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Ritornello: Questo amore risuona
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Ritornello: Questo amore risuona
E-book254 pagine3 ore

Ritornello: Questo amore risuona

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Info su questo ebook

Chi di noi non sogna il vero amore?
Quel sentimento così profondo da unirci indissolubilmente all’unica persona che è stata in grado di impossessarsi del nostro cuore e di danzare con la nostra anima.
Pochi lo trovano, ma per Rhyson Gray e Kai Pearson il lieto fine non è che l’inizio della storia.
Una delle più grandi rockstar al mondo e una delle più brillanti stelle nascenti della musica sono insieme, proiettate verso un futuro gioioso.
La loro vita di coppia è fatta di giorni intensi e di notti folli, e la loro sfida più grande è rimanere fedeli a se stessi, anche quando le luci dei riflettori diventano troppo accecanti e la strada si fa solitaria o il lavoro estenuante.
Impegnati a nutrire un amore che è la loro isola felice, saranno in grado di affrontare e superare il terribile evento con cui il destino li metterà alla prova?
LinguaItaliano
Data di uscita10 ago 2022
ISBN9788855314695
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    Anteprima del libro

    Ritornello - Ryan Kennedy

    Capitolo 1

    Kai

    Non molto tempo fa, mi mantenevo servendo hamburger stracotti e insegnando danza a delle teenager chiassose.

    Chiunque mi avesse detto che entro un anno mi sarei ritrovata sul set di un video musicale, a cantare un duetto con una delle più grandi star dell’hip hop, sarebbe stato cacciato dal The Note a suon di risate.

    Sono passata da una bettola alla cima delle classifiche musicali. L’enorme audacia delle mie stesse ambizioni mi colpisce soltanto ora che sto raggiungendo i miei obiettivi. Migliaia di ragazze si trasferiscono a Los Angeles con le valigie stracolme delle mie stesse speranze e dei miei stessi sogni, eppure poche di loro raggiungono la vera fama. E ancora meno trovano ciò che ho trovato io.

    Non solo sto vivendo un successo che capita a una persona su un milione, ma ho addirittura conquistato quell’amore che si trova una volta nella vita. È questa la parte più straordinaria del mio incredibile viaggio.

    «Quando tornerà Rhyson?» Ella, la mia amica e stilista, allaccia gli ultimi gancetti del mio succinto reggiseno di pelle.

    Ogni volta che qualcuno pronuncia il suo nome, sorrido come una svitata. Devo trovare il modo per non sembrare del tutto cotta quando sento dire Rhyson.

    Abbasso la testa per risparmiare a Ella il mio sorrisino sciocco.

    «Ha il volo domani pomeriggio.»

    «Oh, bene!» Soffia via il ciuffo di capelli rosa che le scende sulla fronte. «Tornerà in tempo per il tuo compleanno.»

    Con così tante cose in ballo, avevo quasi dimenticato che tra qualche giorno compirò gli anni.

    «Già, sarà a casa.» Infilo i tronchetti dal tacco altissimo che Ella mi porge. «Non che faremo molto. Mi va benissimo trascorrere una serata tranquilla. È stato via, voglio solo vederlo.»

    «Be’, sono contenta che sarà di ritorno per tempo.» Si accovaccia per sistemare la fibbia degli stivaletti che io non riesco a raggiungere. «Doveva avere qualcosa di davvero importante da fare per perdersi le prime riprese del video del suo amico.»

    Come sono finita sul set del primo video di Grip? Nessuno era più sorpreso di me quando mi ha chiesto di cantare con lui How you like it, il primo singolo del suo album di debutto. È anche la prima cosa che ho fatto per la Prodigy, dal momento in cui Rhyson mi ha liberata dal contratto soffocante quanto un boa constrictor in cui Malcom mi aveva incastrata. Non l’ho più visto da quando ero ricoverata in ospedale, mesi fa. Il mio ragazzo si è occupato di tutto. Be’, probabilmente l’ha fatto Bristol. Lei e suo fratello hanno orchestrato per aiutarmi a ottenere qualcosa che non pensavo avrei riavuto indietro se non tra qualche anno.

    La mia libertà.

    «Già, non se lo sarebbe mai perso, ma i Kilimanjaro saranno ospiti a After Dark, quel nuovo programma con Chip Comesichiama.»

    Lancio un’occhiata al mio telefono appoggiato sul tavolino del trucco e faccio scorrere un dito sullo schermo per vedere l’ora. «È ancora presto sulla Costa Orientale, in effetti.»

    «Rhyson si esibirà?»

    «Non ne ha intenzione.» Faccio una smorfia. «A meno che non lo persuadano. Sappiamo tutti che i Kilimanjaro non sarebbero stati invitati a questo programma così presto se Rhyson non fosse compreso nel pacchetto, ma ha insistito affinché si esibissero loro, non lui. Il servizio dovrebbe riguardare la band.»

    Ella si china per allargare uno degli strappi sui pantaloncini a vita bassa che indosso, sono elasticizzati, aderiscono alle cosce e mi arrivano appena sopra le ginocchia. Con un top che a malapena si nota e questi minuscoli shorts bucherellati, c’è un sacco di pelle in bella vista. Grazie a Dio, Rhyson è a New York, altrimenti mi avrebbe avvolta in un lenzuolo da capo a piedi. Abbasso lo sguardo sugli striminziti ritagli di cuoio che mi coprono il petto e osservo il resto del mio corpo poco vestito.

    «Dove hai preso questo outfit?» chiedo con un ghigno. «Al Zoccola Market?»

    «È piuttosto pudico in confronto ad altri video.» Ella solleva il sopracciglio con il piercing. «È l’hip hop, dolcezza. Vogliono vedere il tuo bel culetto, non puoi cavartela indossando qualcosa di più coprente.»

    Mi volto per osservare il mio notevole posteriore.

    «Questi pantaloncini mi fanno sembrare grosso il sedere.» Fingo di imbronciarmi.

    «No, il tuo sedere fa sembrare grosso il tuo sedere.» Ella ride per il dito medio che le rivolgo. «Almeno il top fa sembrare anche il tuo seno più grande. A Rhyson piacerà. Piace a tutti i ragazzi.»

    «In realtà gli piaccio come sono.» Mi volto per controllare il mio riflesso, lancio un’occhiata compiaciuta a Ella e quando i nostri sguardi si incontrano nello specchio le faccio la linguaccia.

    «Sono certa che sia così, Bridget Jones.»

    «Anche noi lo facciamo.» Faccio ruotare un dito in aria. «Rhyson e io, citiamo sempre i film.»

    Probabilmente è stanca di sentirmi parlare di lui, ma Ella mi rivolge un sorrisetto che dice Oh, è così dolce ogni volta che pronuncio il suo nome.

    Continua a blaterare, ma io l’ascolto con un orecchio solo, perdendomi nei miei pensieri. Ripasso a mente le istruzioni del regista per la prossima scena e il testo che devo ricordare e cantare in playback. Ho imparato in fretta i passi con la coreografa. Questo è il primo video in cui lavoro con qualcuno che non sia Dub. Lei è brava, ma abbiamo dovuto conoscerci nel poco tempo che ho avuto per prepararmi alle riprese. L’intesa artistica che avevo con Dub era rara, ma ciò che ho con Rhyson lo è anche di più. Non mi pento di aver mollato il mio coreografo.

    Un colpo deciso alla porta mi strappa dalle mie elucubrazioni.

    «Sì» esclama Ella, appendendo il suo camice nero all’attaccapanni del mio camerino di fortuna.

    «Sono pronti per te, Kai» dice uno degli assistenti di produzione dal corridoio.

    «Ok.» Mi guardo allo specchio e vengo colta alla sprovvista dalla ragazza che mi fissa di rimando. Il trucco le dipinge il viso con sfumature drammatiche, i capelli piastrati le scendono luminosi oltre le spalle. Sembra una star. Le faccio l’occhiolino come portafortuna. Anche se non ne ha bisogno. Il fato deve averle sorriso, perché tutti i suoi sogni si stanno realizzando.


    «Come sono andate le riprese?» domanda Bristol, seduta su uno sgabello del bancone della cucina di Rhyson.

    «Bene» farfuglio con un cucchiaio colmo di gelato Ben & Jerry’s in bocca, quello con impasto per biscotti. «Domani finiremo di registrare sul tetto del loft in centro.»

    «Ottima location.» Bristol estrae un pezzetto di biscotto dal suo barattolo. «Quest’album manderà Grip dritto in orbita. Il video vanta due delle mie superstar, quindi è ovvio che sarà pazzesco.»

    «Due?» chiedo. «Io ho firmato con te, ma non pensavo l’avesse fatto anche lui.»

    Il primo obiettivo a cui Bristol si è dedicata dopo avermi tirata fuori dal contratto schifoso con Malcom è stato convincermi che avessi bisogno di una nuova manager... ossia di lei. Con il solito sguardo rivolto al cielo che riserva alla gemella, Rhyson ha concordato, seppur con riluttanza.

    «È solo questione di tempo, soprattutto ora che la collaborazione con Qwest sembra fattibile. Grazie di nuovo per quell’aggancio, comunque.» Bristol sposta una grossa ciocca di capelli scuri oltre la spalla. «Lo prenderò per sfinimento.»

    «Mmh.» Le rivolgo un sorriso innocente. «E io che pensavo fosse Grip a sfinire te

    I suoi zigomi alti si colorano di rosa. Cavolo, sarei meno sconvolta se vedessi arrossire un alligatore. Non che ci sia qualcosa di squamoso in lei. Questa ragazza è stupenda, una versione più morbida e flessuosa di Rhyson. Solo che è sempre così estremamente sicura di sé. E non arrossisce mai.

    «Non lo farà.» Si concentra sul suo gelato. «Sfinirmi, intendo.»

    «Vuoi così tanto che lui ti dia una possibilità come sua manager, ma a lui tu non intendi dare nemmeno una chance?»

    «Grip non vuole solo una chance.» Bristol stringe il cucchiaio tra le labbra carnose. «Vuole molto di più.»

    Non vedo dove sia il problema dato che la becco a fissarlo tutto il tempo, quando pensa che nessun altro stia guardando lei.

    «Allora dagli quello che vuole.»

    «Nah. Troppo rischioso.» Scuote la testa ed evita di incrociare i miei occhi. «È il migliore amico di mio fratello, e anche io e lui siamo sempre stati amici. Ma soprattutto non intendo frequentare qualcuno del nostro settore. Sono relazioni che non funzionano mai.»

    Piego la testa e le rivolgo un’occhiata pungente dato che io sto con suo fratello, che è del nostro stesso ambiente.

    «Esclusi i presenti, è ovvio.» Mi rivolge un sorrisetto imperturbabile. «A proposito, vuoi guardare lo speciale di After Dark

    Per giorni, il programma non ha fatto altro che pubblicizzare l’intervista con Rhyson, il servizio è proprio sulla pagina principale del loro sito. Quando il filmato comincia, sono felice che Bristol sia qui, la sua presenza mi trattiene dal baciare lo schermo, magari usando anche un po’ di lingua. Non vedo Rhyson da più di una settimana e mi domando come diamine abbia fatto a resistere tre mesi senza di lui mentre ero in tour. La nostra relazione è diventata ancora più profonda da allora. Abbiamo affrontato tante difficoltà: il mio collasso, il nostro tempo da soli a Glory Falls e poi tutto il casino con il video porno. Ci siamo feriti a vicenda, abbiamo diffidato l’uno dell’altra, ci siamo perdonati. Adesso c’è solo... amore. Solo la promessa del per sempre che ci siamo scambiati in una tiepida mattina a Bora Bora.

    Negli ultimi mesi, ho pensato alla nostra vacanza un milione di volte. Alle giornate lunghe e alle notti calde, in cui eravamo le uniche persone sul pianeta. Sembrano essere passati anni anziché settimane da quando nuotavamo in quelle acque serene, con tutto ciò che è successo dopo. Il lancio della Prodigy prende molto tempo e concentrazione a Rhyson. Non so quando riusciremo a fuggire insieme di nuovo.

    Non appena Bristol clicca sul video e Rhys appare sullo schermo, il dolore che riesco a stento a ignorare si intensifica. L’espressione che ha sul viso è quella che mostra in pubblico, disciplinata dalla barriera che abbatte solo per me. Sin dall’inizio, mi ha inspiegabilmente lasciata entrare. Ed è questo che mi è mancato più di tutto durante quest’ultima settimana... che quando siamo insieme, il resto del mondo può sparire e andare all’inferno. Ci siamo solo noi due, avvolti nella nostra intimità gelosamente custodita.

    «Wow» dice Chip, il conduttore di After Dark, seduto di fronte a Rhyson mentre la band lascia il palco. «Fate di nuovo un bell’applauso ai Kilimanjaro.»

    Il pubblico applaude e il mio ragazzo sorride, sebbene in modo un po’ teso. Detesta questa roba, ma farebbe meglio ad abituarcisi. La maggior parte dei dirigenti delle etichette non ha bisogno di essere costantemente in primo piano, ma non ha nemmeno lo stesso numero di fan o la reputazione come artista di Rhyson. Finché il pubblico non riconoscerà il valore del resto di noi attraverso la nostra musica, dovremo sfruttare il suo successo. Per adesso, Rhyson è la Prodigy.

    «Sono bravi come avevi detto.» Chip beve un sorso d’acqua prima di continuare. «Avevamo sentito parlare molto di loro prima dell’esibizione, ma come immaginerai i nostri spettatori adorerebbero sentire suonare anche te. Ti va di farlo per noi?»

    Rhyson ammorbidisce un po’ il suo sorriso per le persone che urlano nel pubblico.

    «Questa è la loro serata.» Affonda ancora di più tra i cuscini del divano, distendendo le lunghe gambe avvolte nei jeans. «Ma non mi dispiacerebbe chiacchierare un po’. Sarò un libro aperto.»

    Chip fa un ghigno e gli lancia uno sguardo ironico perché si sa che Rhys è tutt’altro che un libro aperto.

    «Allora, abbiamo ascoltato i Kilimanjaro.» Il conduttore inizia a contare sollevando le dita. «Hai ingaggiato da poco Luke Foster, reduce da un tour mondiale. E Grip l’abbiamo visto ovunque nell’ultimo anno, quindi sappiamo quale straordinario talento abbia. Il suo debutto da solista è in arrivo.»

    «Già.» Rhyson spinge le dita affusolate tra i capelli arruffati che gli scendono sugli occhi. «Marlon sta lavorando al suo primo video mentre parliamo.»

    «Giusto, tu lo chiami Marlon» dice Chip con un sorriso.

    «L’ho sempre fatto, sin dalle scuole superiori, prima che esistesse un Grip.» Rhyson sorride e si stringe nelle spalle. «Sarà sempre Marlon per me.»

    «E un uccellino mi ha detto che Kai Pearson canterà con lui nel primo singolo. Abbiamo avuto un assaggio di Kai durante il tour di Luke, ma non vediamo l’ora di sentire altro. Anche lei ha firmato con la Prodigy, giusto?»

    La barriera che già c’era, dopo questa domanda, viene rinforzata con l’acciaio, ma il piccolo sorriso sulle labbra di Rhyson non cede. Se gli occhi sono una finestra sull’anima, lui è in grado di proteggerli con un vetro smerigliato meglio di chiunque altro conosca.

    «Sì, Kai adesso fa parte della Prodigy.» Abbassa le palpebre, disegnando un motivo invisibile sul ginocchio. «Siamo fortunati ad averla.»

    «È evidente che sai riconoscere il talento» dice Chip. «Un sacco di persone si domanda come abbia fatto Kai a raggiungere il successo così in fretta. Dal nulla ha partecipato al video di Luke, poi ha aperto il suo tour. Adesso canta nel singolo di debutto dell’album hip hop più atteso dell’anno. Ci sai dire cosa la rende così speciale?»

    Rhyson solleva l’angolo sinistro della bocca e unisce le mani sulla pancia, guardando il conduttore.

    «Da dove comincio?» Un sorriso enorme germoglia sul suo viso. «Kai ha più talento naturale di chiunque abbia mai incontrato, probabilmente. A questo si aggiunge la sua etica professionale e altri doni, come cantare, ballare... e magari recitare... Tutto ciò la rende un’artista unica nel suo genere.»

    «Non sei di parte, vero?» lo stuzzica Chip. «Non è un segreto che tu e Kai abbiate una relazione. È il suo ragazzo o il dirigente dell’etichetta a parlare?»

    Il sorriso di Rhyson si dissolve.

    «Non sono di parte.» L’irritazione gli fa socchiudere gli occhi. «Non è affatto un segreto che io e Kai stiamo insieme, dato che la gente per qualche ragione non ci lascia in pace, ma chi mi conosce davvero sa quanto la musica sia importante per me. Non offrirei al pubblico qualcosa di non autentico. E Kai è un talento autentico. È anche bellissima. Forse è per questo che la gente crede che sia arrivata al successo così in fretta solo grazie al suo aspetto o alla persona con cui sta uscendo. Ma non è stato così, non è accaduto troppo velocemente, perché lei ci ha lavorato tutta la vita. L’unica persona più dura di me nei suoi confronti è Kai stessa. Credimi. È la migliore. Nessuno può negarlo.»

    Assorbo le sue dichiarazioni come se fossero pioggia. I miei occhi spalancati trovano quelli di Bristol, con cui condivido un sorriso prima di riconcentrarmi sullo schermo.

    «Ben detto» dice Chip ridacchiando. «Dato che hai tirato fuori l’argomento, come stanno le cose tra voi due? Vi siete mollati in modo molto pubblico l’anno scorso, poi siete tornati insieme in silenzio. Adesso girano pettegolezzi sul fatto che conviviate. Questa è la tua opportunità per chiarire tutto.»

    «Se avessi bisogno di chiarire qualcosa,» dice Rhyson con un breve ghigno e uno sguardo duro «pensi che avrei aspettato di essere seduto sul tuo divano per parlare della mia relazione privata?»

    Il sorriso di Chip vacilla un po’ prima di tornare stabile.

    «Sto solo dicendo che la gente è affascinata da voi due. Dicci cosa vi riserva il futuro.»

    «La Prodigy terrà uno spettacolo a Las Vegas tra poche settimane, quindi potrete vedere presto tutti i suoi artisti, inclusa Kai. Dopo lo spettacolo, cominceremo a concentrarci sul suo debutto da solista.»

    «Ci hai detto molto del futuro professionale,» continua Chip con un’espressione determinata in viso «ma che mi dici di quello personale? Cosa succederà tra te e Kai come coppia? Sentiremo presto le campane del vostro matrimonio?»

    «Stiamo pensando alle canzoni, non alle campane in questo momento.» Rhyson rilassa la linea della bocca con un sorriso. «Siamo molto concentrati sul presente, non su quello che succederà dopo.»

    È la risposta giusta, lo so. Le promesse improvvisate che ci siamo scambiati a Bora Bora erano solo per noi due. Rhyson è incredibilmente riservato. Lo siamo entrambi. Sapremo quando arriverà il momento giusto per compiere i passi successivi davanti agli occhi di tutti. Ed è abbastanza, no?

    Io ti sposo. Io ti sposo. Io ti sposo.

    Il giuramento che abbiamo condiviso non si allontana mai dal mio cuore. In qualche modo, averlo sentito dire che siamo concentrati sul presente e che non stiamo pensando al futuro mi sembra un sassolino nella scarpa, una cosa minuscola ma fastidiosa che causa un po’ di disagio. Sono successe tante cose e non abbiamo più parlato di matrimonio. Non mi ero neanche resa conto, fino a questo momento, di quanto vorrei invece che ne parlassimo. È ridicolo, ma è così. Non voglio che Rhyson si senta in trappola per quello che ci siamo detti quel giorno. Non lo farebbe, ma devo almeno essere onesta con me stessa e ammettere che voglio sposarlo. Ufficialmente. Sposarlo davanti al mondo intero.

    «Grazie per essere stato con noi» conclude Chip, porgendo la mano a Rhyson. «E grazie per aver portato i Kilimanjaro. Sono certo che li vedremo ancora.»

    Rhyson gliela stringe, ma guarda dritto in camera, tirandosi un orecchio. Il mio cuore fa le capriole nel petto. Non mi stancherò mai di quel piccolo gesto con cui mi dice che, anche se si trova davanti a milioni di persone, lui pensa sempre a me.

    «Immagino fosse per te, eh?» Bristol si alza e va ad aprire lo sportello sotto il lavello che nasconde la pattumiera, vi getta il barattolo vuoto. «Gliel’ho visto fare abbastanza spesso da saperlo, ormai.»

    Il calore risale dal mio collo fino alle guance. Annuisco.

    «Diciamo che è una cosa nostra.» Lancio il mio barattolo, mancando di qualche centimetro il cestino dei rifiuti. Lei lo raccoglie e lo butta al mio posto. «Grazie. La mia mira non è un granché.»

    «Oh, penso che la tua mira sia ottima. Ottieni sempre ciò su cui punti gli occhi.» Bristol si appoggia con un fianco al ripiano di marmo.

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