Nostalgia al futuro

Di Federico Pacciani

La silloge d’esordio dell’autore è un viaggio, circolare ma aperto al
domani. La prima parte ha carattere più intimista, mentre la seconda una più spiccata sensibilità sociale. I temi prevalenti delle poesie sono il ricordo, la mancanza, l’incomunicabilità e l’alienazione del mondo moderno. Il tono generale vuole però essere lieve e a tratti ironico, con frequenti rimandi alla musica ‘leggera’.

Nato a Siena nel 1986, si occupa di sostenibilità ma la sua passione è la scrittura. Dopo una laurea in Storia del giornalismo, ha da poco conseguito una seconda laurea in Lettere moderne. I suoi interessi spaziano dal poliziesco alla world literature, passando per la fantascienza e la poesia. Di recente ha pubblicato due articoli
accademici e ha frequentato un laboratorio poetico con Aldo Nove.

• Lingua: Italiano
• Editore: Controluna
• Data di uscita: 1 mar 2023
• ISBN: 9791222074337

Anteprima del libro

Prefazione

Non è certo un caso raro che un giovane scriva poesie, tutti ne abbiamo scritte: quasi sempre, per poi dimenticarle (come molte altre cose), ma spesso succede anche, a dire il vero, che molti insistano a scrivere versi da adulti serbando e coltivando in quelli un sentore ed un prolungamento di adolescenza. Molto più raro, invece, che un giovane dia prova ai suoi esordi di saper tradurre compiutamente in poesia il mondo suo interiore e quello di tutti; e questo è il caso di Federico Pacciani, che ho incontrato studente nelle aule universitarie ed ho scoperto più tardi poeta. Nelle pagine di Nostalgia al futuro, infatti, si depositano con una loro intensità icastica immagini pregnanti (il «cane ciambellano», la «mummia longobarda», la «montagna sacra imbrattata di napalm») e attimi rubati alla disumanità che ci circonda: così è per «l’intesa» con la «cagnetta sveglia»