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Cieco, muto e sordo
Cieco, muto e sordo
Cieco, muto e sordo
E-book85 pagine55 minuti

Cieco, muto e sordo

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Info su questo ebook

L’inutile viaggio alla ricerca di una conoscenza che si rivela impossibile, perché compiuta all’interno di una dimensione, interna o esterna, reale o fantastica, in cui tutto è sordo, cieco, e muto; cieco muto e sordo.
LinguaItaliano
Data di uscita18 ago 2014
ISBN9786050317862
Cieco, muto e sordo

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    Anteprima del libro

    Cieco, muto e sordo - Giuseppe Porzio

    Giuseppe Porzio

    Cieco, muto e sordo

    UUID: 50d9530e-26b8-11e4-8b92-27651bb94b2f

    This ebook was created with BackTypo (http://backtypo.com)

    by Simplicissimus Book Farm

    Indice

    Angelo

    Il perduto addio

    In memoria di Antonietta Fidanza

    L'ultima, e non lo sapeva

    Zitto, non respirare

    Una vita

    Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

    La bellezza della verità

    Tutto l'amore di dio

    La bianca ragazza dal rosso cappotto

    Il futuro

    La sicurezza di un ritorno

    Il cielo, le stelle e le bugie di San Lorenzo

    Una fermata

    Il pomeriggio perfetto

    Pesca e pancia

    Entropia

    Nove Luglio

    Aria

    Vabbé, e adesso

    Il divano dei pensieri

    Una tazzina di caffè

    L'immortale solitudine del dolore

    Fuochi di artifizio

    Innamorato

    ed hanno torto

    Sordo, cieco e muto

    Quando il buio

    Porzio Giuseppe

    Trenta o trentuno

    La morte si sconta vivendo*

    Quest’opera è stata rilasciata sotto la licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/o spedisci una lettera a Creative Commons, 171 Second Street, Suite 300, San Francisco, California, 94105, USA.

    Alla madre, alla ragazza e a se stesso.

    Per la vita, per l'assenza e per la follia.

    [ ... ] La paura che ho io di sbagliare a prendere qualche decisione, l'impossibilità anzi di prenderla, è la causa della mia indifferenza. Non vale dunque la pena ch'io soffra; perché non soffro soltanto per me ma anche per gli altri, io vivo così perché essi vivono insieme con me [ ... ]

    Federigo Tozzi, Tre croci

    - Talvolta si dimentica la vista e l'udito, e si perde interamente l'uso della parola. Eppure per un attimo si è ritornati in sé.

    Robert Musil, L'uomo senza qualità

    Angelo

    - Perché mi hai imprigionata, legata a questa sedia?

    - E me lo chiedi pure, hai anche il coraggio di chiedermelo?! Dobbiamo farla finita, e farla finita subito.

    - Ma che ti ho fatto, perché mi tratti così?

    - Ancora non capisci?! Tu, con quel tuo bel viso, quelle mani, quei capelli, quelle ali, mi hai rovinato la vita, me l'hai distrutta!!! Forza, dimmi, da quando ci conosciamo?

    - Da quando avevi tredici anni.

    - Già, e adesso ne ho venticinque, ma ti rendi conto?! E tu ci sei sempre stata, lì, a ricordarmi cose non vere, a dirmi che tutto si sarebbe avverato, che c'era sempre la possibilità d'incontrare una come te, esattamente uguale a te, e invece niente, sempre niente, bugie, solo bugie!

    - Mandami via allora, cacciami, non tornerò più.

    - Non è vero, credi non ci abbia provato?! Sono anni che ci provo! Quante volte ti ho aperto la porta e ho detto vai? Quante? Poi torni sempre, non puoi fare a meno di tornare, e di rimanere.

    - Ti prego liberami, ti prego...

    - Non posso, non posso... sei bella, sei troppo bella e perfetta, perfetta, ecco cosa sei. Non dico che non dovresti esserlo, insomma, basta guardarti per accorgersene, ma quella purezza, quel bianco, da dove l'hai preso? E quegli occhi così giovani e vecchi? Le ali, ali per volare, per non staccarti mai da me... chi te le ha date?

    - Tu, hai fatto tutto tu.

    - Ma adesso devo finirla, con te fra i piedi non riesco ad andare avanti.

    - Troverai qualcuna come me lì fuori.

    - Continui?! Continui?! È impossibile, lo vuoi capire che è impossibile? Tu sei unica, tu sei sola, tu sei la Donna, l'Angelo. Le altre, vere, non possono esserlo.

    - Ti amo.

    - Non importa... devo crescere, devo cercare, capire, e tu non mi aiuti, non lo fai più.

    - Questa stanza è così bianca.

    - Sì, è come te, non poteva essere altrimenti.

    - Non poteva essere altrimenti?

    Le sparò tra gli occhi; il colpo non fece rumore.

    Solo un rivolo di sangue, scuro come inchiostro, scivolò via dalla ferita e tutto il mondo, il mondo, si fece scuro come lui, come inchiostro.

    Il perduto addio

    Pomeriggio di fine settembre.

    Il sole malato saluta, gli alberi si scontrano senza sosta, le case perdono i balconi.

    Ed il vento graffia l'immobile muro.

    Due nomi uniti da una "e , impressi sul cemento, circondati da tanti cuori, sottolineati ed evidenziati dall'aggettivo inseparabili ", guardano, guardano lui.

    Lui è appoggiato alla propria auto, una Renault nove del 1986, e ha sistemato, con calma spropositata, la propria macchina fotografica su di un treppiede.

    Guarda attraverso l'obiettivo e li vede ancora lì quei due nomi, quelle lettere dipinte da qualcun altro, da un chi di cui non poteva e non voleva saper nulla.

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