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Il libertino che mi ama
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E-book116 pagine1 ora

Il libertino che mi ama

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Info su questo ebook

Violet e Zachariah devono fare una scelta e solo il tempo dirà se sceglieranno l'amore.

Lady Violet Keene da un po' ama segretamente Zachariah Barton, il marchese di Merrifield. Il marchese non sembra accorgersene e lei decide di rinunciare a quel sogno, soprattutto perché litigano molto spesso. Quando uno scandalo minaccia di distruggere la sua reputazione, Violet deve prendere una decisione. Convivere con le conseguenze o sposare l'unico uomo che ha sempre adorato, anche senza una promessa d'amore.

Zachariah non crede di valere abbastanza per Violet, ma ciò non significa che non gli importi di lei o che non riuscirebbe a proteggerla se necessario. L'amore non deve essere parte del loro patto. Stanno entrambi meglio senza quella volubile emozione.

Entrambi hanno delle scelte da fare e solo il tempo dirà se l'amore diventerà parte delle loro vite.

LinguaItaliano
EditoreMG Press
Data di uscita20 mar 2024
ISBN9781667471570
Il libertino che mi ama

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    Anteprima del libro

    Il libertino che mi ama - Dawn Brower

    Il libertino che mi ama

    IL LIBERTINO CHE MI AMA

    DAWN BROWER

    INDICE

    Prologo

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Epilogo

    Qualche Info Su Dawn Brower

    Libri Di Dawn Brower

    Estratto: Sempre Il Mio Visconte

    Prologo

    Estratto: Uno Scandaloso Conte In Meno

    Capitolo Primo

    PROLOGO

    Primavera 1866

    L'amore non è sempre sinonimo di lieto fine...

    Lady Violet Keene voleva crederci, ma non era una sciocca. L’alta società non permetteva all'amore di sbocciare. La società aveva delle aspettative e l’amore, sfortunatamente, non ne avrebbe mai fatto parte. Per lei, figlia di un conte, ciò significava che avrebbe dovuto trovare un marito. Preferibilmente uno con un titolo prestigioso e un reddito annuo elevato, ma purché si sposasse, non aveva molta importanza. La parte riguardante il matrimonio invece sì.

    Oggi la sua migliore amica, Lady Francesca Kendall, stava per sposare il duca di Lindsey. Non poteva essere certa se avrebbero avuto un matrimonio di successo. Agli occhi del mondo, Francesca aveva realizzato qualcosa che molte donne sognavano. Avrebbe fatto un matrimonio favoloso sposando un duca. Ci sarebbero state diverse madri deluse una volta che la notizia del matrimonio si fosse sparsa nel vortice dei pettegolezzi. Francesca sarebbe stata più felice se il suo matrimonio non fosse stato una necessità. La sua amica era in una condizione delicata che affrettava la necessità del matrimonio.

    Violet sperava di non commettere mai un errore simile.

    Un matrimonio di convenienza non faceva per lei. Se avesse dovuto sposarsi, avrebbe voluto qualcosa di molto più significativo di questa fredda unione tra il duca di Lindsey e la sua amica. Anche se qualcosa le diceva che non era affatto freddo, ma un fuoco ribollente pronto a scoppiare. Gli occhi del duca erano infuocati mentre fissava la sua sposa. Forse c'era qualche speranza per loro. Potevano arrivare ad amarsi.

    Violet guardò l'altra persona nella stanza. Il marchese di Merrifield non sorrise. Fissò il duca e Francesca con fredda furia. Non capiva perché sembrasse così arrabbiato, ma avrebbe voluto schiaffeggiarlo. Non era stato lui ad essere costretto a sposarsi. Il minimo che potesse fare era cercare di sostenere il suo amico.

    Sospirò. Il marchese era il punto debole di Violet. Lo trovava insopportabilmente attraente. Ogni volta che si trovava nelle vicinanze, il suo sguardo vagava nella sua direzione prima di rendersi conto che lo stava fissando. I suoi capelli erano scuri come il cielo notturno e i suoi occhi erano di un azzurro così chiaro da sembrare quasi di ghiaccio. Quando lo sguardo di lui incontrò il suo, un brivido si diffuse in lei. Solo lui poteva guardarla e renderla bollente e gelata allo stesso tempo. Che Dio l'aiutasse, lo desiderava, ma non avrebbe mai potuto permettersi di cedere a quella tentazione.

    La cerimonia, per quel poco che comportava, finì.

    Francesca si rivolse a Violet e disse: «Grazie mille per essere qui. Non sarebbe stato lo stesso senza almeno una delle mie amiche ad assistere alla cerimonia... quel poco che c'era da vedere, comunque.»

    Violet si accigliò. «Io penso che lui ti ami.» Voleva crederci davvero, per il bene di Francesca.

    Francesca scosse la testa. «Non credo che Matthew sappia cos’è l’amore.» Sospirò. «Non dubito che provi desiderio. Che lo comprende e lo usi come un'arma. È abbastanza bravo in questo.» Si posò la mano sulla pancia. «Lo so fin troppo bene.»

    «Ma tu lo ami, vero?» chiese Violet in tono dolce. «Il modo in cui lo guardi...»

    Lanciò un'occhiata a suo marito. «La maggior parte delle volte rende abbastanza facile amarlo. Può essere dolce e attento.» C'era una certa malinconia nella sua voce mentre parlava. «Ma non è abbastanza.» La sua amica desiderava l'amore di suo marito. Il cuore di Violet soffriva per lei. «Cercherò di essere felice e di accontentarmi di quello che può darmi. Mio figlio adesso ha la protezione del suo nome e questa è l’unica ragione per cui l’ho sposato.»

    «Mi dispiace» disse Violet. Desiderava poter mostrare al duca quanto Francesca lo amasse e che aveva bisogno di molto di più da lui. La prese tra le braccia e la strinse forte. «Vuoi che venga con te a parlare con i tuoi genitori?»

    Scosse la testa e si staccò da Violet. «No, devo farlo da sola. Adesso vado. Vuoi camminare con me?»

    «Sì» disse immediatamente. «Certo che lo farò, ma non vuoi aspettare tuo marito?»

    «È occupato con il suo amico.» Sollevò un sopracciglio. «A proposito...» Francesca guardò il duca e il marchese. «Cosa succede tra te e il marchese?»

    «Assolutamente niente» disse. Non ci sarebbe mai stato niente tra loro. «Pensavo fosse interessante, ma ora conosco la verità. È davvero noioso.»

    Scivolarono fuori e iniziarono a camminare verso la casa di Violet. Quando raggiunsero Dresden Manor, si fermarono. «Entra. Iris ti starà aspettando. Passerò per una visita nel corso della settimana."

    «Verrai per il nostro tè settimanale, vero?» chiese Violet.

    «Non me lo perderei per nessuna ragione.» Abbracciò la sua amica. «Adesso vai prima che cominci a piangere. Non so perché sono sempre così emotiva.»

    «Ne hai diritto.» Violet fece un passo indietro. «È il giorno del tuo matrimonio. Ci si sposa solo una volta.» Sorrise. «Spero che tu sia felice.»

    «Lo sono.» Il suo sorriso vacillò un po', ma sembrava rassegnata. Violet trattenne le lacrime. Era tutto così ingiusto e non poteva fare a meno di odiare un po' il duca per aver ferito la sua amica. «Inoltre, presto avrò qualcun altro da amare.» Si mise la mano sulla pancia e sembrò quasi serena. Violet sperava che amare quel bambino avrebbe guarito parte del dolore.

    «È proprio vero» concordò Violet. «Buona fortuna.» Con quell'ultimo incoraggiamento, Violet la lasciò sola ed entrò.

    Era stata incuriosita dal marchese di Merrifield, ma dopo aver parlato con lui diverse volte e aver assistito al dolore di Francesca, Violet aveva deciso di non avere niente a che fare con lui. Era pessimo. Proprio come tutti i gentiluomini scandalosi. Due si erano sposati adesso e tre erano rimasti scapoli. Quante possibilità c'erano che si innamorassero? L’ipotesi azzardata da Violet era pari a zero. Finora solo uno sembrava amare veramente sua moglie: il conte di Winchester aveva sposato la cugina di Francesca, Adeline. Era stato il primo di quegli scandalosi signori a cadere. Il duca di Lindsey si era sposato, ma quanto all'amore, questo forse non sarebbe mai accaduto.

    I restanti tre: il marchese di Merrifield, il conte di Hampstead e il visconte di Goodland: probabilmente si sarebbero assicurati di non cadere in nessuna trappola. Quella era solo una delle ragioni per cui doveva tenersi alla larga dal marchese. La cosa più grande era che lei non voleva vivere tutta la sua vita senza amore, e lui sembrava incapace di dare il suo cuore a qualcuno.

    1

    UNO


    Dicembre 1866

    Violet guardò fuori dalla finestra del soggiorno. La neve fluttuava dal cielo in minuscoli cristalli di ghiaccio bianchi che erano meravigliosi, anche se spesso fastidiosi. L'inverno non era la sua stagione preferita, ma immaginava che la neve fosse preferibile alla pioggia. Almeno poteva contare sul fatto che i soffici fiocchi bianchi non la bagnassero completamente da capo a piedi. Eppure... preferiva di gran lunga i mesi primaverili ed estivi. L'accumulo di neve non consentiva spostamenti facili e odiava restare rinchiusa all'interno.

    «Perché sei così malinconica?» le chiese Iris.

    Si voltò verso sua sorella e aggrottò la fronte. Iris era sua sorella gemella, ma non erano identiche. L'unica cosa che avevano in comune era la stessa tonalità di capelli biondo dorato. Iris aveva gli occhi verdi e quelli di Violet erano azzurri. Oggi sua sorella indossava un abito da giorno giallo sole che si abbinava al suo umore altrettanto allegro. Violet lo trovò sgradevole. Non perché sua sorella non fosse bella o perché il comportamento

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