore. Laureato in Filosofia e Informatica, è professore di Filosofia, Storia e Psicologia. Pietro Ratto ha al suo attivo numerosi libri e ha vinto diversi premi letterari di Narrativa e Giornalismo ed ha partecipato a svariati Convegni filosofici. In ambito filosofico ha scritto La Passeggiata al tramonto. Vita e scritti di Immanuel Kant (2014-2019), la raccolta di suoi saggi BoscoCeduo. La Rivoluzione comincia dal Principio (2017) e il saggio Come mi cambiano la vita Socrate, Platone e Aristotele (2020). In ambito storico ha scritto: Cronache di una pandemia. I primi nove mesi di un incubo (2020), L'Industria della vaccinazione- Storia e contro-Storia (2020), Le Pagine strappate (2014-2020), I Rothschild e gli Altri (2015), L'Honda anomala. Il rapimento Moro, una lettera anonima e un ispettore con le mani legate (2017), La Storia dei vincitori e i suoi Miti (2018), Rockefeller - Warburg. I grandi alleati dei Rothschild (2019) e Il gioco dell’Oca. I retroscena segreti del processo al riformatore Jan Hus (2014-2020). Ha pubblicato anche i romanzi La Scuola nel Bosco di Gelsi (2017), Senet (2018), Il Treno (2019) e Il Testimone (2020), oltre alla raccolta di saggi polemici sulla degenerazione della scuola pubblica e le lobbies che la gestiscono, intitolata Programma dIstruzione (2020). Gestisce i siti BoscoCeduo.it e IN-CONTRO/STORIA, oltre a un affollatissimo canale YouTube e a una vivace pagina Facebook, chiamati entrambi BoscoCeduo. Dal 2019 amministra una piattaforma di contenuti di aggiornamento e approfondimento delle tematiche affrontate nei suoi libri, BoscoCeduoPro.

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    Anteprima del libro

    Da Berlino a Kabul - Pietro Ratto

    © Bibliotheka Edizioni

    Piazza Antonio Mancini, 4 – 00196 Roma

    tel: (+39) 06. 4543 2424

    info@bibliotheka.it

    www.bibliotheka.it

    I edizione, settembre 2021

    e-Isbn 9788869347634

    È vietata la copia e la pubblicazione,

    totale o parziale, del materiale

    se non a fronte di esplicita

    autorizzazione scritta dell’editore

    e con citazione esplicita della fonte.

    Tutti i diritti riservati.

    Disegno di copertina: Brozzolo Riccardo

    www.eureka3.it

    Pietro Ratto

    Filosofo, storico, giornalista e scrittore, Pietro Ratto ha al suo attivo numerosi libri.

    In ambito filosofico ha scritto La Passeggiata al tramonto. Vita e scritti di Immanuel Kant (2014-2019), la raccolta di suoi saggi BoscoCeduo. La Rivoluzione comincia dal Principio (2017) e il saggio Come mi cambiano la vita Socrate, Platone e Aristotele (2020).

    Oltre a questi, in ambito storico ha scritto: Le Pagine strappate (2014-2020), I Rothschild e gli Altri (2015), L’Honda anomala. Il rapimento Moro, una lettera anonima e un ispettore con le mani legate (2017), La Storia dei vincitori e i suoi Miti (2018), Rockefeller – Warburg. I grandi alleati dei Rothschild (2019), Il gioco dell’Oca. I retroscena segreti del processo al riformatore Jan Hus (2014-2020), L’industria della vaccinazione. Storia e contro-Storia (2020), Cronache di una pandemia – I primi nove mesi di un incubo (2020) e Lobbying (2021).

    Ha pubblicato anche i romanzi La Scuola nel Bosco di Gelsi (2017), Senet (2018), Il Treno (2019) e Il Testimone (2020), oltre alla raccolta di saggi polemici sulla degenerazione della scuola pubblica e le lobbies che la gestiscono, intitolata Programma dIstruzione (2020) e all’audiolibro Parole e Musica (2020).

    Gestisce i siti BoscoCeduo.it e IN-CONTRO/STORIA, oltre a un seguitissimo canale YouTube e a una vivace pagina Facebook, chiamati entrambi BoscoCeduo.

    Dal 2019 amministra una piattaforma di contenuti di aggiornamento e approfondimento delle tematiche affrontate nei suoi libri, che si chiama BoscoCeduo Pro (www.boscoceduo.it/pro).

    Ogni serio tentativo di trasformazione deve avvenire entro la più ampia cornice della strategia di Sicurezza Nazionale, delle missioni militari e dei bilanci della Difesa USA […] Inoltre il processo di trasformazione, anche se determinerà cambiamenti rivoluzionari, sarà probabilmente lungo, in assenza di qualche evento catastrofico e catalizzatore, come una nuova Pearl Harbor(1)

    (1) Dal rapporto Century, Rebuilding America’s Defenses. Strategies, Forces and Resources for a New Century, redatto dal Project for the New American Century (Istituto di Ricerca del Partito Repubblicano fondato da Dick Cheney e Donald Rumsfeld che include, fra gli altri, Jeb Bush, Richard Armitage, Paul Wolfowitz e Zalmay Mamozy Khalilzad), settembre 2000, pagg. 62-63.

    L’afa di Islamabad

    8 agosto 2009.

    Il telefono suona. Ininterrottamente suona, nel grande e luminoso appartamento dell’ambasciatore. Lo squillo rimbalza insistente e fastidioso tra le pareti bianche e silenziose. Nessuno, però, risponde.

    La situazione è complicata, troppo complicata. Per questo, ancora una volta, qualcuno al Ministero ha bisogno di quell’uomo anziano così saggio, così disponibile. Di ascoltar la sua voce gentile, i suoi sapienti consigli… Ma niente, niente da fare: Niaz Naik non risponde, accidenti! Certo, sì. Dopotutto, quell’uomo ha ottantatré anni suonati. E forse non sente, anche se finora, al telefono ha sempre risposto. Che sia forse in giro a passeggiare per le afose vie di Islamabad? A ben pensarci, però, oggi il caldo è davvero insopportabile. Difficile pensare che il vecchio diplomatico sia fuori a quest’ora…

    Salman Bashir, il Ministro degli Esteri, ha fretta. Butta giù il telefono e raggiunge nervosamente la grande finestra del suo ufficio. Ci sono importanti decisioni da prendere. Da mesi, infatti, il Pakistan protesta con gli americani per quei loro dannati droni che han già fatto fuori migliaia di cittadini al confine con l’Afghanistan. Migliaia, letteralmente, negli ultimi due anni. Trecentosessanta da agosto 2008(2). Inutile negarlo. Il Paese ha pagato fin troppo questa sua alleanza con gli Stati Uniti.

    Sin dalle ore successive a quel maledetto 11 settembre, gli americani avevano lanciato il loro ultimatum. O con l’America, o contro l’America. Era stato proprio il loro Vicesegretario di Stato, il veterano della Guerra Afghana degli anni Ottanta Richard Armitage, a farsi vivo col presidente Musharraf. Se il Pakistan avesse deciso di stare coi talebani – gli aveva candidamente spiegato – sarebbe stato bombardato dagli USA con una tale violenza da farlo tornare all’età della pietra. Aveva detto proprio così, quell’uomo: all’età della pietra.

    Armitage, già. Nome in codice Tran Phu durante la Guerra in Vietnam. Uomo di fiducia di Reagan, poi di Bush, che lo aveva nominato suo portavoce nei rapporti con re Hussein di Giordania, durante la Guerra del Golfo. Militare, politico, ma anche uomo d’affari, come accade spesso nel mondo occidentale. Con massicci interessi in società come la multinazionale di aggregazione dati ChoicePoint, da poco assorbita dal colosso di Atlanta LexisNexis che, tramite la sua Seisint, tra il 2004 e il 2005 aveva gestito il Multistate Anti-Terrorism Information Exchange Program. Meglio conosciuto con l’acronimo MATRIX, il programma era un’idea del leggendario Mark Asher, l’uomo che con la raccolta dei dati di aziende e

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