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Transiberiana
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E-book13 pagine11 minuti

Transiberiana

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Info su questo ebook

Il bianco è un colore che mi ha pervaso e mi ha lasciato una dicotomia interiore che non saprei dire se risolta (ma che per definizione non dovrebbe) oppure no. Il bianco è l'assenza, ma non il buio (infatti non compare il nero), il bianco è un colore sacro, ma non si concilia con la fugacità di un (cont)atto d'amore.
Anche nella conclusione, il bianco non è candore, forse è più vicino al dolore, al vuoto (di nuovo), all'inadeguatezza. Di Svetlana? Di Igor?
LinguaItaliano
Data di uscita15 giu 2015
ISBN9786051761008
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    Anteprima del libro

    Transiberiana - Pierluigi Modesti

    1.

    Svetlana Petrovna, è alta, magra, avvolta in un cappotto bianco dal collo di pelliccia d'ermellino, come d'ermellino è il suo colbacco.

    Stazione Kazanskaja di Mosca. Sala d'aspetto di prima classe, carica di lampadari improbabili e barocchi e colonne ornate di stucchi.

    È inverno, metà febbraio, 1922.

    Svetlana è nata in un villaggio di campagna, cresciuta in una izba, genitori servi della gleba.

    Poi Lenin.

    Passava in treno per uno dei suoi viaggi politici, linea Mosca-Kiev, primavera del 1911. Lei, quindici anni, vende mazzetti di bucaneve da un piccolo canestro di vimini ai viaggiatori in sosta nella stazione.

    È un attimo. Lo sguardo di Vladimir Ilic. Svetlana coglie l'attimo. Il canestro cade in terra e i mazzetti di bucaneve si spargono sul marciapiede della stazione. Lei, abiti contadini, sale sul treno. Sono quasi tutti uomini, con barbe, baffi e orologi ai panciotti.

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