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Quadrifoglio - 1
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E-book103 pagine1 ora

Quadrifoglio - 1

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Info su questo ebook

Quando il mondo arriva sull'orlo di una pandemia mondiale, le pedine di un grande gioco si mettono in moto. Chi ha seminato la morte sta per trovare anche l'antidoto, il Quadrifoglio 1, vendendolo a peso d'oro a chi può permetterselo. Ma non tutti sono avidi avventurieri alla
ricerca di ricchezze. Anche la Dottoressa Teresa Isolani, figlia di un virologo di fama mondiale misteriosamente scomparso un anno prima, si mette alla ricerca del vaccino. Una corsa contro il tempo ricca di colpi di scena, tradimenti con la salvezza del mondo in gioco.

L'intero ricavato sarà devoluto alla Fondazione Sant’Orsola di Bologna.
 
LinguaItaliano
Data di uscita29 mag 2020
ISBN9788868103989
Quadrifoglio - 1

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    Anteprima del libro

    Quadrifoglio - 1 - AA.VV.

    cover.jpg

    AA.VV.

    QUADRIFOGLIO – 1

    Prima Edizione Ebook 2020 © Damster Edizioni, Modena

    ISBN: 9788868103989

    Immagine di copertina su licenza

    Adobestock.com

    Damster Edizioni è un marchio editoriale

    Edizioni del Loggione S.r.l.

    Via Piave, 60 - 41121 Modena

    http://www.damster.it e-mail: damster@damster.it

    img1.png

    AA.VV.

    QUADRIFOGLIO – 1

    Romanzo

    Indice

    Bologna, 7 Novembre 2019

    Gli Autori

    CATALOGO I GIALLI DAMSTER

    Grazie a tutti gli Autori che hanno collaborato alla realizzazione di questo ebook

    il cui ricavato sarà devoluto interamente alla Fondazione Sant’Orsola di Bologna.

    Bologna, 7 Novembre 2019

    Era già tardi, troppo tardi.

    La dottoressa Teresa Isolani atterrò alle 12,00, ora locale, all’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, direttamente da Londra.

    L'addetto al controllo documenti in ingresso lesse il suo nome e subito la collegò al famoso padre: Lei è la figlia del Professor Isolani?.

    Sì, esattamente.

    Mi dispiace per quello che gli è successo, ho letto tutti i suoi libri e ho anche seguito alcune sue lezioni all'Università. Davvero, un grand'uomo. Teresa si limitò ad annuire. Purtroppo era molto difficile per lei passare inosservata.

    Se avesse chiamato un taxi avrebbe raggiunto il laboratorio velocemente ma aveva troppa paura di dare nell’occhio, soprattutto dopo quello che era successo nella capitale inglese. Aveva persino rifiutato il passaggio che le aveva offerto Ivan Venturi, stimato allievo di suo padre e suo valido collega dopo la morte del Professore. Si rassegnò quindi a perdere un po’ di prezioso tempo e a percorrere con i mezzi pubblici il tratto di strada che la separava dal laboratorio, situato in una zona periferica della città. D'altronde aveva solo il suo inseparabile zaino e la sua piccola borsa da viaggio, bagagli non certo ingombranti.

    Teresa sapeva come mescolarsi alla folla facendo in modo che nessuno la notasse. Le era necessario, oltre a indossare un paio di jeans stinti e una t-shirt scura, raccogliere la superba capigliatura in un cappellino. Gli occhiali da sole, oltre a nasconderle parzialmente il viso, le oscuravano quell’espressione ansiosa che i suoi grandi occhi scuri non riuscivano a dissimulare. Era una donna bellissima. Trentacinque anni, alta e atletica. Appassionata di arti marziali, dedicava almeno un’ora al giorno agli allenamenti. Il suo corpo era tonico, scattante. Chiunque la conoscesse bene, sapeva che era meglio non farla arrabbiare. La sua laurea in chimica, a cui si erano aggiunti svariati master in ambito di ricerca, e il suo illustre padre le avevano permesso di trovare facilmente lavoro alla Timeline, una delle più importanti agenzie di spionaggio industriale in Europa.

    Il suo ultimo compito era stato di infiltrarsi in una famosa cellula internazionale di terrorismo, la Rose Corporation, senza destare sospetti. Teresa aveva dovuto prestare giuramento e sottoporsi a una serie di prove prima di essere accettata. Una volta ammessa, le sue capacità di chimica si erano rivelate fondamentali per la messa a punto di un virus letale, noto in tutto il mondo come H5N1 modificato con cui la Rose Corporation voleva ricattare i governi più ricchi del mondo.

    Per questo compito, forse il più impegnativo della sua carriera fino ad allora, si era preparata meticolosamente: aveva acquistato un nuovo cellulare in cui aveva memorizzato una serie di numeri, per lo più inventati, per non destare sospetti in caso di controlli. L’unico numero reale, salvato come Amore, era quello di Roger Sinclair, un collega molto esperto della Timeline, l’unica persona a conoscenza dell' operazione sotto copertura di Teresa. Tra lei e Roger c'era una regolare comunicazione, mascherata con scambio di conversazioni amorose, recitate a regola d’arte a beneficio dei terroristi. Teresa si augurava di non dover mai comporre il suo numero per altro motivo che non fosse la telefonata di routine da finti fidanzati. Roger, dopo la misteriosa morte di suo padre, era stato come una guida per lei e Teresa era certa che fosse l'unica persona di cui poteva fidarsi.

    Il bus era quasi arrivato a destinazione quando squillò il cellulare. Era proprio Ivan Venturi. Ohi, tutto a posto? Come è andata a Londra? chiese il ragazzo con un forte accento bolognese.

    Tutto bene, hanno sempre novità interessanti e gli inglesi sono un passo avanti a noi. Almeno in questo campo rispose Teresa.

    Senti, ci vediamo stasera che voglio fare un po' il punto della situazione? In laboratorio di facoltà alle otto?

    Non lo so, devo incontrare alcune persone. Casomai ti chiamo dopo io, eh? fu la secca risposta di Teresa che agganciò con uno sbuffo. Sembrava che più cercasse di non dare nell'occhio e più tutti la mettessero al centro dell'attenzione. 

    La dottoressa scese alla fermata successiva a quella più vicina al laboratorio. Era consapevole di perdere altro tempo ma la prudenza non era mai troppa: aveva a che fare con gente che non scherzava, quelli della Rose Corporation erano persone senza scrupoli. Avevano arruolato ex militari in congedo, raschiato il fondo del barile delle peggiori carceri e ottenuto la lealtà di alcuni dei più sanguinari criminali sulla piazza. Tutto dietro a lauti e puntuali pagamenti. Sapeva benissimo come agivano i terroristi nei confronti dei traditori e non aveva nessuna voglia di sperimentarne l’ira. Cercando di non pensare alle immagini di donne violentate, torturate e uccise che popolavano i suoi incubi, la dottoressa aprì la porta del laboratorio segreto, situato in un’anonima palazzina.

    Doveva sbrigarsi, doveva aggiornare la preparazione di Quadrifoglio-1, l’antidoto al virus letale che, secondo le loro informazioni, qualcuno della Rose Corporation aveva già sparso in giro per il mondo. L'incontro di Londra con gli emissari della Royal Foundation, società con cui la Timeline lavorava da tempo, le aveva dato nuovi stimoli e non vedeva l'ora di sperimentarle sul prototipo di vaccino che stava sviluppando. Certo, l'incontro a Londra era stato ricco di stimoli, alcuni davvero inaspettati. E le imponevano una inevitabile scelta.

    Gettò il suo inseparabile zaino sulla branda, accostata nell’angolo del monolocale che Roger e i colleghi della Timeline avevano cercato di allestire alla meno peggio. Si spogliò e prese dalla borsa da viaggio una camicia large, un paio di guanti in lattice e un grembiule. Poi si legò i capelli. Ispezionò la scrivania, sospirando tra sé come a rimpiangere i tempi lontani della ricerca in Fondazione assieme a suo padre e dei riconoscimenti scientifici. Aprì la borsa da viaggio e pigiò più volte fino a far sollevare il

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