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Tea e il perseguimento dell'amore
Tea e il perseguimento dell'amore
Tea e il perseguimento dell'amore
E-book252 pagine3 ore

Tea e il perseguimento dell'amore

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Info su questo ebook

La protagonista di questa commedia romantica è Tea, una trentenne laureata in lingue con la passione per la letteratura inglese che lavora nel campo delle pubblicità. Ha la mania di inglesizzare i nomi delle persone, pensa spesso in lingua, è una giovane donna allegra, solare, con fiere origini meridionali che le hanno dato una filosofia di vita positiva. Non le mancano i corteggiatori ma continua, non per sua volontà, ad essere single. Fatica a fare carriera ma alcune idee brillanti e un’esperienza di lavoro all’estero porteranno novità. Conosce Leo, il Signor Fioretti in un meeting aziendale ed è attrazione immediata, se ne innamora. Lui ricambia ma è esitante, ha un amore nel passato ancora in sospeso. La situazione non è semplice, c’è un gioco di responsabilità ma Tea, donna intelligente, con grande senso di ironia con sé stessa, si troverà coinvolta in tante situazioni: una festa in tema, viaggi, nuove prospettive di lavoro, altre amicizie e pretendenti, eventi inaspettati. La passione per la cultura, i parallelismi con i suoi amati classici l’aiuteranno a vivere momenti intensi, a superare la tristezza nella sua ricerca dell’amore e del perseguimento della felicità con il suo amato.
LinguaItaliano
Data di uscita14 gen 2023
ISBN9788893472302
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    Anteprima del libro

    Tea e il perseguimento dell'amore - Miriam Novida

    cover.jpg

    Miriam Novida

     TEA E IL PERSEGUIMENTO DELL’AMORE.

    Prima Edizione Ebook 2023 © R come Romance

    ISBN: 9788893472302

    Immagine di copertina su licenza Adobestock.com, elaborazione Edizioni del Loggione

    img1.png

    www.storieromantiche.it

    Edizioni del Loggione srl

    Via Piave 60

    41121 Modena – Italy

    romance@loggione.it

    http://www.storieromantiche.it e-mail: romance@loggione.it

    img2.jpg

    La trama di questo romanzo è frutto della fantasia dell’autore.

    Ogni coincidenza con fatti e persone reali, esistite o esistenti, è puramente casuale.

    Miriam Novida

    TEA E IL PERSEGUIMENTO DELL'AMORE

    Romanzo

    INDICE

    Capitolo 1

    1. Tutto uguale, niente sembra cambiare.

    2. The office.

    Capitolo 2

    1. Qualcosa succede.  

    2. Tea e il primo amore

    Capitolo 3

    1. Arriva l'americano.

    2. Una provinciale al nord.

    3. The welcome party.

    Capitolo 4

    1. Sono innamorata?

    2. Aromatic Grand Coffee.

    Capitolo 5

    1. Posso offrirle un drink?

    2. Alla ricerca della bellezza.

    Capitolo 6

    1. Il risveglio

    2. Uno spettro del passato.

    Capitolo 7

    1. Lavoro, lavoro, solo lavoro.

    2. Un'occasione insolita.

    Capitolo 8

    1. Outfits. 

    2. Let's party!

    Capitolo 9

    1. Tea cerca un equilibrio

    2. È tempo di pensare ad altro.

    Capitolo 10

    1. Ritornare a casa.

    2. La rimpatriata.

    3. Mai seconda scelta.

    Capitolo 11

    1. È tempo di viaggiare.

    2. Finalmente Marocco!

    3. Un Capodanno diverso

    Capitolo 12

    1. Di nuovo a Londra.

    2. Per la provincia inglese.

    3. The Moor, la brughiera.

    Capitolo 13

    1. Un incontro del tutto inaspettato.

    2. Un’intesa rinnovata.

    1. The National Portrait Gallery.

    2. Sei come un eroe byroniano?

    Capitolo 15

    1. Passeggiata ad Hyde Park.

    2. Mr Dane invita Tea a un brunch.

    Capitolo 16

    1. EAT IT, TASTE IT.

    2. Ci si può disinnamorare?

    Capitolo 17

    1. The office: il ritorno.

    2. Tea adesso conta.

    Capitolo 18

    1. Let’s go out!

    2. Una vecchia conoscenza.

    Capitolo 19

    1. Non più Giorgio: finalmente!

    2. Tea ha un’intuizione.

    Capitolo 20

    1. Una visita a sorpresa.

    2. Venice, the Old Lady.

    Capitolo 21

    1. Tea si abbandona.

    2. Non si può sfuggire all’amore.

    Capitolo 22

    1. La fiera di Verona.

    2. Un rientro deprimente.

    Capitolo 23

    1. Una chiamata all’improvviso.

    2. Andarsene o restare?

    Capitolo 24

    1.Il Mare di Napoli.

    2. Una nuova serata insieme.

    Capitolo 25

    1. La decisione è presa.

    2. It’s birthday!

    3. Il segreto di Leo.

    Ringraziamenti

    L’autrice

    Catalogo

    "Do not consider me now as an elegant female, intending to play you,

    but as a rational creature, speaking the truth from her heart"

    Elizabeth Bennet, Pride and Prejudice, Jane Austen.

    "Non considerarmi ora come una donna elegante che intende tormentarti,

    ma come una creatura razionale che dice la verità dal suo cuore".

    Elizabeth Bennet, Orgoglio e Pregiudizio, Jane Austen.

    Capitolo 1

    1. Tutto uguale, niente sembra cambiare.

    7,30. Il cellulare suona, Tea lo sente ma il corpo non lo registra, ancora vorrebbe crogiolarsi, dormire un altro pochino, poi la realtà: Cazzo, è lunedì, merda, inizia la settimana, muovi il culo Tea, un altro Manic Monday, come dice la canzone. Doccia veloce, un'occhiata allo specchio. Cavolo, questa non c'era, guarda con preoccupazione la smagliatura all'altezza delle cosce.

    Dopo i trenta inizia lo sfascio, è così, anche il sedere, andiamo bene, sempre più pieno.

    Guardando la sua immagine allo specchio, il profilo del seno, la rotondità rassicurante delle cosce sorride dentro di sé, solo la sera prima quelle parti le hanno dato dei bei momenti. Nino ha apprezzato il dopo serata, dopo la cena passata insieme al solito ristorantino vicino al lago. La casa di Nino, così confortevole, artistica, con quel senso di calore, mica come il suo appartamentino ammobiliato, squallido, anonimo, nonostante i suoi sforzi per dargli un po' di tono di casa, con qualche piantina, teli colorati.

    Niente da fare – rimugina tra sé – certe case si portano dietro la tristezza e l'insignificante atmosfera di coloro che le hanno abitate, niente mood, gente che nessuno ricorderà, acqua che scorre. Lei no, non vuole essere così, è solo la necessità economica, troppo cari gli affitti in quella città. Avrebbe cambiato tutto della sua vita, sicuro.

    Per Tea è un peccato non essere innamorata di Nino, avrebbe fatto bingo: una bella casa, un buon lavoro, alquanto attraente, generoso a letto.

    Lo aveva conosciuto poco dopo il suo trasferimento per lavoro, quando aveva fatto il grande salto di cambiare tutto nella sua vita. Nino era stata una piacevole sorpresa in quel momento critico, l’aveva aiutata ad affrontare il nuovo, il senso di solitudine che ti può attanagliare quando si è lontani dal proprio ambiente, dalla propria famiglia.

     Aveva rinunciato per sempre all’idea di insegnare, le brevi supplenze che le erano capitate quando viveva nella sua città natia non potevano assicurare un futuro tranquillo. Poi questa scoperta, a sorpresa, persino per lei, che poteva lavorare nel campo pubblicitario. Ecco allora l’invio dei curriculum, i colloqui, infine il lavoro.

    All’inizio la nostalgia era stata forte, le mancava la presenza della famiglia, la vicinanza di sua madre, gli amici. Poi era stato più facile, il lavoro l’assorbiva molto. Viola era stata subito collega e amica, la sua indole generosa l’aveva accolta con calore, si era sentita un po’ a casa.

    Nino l’aveva conosciuto a casa di una collega che aveva organizzato un piccolo party. Tea era stata invitata insieme ad altri dell’ufficio. Voleva divertirsi, conoscere gente, aveva accettato di cuore.

    Dopo la disastrosa fine della sua ultima storia non si era messa con nessuno in modo serio, non voleva impegnarsi al momento, né avere complicazioni. Voleva compagnia, ma senza troppi progetti.

    Nino l’aveva adocchiata subito, era stato subito molto carino con lei, colpito dalla sua avvenenza. Era partito con tanti commenti discreti ma galanti, non l’aveva lasciata per tutta la sera, un vero assedio romantico.

    Tea si era sentita gratificata da tante attenzioni, aveva bisogno di riconciliarsi con gli uomini. Era gentile, un bel ragazzo anche se non appariscente, soprattutto non le chiedeva niente. Avevano cominciato a frequentarsi, all’inizio solo come amici, poi qualcosa di più.

    Tea in fondo aveva avuto un’educazione tradizionale anche se non bigotta. Nella sua mente il sesso doveva sempre essere associato il più possibile con l’ amore. Poi era cambiata.

    Bullshit, pensava spesso, è così che si perde il meglio della vita. Era sottinteso che erano liberi entrambi, che vivevano il bello di una relazione leggera, divertente per il sesso, quello che ci voleva in quel momento per lei. Aveva deciso di prendere la vita come veniva, giorno per giorno.

    A che serve pianificare, fare progetti sull’amore? Basta un niente per mandare tutto all’aria.

    Il passato ne era un esempio. Il Carpe Diem era diventato il suo motto. Quindi Nino e quello che entrambi potevano donare, una storia che non era una storia. Si incontravano, facevano all’amore, condividevano momenti piacevoli ma poi ognuno andava avanti nella propria vita. Lui sembrava più disposto ad un’eventuale evoluzione del rapporto, ma aveva capito che non era il caso di insistere, di fare pressione. Aveva spesso uno sguardo innamorato, questo era un cruccio per lei. Ma la sola idea di dividere la vita con lui le faceva venire malinconia. Nino era uno per compagnia, un buon amico, nient'altro, non poteva forzare i sentimenti, certe cose non vengono a comando.

    Ancora a volte si chiede se era stata una buona idea trasferirsi nella grande metropoli, lei così provinciale, così mediterranea. Ma bisogna pur avere delle ambizioni, vero Tea?

    Certo che al lavoro è ancora dura cercare di fare un po' di carriera quando sei giovane e donna. Scegliere di lavorare per la pubblicità, da dove era saltato fuori? Lei che era convinta di diventare un'insegnante di lingue straniere, d'inglese, come sua madre. Già si vedeva alla cattedra, parlare in lingua, fare bella figura, sguardi interessati. Poi la realtà, tutta diversa. Brevi occasioni di lavoro, a volte scomode da raggiungere, ambienti diversissimi a seconda dell’indirizzo di studio.

    Tutta una cagata, quando ti ci trovi dentro è tutto differente. Bastava parlare con l'amica Linda per sfatare tutto, lei che insegnava per davvero, sempre. Altro che bella figura, era già tanto domarli quei ragazzini, Linda se ne tornava a casa demoralizzata tante di quelle volte.

    Si sta facendo tardi. Colazione veloce, soliti cereali, un caffè, partenza, slalom per le strade intasate di macchine e gente, metrò. Che palle ragazzi, possibile che la mia vita sia sempre uguale? Quando avrò il mio momento – pensa Tea – l'epifania che mi cambierà la vita?.

     Ormai la letteratura studiata serviva solo per analogie, parallelismi: Dove incontrerò il mio Mr Darcy, si chiedeva, esiste un Mr Darcy per me? Devo crederci, se no è tutta una shit, merda.

    2. The office.

    «Ciao Tea. Tutto bene?»

    Viola, come sempre gentile, le dà il saluto, una delle poche persone che non pensa di fregare e sopraffare gli altri. «Ci sono persone che ti fanno sperare per l’umanità», un complimento che spesso le faceva. «Viola tu sei una di queste». L’amica le era molto affezionata.

    «Ok, sono un po' tesa per la presentazione del progetto, quello sulla nuova linea di assorbenti, è un mese che ci lavoro, anche se non a tempo pieno ovviamente. Il boss ci riempie di richieste, il più delle volte urgenti.»

    «Vai tranquilla, non innervosirti, andrà alla grande, vedrai.» Viola e il suo tono rassicurante agiscono come un toccasana.

    Ha bisogno di promuovere quel progetto, accidenti se ne ha bisogno, avrebbe significato più soldi, la speranza di una casa diversa, non ammobiliata, forse nuove possibilità.

    Giorgio come sempre le guarda il sedere, valuta il vestito, lo sguardo viscido che va da tutte le parti.

    Apparentemente potrebbe apparire quasi come una persona per bene, in fondo ha un suo stile nel vestire, non si può considerare brutto anche se non proprio attraente.

    Finché non guarda una donna e sfoggia il suo sorriso da iena, Tea ha pensato quando l’ha conosciuto meglio.

     Sono notorie le sue ossessioni, quasi uno stalker dello sguardo. Sembra un personaggio dickensiano, pensa Tea, quello che era un viscido con uno sguardo di serpente, che aspetta la preda, chi era Uriah Heep? In David Copperfield?.

     Ogni tanto si fa questi test mentali, per non dimenticare, la letteratura ancora per lei è un'essenza, qualcosa di vivo, che ti fa immaginare. Ignorandolo per non deconcentrarsi cerca di riandare con la mente al progetto, a come essere accattivante nella presentazione. Con Giorgio dovrebbe collaborare, lavorano nello stesso ufficio. All’inizio, con molta ingenuità gli sottoponeva le sue idee, gli chiedeva se quello che faceva poteva andar bene. Poi, con il tempo, si era resa conto che cercava di smontarla, sminuirla. Quasi sempre trovava delle critiche, anche senza motivarle, era sempre pronto a deriderla facendo del falso spirito. In breve la ostacolava, aveva percepito il potenziale di Tea, temeva per la sua carriera e posizione privilegiata.

    Viola, sempre attenta a quello che le succedeva intorno, all’inizio non le aveva detto niente, non voleva rogne. Ma quando poi erano diventate più che colleghe, amiche sincere, l’ha messa in guardia, le ha svelato dei retroscena che le hanno chiarito tante cose.

    Col cavolo chiederò più il suo parere. Non solo devo sopportare le sue occhiate lascive, dovrei anche dargli la soddisfazione di sentirsi superiore? Tea si era detta con rabbia. Ma, come si dice, bisogna fare buon viso a cattivo gioco, in un ufficio bisogna convivere delle ore con persone che spesso non ti piacciono ed è molto più saggio non esprimerlo chiaramente. Tea quindi è cortese ma distaccata, non si lascia coinvolgere. Va avanti per il suo scopo, cerca di fare i fatti.

    Il boss, Filippo Martelli, Mr Hammers, come lei lo aveva tradotto nella sua mania di inglesizzare, faceva onore al suo cognome. Ti martellava senza pietà finché non ti spremeva l'ultima energia, per poi prendersi tutto il merito, ovvio. Lei apparteneva a quella schiera di donne che aspettano la loro occasione, che devono dimostrare di più proprio in quanto donne. La realtà era questa se non ti volevi accontentare di un solo ruolo e dello stesso stipendio a vita.

    Come evocato sente che il boss la chiama, «Meeting point, il mio ufficio» dice a tutti.

    Questa moda dell'inglese, si dice Tea, fa proprio ridere, fa sembrare tutto più figo, professionale, che cagata.

    L'ufficio è situato ai piani alti di un grattacielo al centro commerciale, la vista della città è imponente, fa sentire importanti mentre si è seduti, sovrastando i palazzi e i negozi.

    Certo il posto fa le persone, pensa Tea, metti un idiota in cravatta dietro una di queste scrivanie e dopo un po' comincia a cambiare. Non che Mr Hammers fosse un'idiota, sicuramente stronzo e competitivo sì, come i cani in una corsa. Spesso si sentiva il suo sguardo addosso, l'ironia dello sguardo, pronto a cogliere la minima defaillance dei suoi dipendenti, bisognava sempre arrivare ai fatti, non erano ammesse divagazioni, prima il prodotto, il rendimento, quanto si può calcolare di profitto.

    Ci credo che ha lo yacht e si fa le vacanze a Ibiza, pensa Tea, i soldi chiamano i soldi.

    Il boss ne era la prova vivente, ricco ed egoista da morire.

    Giorgio, il viscido ratman (espressione coniata da Tea da un misto di napoletano e inglese, dalla parola rattuso, lascivo e uomo, man) si è avvicinato, con nonchalance, cercando di buttare una mano sui fianchi di Tea che si è intanto seduta al computer per mandare sul display il suo progetto. Prevenendo la sua mossa lei si sposta all'improvviso, lasciando Giorgio con un'espressione seccata. Alla prima occasione non l'avrebbe lasciata in pace, lo sa bene . Si comporta così con tutte, non c'è modo di liberarsene, troppo raccomandato, troppo abile nel suo lavoro, troppo intoccabile.

    «Allora, Signorina Liotti, ci illustra la sua idea sul prodotto? Come pensa di impostare la pubblicità?» le chiede il boss.

    «Pensavo di partire con un video», comincia Tea, cercando di non lasciar trapelare il nervosismo.

    «Una giovane donna, sui 30 anni al massimo, cammina per la città. In gonna, camicetta e tacchi alti, una donna di successo, in carriera, capelli lunghi sciolti sulla spalle, andamento flessuoso, sensualità confortante, non aggressiva, sorriso luminoso e gentile. Gli uomini la guardano con ammirazione, lei ricambia gli sguardi con gentilezza e distacco nello stesso tempo, dando l'immagine di una donna che si sente bene nella propria pelle. Metterei come sottofondo una musica un po' romantica, sognante, l'atmosfera è ricca di vibes positive. Alla fine lo slogan, IL PIACERE DI ESSERE DONNA, SEMPRE, e l'immagine dell'assorbente con la marca.»

    Il boss la osserva per un lungo momento, lo sguardo indecifrabile, poi, con sua grande sorpresa le dice che ha fatto un buon lavoro, terranno in considerazione l'idea, naturalmente la ditta committente deve approvare. Tea non crede alle sue orecchie, è la prima volta che riceve un apprezzamento così incoraggiante, per un momento si sente euforica, quasi felice.

    Forse è arrivato l'agognato momento, l'aumento di stipendio, il mio ruolo significativo all'interno dell'ufficio.

    Quanti sogni le frullano per la testa in un momento, sa bene che il tutto potrebbe non portare a niente, quante volte le è successo in passato. Cercando di non metterci troppo la speranza torna alla sua scrivania, ogni lunedì ci sono le cose in sospeso da sistemare. Viola le si avvicina con un caffè per lei. «Grande Tea, vedrai che ci sarà il botto.» Le offre il bicchiere con un sorriso.

    Sempre qualche parola buona, Dio la benedica, pensa Tea, è davvero una fortuna averla al lavoro.

    «Grazie Viola, sei un'amica. Come stanno i bambini?» Le chiede con premura.

    «Bene, grazie, se tralasciamo il weekend con Luca con la febbre

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