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Nessuno nasce pulito
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E-book291 pagine1 ora

Nessuno nasce pulito

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Info su questo ebook

La raccolta intitolata “Nessuno nasce pulito” contiene poesie esperienziali. La singolare titolazione prende spunto dalla condizione embrionale, “sporca”, di ogni lirica nascente che con lentezza, dopo un lavoro di analisi interiore da parte dell’autore e di limatura del testo, giunge al lettore nella versione pubblica, “pulita”: egli, il lettore, può solo intuire il percorso intrapreso dal poeta, farlo proprio senza l’urgenza dell’interpretazione. Si tratta di una “raccolta di formazione”: elencate in ordine alfabetico, per interrompere la consequenzialità cronologica tra i vari componimenti, le poesie selezionate rappresentano folgorazioni e intermittenze della mente con cui il poeta registra stati mentali, impressioni, epifanie appartenenti al suo vissuto. Sono un “manifesto esistenziale” in cui riconoscersi e farsi riconoscere. È una poesia urbana, quotidiana, che non ricerca una lingua pura, panica e arcaica; non insegue la tradizione. La parola utilizzata in questa raccolta non è una mimesi della realtà né del parlato. È una voce autentica, che adopera slittamenti di senso e si pone contro la linearità sia geometrica (la posizione della scrittura nello spazio del foglio) che di pensiero.
LinguaItaliano
Data di uscita27 ott 2016
ISBN9788892634664
Nessuno nasce pulito
Autore

Michele Nigro

Michele Nigro, nato nel 1971 in provincia di Napoli, vive a Battipaglia (Sa). Ama leggere, ama i libri e si diletta nella scrittura di racconti, poesie, brevi saggi, articoli. Ha diretto la rivista letteraria Nugae-scritti autografi fino al 2009 e attualmente cura il blog personale Nigricante, http://michelenigro.wordpress.com

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    Anteprima del libro

    Nessuno nasce pulito - Michele Nigro

    Sommario

    Prefazione

    Premessa

    (P)ossession(e)

    A parte

    A prophecy

    A world of words

    Acidità di cervello

    Alta fedeltà

    Alterare lo schema

    Ammazzare lo spazio

    Anergia

    Anestesia

    Animo autunnale

    Appointment

    Aria incondizionata

    Aritmia

    Armistizio

    Arrivando di notte

    Assertiveness

    Atarassia

    Au revoir

    Autoeredità

    Autoscatti

    Beautiful reader

    Belli dentro

    Bevo per ricordare

    Born on the Fourth of July

    Brutta

    Call me Michael!

    Canoniz-action

    Case

    Chair à canon

    Che il cielo ti sia lieve

    Chi non l'ha visto?

    City Lights

    Come mi vuoi?

    Comparsata

    Con tutta la musica che posso

    Corri ragazzo, corri!

    Cosmic Democracy

    Crossroads

    Crudeltà

    Cultura non richiesta

    Cuore bambino

    De vita solitaria

    Del non viaggiare intelligente

    Devozione

    Di che morte sorridere

    Digiuno

    Disfatta

    Distant Worlds

    Divertissement

    Dylan

    Elders

    Elementi

    Embrionale

    Eremo

    Eros e Thanatos

    Esistere

    Esortazione antifuturista del sabato sera

    Estate

    Evolution

    Existence

    Fede primitiva

    Filogenesi

    Forma e Sostanza

    Frame

    Free Highway

    Fuga in avanti

    Fuoco amico

    Generation

    Genitalia

    Ghost

    Giorni a venire

    Gli occhiali sono lo specchio dell'anima

    Goleto

    Grasso che cola

    Hope

    Hope (2)

    Hüzün

    I due lati della casa

    Iconoclastia

    Ikebana

    Il gatto di Istanbul

    Il Limite Ignoto

    Il ricordo di sé

    Il silenzio quando non credi

    Il viaggio

    Il vizio

    Il vuoto e la città

    Imbrunire

    Imbrunire (2)

    Impermeabile

    Imprinting

    In itinere

    In morte del batterista

    Inchiostro elettronico

    Invisible Touch

    Iperestesia

    Je est un autre

    Katana Club

    La caduta

    La casa degli orologi fermi

    La crasi del settimo anno

    La lingua batte dove la mente vuole

    La locomitiva

    La nobiltà del silenzio

    La promessa della libertà

    La saggezza della pelle

    La scatola di Skinner

    La strada

    La strada del ritorno è più facile

    L'abitudine di andare

    L'alternativa

    Lampara

    L'angolo

    L'attesa

    Le idee sono finite

    Le radici della serenità

    Le sabotage

    Lentamente

    Liberté, Égalité, Physicalité

    Limbico on the moon

    Limbo

    Linee programmatiche

    Living & jazzing

    Lo stupore per l'amore ritrovato

    Madre & Moglie

    Marciapiedi

    Meno pausa, meno male

    Misunderstood

    Moto circolare uniformemente accelerato

    Munnezza

    Narcisismo del noi

    Nero dove nero non ce n'è

    New points of view

    Non abito più qui

    Non andammo mai su Plutone

    Non avrai altro Dito all'infuori del medio

    Non è più il tempo

    non è più tempo di maiuscole

    Notturno lucano

    Oktoberfest

    Omissis

    Ora illegale

    Orienteering

    Ossa

    Passi notturni: i prodromi

    Pause

    Pensione esotica

    Pièce

    Poiesis

    Postcards

    Postfuturismo

    Preghiera quasi laica del camminatore

    Presepe morente

    Principio di indeterminazione della rondine

    Promo

    Psicogeologia

    Quello che è

    Receptionist

    Regredito

    Resina

    Riconoscersi

    Ricordi atomici

    Rimani nella luce

    Rispettare la lentezza

    Ritmo circadiano

    Ritornanti

    Ritorni

    Rock di sera… buon tempo si spera!

    Sangue sparso

    Satollite

    Scala di grigi

    Scie comiche

    Scraping

    Se non ritornerete come bambini

    Se un giorno un corpo

    Self-destruction

    Sensualità domestica

    Senza titolo

    Senza titolo (2)

    Settembre

    Sogno o son testo?

    Sogno rapace

    Sol Invictus

    Sotto la cenere

    Space irony

    Speranza ciclica

    Subway Poetry

    Sufismo occidentale

    Tempesta solare

    Tempo al tempo

    Temporale estivo

    The End

    Tienimi con te

    Time-lapse

    Titanic senza iceberg

    Tombe urlanti

    Tout est pardonné

    Train Station

    Trainspotter

    Tutto è flusso

    Ultimo tag a Parigi

    Vanity Fair

    Vecchia guardia

    Vedere non è guardare

    Wake up and Repeat

    Wall

    Web Killed the Video Star

    Web Poetry

    Windows

    Wounds

    Živago

    APPENDICE

    Postfazione

    RINGRAZIAMENTI

    NOTE BIO-BIBLIOGRAFICHE e CONTATTI

    Michele Nigro

    Nessuno nasce pulito

    poesie esperienziali

    edizioni nugae 2.0

    Copyright – 2016 Michele Nigro
    Tutti i diritti riservati
    1ª edizione: settembre 2016

    a Francesca

    Prefazione

    Leggendo l'opera di Michele Nigro, fin da subito si evince la sua ecletticità: dai temi trattati al modo in cui li tratta, nonché le poliedriche critiche che lancia.

    Come in ogni autore, si possono ritrovare degli elementi che lo fanno accostare ai grandi. Personalmente, forzando un po' la ricerca, in alcuni passaggi ho ritrovato gli errori di sempre dell'uomo e la solitudine del mondo di Quasimodo e il Montale del spesso il male di vivere ho incontrato, nonché alcuni temi felliniani (la strada) ma anche il vagare dei gabbiani del Cardarelli.

    Tuttavia lo stile di Michele Nigro è unico, personalissimo, con chiari riferimenti alla sua variegata formazione, cosa che ne fa un autore completo.

    Padroneggia il linguaggio, alquanto ricercato, tanto che le sue poesie sono ricche di minuzie che creano nel lettore vere e proprie immagini. Ottime le costruzioni sintattiche (diverse dislocazioni), utilizza ossimori (prigionieri liberi, presente assente), scomoda l'antropologo Marc Augé e i suoi non luoghi.

    Mentre l'opera è pregnante di scienza e filosofia, la religione viene sfiorata, vorrebbe quasi accantonarla, ma il palese laicismo deve necessariamente confrontarsi con la filosofia e la religione.

    La sua opera è un viaggio sulle ali dell'incertezza, con continui attacchi al presente, un ciclico tornare indietro per la preoccupazione di aver vissuto male, o quantomeno di non aver vissuto fino in fondo la propria vita. Non c'è paura, però, né del buio né dell'avventura.

    Tutto nasce dalla perdita dei valori, traditi da un consumismo esistenziale, e per questo è critico sul mondo d'oggi, tanto da sentirsi quasi un estraneo in questa generazione liquida, dove gli uomini innalzano sepolcri mentre sono vivi, a differenza degli animali.

    La vita è vista come un continuum, di cui l'uomo è solo un brevissimo segmento, nel quale occorre cercare sé stessi, continuandosi a voltare indietro mentre immagina il futuro, e quasi dimentica (volutamente?) il presente: si affida ai messaggi in bottiglia e alla rete, sempre per andare oltre il moderno disordine esistenziale, per superare l'ostacolo.

    C'è un continuo orientarsi, quasi si fosse smarrito (la selva oscura di Dante?), per ritrovarsi: un voltare pagina con un tocco personale. Magari oniricamente ritrova fiducia e speranza.

    Passa, attraverso varchi spazio-temporali, dai rimedi della nonna ai probabili futuri, poiché questa è, giustamente, un'epoca di passaggio.

    Si è immersi nella natura con tutti i sensi, a coglierne l'insegnamento.

    Il passaggio è difficoltoso (un passo insicuro), andando alla ricerca di sé stesso (il vero spettacolo della vita interiore): a volte la solitudine ricercata serve! La suprema azione della poesia sul caos: è la poesia l'ancora di salvezza?

    C'è il rischio di ritrovarsi in un circolo vizioso e continuare così ad avere rimpianti per quello che non è stato.

    Dall'antica saggezza, grazie a un ponte, a dei gesti liberatori, si passa nel futuro, poiché tutto sembra essere rimandato ad altro tempo, in attesa che germoglino nuove speranze (disperata voglia di vivere). C'è quasi l'illusione di una nuova giovinezza. Se non si coglie l'attimo si perde l'ennesimo tramonto.

    Il sentimento è parallelo alla razionalità, non c'è frontiera se non nel cuore e nella mente, e il viaggio deve continuare senza il fardello di memorie da portare dietro, alla ricerca di una nuova memoria (senza tempo), quindi occorre essere pronti a ricominciare e non bisogna fermarsi, perché ripartire è fondamentale.

    Antonio Scarpone

    Premessa

    Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler essere niente. A parte ciò, ho in me tutti i sogni del mondo.

    Álvaro de Campos (Fernando Pessoa), Tabaccheria

    Come abbozzi di frasi scombinate, condensate intorno a nuclei imperfetti d'indecisione cronica, così le nostre personalità, tra correzioni, metadati dell'io, traslazioni, cancellature, cadute sintattiche, pentimenti lessicali, omissis, ripensamenti legittimi e pezzi di esistenza aggiunti nonostante la memoria remi contro, prendono vita tra le distrazioni volute o subite delle giornate-fiume pensate per noi dal marketing, nomi e cognomi ereditati e impegnati dietro condanne a piede libero travestite da scelte. La chiamano cultura sociale, e ti tocca perché senza non funzioneresti nel meccanismo che ti è capitato in questo angolo d'universo.

    Flussi di coscienza catturati per

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