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L'Insidia della Bellezza - Fascination: The Deception Series, #3
L'Insidia della Bellezza - Fascination: The Deception Series, #3
L'Insidia della Bellezza - Fascination: The Deception Series, #3
E-book196 pagine2 ore

L'Insidia della Bellezza - Fascination: The Deception Series, #3

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Info su questo ebook

La verità è che non volevo farlo. Accidenti a me e a quando ho deciso di rubare quel quadro. Io volevo solo cambiare la mia vita...

Mi dicevano: "David, continua a fare il cameriere perché è l'unica cosa che sai fare."

Ma ero stanco di servire gente che mi guardava dall'alto al basso. Stanco di lavorare sotto un direttore che mi odiava. Stanco di avere a che fare con colleghi infami.

Ecco perché ho rubato quel quadro. Dovevo farlo. Era l'unico modo per realizzare il mio sogno di aprire un bar in Thailandia.

E ora invece mi ritrovo su questo maledetto aereo in partenza da Tokyo con la polizia a darmi la caccia. Che io sia maledetto.

 

Il cameriere David, al termine di una movimentata avventura, si ritrova su un aereo in partenza da Tokyo. Ha con sé un oggetto molto particolare che lo trascinerà verso nuovi guai in compagnia dell'affascinante hostess Valerie.


Fascination - L'Insidia della Bellezza è un romanzo della Deception Series.*

*All'interno di ogni libro trovi un link per ricevere un audiolibro esclusivo.

 

"Eugene Pitch fa della dinamicità la propria natura primaria: un caratteristico codice che emerge anche in questa sua ultima opera, Fascination, in cui le vite apparentemente slegate di personaggi comuni trovano alla fine un unico filo conduttore. Un leitmotiv ricco di misteri e colpi di scena che si snodano, come sempre, fino all'ultima pagina… fino all'ultimo respiro."

Giuseppe Gallato - scrittore

 

"I brevi capitoli, il ritmo serrato, l'accostamento di diverse tematiche rendono leggera ma di "peso" questa lettura.
L'autore ci porta ancora una volta in giro per il mondo con questo hyperbook che sarà apprezzato anche da chi non ha letto i romanzi precedenti. E se non l'avesse fatto è l'occasione giusta per cominciare."

Recensione online


THE DECEPTION SERIES

1 Conception - La Perfezione del Male
1.5 Ignition - Il Volo della Morte (spin-off)
2 Absorption - I Colori del Sangue
2.5 Redemption - Il Volto dell'Inferno (spin-off)
3 Fascination - L'Insidia della Bellezza

Serie spin-off dell'ispettore Van Der Meer

Buon Natale, Ispettore
Buon San Valentino, Ispettore

LinguaItaliano
Data di uscita1 apr 2022
ISBN9798201733292
L'Insidia della Bellezza - Fascination: The Deception Series, #3

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    Anteprima del libro

    L'Insidia della Bellezza - Fascination - Eugene Pitch

    L'Insidia della Bellezza

    Fascination

    Eugene Pitch

    image-placeholder

    Hyperbooks Publishing

    Copertina a cura di Eugene Pitch

    Opera ideata e scritta da Eugene Pitch

    Editing a cura di Paolo Perlini

    ® Tutti i Diritti Riservati, 2019

    Quest’opera è soggetta alla licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia (CC BY-NC-ND 3.0 IT).

    Per maggiori informazioni si prega di visitare le seguenti pagine web:

    https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/deed.it

    https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/legalcode

    SOMMARIO

    DEDICA

    1.PREFAZIONE

    2.RIASSUNTO DEI ROMANZI PRECEDENTI

    3.PROLOGO

    4.CAPITOLO 1

    5.CAPITOLO 2

    6.CAPITOLO 3

    7.CAPITOLO 4

    8.CAPITOLO 5

    9.CAPITOLO 6

    10.CAPITOLO 7

    11.CAPITOLO 8

    12.CAPITOLO 9

    13.CAPITOLO 10

    14.CAPITOLO 11

    15.CAPITOLO 12

    16.CAPITOLO 13

    17.CAPITOLO 14

    18.CAPITOLO 15

    19.CAPITOLO 16

    20.CAPITOLO 17

    21.CAPITOLO 18

    22.CAPITOLO 19

    23.CAPITOLO 20

    24.CAPITOLO 21

    25.CAPITOLO 22

    26.CAPITOLO 23

    27.CAPITOLO 24

    28.CAPITOLO 25

    29.CAPITOLO 26

    30.CAPITOLO 27

    31.CAPITOLO 28

    32.CAPITOLO 29

    33.CAPITOLO 30

    34.CAPITOLO 31

    35.CAPITOLO 32

    36.CAPITOLO 33

    37.CAPITOLO 34

    38.CAPITOLO 35

    39.CAPITOLO 36

    40.CAPITOLO 37

    41.CAPITOLO 38

    42.CAPITOLO 39

    43.CAPITOLO 40

    44.CAPITOLO 41

    45.CAPITOLO 42

    46.CAPITOLO 43

    47.CAPITOLO 44

    48.CAPITOLO 45

    49.CAPITOLO 46

    50.CAPITOLO 47

    51.CAPITOLO 48

    52.EPILOGO

    54.MESSAGGIO FINALE

    55.NELLA STESSA SERIE

    56.PERSONAGGI

    57.HYPERBOOK

    58.RINGRAZIAMENTI

    A Mattia, che con i suoi video mi tiene sempre compagnia,

    Ad Abel, che ammiro davvero,

    Ai miei amici, che mi mancano tutti i giorni.

    image-placeholder

    Ricevi il tuo regalo esclusivo su

    https://eugenepitch.net/regalo

    PREFAZIONE

    Quando il fascino del male diventa irresistibile

    Con i suoi libri, Eugene Pitch non si è limitato a creare dei personaggi, delle trame, dei mondi. È andato oltre. Ha plasmato il suo estro come pochi sono in grado di fare, legando la sua capacità creativa in precisi confini per dare origine – e pieno potere – a ciò che in assoluto contraddistingue uno scrittore: lo stile. Un elemento quest’ultimo che trova nell’hyperbook, sua personale concezione letteraria, la perfetta congiunzione narrativa.

    L’autore è abile innanzitutto nel saper dare la giusta valenza alle descrizioni minimaliste, atte a dipingere con pochi tratti l’ambientazione e l’aspetto dei personaggi, lasciando così al lettore il gusto di attuare un proprio processo immaginifico. Parlando dei suoi protagonisti, questi non risultano mai banali e vengono sviluppati a fondo, affrontandone psicologia ed evoluzione nel corso della storia stessa. Ma più di ogni altra cosa, Eugene è un maestro nell’uso del cliffhanger, la tecnica del colpo di scena che ritroviamo nei suoi romanzi: espediente utilizzato per spiazzare e, al contempo, coinvolgere il lettore prima del gran finale.

    In sintesi, l’autore fa della dinamicità la propria natura primaria: un caratteristico codice che emerge anche in questa sua ultima opera, Fascination, in cui le vite apparentemente slegate di personaggi comuni trovano alla fine un unico filo conduttore. Un leitmotiv ricco di misteri e colpi di scena che si snodano, come sempre, fino all’ultima pagina… fino all’ultimo respiro.

    Giuseppe Gallato

    scrittore

    RIASSUNTO DEI ROMANZI PRECEDENTI

    ALondra, il professor Jonathan Deadstone scompare nel nulla, lasciando come unica traccia la sua adorata pipa. Questa finisce nelle mani del cameriere francese David Millier , suo amico di vecchia data, il quale si ritrova così catapultato in un’avventura che lo porterà a confrontarsi non solo con il proprio oscuro passato, ma metterà in discussione perfino l’amicizia con il professore, una persona che cela in sé inquietanti segreti.

    David vive giorni intensi e ricchi di peripezie, aiutato anche dal famoso fotografo Ray Green. Al termine dell’avventura, a bordo dell’aereo che lo riporta a casa, scopre di avere con sé un souvenir davvero particolare.

    Nel frattempo, Edward Muffen, agente dell’MI6, dopo essere sopravvissuto a una missione alquanto pericolosa nel cuore di Amsterdam, grazie all’aiuto degli agenti di polizia Hans Van Der Meer e Thomas Brugel, apprende la notizia della tragica morte della donna di cui è innamorato, assassinata da un fanatico mussulmano.

    PROLOGO

    Londra, 10 °C

    Se c'è una cosa di cui l'uomo può andar fiero è l'aver ideato il concetto di bellezza. Quando osserviamo un quadro, quando accarezziamo l'erba di un prato, quando sfioriamo le labbra della persona che amiamo, quella è bellezza.

    Ma anche le cose più belle a volte nascondono delle insidie. Si pensi ad esempio alle piante carnivore, che con i loro splendidi fiori profumati attirano gli insetti più sprovveduti verso la morte. Si pensi alla perfezione del fuoco o di una spada, dal fascino regale e inspiegabile, eppure letale. O magari a un'idea meravigliosa che potrebbe cambiare la nostra vita per sempre e invece ci porterà alla rovina. Per non parlare della fascinazione che abbiamo per il potere, una delle poche malattie ancora incurabili.

    Jake spense soddisfatto la telecamera. Anche stavolta tutto era filato liscio come l'olio. Staccò con cura gli appunti che aveva attaccato allo schermo con il nastro adesivo e li mise nello schedario che custodiva nel cassetto. Il computer si spense e sul monitor rimase solo il debole riflesso del suo giovane viso. I grandi occhiali neri che incorniciavano due occhi stanchi e brucianti, i lunghi capelli ricci arruffati, la barba incolta e il naso prominente.

    Ancora non si capacitava di come un tipo qualunque come lui avesse fatto breccia nella rete. Jake sapeva bene di non essere un ragazzo affascinante, ma la sua passione per il cinema e l'entusiasmo ne avevano ben presto fatto un'icona di YouTube. Inoltre le sue videorecensioni sui film, seppur lunghe ben più dei canonici cinque minuti, ricevevano sempre tanti complimenti per l'accuratezza e la verve con le quali le comunicava.

    Aveva cominciato quando ancora andava all'università e da allora non si era più fermato. La scelta della laurea in storia del cinema non pensava lo avrebbe condotto al successo. In fondo era un ragazzo semplice che voleva solo studiare ciò che più lo interessava. Poco importava se gli sbocchi lavorativi erano ridotti: Jake voleva seguire quello che più lo faceva sentire vivo.

    Spense la luce al neon e uscì dalla camera. In casa c'era solo lui.

    Vagò per le stanze con aria annoiata. A volte per rilassarsi faceva così. Aveva bisogno di far riposare gli occhi. Imboccò le scale per scendere in cucina, ma poi al quinto scalino si ricordò di una cosa importante. Qualcosa che non avrebbe dovuto dimenticare.

    Tornò di sopra. Sulla scrivania erano impilati vari libri: Harry Potter e la Maledizione dell'Erede, Il Trono di Spade, alcuni fumetti di Batman e persino un pupazzetto del Joker. Sua madre lo rimproverava dicendo che ormai a quella età il tempo dei giochi e delle fantasie era finito, che doveva cercarsi un lavoro, un lavoro vero, non quelle robe lì che fate voi su internet. Ma Jake sapeva qual era la sua strada. Una strada lunga e tortuosa sì, ma che in qualche modo lo avrebbe portato al successo, proprio come i personaggi dei film che gli piacevano tanto. E poi i tempi erano cambiati. I ventenni e i trentenni di oggi non provano più vergogna a essere sé stessi.

    Ed eccolo lì, abbandonato sulla scrivania: il Blu-Ray di Donny Darko ancora aperto. Lo richiuse e lo mise nel suo prezioso scaffale assieme agli altri film. Jake odiava lasciare le proprie cose fuori posto. O meglio, odiava lasciare alcune cose fuori posto: i DVD e i Blu-Ray. Quanto ai libri e soprattutto ai fumetti, beh quelli potevi trovarli persino in bagno.

    Scese tranquillo giù in cucina. Lo stomaco gli brontolava con insistenza. Ancora non sapeva che quella sarebbe stata una serata diversa dalle altre.

    Premette l'interruttore e subito la luce al neon illuminò qualcosa che attirò la sua attenzione. Qualcosa che di certo non si aspettava.

    CAPITOLO 1

    Tokyo, 20 °C

    «Qui torre di controllo al volo CB344, qui torre di controllo al volo CB344. Permesso di decollo negato, ripeto, permesso di decollo negato.»

    «Qui volo CB344, è il comandante che parla, richiedo informazioni immediate.»

    «Individuo sospetto con uno zaino rosso a bordo del velivolo. Ripeto: Individuo sospetto con uno zaino rosso a bordo del velivolo. Si prega di attendere l’arrivo del personale di sicurezza.»

    «Ricevuto, torre di controllo. Rimango in attesa.»

    David si stava dolcemente crogiolando nei propri pensieri. Nelle cuffie Ain't no mountain high enough di Marvin Gaye e Tammi Terrell. Che cosa avrebbe fatto adesso della sua vita? Poteva realizzare il sogno di andare a vivere in Thailandia e aprire un bar? Oppure poteva mollare tutto e trascorrere un anno intero a girare per il mondo, alla ricerca di un'idea su cosa fare una volta ritornato a casa? Intanto doveva per forza tornare a Londra, anche perché cominciava a essere a corto di soldi e certo non poteva andare al supermercato e pagare con un Van Gogh. Gli veniva quasi da ridere pensando a sé stesso in quel momento: un semplice cameriere con un quadro famoso arrotolato nello zaino. Buffo il destino a volte.

    Per prima cosa decise che avrebbe brindato al colpo riuscito, così, come un pazzo che si dà una pacca sulle spalle da solo. Chiamò la hostess e chiese un bicchiere di vino bianco.

    «Mi dispiace signore, ma ancora non possiamo servire i clienti. Sarò felice di farle avere un bicchiere d'acqua se lo desidera.»

    A quanto pareva la sua nuova vita doveva essere inaugurata per forza con un banale bicchiere d'acqua.

    E così sia! - pensò tra sé e sé con tiepida allegria.

    «Vada per l'acqua. Grazie!»

    La hostess, una donna bionda e imponente, si allontanò con un sorriso.

    Doveva trovare un modo per monetizzare quel quadro. Forse poteva rivolgersi a qualcuno dei suoi vecchi contatti...

    Certo alcuni di loro gli avrebbero cementato i piedi e buttato in un lago con grande piacere, ma forse qualcuno a cui chiedere poteva ancora esserci.

    Professore... vorrei che fossi qui con me nonostante tutto il male che hai fatto...

    I suoi pensieri per l'amico perduto furono interrotti da due bellissimi occhi nocciola.

    Interessante come la gente quando pensa a dei begli occhi se li immagina sempre e solo azzurri.

    «Ecco la sua acqua signore» disse la hostess con gentilezza, le labbra carnose rosse come il fuoco. Questa non era la hostess di prima.

    «Grazie» rispose David turbato dalla sua bellezza.

    Stava per ritornare con piacere ai suoi pensieri quando si accorse che la donna era ancora lì accanto a lui.

    «Signor Millier, lei deve venire con me. Adesso.»

    «Come prego?» disse David sorpreso.

    La donna lo prese per mano e lo invitò ad alzarsi. Pareva avere una certa fretta.

    «Mi segua e non dimentichi i suoi bagagli.»

    L'uomo la seguì incuriosito, passando lungo il corridoio, oltre i bagni, dietro una tenda.

    La hostess lo trascinò fuori dal portellone ancora aperto.

    «Mi scusi, ma io ho un biglietto regolare e...»

    «Non c'è tempo adesso. Parleremo dopo» lo zittì lei con decisione.

    Erano nel corridoio rimovibile che collegava l'aereo alla zona di imbarco dentro l'aeroporto.

    David sentì le voci di alcuni uomini provenire da qualche parte, una decina di metri avanti a loro. Sembravano agitati e si stavano avvicinando.

    «Forse c'è stato un equivoco... dove mi sta portando?» insistette, ma la donna per tutta risposta lo spinse bruscamente verso una porta laterale.

    C'era una stretta scala di metallo che conduceva all'esterno.

    I due la imboccarono di corsa e si ritrovarono nel piazzale accanto all'aereo. Le enormi turbine minacciavano di mettersi in moto molto presto.

    «Per di qua!» disse la hostess continuando a tenerlo per mano.

    David si sentiva come in un film di Mission Impossible, solo che lui non era affatto Tom Cruise.

    Passarono davanti alla macchina portabagagli con l'autista che li guardava a bocca aperta, le enormi cuffie stereo alle orecchie. Qualcun altro da lontano urlò:

    «Ehi, voi non potete stare qui! Che vi salta in mente?» ma i due non gli diedero bado.

    Finalmente raggiunsero un'altra porta e si ritrovarono nel freddo magazzino di un hangar.

    David aveva il fiatone e continuava a chiedersi come diavolo faceva quella donna a correre con i tacchi a spillo e il tailleur.

    «Okay, basta così...» disse il cameriere ansimando, «vuole spiegarmi che diamine sta succedendo? Perché mi ha portato fuori dall'aereo?»

    La donna si aggiustò una

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