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Tutti i colori del cuore
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E-book94 pagine1 ora

Tutti i colori del cuore

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Info su questo ebook

Alia è una studentessa universitaria che vive da molti anni a Genova con la sua famiglia: per lei la vita trascorre tranquilla nonostante quelle terribili cicatrici che porta sempre nel cuore. Ha conosciuto il dolore, quello vero, che con fatica cerca di lasciarsi alle spalle e nasconde dietro grandi occhi, intensi ed espressivi, e tra le pagine di un diario che porta sempre con sé.
Andrea è un archeologo: figlio di una famiglia conosciuta e importante, vive a Genova, lavora presso il museo di Storia Naturale e saltuariamente come insegnante. Affronta le sue giornate cercando, sempre più, di allontanarsi da quel benessere che troppo spesso lo ha fatto sentire arrogante e superficiale.
Complice una conferenza, che sarà proprio lui a presentare, incontra Alia che è così diversa dalle altre. Così diversa dalla sua fidanzata storica.
Quegli occhi grandi, messi in risalto ancor di più dal velo che le ricopre il capo, lo affascinano in un modo che mai avrebbe creduto possibile. La vuole conoscere, vuole parlarle, vuole sapere tutto di lei…
Questa è la storia di un’amicizia tra due culture differenti. È la storia di un amore che vuole sbocciare, puro e sincero. È la storia di un sentimento che, per molti, purtroppo, non può e non deve esistere.
LinguaItaliano
Data di uscita19 ott 2023
ISBN9791222461465
Tutti i colori del cuore

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    Anteprima del libro

    Tutti i colori del cuore - Daniela Perelli Autrice

    di

    Daniela Perelli

    Nuova Edizione digitale 2023

    Copyright©2023

    Questo racconto è solo ed esclusivamente frutto della fantasia dell'autrice. Ogni luogo o riferimento a cose o persone, vive o defunte, è puramente casuale.

    È vietata la riproduzione sia parziale che totale dell'opera in qualsiasi forma.

    Sinossi: Alia è una studentessa universitaria che vive da molti anni a Genova con la sua famiglia: per lei la vita trascorre tranquilla nonostante quelle terribili cicatrici che porta sempre nel cuore. Ha conosciuto il dolore, quello vero, che con fatica cerca di lasciarsi alle spalle e nasconde dietro grandi occhi, intensi ed espressivi, e tra le pagine di un diario che porta sempre con sé.

    Sinossi: Alia è una studentessa universitaria che vive da molti anni a Genova con la sua famiglia: per lei la vita trascorre tranquilla nonostante quelle terribili cicatrici che porta sempre nel cuore. Ha conosciuto il dolore, quello vero, che con fatica cerca di lasciarsi alle spalle e nasconde dietro grandi occhi, intensi ed espressivi, e tra le pagine di un diario che porta sempre con sé.

    Andrea è un archeologo: figlio di una famiglia conosciuta e importante, vive a Genova, lavora presso il museo di Storia Naturale e saltuariamente come insegnante. Affronta le sue giornate cercando, sempre più, di allontanarsi da quel benessere che troppo spesso lo ha fatto sentire arrogante e superficiale.

    Complice una conferenza, che sarà proprio lui a presentare, incontra Alia che è così diversa dalle altre. Così diversa dalla sua fidanzata storica.

    Quegli occhi grandi, messi in risalto ancor di più dal velo che le ricopre il capo, lo affascinano in un modo che mai avrebbe creduto possibile. La vuole conoscere, vuole parlarle, vuole sapere tutto di lei…

    Questa è la storia di un’amicizia tra due culture differenti. È la storia di un amore che vuole sbocciare, puro e sincero. È la storia di un sentimento che, per molti, purtroppo, non può e non deve esistere.

    Differenze di abitudini e linguaggi non contano se i nostri intenti sono identici e i nostri cuori aperti.

    J.K. ROWLING

    Capitolo uno

    Alia

    Genova, 10 ottobre 2017

     Caro diario,

    tu ancora non lo sai ma non guardo molto la televisione. Ho letto, però, la notizia su internet, mi sono informata.

    Informata… Che strana parola, vero? Nonostante siano passati ormai dieci anni dal nostro arrivo in Italia, ancora non mi sono abituata. L’articolo dice che due giorni fa si è tenuta in Israele una marcia per la pace, a cui hanno preso parte diecimila donne ebree e musulmane. A organizzarla, il movimento Women Wage Peace fondato da donne israeliane e palestinesi nel 2014.

    Tante, tantissime donne! Ho visto una fotografia scattata loro dall’alto e non ti nego che mi sono anche un po’ sentita in colpa, e questo perché ero sì felice per loro, per quella scelta coraggiosa, per i loro diritti in quanto persone, ma al tempo stesso ero felice di non esserci, lì, con loro, a marciare.

    Sono due tipi di felicità differenti: la prima è genuina e altruista, la seconda è vigliacca e meschina.

    Sento ancora quella paura addosso, capisci? Quella paura che mi ha portato ad acquistarti per poter così farla uscire dal mio cuore e imprimerla su carta. Finalmente questo momento è arrivato. I ricordi fanno così male, devo dar loro voce per far sì che si allontanino sempre più sino a diventare una parte di me con cui poter fare i conti. Quella parte di me che li vuole affrontare una volta per tutte.

    Quel terrore che mamma e papà hanno vissuto, che mi hanno raccontato… Lo stesso che poi ho dovuto affrontare io una volta nata. Papà pianse tanto quando con il cuore in mano mi disse che sperava con tutto se stesso che nascessi maschio. Sentirgli dire ciò mi aveva provocato un dolore incontenibile, ma poi pian piano ho capito cosa volesse dire in realtà. E allora ho provato tanta tenerezza per lui che era così diverso da quella famiglia che ora non abbiamo più.

    Quando ero ancora piccola mi aveva promesso che mi avrebbe protetta, che mi avrebbe portata via dalla nostra terra, tanto bella quanto ricca di sofferenza, e così è stato. Ha protetto me e ha protetto la mamma, lui, Faisal: un uomo musulmano, nato e cresciuto in Palestina, in un angolo buio e tetro lontano da ciò che di buono quella terra poteva offrire. Nato da chi di buono non avrebbe mai offerto nulla sentendosi per molti, moltissimi anni, sbagliato, quando invece nessuno lì era più giusto di lui. Colpevole di un amore non premeditato per una ragazza cristiana, scappato da un amore, invece, imposto. Aveva scelto lui chi amare, e no… nessuno di loro ne fu felice.

    Capitolo due

    Andrea

    Io e Laura siamo stati insieme praticamente per una vita: ci siamo conosciuti in prima media, ci credereste?

    Dio mio… era la più bella della scuola.

    Eravamo ancora bambini che stavano superando quella linea di confine che li avrebbe portati a diventare adulti.

    Ora molte cose sono cambiate, a essere sincero sono cambiato io: lei è sempre bellissima, perfetta in ogni situazione, impeccabile, con quel bel po’ d’arroganza che la contraddistingue, forse ancor più accentuata da quando un anno fa si è laureata avverando il suo sogno di diventare avvocato. Già in prima media ne parlava, già sapeva quello che da adulta sarebbe diventata, cosa avrebbe fatto. E io, invece, che non sapevo neanche se avrei superato diligentemente quei terribili tre anni di scuola…

    L’ho lasciata circa un mese fa e sono stato anche terribilmente sincero: quel suo modo di fare, quell’arroganza nei confronti di chi non è come lei, come noi… No, non riesco più ad accettarlo. Per questo dico che sono cambiato, io: le nostre famiglie si conoscono da anni, frequentano gli stessi ambienti. Sono figlio di un avvocato e di una pediatra. Laura discende addirittura da una famiglia di giudici e avvocati. Nessuno può togliermi dalla testa che le sue scelte non siano state del tutto dettate dal cuore: ricordo quella volta, circa cinque anni fa, l’unico momento in cui era riuscita a lasciarsi andare completamente perché un po’ brilla, mi disse: Avrei tanto voluto danzare sulle punte, ma papà mi ha sempre detto che sarebbe stata solo una perdita di tempo. E poi era tornata di nuovo seria, ma quella lacrima scivolata sul suo viso non potrò mai dimenticarla. Quello era un sogno che mai avrebbe realizzato. Non ne parlammo più: il giorno seguente era tornata al suo corso di studi con una disciplina che per certi versi trovavo sconcertante.

    Io non sono come

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