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Cronaca di un Risveglio Annunciato. Un anno con Marco Canestrari
Cronaca di un Risveglio Annunciato. Un anno con Marco Canestrari
Cronaca di un Risveglio Annunciato. Un anno con Marco Canestrari
E-book224 pagine3 ore

Cronaca di un Risveglio Annunciato. Un anno con Marco Canestrari

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Info su questo ebook

"Il racconto documentato di un’esperienza unica che auguro a tutti: un anno insieme al maestro spirituale Marco Canestrari durante il quale ho avuto innumerevoli prese di coscienza, miglioramenti, risvegli ed illuminazioni. Parleremo insieme di come perdonare, amarsi, avverare i propri sogni, fare della vita quotidiana il paradiso e molto altro. Il testo contiene le meditazioni e i dialoghi originali avuti con lui ed è utilissimo per tutti coloro che vogliono conoscersi, realizzarsi, essere felici e sentire dentro sé la più vera ed intima materia di cui tutti siamo fatti: l’amore."

Gianpaolo Marcucci ha dedicato la sua vita all'arte e allo studio della società sino al momento in cui qualcosa dentro di lui lo ha invitato a spostare il suo occhio critico dall’esterno verso l’interno e ad iniziare a porsi domande su se stesso e sull'esistenza sempre più sentite e profonde. Oggi vive nella Scuola di Risveglio Spirituale di Marco Canestrari, di cui è uno dei primi allievi. È laureato in Arte Coreutica, Scienze del Governo e Sociologia. "Cronaca di un Risveglio Annunciato” è il suo sesto libro.

Marco Canestrari è un Maestro Spirituale che da anni tiene corsi, lezioni, seminari e consulenze a tema consapevolezza e spiritualità e che ogni giorno aiuta le molte persone che lo seguono a percorrere la strada verso la felicità, la realizzazione e la coscienza di sé. Per incontrarlo è sufficiente partecipare ad una delle lezioni che tiene regolarmente all’interno della Scuola di Risveglio Spirituale da lui fondata.

Contatti di Gianpaolo Marcucci:

cel. 3396517088

mail. gianpaolomarcucci@gmail.com

web: gianpaolomarcucci.wordpress.com

Sito web di Marco Canestrari e della Scuola di Risveglio: www.marcocanestrari.com
LinguaItaliano
Data di uscita11 mag 2015
ISBN9786050378856
Cronaca di un Risveglio Annunciato. Un anno con Marco Canestrari

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    Anteprima del libro

    Cronaca di un Risveglio Annunciato. Un anno con Marco Canestrari - Gianpaolo Marcucci

    Note

    CREDITI

    GIANPAOLO MARCUCCI

    Cronaca di un Risveglio Annunciato

    Un anno con Marco Canestrari

    Copyright 2015 by Gianpaolo Marcucci

    Tutti i diritti riservati

    Contatti:

    cell. 3396517088

    mail. gianpaolomarcucci@gmail.com

    web: gianpaolomarcucci.wordpress.com

    Sito web di Marco Canestrari e della Scuola di Risveglio:

    www.marcocanestrari.com

    PREMESSA

    Era nell ’ aria da un po ’ ma adesso è proprio arrivato il momento: sono le 23.30 del 17 Aprile 2014 ed oggi ho deciso di iniziare a scrivere un libro su quello che sta succedendo qui a Roma a me e ad una persona che ha letteralmente cambiato la mia vita: Marco Canestrari.

    Questo libro narra del suo risveglio spirituale, della sua esplosiva e straordinaria felicità che ogni giorno diviene sempre più forte e contagia sempre più persone.

    Nelle pagine che seguono si parlerà di illuminazione, di spirito, di Dio. Si parlerà anche di me che scrivo e si parlerà di voi che leggete.

    Auguro a tutti coloro che terranno tra le mani questo testo, e lo auguro con tutto il cuore, di sentire anche solo una briciola dell’affetto, della cura e della profondità che vibrano forte ogni secondo all’interno della bellissima esperienza che sto vivendo con lui.

    Buona lettura

    Gianpaolo Marcucci

    DEDICA

    Ai miei fratelli spirituali Fauno e Diego

    INTRODUZIONE

    INTRODUZIONE A MARCO CANESTRARI

    Un pomeriggio del settembre duemilanove, io, un ragazzo di quasi ventitré anni, timido e molto sensibile, per la prima volta ho incontrato Marco Canestrari. Eravamo all’interno di un piccolo ma grazioso parchetto romano per parlare di un progetto chiamato scuole informate che aveva lo scopo di portare nelle scuole superiori italiane alcune lezioni di carattere economico e sociologico tra cui la sua serie di testi come si controllano le masse nei paesi democratici. Mi imbattei in questa raccolta di brevi articoli quasi per caso. Erano i primi anni di Facebook ed io avevo appena concluso l’università. Navigando per la rete in cerca di materiale da inserire nel mio progetto, non potei non notare l’originalità di un post[1] intitolato proporre invece che reagire. Parlava di come fosse fondamentale, per cambiare la società verso il meglio, modificare l’atteggiamento passivo che la popolazione ha nei confronti dei media ed iniziare, anzi che a reagire passivamente agli stimoli da questi presentati, a proporre un modello nuovo di società che andasse verso la costruttività, la cooperazione nella diversità e una visione di benessere che tenesse conto della felicità dell’uomo anzi che del solo profitto. L’approccio che Marco aveva nel trattare temi così apparentemente complessi mi ricordava la frase dell’eclettico genio Richard Buckminster Fuller: "non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta[2]. Come si dice in questi casi, fu subito amore. Iniziammo così a portare nelle scuole[3] queste pillole di consapevolezza sociale all’interno delle quali venivano spiegate con estrema semplicità ed accuratezza tutte le dinamiche attraverso cui il potere influenza il consenso della popolazione per mezzo dei media ed in particolare della televisione. All’epoca avevo dentro di me una travolgente voglia di migliorare il mondo in cui vivevo, avevo avuto anche esperienze in politica che però anzi che soddisfarmi, mi avevano fatto comprendere ancora di più quanto il sistema in sé non volesse assolutamente cambiare, perlomeno non a partire dai vertici, serviva qualcosa che scuotesse tutto dalla base. A pensarci adesso ringrazio profondamente me stesso e quella voglia di migliorare la società, perché è da li che è nato tutto, è grazie a quella voglia che ho conosciuto il mio maestro, che il mio percorso spirituale è incominciato, senza che io ne fossi ancora del tutto consapevole. Io e Marco legammo subito, quando lo conobbi pareva un ragazzo come tanti, sulla trentina, taglio di capelli un po’ alternativo, accento romano, jeans scuro e giacca a vento nera. Un ragazzo come tanti nell’involucro esterno, ma profondamente diverso all’interno. Non mi ci volle molto prima di accorgermi infatti che in lui c’era qualcosa di diverso, qualcosa di speciale. Una luce costante e luminosa, che brillava e non si spegneva mai. Se oggi dovessi rivelarvi cosa mi fa dire con certezza che Marco è un individuo illuminato, citerei almeno sei o sette episodi in particolare, legati alle esperienze profonde e stupefacenti che ho vissuto insieme a lui e di cui questo libro parlerà a partire dal prossimo capitolo. Ciò che mi colpì di più invece le prime volte che ci vedevamo per svago o per parlare dell’associazione culturale che stavamo avviando[4], ciò che mi fece dire un pomeriggio del novembre duemilanove, dopo poche settimane che lo conoscevo: posso riassumerlo in tre parole: verità, giustizia e affetto. Non avevo mai conosciuto fino ad allora una persona che fosse così legata alla verità. Marco non mentiva mai né accettava la menzogna ad alcun livello. A qualsiasi costo, qualsiasi cosa la verità potesse comportare, lui era il suo primo difensore. Così lo era per la giustizia. Nessuna ingiustizia passava al varco, che si trattasse di un’ingiustizia sociale che riguardava milioni di persone come lo sfruttamento delle popolazioni dei paesi più deboli da parte delle aziende multinazionali oppure un’ingiustizia meno marcata, se vogliamo definibile da molti più leggera come un animale a cui è stata, per fretta, negata una carezza[5], lui era sempre pronto a fare luce su di essa, metterci i riflettori, mostrarla al mondo ed investire energie per riparare personalmente a quell’ingiustizia ed insegnare agli altri a fare lo stesso. Per questo, l’affetto era ed è la sua chiave più efficace. Tutte le azioni che gli ho visto svolgere, anche le più risolutive, erano sempre caratterizzate da uno spesso strato di affetto. Nei miei confronti, nei confronti dei ragazzi nelle scuole o delle persone che, piano piano, iniziavano a seguirlo, ma anche nei confronti del barbone che gli rivolgeva la parola per chiedergli una sigaretta o due spicci, tutto era sempre sostenuto dal suo affetto. Anche a livello di energia Marco, da quando lo conosco, ha sempre mostrato di avere una marcia in più. Impegnava ogni suo momento libero dal lavoro[6] nel suo progetto di lasciare il posto dove ha vissuto un po’ meglio di come lo ha trovato. Ogni attimo libero era ed è sempre impiegato a fare del bene, a se stesso e agli altri. Prima investendo in Ecco Cosa Vedo e poi nella Scuola di Risveglio Spirituale da cui oggi sto concludendo questo testo. Il mio rapporto con lui è sempre stato quello di discepolo/maestro. Anche quando semplicemente uscivamo le prime volte o quando collaboravamo spalla a spalla per i progetti educativi, io apprendevo sempre qualcosa. Apprendevo modi migliori di organizzare[7] (il lavoro in gruppo, la gestione dei documenti, la gestione degli eventi e dei contatti e molto altro) modi di comunicare, (qualsiasi tipo di comunicazione, comunicazione diretta, indiretta, verbale, non verbale[8]), ma sopratutto modi di gestire la quotidianità e la mia vita, le mie relazioni, le mie emozioni, la mia psiche. Con Marco accanto, le mie capacità in tutti i campi sono aumentate esponenzialmente. Quello che prima mi poteva mettere in difficoltà come organizzare un evento da duecento persone facendo filare tutto liscio, superare un esame all’università a pieni voti studiando tre giorni, o organizzare un team di lavoro per raggiungere un obiettivo legato alla gestione del blog[9] diventava sempre più una passeggiata di routine, quello che prima mi terrorizzava o che non ero in grado nemmeno di immaginare di fare se non con estremo sforzo ed estrema confusione, come presentarmi ad una ragazza che mi piaceva, affrontare una sofferenza profonda o un trauma che mi bloccava, gestire i rapporti conflittuali con i miei cari in una direzione costruttiva e non distruttiva, ogni giorno diveniva sempre più facile. E questo accadeva non perché io studiassi qualcosa da lui fornitami, non perché io facessi qualcosa che lui mi diceva di fare, mai. Tutte queste competenze erano già dentro di me e Marco, come un vero maestro sa e dovrebbe fare, me le mostrava, le tirava fuori, le svegliava dal sonno. Il processo è più legato alla consapevolezza che alla conoscenza. Quello che accadeva infatti, e che accade anche ora ogni volta che grazie a lui ho una forte presa di coscienza, si può descrivere più o meno così: si parte da un livello di coscienza di sé (e quindi del mondo esterno) che chiamiamo x. Più si guarda al proprio interno, attraverso il metodo introspettivo che Marco ad esempio porta avanti, che è quello di far nascere da dentro le domande giuste", più si aumenta questo livello x. Ad ogni presa di coscienza si sale, x alla seconda, x alla terza, x alla quarta, e ad ogni presa di coscienza, tutta la capacità di osservare la realtà fa un balzo in avanti. Non si acquisisce una conoscenza singola su un aspetto, si acquisisce un binocolo nuovo per guardare più lontano, sempre più lontano, uno strumento in più che prima non si aveva, per affrontare meglio se stessi, le proprie paure, i propri traumi, per essere sempre più padroni anzi che schiavi delle emozioni, dei pensieri e degli eventi che caratterizzano la nostra vita. Marco non lascia noi allievi con una struttura di idee su come stanno le cose da portare a casa. Quello che fa lui é destrutturare il nostro modello di rappresentazione della realtà, fatto di convinzioni passate, dogmi e presupposizioni, fino a che ognuno è completamente libero di volere ciò che vuole. E la domanda è il mezzo che porta a questa libertà. Ancora ricordo quel giorno in cui, al ristorante, mi disse per la prima volta: Fu il primo giorno che capii che avevo difronte qualcuno che sapeva farmi arrivare alla verità, dovevo solo dare l’assenso. Da quel momento, i miglioramenti in me avvengono di giorno in giorno e sono miglioramenti di un livello che alcune persone non riescono a raggiungere nemmeno in una vita intera. Tempo fa, e non avevo nemmeno ancora mai avuto la mia prima esperienza reale di illuminazione, di risveglio spirituale, sono arrivato al punto in cui persino il mio psicologo, dopo anni di lavoro di introspezione svolti insieme, mi ha proposto di interrompere la terapia in quanto al mio livello di consapevolezza non era più necessario proseguire. La terapia psicologica a mio parere è utilissima, la consiglierei a tutti, aiuta molto e fa bene, ma qui stiamo parlando di livelli di efficacia non paragonabili, senza offesa per alcun percorso di psicoterapia. Con lo psicologo ho visto i miei traumi e ho imparato piano piano ad affrontarli, ho capito che avevo un conflitto con le donne, un conflitto con i miei genitori, e così via. Con Marco nella metà del tempo ho visto che non esiste la colpa, che non esiste la mente, che siamo noi a creare il tempo. Una sola di queste prese di coscienza può cambiare radicalmente una vita intera ed insieme a lui avvengono quotidianamente. Per questo ho scritto il libro che avete tra le mani, perché si sappia, perché sempre più persone possano trarne beneficio. Quello che leggerete altri non è infatti che una raccolta di resoconti da me redatti[10], di alcune tra le giornate di quest’anno passato che io ricordo meglio. Noterete quanto sono ricche di spunti e contenuti, quanto ognuna sia davvero profonda ed illuminante. Ebbene confesso che i testi che seguono questa introduzione non sono nemmeno completi. E’ infatti impossibile trascrivere tutto quanto, per la quantità di informazioni che arrivano da una giornata con Marco. In una sessione tipo accade magari (e accadeva anche prima che vivessimo insieme nella scuola di risveglio) che ci si vede poco prima dell’ora di pranzo con la spesa di frutta fatta, si esce a meditare in un parco per 4 ore o più, si rientra a casa, si registrano dei video per il blog, poi si va a cena insieme e durante tutta la giornata gli insegnamenti di Marco sono continui e serrati. Una cascata poderosa, un fiume in piena. Ebbene, è di questo fiume che io ho raccolto col cucchiaino poche gocce e ne ho fatto un percorso di lettura fruibile da chiunque. Spero così con tutto me stesso che questo percorso vi piacerà e che vi farà bene al corpo, alla mente e al cuore.

    BREVE INTRODUZIONE AI CONTENUTI

    Per comprendere meglio il linguaggio di Marco, voglio qui fare una breve introduzione ai contenuti che troverete all’interno di questo libro.

    Mente e materia

    Per materia intendiamo in questo testo tutto l’universo materiale composto da atomi: l’albero, il sasso, l’aria, Saturno, un polmone. Tutto ciò quindi che può essere studiato dalla fisica. Fa parte della materia anche l’attività del pensiero. Da anni ormai, è possibile, attraverso un macchinario che misura il potenziale elettrico del cervello, tradurre il pensiero in azione[11]. Questo perché l’atto di pensare è materiale. I contenuti del pensiero invece non sono materiali, non esistono nella materia né in nessun altro piano. I contenuti del pensiero, le idee (ad esempio l’idea di un elefante o di una montagna) non sono fatti ma rappresentazioni. Se io penso ad un panino, quel panino non mi sazia. Se io penso ad una tigre che mi mangia, io non muoio. Se io penso ad un pianeta, la massa di quel pianeta non va a sommarsi alla massa dell’universo. L’attività del pensare è materiale e misurabile, esiste. I contenuti di questa attività, le idee, non sono materiali e non esistono. Chiamiamo mente il complesso insieme di idee che tiene in piedi la struttura psicologica dell’Ego. In quanto formata da idee, contenuti del pensiero ovvero rappresentazioni non esistenti nella realtà, la mente non esiste[12].

    Ego e separazione

    Chiamiamo Ego (Io, Me) il punto di vista soggettivo che ognuno di noi sostiene di possedere. L’Ego si crede separato dal mondo esterno e dagli altri Ego, ha delle preferenze che lo caratterizzano, delle esperienze che lo indirizzano e che lo rendono diverso dagli altri Ego. Nel mondo descritto dall'Ego, la sofferenza (come tutte le emozioni in generale) è personale. Se muore qualcuno a sei chilometri di distanza e io non lo conosco non soffro. Se muore il mio gatto soffro. L’Ego inoltre scorre nel tempo, è un osservatore separato dalla realtà che rimane stabile e fermo mentre tutto scorre. Inesorabilmente l’Ego muore con la morte del corpo con cui è identificato. Per questo il suo mondo è fatto alla base di paura e sofferenza. Il risveglio porta alla scoperta che l’Ego è solo un’architettura mentale e pertanto non esiste nella realtà.

    Spirito e unicità

    Tutto è uno. Si potrebbero usare queste tre parole per descrivere il messaggio di migliaia di dottrine spirituali, maestri illuminati e scuole filosofiche. Anche nel messaggio di Marco è presente una visione della realtà unica ed infinita. Non esiste separazione nel mondo reale, la separazione può essere solo pensata in quanto concetto, come gli oggetti possono essere solo pensati. Nella realtà non è possibile riscontrare i limiti di quelli che chiamiamo oggetti, persino i

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