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Il fuoco dentro
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E-book86 pagine57 minuti

Il fuoco dentro

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Info su questo ebook

Il libro è un racconto "romanzato" di una storia vera . Un bambino che subisce ogni sorta di violenze psicologiche e sessuali va a 9 anni in affidamento presso un'altra famiglia e lì ha inizio il racconto. La relazione tra Daniele, questo è il nome del protagonista, e la famiglia affidataria, è attraversata da momenti di profonda angoscia e paura....
Il testo percorre per episodi la storia di Daniele fino ai suoi 25 anni momento in cui uscirà dalla dimensione famiglia per andare a vivere in gruppo appartamento.
LinguaItaliano
Data di uscita11 dic 2013
ISBN9788868853709
Il fuoco dentro

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    Anteprima del libro

    Il fuoco dentro - Fiamma Prochet

    INTRODUZIONE

    Questo è il racconto dell’esperienza più dolorosa ed al contempo dolce della mia vita.

    E’ il racconto di come una storia di affidamento di un bambino possa entrarti nella pelle e stravolgerti la vita; come quando si ha a che fare con un bambino maltrattato questa sua esperienza ti possa traumatizzare e cambiare per sempre.

    Non è stato facile stare nel racconto senza cadere in condanne alla sua famiglia di origine, ma non era quello l’obiettivo.

    Il suo nome ovviamente è stato modificato perché lui ha bisogno di liberarsi di quel marchio e oggi ancora a 25 anni brancola nel buio della confusione.

    Sono stati modificati anche i riferimenti ai luoghi di vitUn dato importante è che oggi, nonostante tutto, i rapporti con la famiglia di origine sono ancora in piedi, ancora lui si avvicina a loro, subisce ancora maltrattamenti e rifiuti ma ritorna a cercarli inseguendo qualcosa di indefinito e di indefinibile che però non ha il sapore nemmeno lontano di un romanticismo legato al desiderio di amore quanto alla superficialità, al bisogno di non perdere le radici, di essere risarcito.

    La stesura di questo libro ha comportato molta fatica soprattutto dal punto di vista emotivo.

    Difficile raccontare parlando di lui, della sua storia, di quanto accadde nella sua vita e nella nostra senza offenderlo.

    Ovviamente è stato fondamentale che lui accettasse, che comprendesse come, cosa e perché; e lui si è mostrato entusiasta, nonostante il racconto di alcune sue malefatte.

    In parte nella sua fragile consapevolezza, in parte per il suo bisogno profondo di esistere nonostante tutto. Ringrazio Leo e Pimpi per tutta la solidarietà che hanno dimostrato nei confronti del loro fratello sapendolo perdonare per i tanti guai combinati, e proteggere nonostante lui sia il maggiore.

    Questo testo ha un’unico intento: quello di arrivare dritto al cuore, di trasmettere fiducia, di dimostrare che, anche di fronte a momenti bui e angoscianti, si può tener duro perché ogni onda che travolge poi passa, lascia lì, spossati, apparentemente tramortiti, ma quando ci si rialza si ha il sapore di una nuova forza che tocca il cuore nella sua parte più profonda.

    Non siamo niente senza gli altri, tutti abbiamo bisogno di tutti, l’uomo solo non ha speranza.

    Parte Prima

    FIAMMA e MARIO

    Fiamma aveva 30 anni quando conobbe Mario. Lavorava in una comunità alloggio per neonati. Era una giovane donna dalla vita intensa, molti amici, molte idee e sogni, una laurea in pedagogia, aveva incominciato a lavorare a 20 anni.

    Intanto frequentava un centro di formazione e di psicologia per approfondire la conoscenza di sé.

    Lì conobbe Mario; 40 anni, medico inquieto e profondo, anch’egli alla ricerca di sé e di una tranquillità interiore.

    Si incontrarono, divennero amici, fidanzati e sposi in solo un anno. Si innamorarono anche dei loro progetti comuni, il desiderio di una grande famiglia, molti figli naturali ed adottivi, cani, gatti, il sogno di una casa in campagna …. e così incominciarono sereni questo viaggio di coppia, ancora ignari di quel che sarebbe accaduto. Come ogni coppia di sposi certi di realizzare pian piano i propri obiettivi.

    Tale era l’entusiasmo che nell’attesa del sicuro arrivo di un bimbo decisero di volere di più, volevano fare qualcosa di un po’ speciale, allora decisero di prendere un bambino in affidamento per un po’ - per fare un gesto di solidarietà. Ovviamente non pensavano a come sarebbe andata con l’arrivo di un neonato, non era importante. Erano troppo innamorati dell’amore.

    Mario e Fiamma all’inizio dell’estate del loro primo anno di matrimonio andarono mano nella mano a fare quel colloquio che avrebbe cambiato la loro vita.

    Arrivarono ai Servizi Sociali di zona e si misero a disposizione. Ovviamente non avevano alcuna preclusione né pregiudizio, per cui quando gli venne presentata la situazione di Daniele come assolutamente adatta a loro, essi fecero i salti di gioia, non vedevano l’ora che questo bimbo arrivasse a casa. Partirono per le vacanze senza separarsi dal telefonino in trepidante attesa della fatidica telefonata che avrebbe dato il via.

    I primi di settembre la telefonata arrivò. Evviva! Avrebbero conosciuto quel dolce marmocchio tutto da amare. Il vortice dei preparativi li prese, la cameretta, i vestiti, la cartella, l’iscrizione a scuola … ecc … ecc.

    La seconda settimana di settembre incominciarono gli incontri con Daniele. Prima, brevemente, una psicologa fece loro il racconto della sua storia.

    Nessun problema, siamo qui per amarlo …. anche se …. una vocina interiore qualcosa sussurrava ma non erano assolutamente intenzionati ad ascoltarla

    DANIELE …

    La descrizione che fecero di lui prima che Fiamma e Mario lo conoscessero era la seguente:

    Daniele viveva in comunità da quando aveva 4 anni e mezzo, la sorellina era andata in affidamento presso una famiglia

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