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Il sacrificio dei nomi: Il contributo lucano alla Prima guerra
Il sacrificio dei nomi: Il contributo lucano alla Prima guerra
Il sacrificio dei nomi: Il contributo lucano alla Prima guerra
E-book291 pagine2 ore

Il sacrificio dei nomi: Il contributo lucano alla Prima guerra

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Info su questo ebook

Il sacrificio dei nomi. Il contributo lucano alla Prima Guerra Mondiale: 7.350 caduti è un volume prezioso, una ricognizione precisa e puntuale che rende evidente quanto spesso anche i nostri piccoli centri e meravigliosi borghi custodiscano pezzi originali di Storia ma noi, per leggerezza superficiale o colpevole ignoranza, non rendiamo loro la dovuta giustizia. Pietro Varuolo, invece, lo ha fatto. Con impegno e passione ha curato la ricerca, archiviato documenti di straordinario valore che ha cucito insieme per riordinare quella Memoria che abbiamo il dovere di rendere disponibile per le generazioni future. Perché non si dimentichi.
LinguaItaliano
Data di uscita7 apr 2022
ISBN9788869601408
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    Anteprima del libro

    Il sacrificio dei nomi - Pietro Varuolo

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    www.altrimediaedizioni.com

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    Titolo dell’opera:

    il sacrificio dei nomi

    © 2021 Altrimedia Edizioni

    ISBN: 9788869601408

    © Altrimedia Edizioni è un marchio di

    Diòtima srl - servizi e progetti per l’editoria

    Prima edizione digitale: marzo 2022

    Quest’opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore.

    È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

    L’anno 1939 segna, per la storia di Pomarico, un punto di svolta, in modo particolare per quanto riguarda il rispetto e la valorizzazione della Memoria di questo paese e dell’intera Basilicata. Proprio nel 1939 nasce infatti il futuro storiografo Pietro Varuolo.

    La vita di Pietro Varuolo è la perfetta biografia di un insegnante devoto alla Storia che, appena ha avuto la possibilità di dedicarvisi interamente, per via di un pensionamento anticipato, non ha trascorso una giornata senza ricorrere all’obbligo della cura dei ricordi, destinando le sue forze a reperire le tracce dei tempi per farne un nuovo patrimonio da tutelare. Ed è in questo contesto, di costante dedizione alla Storia e amore per la sua terra, che nasce il desiderio di Pietro di rendere giustizia a quanti durante la Prima Guerra Mondiale sacrificarono la propria vita per la Patria, facendo onore anche alla Basilicata.

    Venuto in possesso dello storico terzo volume dell’Albo d’oro dei caduti della Guerra (si tratta dell’Albo d’onore in cui compaiono tutti i nominativi dei militari italiani caduti durante il conflitto o per cause direttamente riconducibili a esso, consta di 28 volumi e il terzo è quello dedicato alla Basilicata) decide di verificare l’elenco dei caduti in guerra della sua amata regione e, complici i numerosissimi documenti in suo possesso, lo storiografo comincia a notare l’incompletezza di questi elenchi. Diversi, infatti, erano i caduti che l’Albo d’oro non citava e quegli stessi di sicuro non erano riportati anche nei Monumenti ai caduti siti nei diversi comuni lucani.

    Pietro Varuolo inizia così, per amore della verità storica e del sacrifico degli uomini che avevano fatto la Storia, il suo pellegrinaggio nei 131 comuni lucani per controllare i monumenti dedicati ai 7350 caduti. Un viaggio nella Memoria che, attraverso il certosino confronto tra i dati contenuti nell’Albo e i documenti in suo possesso, realizza come anche in quei Monumenti ai caduti fossero diversi i nomi che mancavano all’appello.

    Il sacrificio dei nomi. Rivisitazione dei Monumenti lucani della Prima Guerra Mondiale è dunque un volume prezioso, una ricognizione precisa e puntuale che rende evidente quanto spesso anche i nostri piccoli centri e meravigliosi borghi custodiscano pezzi originali di Storia ma noi, per leggerezza superficiale o colpevole ignoranza, non rendiamo loro la dovuta giustizia, Pietro Varuolo, invece, lo ha fatto.

    Con impegno e passione ha curato la ricerca, archiviato documenti di straordinario valore che ha cucito insieme per riordinare quella Memoria che abbiamo il dovere di rendere disponibile per le generazioni future. Perché non si dimentichi.

    L’Editore

    INTRODUZIONE

    Ho la grande fortuna di possedere un libro originale (1928) che riporta i nomi dei lucani che, nella prima guerra mondiale, immolarono la loro giovane esistenza per la grandezza della Patria.Vi sono allegate notizie indispensabili per poter individuare i caduti con certezza. Il libro è impreziosito da una intera pagina che riporta un attestato (autografo) di Benito Mussolini (davvero am- mirevole).

    L’intero elenco è stato risistemato per Comune scegliendo l’ordine alfabetico. Chi appartiene alla provincia di Potenza non sarà più costretto a rigirare 245 pagine per rinvenire i nomi del proprio paese. Sapendo di doverlo utilizzare spessissimo ho scelto di far eseguire le fotocopie per non compromettere l’originale.

    Ho provveduto a indicare i nomi che non trovano riscontro nel documento ufficiale, quelli che non sono stati inseriti sul monumento e tutte quelle divergenze tra i testi consultati, e ho ritenuto doveroso riportare i nomi di coloro che si guadagnarono una decorazione e molte altre notizie che sembrano interessanti.

    Molto utile si è rivelato il meticoloso lavoro di Dino D’Angella ma che, purtroppo, ha ristretto la sua indagine alla zona del Metapontino. Per Pisticci è stato possibile portare a termine un approfondimento davvero eccezionale grazie alla disponibilità dei registri anagrafici conferiti alla locale (ampia) biblioteca. Un accorgimento davvero encomiabile che dovrebbe essere un esempio per gli altri Comuni. Ho rinvenuto anche certificati di morte dell’esercito austriaco e ho provveduto ad allegarli. I nomi riguardano i prigionieri morti nel Distaccamento prigionieri di guerra di San Basilio e Metaponto. In genere si usa l’espressione I ragazzi del ‘99, da oggi potremo dire che vi erano anche quelli nati nel 1900, nel 1901 e nel 1902.

    Mi ha arrecato un notevole conforto poter constatare che ad alcuni è stato conferito l’onore di poter comparire su due monumenti: il paese di nascita e (forse) quello in cui si sono sposati. Cito qualche nome: Iacobuzio Rocco (Pomarico, Ferrandina), Andrisani Paolo (Matera, Montescaglioso), Favale Nicola (Bernalda, Metaponto), Carbone Nicola (Cirigliano, Grassano), Lauciello Giuseppe Nicola (Calciano, Campomaggiore), ecc.

    Le Amministrazioni Comunali dovrebbero rimediare al grave errore fatto dai loro predecessori trascrivendo i nomi non inseriti sul monumento su una targa (come ha fatto il Comune di Pomarico).

    Io mi impegno a fornire tutte le notizie che riguardano coloro che sono morti per difendere la nostra patria.

    Pietro Varuolo

    varuolo_add.jpg

    Il sacrificio

    dei nomi

    il contributo lucano

    alla prima guerra mondiale

    :

    7.350 caduti

    MATERA E PROVINCIA

    ACCETTURA

    Non sono riportati nel documento ufficiale:

    Gagliardi Pasquale; Cifuni Pietro.

    Non sono riportati sul monumento:

    - Belmonte Vito, nato il 13 novembre 1892,

    morto il 7 settembre 1916 (Francesco);

    - Di Biase Francesco, nato il 14 novembre 1894,

    morto il 22 luglio 1915 (Giuseppe);

    - Digilio Pietro, nato il 4 dicembre 1889,

    morto il 30 novembre 1916 (Angelo);

    - Garofalo Angelo, nato il 14 ottobre 1894,

    morto il 16 agosto 1915 (Raffaele);

    - Garofalo Rocco Donato, nato l’11 giugno 1898,

    morto il 16 agosto 1915 (Francesco);

    - Gifuni Vito, nato il 10 ottobre 1897,

    morto il 27 maggio 1917 (Giambattista);

    - Leone Francesco, nato il 22 febbraio 1890,

    morto il 6 agosto 1917 (Vincenzo);

    - Loscarzo Vito, nato il 6 dicembre 1882,

    morto il 22 luglio 1915 (Giuseppe);

    - Marchisella Salvatore, nato il 23 dicembre 1885,

    morto il 20 gennaio 1918 (Rocco);

    - Piliero Francesco, nato il 18 aprile 1887,

    morto il 23 gennaio 1916 (Salvatore);

    - Romano Giuseppe Francesco, nato il 19 aprile 1886,

    morto il 13 gennaio 1918 (Antonio).

    Belmonte Francesco è riportato due volte. Canora Francesco

    (Guglielmo): è Canara (Giuliano). Garofalo Rocco è Garofalo Rocco Donato. Lacovara Rocco è Lacovara Rocco Antonio.

    La Basilicata nel Mondo riporta: Canuso Giuliano (Francesco), Garofalo Michele (Pasquale), ma non trovano riscontro

    nel documento originale.

    Abitanti: 3.931. Mutilati: 25.

    Decorato (documento originale):

    - Digilio Augusto Rocco (Giuseppe): tenente, medaglia

    d’argento e di bronzo.

    Decorati (La Basilicata nel Mondo):

    - Barbarito Francesco (Berardino): soldato, medaglia di bronzo;

    - Digilio Giuliano (Francesco): soldato, medaglia di bronzo;

    - Filardi dott. Rocco: tenente, croce di guerra;

    - Lacovara Antonio: tenente, croce di guerra;

    - Lascaro dott. Vito Vincenzo: colonnello;

    - Palermo Francesco Antonio (Leonardo): soldato, croce di guerra;

    - Romano dott. Enrico: tenente colonnello, due croci d’argento, medaglia di bronzo, croce al merito, encomi;

    - Romano Pasquale (Giuseppe) farmacista: croce di guerra;

    - Tricarico Arturo (Domenico Antonio): capitano, medaglia

    d’argento.

    Non riportato: Digilio. Monumento: 64. Originale: 69.

    La Basilicata nel Mondo: 73.

    ALIANO

    Non sono riportati nel documento ufficiale:

    Calia Nicodemo; Guarino Vincenzo (nell’originale ce ne sono due: di Andrea, nato a Colobraro il 19 agosto 1890 e di Gaetano,

    nato a Terranova del Pollino (PZ) il 23 marzo 1884.

    Non sono riportati sul monumento:

    - Melfi Francesco, nato il 27 gennaio 1897,

    morto l’11 ottobre 1918 (Domenico);

    - Mirandi Biase, nato il 9 ottobre 1884,

    morto l’8 settembre 1916 (Luigi).

    La Basilicata nel Mondo non riporta: Melfi Francesco,

    Villone Giacomo, Caldararo Nicola è Caldarulo.

    Abitanti: 1.597. Mutilati: 17.

    Monumento: 21. Originale: 21.

    La Basilicata nel Mondo: 19.

    BERNALDA

    Non sono riportati nel documento ufficiale:

    Bruno Fiorentino; De Nittis Leonardantonio.

    Non sono riportati sul monumento:

    - Addabbo Michele, nato il 21 ottobre 1891,

    morto il 18 ottobre 1918 (Damiano);

    - D’Alema Antonio, nato il 5 febbraio 1899,

    morto il 27 ottobre 1918 (Nicola);

    - Mussuto Donato, nato il 12 maggio 1891,

    morto il 10 febbraio 1918 (Rocco);

    - Savoia Vincenzo, nato il 9 settembre 1881,

    morto il 25 maggio 1917 (Andrea);

    - Vicanola Pietro, nato il 9 marzo 1887,

    morto il 3 luglio 1918 (Francesco);

    - Viggiano Michele, nato il 2 dicembre 1896,

    morto il 22 maggio 1916 (Giovanni).

    Cella è Cecca; Cocovile è Cuccomili; Di Biase Luigi è

    Di Biase Luigi Nunzio; Durante Caterinuccio è Durante

    Caterinuccio Antonio; Perrone Giuseppe è Perrone Giuseppe Antonio; Scaramuzzi Berardino è Scaramuzzi Berardino

    Arturo; Viggiano Angelo è Viggiano Angelo Raffaele;

    Vinacola è Vicanola.

    La Basilicata nel Mondo indica Brizio Giuseppe e Bruno

    Fiorentino (Domenico): non sono riportati nell’originale.

    Ne Il Metapontino nella Prima guerra mondiale Dino

    D’Angella cita soltanto Bruno e, pur avendo allegata la data

    di nascita, si chiede se è di Bernalda; nel suo libro noto anche l’assenza di Di Biase Luigi Nunzio (Berardino) e Mussuto

    Donato (Rocco).

    Abitanti: 7.129. Mutilati: 7.

    Decorati (originale):

    - D’Alema Antonio (Nicola): sottotenente, medaglia d’argento;

    - Lacava Pietro (Egidio): sergente, medaglia d’argento;

    - Sgarrino Francesco (Giovanni): sottotenente, medaglia

    d’argento.

    Decorati (La Basilicata nel Mondo):

    - Di Stasi Nunzio (Nunzio): soldato, medaglia d’argento;

    - Furlò Giuseppe (Berardino): capitano Carabinieri, medaglia

    di bronzo.

    - Iurlaro Angelo (Francesco): soldato, medaglia d’argento:

    - Lacava Domenico (Egidio): soldato, medaglia d’argento;

    - Russo Francesco (Donato) soldato: medaglia d’argento.

    Cita anche Lacava e Sgarrino.

    Monumento: 119. Originale: 106. La Basilicata nel Mondo: 117.

    D’Angella: 117.

    CALCIANO

    LA NOSTRA MORTE

    FU SUBLIME

    FEDE A NOI

    LA GLORIA A VOI

    LA PATRIA DIEDE

    Non sono riportati nel documento ufficiale:

    Calla Nicodemo, Guarino Vincenzo. Di quest’ultimo

    nell’originale ve ne sono due: di Andrea, nato a Colobraro

    il 19 agosto 1890; di Gaetano, nato a Terranova del Pollino

    il 13 marzo 1884.

    Non sono riportati sul monumento:

    - Melfi Francesco (Domenico): nato il 27 gennaio 1897,

    morto l’11 ottobre 1918;

    - Mirandi.

    - Busicchio Pietro (Nicola): 12 ottobre 1889;

    - Chiriani Agostino (Francesco): 17 marzo 1899 (decorato

    con medaglia d’argento);

    - De Lorenzo Innocenzo (Domenico): 2 settembre 1876;

    - De Michele Francesco (Paolo): 4 maggio 1892;

    - Di Lucco Pietro (Giuseppe): 13 settembre 1898;

    - Diorio Pasquale (Pasquale): 22 aprile 1892 (New York);

    - Lanciello Giuseppe Nicola (Antonio): 25 settembre 1893;

    - Martino Vito: 1 settembre 1898;

    - Moles Michele (Antonio): 11 febbraio 1890;

    - Onorati Michele (Giacomo): 27 giugno 1889.

    CIRIGLIANO

    Non sono riportati nel documento ufficiale:

    Bonelli Giovanni; Castronuovo Pasquale.

    Non sono riportati sul monumento:

    - Ciliberti Rocco: nato il 16 maggio 1896,

    morto l’1 luglio 1917 (Francesco);

    - De Lorenzo Giovanni: nato il 14 febbraio 1896,

    morto il 16 febbraio 1916 (Vincenzo);

    - De Palma Giovanni: nato il 31 ottobre 1881,

    morto il 6 dicembre 1917 (Vito);

    - Mastronardi Nicola: nato il 29 aprile 1892,

    morto il 9 aprile 1919 (Domenico);

    - Ramaglia Salvatore: nato il 10 maggio 1888,

    morto il 21 ottobre 1915 (Alessandro).

    Carbone Nicola (Giuseppe): è nato a Grassano; De Filippis

    Pietro (Nicola Maria): nato l’1 agosto 1888, morto il

    2 novembre 1916 in combattimento; Filippo Pietro (Nicola

    Maria): nato l’1 maggio 1888, morto il 2 novembre 1916 in

    combattimento, così riporta l’originale. Confrontando i dati

    dovrebbe essere la stessa persona.

    La Basilicata nel Mondo riporta De Palma Domenico: è

    Giovanni; nell’originale è riportato Siniscalzo (Vito Antonio):

    dovrebbe essere Siniscalco; Varuolo Giuseppe (Felice): è nato

    a

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