Morte sospetta dell'avvocato Emanuele B.

Di Rotiroti Gabriella

Nella città di Torino, la morte dell’avvocato Emanuele B. destò dei sospetti nella sorella Marzia, che si rivolse alla più antica agenzia investigativa M&M servizi d’indagine e sicurezza, gestita da generazioni dalla famiglia Muller, diretto dall’ex poliziotto Wolfgang, uomo elegante d’altri tempi e il figlio Thomas.

Marzia B. il giorno dopo la cerimonia funebre si presentò in agenzia e si rivolse a Wolfgang. «Dovete indagare su un omicidio.»

• Lingua: Italiano
• Editore: Rotiroti Gabriella
• Data di uscita: 7 mar 2014
• ISBN: 9788868858568

Anteprima del libro

sospetta

I Pesci Prete e la morte sospetta

Nella città di Torino, la morte dell’avvocato Emanuele B. destò dei sospetti nella sorella Marzia, che si rivolse alla più antica agenzia investigativa M&M servizi d’indagine e sicurezza, gestita da generazioni dalla famiglia Muller, diretto dall’ex poliziotto Wolfgang, uomo elegante d’altri tempi e il figlio Thomas.

Marzia B. il giorno dopo la cerimonia funebre si presentò in agenzia e si rivolse a Wolfgang. «Dovete indagare su un omicidio.»

«Si accomodi. Chiamo mio figlio e le assistenti. Racconti cosa è accaduto, non tralasci nessun particolare.»

Wolfgang chiamò subito Thomas primogenito, detective di fama internazionale e le due assistenti Paola colta e intuitiva e Nadia fantasiosa ed esperta di tecnologia, ad ascoltare e valutare la storia.

Marzia B. cominciò la storia: «Ne sono certa. Mio fratello Emanuele è stato assassinato. Lo hanno trovato sulla spiaggia di Lognano in Liguria, avvolto da una rete da pesca, imprigionati con lui diversi pesci Prete! Il certificato dell’autopsia firmato dal patologo legale Ezio Miglio dell’ospedale Santa Elsa di Borghezio attribuisce chiaramente la morte all’alta percentuale di sostanza neurotossina prodotta dal pesce velenoso. Nel verbale dei carabinieri ho letto, che al momento del ritrovamento, indossava un paio di boxer e una maglietta, nella rete non c’era nient’alto che sei pesci prete. Ma è strano. Nessun altro pesce? Nessuno ha visto nulla? I carabinieri hanno sottovalutato le mie dichiarazioni. Le indagini si sono chiuse in fretta con l’esito morte accidentale era idrofobico, da piccolo giocando nell’acqua, lo spinsero e rischiò di annegare, da lì la sua paura dell’acqua profonda. Mio fratello amava la montagna, ogni qual volta avesse tempo andava a rifugiarsi in una baita di sua proprietà in Valle Fredda, nei pressi di Bardonecchia, un esperto alpinista, gli amici fin dall’infanzia lo chiamavano stambecco per la sua abilità nel scalare i monti. Apparentemente non ci sono motivi per cui si trovasse in Liguria. Ho cercato nella sua agenda, tra gli appuntamenti in ufficio; venerdì mattina, il giorno prima del ritrovamento