Sembrava un Paradiso

Di Lucio Montecchio

Sembrava un Paradiso è una raccolta di racconti, di parabole, di sogni e di speranze, che contengono il confronto con l’infinita promessa, con la presenza di un afflato spirituale e di una sacralità laica che si rinnova nel quotidiano. In queste pagine c’è un testamento umano, dentro e fuori la natura che ci circonda, troppo spesso data per scontata; sono storie che rimandano a un tempo che non ha collocazione e che può essere la via per il futuro. Ci troverete la gioia delle fatiche, la connessione con l’esterno da sé, la profonda consapevolezza che ognuno di noi è solo una parte del tutto: piccole e grandi istantanee di vita vissuta, immaginata o attesa. Vi si esplora il concetto di ‘coltivazione’, grazie alla forza del racconto civile e alla musica dolce della poesia, così da non perdere la memoria della nostra tragica e salvifica bellezza. È una chiamata a raccolta, per credere che ci possa essere un avvenire prospero o come minimo normale. Sono novelle d’ambiente, semi gettati su ciò che sta per nascere. Le donne e gli uomini che popolano le pagine di questo libro sono viandanti della volontà, coraggiosi messaggeri di tempo; un tempo che è misura, scansione, battito vitale. Perché la nostra esistenza inizia in una vallata in cui una coppia di ragazzi pianta le fondamenta di una casa solida, accende il focolare e si racconta storie al tramonto; una vallata che sembrava un Paradiso.

• Lingua: Italiano
• Editore: Ronzani Editore
• Data di uscita: 20 giu 2024
• ISBN: 9791259601728

Anteprima del libro

copertina

Lucio Montecchio

Sembrava un paradiso

Lucio Montecchio

Sembrava un Paradiso

RONZANI S.r.l. - © Ronzani Numeri

Via San Giovanni Bosco, 11/2 - 36010 Dueville (Vi)

www.ronzanieditore.it | [e-mail]

eISBN - 9791259601728 - Prima edizione digitale: giugno 2024

Nomi, personaggi, luoghi ed eventi narrati sono frutto di fantasia o sono usati in maniera fittizia. Qualsiasi somiglianza con persone reali, viventi o defunte, eventi o luoghi esistenti è da ritenersi puramente casuale.

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ISBN: 9791259601728

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Indice dei contenuti

Sembrava un Paradiso

Sembrava un Paradiso

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Un purgatorio eterno

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Miraggi

Quel Po che resta

Cane blues

Fotogrammi

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Gotica

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Neve d'Agosto

A passi lenti

Post scriptum

Ringraziamenti

VentoVeneto

39

VentoVeneto propone l’edizione di opere di autori di ieri e di oggi appartenenti a un areale veneto ideale, regione europea plurale che l’impronta di una comune, secolare civiltà unisce al di là dei confini politici e delle fratture storiche. Nomi affermati affiancano voci nuove di particolare valore e originalità. I titoli di questa collana raccontano il nostro passato e la nostra contemporaneità attraverso uno sguardo attento alle geografie e ai paesaggi di questa terra, alle sue culture e ai suoi mutevoli scenari socioeconomici. Animato da uno spirito di trasversalità, VentoVeneto è un luogo di ibridazione tra generi nel quale confluiscono sensibilità e scritture capaci di interpretare una terra complessa e ben più estesa di quanto si possa immaginare.

Sembrava un Paradiso

Lucio Montecchio

Sembrava un Paradiso

«Non c’era altro da fare che vagare sotto le stelle,

meglio se quelle dell’ovest».

Sulla strada , J. Kerouac

1

Chissà come faceva, il sole, a scavalcare la notte dopo aver incendiato il cielo ogni sera? Forse si spegneva come un fuoco e ogni mattina ne nasceva uno di nuovo? Un sole al giorno, sì: doveva essere senz’altro così.

Marco e Anna camminavano in silenzio, la bambina nel mezzo.

Ad ogni curva lui si fermava per riprendere fiato, si posava al bastone, sputava per terra, si tergeva la fronte col polso, sorrideva ad Anna e malediva quel viottolo erto.

Lei cadenzava i passi su una nenia, sempre la stessa; attenta a dove posava i piedi, che i sandali erano consumati. Un ruscello, anche un rigagnolo sarebbe bastato. Acqua. Fresca. Da bere. Da lavare via la polvere. Chissà dove andava a finire l’acqua, che i fiumi della pianura erano scomparsi? Forse colava nel ventre della montagna. Un grande, enorme fiume sotto ai loro piedi.

La bambina pensava che se fosse arrivato un vento forte forte, di quelli che spingono avanti le nuvole scure, si sarebbero riparati sotto a un anfratto e poi lei sarebbe uscita a guardare in alto e a farsi scivolare le gocce sul viso. E che sarebbe stato bellissimo.

2

Erano passate venti lune, da quando il Drago dell’Est aveva iniziato a seccare l’erba, gli alberi e il loro fiume.

Venti, forse di più.

Vai tu a misurarlo, il tempo...

Quell’ultima notte il Dio della Terra comparve in sogno ai loro padri: una cascata che gli sgorgava dalla destra e un bastone nella sinistra, a indicare le montagne incappucciate di bianco più in alto.

La mattina seguente i genitori decisero che i ragazzi avrebbero dovuto cercare una loro strada.

I padri donarono a Marco l’acqua e il fuoco, una lama di basalto, una capra nera e Lapo, il lupo che avevano addomesticato dopo avergli ammazzato la madre.

Le madri porsero ad Anna un rotolo di pelli, una vescica piena di semi da farina, un piccolo mortaio di legno, qualche striscia di carne affumicata e una zucca di unguento. Sua madre le mise al collo un amuleto di