La Repubblica nel pallone: Calcio e politici, un amore non corrisposto
()
Info su questo ebook
Leggi altro di Marco Piccinelli
SIAMO GENTE CHE STA MALE - Alla scoperta del calcio a San Marino Valutazione: 3 su 5 stelle3/5C'eravamo tanto a(r)mati: Storie di calcio della Germania Est Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a La Repubblica nel pallone
Titoli di questa serie (30)
Screens Wide Shut: Cinema e massoneria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Repubblica nel pallone: Calcio e politici, un amore non corrisposto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDite la vostra, Mr. Darcy: Pubblico e privato in Jane Austen Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe bugie che deludono: Menzogna e vita quotidiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuesto odio non ti somiglia: Omosessualità in divisa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'eroe negato: Omosessualità e letteratura nel Novecento italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCalcio e martello: Storie e uomini del calcio socialista Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa forza della necessità: Antologia del radicalismo inglese dei secoli XVIII e XIX Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'immaginario rubato: Senza arte, ogni società è indifesa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa metropoli come mondo in rovina Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTaccuini postmoderni: Dialoghi e pensieri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni1958: L'altra volta che non andammo ai Mondiali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl pensiero in fumo: Giordano Bruno e Pier Paolo Pasolini: gli eretici totali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLove is a human right: Omosessualità e diritti umani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuale sinistra? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuell'oscuro desiderio: Un profilo del mostro di Firenze Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il Palatino e il segreto del potere: I luoghi e la costituzione politica della prima Roma Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa biblioteca ritrovata: Percorsi di cultura gay nel mondo contemporaneo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniThe Kardashians: Mitografia del contemporaneo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGuida galattica alla filosofia: In sette lezioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniE la chiamarono rivoluzione: Sacchi contro Maradona Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRivoluzione e cinema fra Terzo mondo ed Europa: Dalla militanza politica al film I dannati della terra. Dialogo con Mariano Mestman Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGhost generation Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSport e omofobia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI primi romani: La Roma senza città Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl virus e noi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStonewall: Il canto di una liberazione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIn disgrazia del cielo e della terra: L'amore omosessuale nella letteratura italiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniInclusività: Luoghi e spazi dell'amore LGBT+. Riflessioni itineranti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNarciso cacciatore: Un'ipotesi sul mostro di Firenze Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Ebook correlati
101 gol che hanno fatto grande il Milan Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa vittoria impossibile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria d'Italia del Calcio e della Nazionale 1950 - 1994 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFausto e Costante: Le parole di chi li ha amati, vissuti e raccontati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEl folber e altri destini: Storie e avventure di sport Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'AS Roma dalla A alla Z Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe leggende del Milan. Sopra il Milan c'è solo il cielo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEmozioni mondiali: Storie di calcio e vita dai Mondiali del 1970 ad oggi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl romanzo della grande Fiorentina Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni1001 storie e curiosità sulla grande Inter che dovresti conoscere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl romanzo della grande Inter Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl calcio e le sere d'inverno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie e curiosità sulla grande AS Roma che non ti hanno mai raccontato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni1001 storie e curiosità sul grande Milan che dovresti conoscere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni101 motivi per odiare la Lazio e tifare la Roma Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniItalia '90: Il sogno mancato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFiorentina come nel ’56. Il primo scudetto non si scorda mai Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRhinos milano, un amore oltre il touchdown Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni101 motivi per odiare il Milan e tifare l'Inter Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCalciatori di sinistra: Da Sócrates a Lucarelli: quando la politica entra in campo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEuroGol Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni101 gol che hanno cambiato la storia del calcio italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSfida per la vittoria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa storia della grande Fiorentina in 501 domande e risposte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl sacrificio dei nomi: Il contributo lucano alla Prima guerra Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTi voglio bene Berlinguer Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl libro dei quiz sulla storia della grande Roma Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl lustro dell'Inter: Dieci personaggi che nel quinquennio 2005-2010 hanno portato i nerazzurri fino al Triplete Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTokyo Story Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSoffri ma sogni: Le disfide di Pietro Mennea da Barletta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Calcio per voi
Gli Inzaghi: Fratelli nel pallone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFootballslavia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCalcio e martello: Storie e uomini del calcio socialista Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAllena, Educa, Vinci.: Come crescere i futuri Calciatori in modo eccellente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Allenatore Di Calcio: Dalla Formazione Del Calciatore Alla Tattica E Modelli Di Gioco Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa preparazione precampionato con la palla Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Milan dalla A alla Z Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa storia della grande AS Roma in 501 domande e risposte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa radio-telecronaca calcistica. Da Carosio a Caressa... 90 anni di gol ascoltati e guardati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Metodo X Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniForse non tutti sanno che la grande Inter Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBet 4 life - una scommessa da vincere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCaos, Sistemi e Frattali. Gestire la complessità del calcio attraverso la Periodizzazione Tattica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ultima partita: Inchiesta su malattie e decessi sospetti nel gioco più bello del mondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSchede Palestra per Calcio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPalloni bucati. Il flop del calcio italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni101 gol che hanno cambiato la storia del calcio italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe Finali Mondiali - Racconti 1930-2014 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLUDO-TATTICA. Allenare la comprensione del gioco attraverso una programmazione per principi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe 101 partite che hanno fatto grande il Milan Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMister Sarri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa preparazione precampionato con la palla: Nozioni di tecnica, tattica e atletica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniForse non tutti sanno che il grande Napoli... Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe neuroscienze nel calcio moderno: Come costruire giocatori e squadre vincenti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni1001 storie e curiosità sul grande Napoli che dovresti conoscere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDieci bianconeri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Categorie correlate
Recensioni su La Repubblica nel pallone
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
La Repubblica nel pallone - Marco Piccinelli
ATENA
Introduzione
Gli italiani perdono le partite di calcio come fossero guerre e le guerre come fossero partite di calcio
. Frase attribuita a Winston Churchill, probabilmente apocrifa: al Primo Ministro inglese non importava granché del calcio né degli italiani. Ma è altrettanto vero che questo sport, nel corso dei decenni, ha dimostrato di esercitare un fascino smisurato sui nostri concittadini, compresi coloro che nominalmente dovrebbero tenere in mano le redini del paese, fascino che va oltre la semplice passione.
La politica in Italia corteggia il calcio con passione, ma è dai tempi del G iovane Werther che non si vede tanto amore riposto sul versante sbagliato. Al contrario del romanzo di Goethe, verrebbe da dire con un pizzico di cinismo che stavolta manca il lieto fine, nessuno sceglie gesti estremi, ma si continua a corteggiare allo sfinimento il dio pallone, senza riscontri. Corteggiarlo o tirarlo per la giacchetta con sentenze poco appropriate, così come ha fatto recentemente (7 ottobre 2019) Ignazio La Russa, senatore in quota Fratelli d’Italia, a proposito di Inter-Juventus, twittando di centravanti e genitali maschili, gli ultimi proporzionati alla bravura del ruolo in oggetto.
Ci sono molti motivi per i quali calcio e politica hanno flirtato poco, dando vita a storie grottesche, o in altri casi a manovre a tenaglia che hanno riportato al punto di partenza, come in una sorta del gioco stregato, chi voleva lasciare un segno nella storia, senza riuscirci. La formazione, l’undici titolare di questo ideale filo conduttore tra calcio e politica in Italia, passa attraverso paradossi, come i leader di sinistra magneticamente attratti dalla Juventus, che Marco Rizzo, dall’altra parte della barricata torinese, racconta come molto attenta alla macchina del consenso che il calcio sapeva generare già negli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Ci sono Berlusconi ante litteram, come l’Achille Lauro che capì che il sangue dei napoletani si scioglieva per il pallone alla stregua di quello di San Gennaro. Ci sono Cavalieri
in potenza, come Gian Mauro Borsano, che visse – spazzato via da Tangentopoli – il sogno di far diventare il Toro una sorta di nuovo Milan, quando di Milan ce n’era già uno guidato dal Berlusconi-Berlusconi, quello vero, che col calcio amoreggiava da quando scopriva quindicenni campioni in erba, facendo dannare in panchina Dell’Utri e Zucconi, altro che Sacchi e Capello.
E poi, dal sacro dal profano, dai Presidenti della Repubblica a personaggi come Auriemma e Di Stefano, che dal calcio cercavano un riconoscimento popolare difficile da ottenere in altre sedi. E, sullo sfondo, le due grandi Balene Bianche del Paese: la Democrazia Cristiana di De Mita e Andreotti, che, mossi da passioni calcistiche diverse, sapevano agire nell’ombra come pochi, e Roma, la città che ha divorato anche nel nome del calcio personaggi passati dagli altari alla polvere nel tempo di due spaghetti all’amatriciana.
Forse aveva ragione Churchill, sempre che avesse davvero detto quella frase, sempre che davvero intendesse che agli italiani non mancano il senso del tragico e del ridicolo, semplicemente li mescolano male e con pessimo tempismo. E il calcio, forse l’ultima grande commedia dell’arte dei tempi moderni, in questi undici esempi fa capire come non sempre alla maschera che ride corrisponde una storia che piange. E viceversa.
I Presidenti della Repubblica nel Pallone
De Nicola… De Nicola… Sarti , Burgnich , Facchetti, Bedin,
Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Domenghini, Suárez, Corso.
In Ecce Bombo, pellicola cult di Nanni Moretti, il protagonista Michele prepara dei ragazzi all’esame di maturità. Al momento di ripetere i nomi dei Presidenti della Repubblica (e dire che quando il film uscì nelle sale, nel 1978, eravamo solo a quota sei), dopo aver ripetuto timidamente De Nicola…
come abbrivio, i ragazzi declamano con un moto liberatorio la formazione della Grande Inter del mago Herrera.
Delle eventuali e possibili passioni del primo capo dello Stato, Enrico De Nicola, si sa poco o nulla. Erano anni in cui bisognava far ripartire l’Italia dalle macerie della guerra. Il gossip pallonaro sui politici era di là di venire, ma già sul secondo Presidente, Luigi Einaudi, la letteratura si fa più fitta. Piemontese doc di Carrù, in provincia di Cuneo, padre del celebre fondatore dell’omonima casa editrice, Giulio, e nonno del compositore e musicista di caratura internazionale, Ludovico, Luigi Einaudi era juventino. Il calcio italiano lo ricorda per l’inaugurazione dello Stadio Olimpico, nel 1953, evento dal forte valore simbolico per ciò che le Olimpiadi di Roma 1960 avrebbero rappresentato per il boom del Paese. Ma è una sua citazione a essere particolarmente famosa: Tutti nasciamo spontaneamente virtuosi, intelligenti, liberali e juventini. Taluni, poi, crescendo si corrompono e diventano imbecilli, interisti o milanisti
. Pur essendo uomo delle istituzioni, a Einaudi non mancava un certo senso dell’umorismo e dello sfottò che parrebbe più moderno di quanto ci si possa aspettare, vista l’epoca.
Il toscano Giovanni Gronchi fu famoso più per un francobollo che per il calcio, spettacolo che invece Antonio Segni, eletto nel 1962, non disdegnava. Sassarese purosangue, Segni seguiva con simpatia le vicende della squadra della sua città, la Torres, negli anni in cui il Cagliari iniziava a farsi strada verso un sogno chiamato scudetto. C’era ancora tempo, però. Segni venne avvistato allo storico stadio dell’Acquedotto in una partitissima del 1962, il derby sardo contro il Cagliari in Serie C, affiancato dal presidente della Regione Efisio Corras. Tutta l’isola guardava con simpatia al Cagliari, ma Segni non tradì mai la Torres, tanto da esserne nominato presidente onorario: divenne così l’unico nella storia a essere stato sia Presidente della Repubblica che di una squadra di calcio.
Torinese e socialdemocratico, Giuseppe Saragat venne eletto Presidente della Repubblica nel 1964 e chiuse il suo settennato nel 1971. Calcisticamente, un tempismo perfetto: fu il primo Presidente a salutare una Nazionale campione. Nel 1968 l’Italia vinse in casa, proprio in quell’Olimpico inaugurato da Einaudi quindici anni prima, il Campionato Europeo, battendo la Jugoslavia per 2-0 nella ripetizione della finale (la prima partita terminò in pareggio). Saragat fu il primo capo dello Stato a ricevere gli azzurri, con Gigi Riva e Giacinto Facchetti in testa alla delegazione, al Quirinale per congratularsi del trionfo. E andò vicino a uno storico bis nel 1970, quando l’Italia perse la finale mondiale in Messico contro il Brasile di Pelè.
Poi toccò a Giovanni Leone, napoletano verace e primo Presidente della Repubblica davvero pazzo per il calcio. Tifoso della squadra della sua città, già ai tempi della sua presidenza del Consiglio non esitava a ostentare un amore per i colori azzurri che prescindeva dalla categoria di appartenenza, tanto che recentemente il quotidiano monzese Il Cittadino
ha ricordato la sua presenza in tribuna il 15 settembre 1963 per seguire col fiato sospeso un Monza-Napoli in Serie B, con annesso cornetto portafortuna [1] . Nell’articolo si parla anche della presenza del figlioletto Mauro. Un altro figlio di Giovanni Leone, Giancarlo, sarà invece tifosissimo della Lazio, che in quegli anni di settennato paterno vince lo storico scudetto del 1974. E il club biancoceleste ricorda bene Giancarlo Leone, che nel 1974 passò la stagione ad allenarsi agli ordini di Tommaso Maestrelli con Chinaglia & Co. [2]
Su Sandro Pertini, primo socialista a salire al Quirinale, nel 1978, la letteratura sportiva è sin troppo abbondante e legata principalmente al trionfo mondiale del 1982 in Spagna. Mai un Presidente della Repubblica aveva visto la nazionale azzurra diventare campione del mondo. Accadde in quella folle estate in cui la sfavoritissima Italia mise in fila l’Argentina di Maradona, il Brasile di Socrates, la Polonia di Boniek e infine i tedeschi, in una finale al Bernabeu alla quale Pertini volle assistere di persona, lasciandosi andare a memorabili battute (l’Adesso non ci pigliano più
al rigore fallito da Cabrini) e altrettanto