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NEW DIGITAL GENERATION Le origini e i rischi della Digitalizzazione, gli effetti della Pandemia e del Digitale sulla Didattica, le nuove Competenze digitali e le diverse Tecnologie didattiche.
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E-book92 pagine54 minuti

NEW DIGITAL GENERATION Le origini e i rischi della Digitalizzazione, gli effetti della Pandemia e del Digitale sulla Didattica, le nuove Competenze digitali e le diverse Tecnologie didattiche.

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L'obiettivo del presente libro è quello di mostrare il potere acquisito dai media e il divario che interessa e divide le nuove generazioni e quelle vecchie. Quest'ultime in particolare, non sempre hanno l'opportunità di maturare il processo di alfabetizzazione, esclusi e impossibilitati dal compito di accompagnare e guidare i giovani nell'uso consapevole e responsabile dei media, compito che spetta alle figure genitoriali e agli educatori. Inoltre lo stesso testo si propone l'obiettivo di evidenziare l'importanza sempre più crescente del fenomeno della digitalizzazione nell'ambito del contesto sociale e, in particolar modo in riferimento all'ambito scolastico.
LinguaItaliano
Data di uscita24 mag 2022
ISBN9791221404838
NEW DIGITAL GENERATION Le origini e i rischi della Digitalizzazione, gli effetti della Pandemia e del Digitale sulla Didattica, le nuove Competenze digitali e le diverse Tecnologie didattiche.

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    Anteprima del libro

    NEW DIGITAL GENERATION Le origini e i rischi della Digitalizzazione, gli effetti della Pandemia e del Digitale sulla Didattica, le nuove Competenze digitali e le diverse Tecnologie didattiche. - Francesco Primerano

    Introduzione 1

    Il presente elaborato si compone di due capitoli. Il primo capitolo, intitolato Il fenomeno della digitalizzazione, delinea i caratteri essenziali della comunicazione ed il ruolo dell’educazione all’interno dell’odierna società, nonché l’interconnessione tra due questi due aspetti in un ambito veicolato dalla tecnologia e dalla digitalizzazione.

    Il secondo capitolo intitolato I media e gli effetti sociali, mostra gli effetti sociali più evidenti dell’impiego dei mezzi di comunicazione di massa e la loro capacità di influenzare ed orientare il singolo individuo non solo nelle scelte decisionali o di consumo, ma anche nell’elaborazione di un pensiero critico, nella creatività e nella memorizzazione delle informazioni. Trattasi di effetti il cui impatto travolge soprattutto le nuove generazioni, bambini e adolescenti, sempre più vicini e dentro il mondo virtuale, privati dei valori tradizionali e dei momenti di condivisione familiare. Tra i danni maggiormente visibili prodotti dal fenomeno della digitalizzazione, si riscontra la precarietà delle relazioni affettive, sempre più incerte e indefinite.

    L’obiettivo del presente elaborato è quello di mostrare il potere acquisito dai media e il divario che interessa e divide le nuove generazioni e quelle vecchie. Quest’ultime in particolare, non sempre hanno l’opportunità di maturare il processo di alfabetizzazione, esclusi e impossibilitati dal compito di accompagnare e guidare i giovani nell’uso consapevole e responsabile dei media, compito che spetta alle figure genitoriali e agli educatori.

    Capitolo 1

    Il fenomeno della digitalizzazione

    1.1. La comunicazione come strumento educativo

    Una delle componenti fondamentali dell’odierna società viene individuata nella comunicazione. Quest’ultima ha origini remote¹.

    È certamente nota l’espressione società della comunicazione, utilizzata per indicare un determinato contesto sociale ove la prassi comunicativa assume un ruolo centrale. In particolare, il linguaggio è il veicolo principale per il cui tramite è possibile rappresentare la realtà in maniera precisa e puntuale².

    La comunicazione coinvolge i singoli individui in un vero e proprio processo di interazione culturale. Di fatto, essa agisce sotto un duplice profilo: fisico e psichico. Infatti, attraverso la comunicazione è possibile esternare atteggiamenti gestuali rivelatori dell’altrui personalità, nonché perfezionare il proprio lessico verbale. La comunicazione è dotata di un proprio linguaggio fatto di segni specifici, identificati a loro volta nel tono di voce, nel ritmo, nell’utilizzo delle pause e dei vocalizzi³.

    Il bisogno di comunicazione sorge sin dalla nascita del singolo: a titolo esemplificativo, basti pensare al neonato che, comunica i suoi bisogni tramite il pianto⁴.

    In passato la comunicazione tra soggetti lontani aveva realizzazione per il tramite di strumenti che oggi si reputano ormai superati (si pensi alla comunicazione epistolare)⁵.

    Oggi invece, il singolo individuo tende alla conservazione e al mantenimento dei legami e delle interazioni sociali grazie a meccanismi più celeri ed immediati: in particolare, lo scambio di un messaggio, l’invio di una e-mail o l’inoltro di un allegato richiedono poco tempo e consentono il pieno e completo perfezionamento della comunicazione. La rete, intesa quale spazio virtuale costituisce il luogo principale ove si realizza lo scambio di emozioni e, ove attraverso un semplice clickè possibile la condivisione di dati, informazioni e vari contenuti.

    Con il trascorrere del tempo, la comunicazione nell’era sociale ha raggiunto livelli sempre piùsofisticati: in particolare con l’avvento della digitalizzazione e lo scoppio della pandemia, la comunicazione ha assunto una dimensione ancor più virtuale. Se per un verso i benefici del progresso tecnologico sono certi e visibili, le relazioni interpersonali sono diventate più sterili ed aride⁶.

    Simili assunzioni trovanoriscontro nella tendenza sempre più forte ed accentuata a preferire la comunicazione liquida rispetto ad un dialogo faccia a faccia. In un’intervista rilasciata⁷ dal pensatore e filosofo Zygmunt Bauman, è possibile constatare come le paure sono degli stati d’animo che accompagnano l’uomo da sempre, sin dalla notte dei tempi. Se all’inizio, suddette paure erano facilmente individuabili, oggi non è propriamente così, poiché si disconosce la fonte di provenienza della paura.

    Quest’ultima a sua volta genera incertezza e impotenza, stati d’animo propri dell’uomo odierno, il quale con difficoltà si adatta al cambiamento e ai cicli di trasformazione. Simile difficoltà si rileva se la si associa al progresso tecnologico, progresso che ha radicalmente trasformato il volto della nostra comunità sociale. La tecnologia offre la possibilità di estendere l’azione a grandi distanze, tuttavia non argina le paure dell’uomo contemporaneo. Da qui il concetto di liquefazione: si è infatti passati da una società solida ad una società liquida. ricerca dei voli aerei, si è venuti a conoscenza del fatto che solo un turista su 20 spedisce la cartolina durante i suoi viaggi e vacanze.

    ⁶AMMANITI M., Con i social network le altre persone diventano immagini spersonalizzate per le quali non si prova coinvolgimento, 5 settembre 2020, consultabile online su www.corriere.it⁷ RIOTTA G., Bauman e la

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