I segreti della vita e i segreti dell’aldilà

Di Maurizio D’Antona

Sottile è il confine che separa il nostro mondo da quello delle anime, tanto sottile da diventare in certi punti inesistente: così le anime influenzano l’esistenza dei vivi, attaccandosi a loro per affetto, per rabbia, per tristezza o antichi rancori. 
L’autore racconta la sua esperienza come maestro di costellazioni familiari e sensitivo, ruoli e capacità che gli hanno permesso di scoprire i segreti della vita ultraterrena, aiutando tantissime persone a liberarsi di pesi che gravavano su di loro da generazioni e altrettante anime a raggiungere la pace. 

Maurizio D’Antona è nato Bologna il 24 aprile 1955 a Bologna, dove tuttora vive. È laureato in Psicologia all’Università di Roma Unicusano. Ha seguito i corsi di Hellinger sulle costellazioni familiari in Germania e in Italia a Bressanone e a Milano. All’Università Popolare del Mediterraneo a Fermo nelle Marche ha conseguito l’attestato di operatore olistico del benessere nel campo delle costellazioni familiari
La vita dell’autore è stata un lungo percorso di avvicinamento alle costellazioni familiari.
Ha studiato per tutta la vita le religioni e le culture olistiche.
Con la scoperta delle costellazioni familiari come lui dice “ho avuto le risposte che cercavo e tutto mi è stato chiaro”.

• Lingua: Italiano
• Editore: Gruppo Albatros Il Filo
• Data di uscita: 31 gen 2023
• ISBN: 9788830677142

Anteprima del libro

cover01.png

Maurizio D’Antona

I segreti della vita e i segreti dell’aldilà

© 2022 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma

www.gruppoalbatros.com - [e-mail]

ISBN 978-88-306-7114-0

I edizione febbraio 2023

Finito di stampare nel mese di febbraio 2023

presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

Distribuzione per le librerie Messaggerie Libri Spa

I segreti della vita e i segreti dell’aldilà

Nuove Voci

Prefazione di Barbara Alberti

Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

Non esiste un vascello come un libro

per portarci in terre lontane

né corsieri come una pagina

di poesia che s’impenna.

Questa traversata la può fare anche un povero,

tanto è frugale il carro dell’anima

(Trad. Ginevra Bompiani).

A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

Una vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterley. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un po’ più grosso del solito. Aprì la giacca, dentro aveva nascosto i 4 volumi di Guerra e pace, e mi disse: Che me ne frega, a me del cenone. Io, quest’anno, faccio il Natale dai Rostov.

Sono amici pazienti, i libri, ci aspettano in piedi, di schiena negli scaffali tutta la vita, sono capaci di aspettare all’infinito che tu li prenda in mano. Ognuno di noi ama i suoi scrittori come parenti, ma anche alcuni traduttori, o autori di prefazioni che ci iniziano al mistero di un’altra lingua, di un altro mondo.

Certe voci ci definiscono quanto quelle con cui parliamo ogni giorno, se non di più. E non ci bastano mai. Quando se ne aggiungono altre è un dono inatteso da non lasciarsi sfuggire.

Questo è l’animo col quale Albatros ci offre la sua collana Nuove voci, una selezione di nuovi autori italiani, punto di riferimento per il lettore navigante, un braccio legato all’albero maestro per via delle sirene, l’altro sopra gli occhi a godersi la vastità dell’orizzonte. L’editore, che è l’artefice del viaggio, vi propone la collana di scrittori emergenti più premiata dell’editoria italiana. E se non credete ai premi potete credere ai lettori, grazie ai quali la collana è fra le più vendute. Nel mare delle parole scritte per esser lette, ci incontreremo di nuovo con altri ricordi, altre rotte. Altre voci, altre stanze.

Tutto ciò che avete sempre sognato di sapere sulla vita e sull’aldilà.

Iniziando questo libro mi sono posto il problema di quale fosse la motivazione principale che mi aveva spinto a scriverlo.

In questi anni il mio lavoro mi ha portato a imbattermi in svariate problematiche che, attraverso il metodo delle costellazioni familiari, ho risolto.

Ho visto in modo evidente come il fattore comune che legava questi eventi problematici e situazioni di stress era l’anima. C’è una profonda ed esasperata dicotomia tra anima e mente nella società odierna. In pratica la mente, dominata dagli istinti e facilmente manipolabile (come i mass media sanno bene), ha preso il sopravvento sull’anima in cui risiede il nostro Sé che sa ciò che è bene per noi e che dovrebbe dominare la mente, poiché questa è solo uno strumento per raggiungere lo scopo dell’anima. Non l’inverso. Nel tempo, sempre più la mente e l’istinto hanno dominato l’essere umano e questo ha portato a gravi disequilibri nel mondo, creando ingiustizie e disparità, alimentando l’odio, la rabbia e quindi a cascata le guerre, i genocidi, il femminicidio, ecc.

Il mio intento con questa libro è quello di dare gli strumenti per recuperare il dominio dell’anima sulla mente perché l’essere umano ritrovi così l’equilibrio e la pace. L’anima è venuta sulla terra per vivere esperienze di amore e di gioia, non di dolore.

Ecco, il mio obbiettivo è molto ambizioso ma se questo libro sarà servito anche solo a uno di voi, il seme sarà gettato e l’universo sarà già diverso e il cambiamento sarà possibile.

Grazie a mia moglie e ai miei figli, dedico a loro questo pensiero.

LA CURA DELL’ANIMA

Questa tecnica contempla in sé varie esperienze che vanno dalla quantistica alla psicologia, infatti per alcuni versi prende spunto dalla psicologia ma lo svolgimento travalica la scienza tradizionale per sconfinare nella medicina olistica, visto che guarda nell’anima dell’individuo e cerca le ragioni inconsce che portano a certi avvenimenti nella vita.

Quindi prende spunto dall’ipnosi di Milton Erickson, dallo psicodramma di Moreno, la gestalt di Perls, la terapia familiare, senza tralasciare Jung, Freud e altri illustri che avevano intuito le implicazioni della familiarità nella vita della persona Ma sintetizzando al massimo, le costellazioni familiari hanno una storia che ha la sua origine dagli studi della psicologa Schützenberger che ne 1920 intuisce il legame che unisce i componenti della genealogia della famiglia e lo espone nel famoso libro La sindrome degli antenati. Successivamente il grande studioso Bert Hellinger sviluppa questa tesi scoprendo tre leggi che agiscono nell’ambito familiare e con le costellazioni familiari dimostra che i drammi antichi degli avi influenzano l’esistenza dei parenti in vita limitandola pesantemente e che alcuni individui in particolare, per ragioni complesse, sono in risonanza con questi drammi.

Le costellazioni familiari sono una metodologia in parte olistica perché cerca di spiegare i legami tra l’anima e la persona, in pratica tra l’aldilà e la vita terrena. È un percorso affascinante perché mostra come le leggi che governano la vita terrena influenzano la vita dell’aldilà e come sia vero anche il contrario, e quindi apre la prospettiva a un interfacciarsi continuo tra la dimensione che noi definiamo dell’aldilà e quella terrena.

Ciò in fondo è in piena sintonia con le leggi di quantistica per cui tutto è energia e tutto è in risonanza con l’insieme.

Tecnicamente le costellazioni familiari hanno una base empirica per cui c’è un’analisi del problema che viene fatta tramite una semplice domanda del cliente che espone il suo problema principale, l’operatore olistico, partendo da una percezione di quello che viene definito un campo quantico, prende alcune persone che non conoscono nulla della famiglia del cliente e mette in campo quello che si può definire una rappresentazione della genealogia del cliente, per esempio il padre, la madre il nonno, il bisnonno ecc.

In maniera sorprendente, tutte le dinamiche nascoste inconsciamente vengono a galla e si mostrano con chiarezza e l’operatore olistico le gestisce con grande esperienza usando tecniche appropriate per sciogliere i blocchi che limitavano la vita del cliente.

Facciamo un esempio pratico per far capire meglio il meccanismo: il cliente in questo caso è una donna che si sente sempre triste e melanconica e non riesce ad esprimere l’amore verso i figli.

Chiamo tre persone – che io chiamo madre, nonna, bisnonna – parenti della cliente. Queste persone sono