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L’ultimo esperimento di Von Heisenberg: racconti
L’ultimo esperimento di Von Heisenberg: racconti
L’ultimo esperimento di Von Heisenberg: racconti
E-book88 pagine1 ora

L’ultimo esperimento di Von Heisenberg: racconti

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Info su questo ebook

Questa raccolta comprende alcuni racconti scritti tra il 2010 e il 2013, accomunati dalla loro relativa brevità, che ne permette una lettura molto veloce. In queste dieci storie si ritrovano un po' tutti i temi che hanno destato l’interesse dell’autore: dal mondo del fantastico alle inquietudini della vita di tutti i giorni, per arrivare al più sguaiato umorismo senza tralasciare poi i riferimenti all'attualità e alla politica. Si tratta di una raccolta molto variegata. I cambiamenti nel modo di scrivere e le sperimentazioni sono ben visibili nei vari racconti: questi presentano infatti notevoli differenze, essendovene alcuni che privilegiano lunghe descrizioni in terza persona, altri dove invece i dialoghi fra personaggi occupano buona parte del testo e altri ancora scritti in prima persona.
LinguaItaliano
Data di uscita22 mar 2015
ISBN9788868151256
L’ultimo esperimento di Von Heisenberg: racconti

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    L’ultimo esperimento di Von Heisenberg - Alessandro Agrati

    L’ultimo esperimento di Von Heisenberg

    10 racconti

    Alessandro Agrati

    Published by Meligrana Editore

    Copyright Meligrana Editore, 2015

    Copyright Alessandro Agrati, 2015

    Tutti i diritti riservati

    ISBN: 9788868151256

    Meligrana Editore

    Via della Vittoria, 14 – 89861, Tropea (VV)

    Tel. (+ 39) 0963 600007 – (+ 39) 338 6157041

    www.meligranaeditore.com

    info@meligranaeditore.com

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    INDICE

    Frontespizio

    Colophon

    Licenza d’uso

    Alessandro Agrati

    Copertina

    L’ultimo esperimento di Von Heisenberg

    G.

    L’arte di mangiare kebab senza sporcarsi la camicia

    Metrosofia

    Il Militante

    La morte dell’arte

    La Puzza

    Sciopero

    La spada di Garibaldi

    Altri ebook di Meligrana Editore

    Licenza d’uso

    Questo ebook è concesso in uso per l’intrattenimento personale.

    Questo ebook non può essere rivenduto o ceduto ad altre persone.

    Se si desidera condividere questo ebook con un’altra persona, acquista una copia aggiuntiva per ogni destinatario. Se state leggendo questo ebook e non lo avete acquistato per il vostro unico utilizzo, si prega di acquistare la propria copia.

    Grazie per il rispetto al duro lavoro di quest’autore.

    Alessandro Agrati

    Alessandro Agrati è nato a Milano il 25 maggio 1979 e si è laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi nel 2007. Vive a Milano, dove da alcuni anni lavora come addetto sinistri per Generali Italia, mentre occasionalmente collabora come articolista per dei siti di content marketplace, scrivendo articoli pubblicitari e recensioni. Il suo interesse per la scrittura nasce in primo luogo dalla sua passione per la lettura, in particolare per i racconti di Dino Buzzati.

    Dopo essersi cimentato nella scrittura di alcune poesie relative a tematiche personali, dal 2010 si è dedicato alla scrittura di racconti brevi ispirandosi ai suoi autori preferiti, cercando poi di creare uno stile più personale. Ha sperimentato e continua a sperimentare tematiche differenti che spaziano dall'horror al fantastico per arrivare poi al genere umoristico. Nel suo Blog Tuttology si possono trovare alcuni suoi lavori relativi alla scrittura, oltre a riferimenti ai suoi altri interessi personali, che spaziano dai viaggi al fai-da-te.

    Contattalo:

    blogamici2010@gmail.com

    Seguilo su:

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    Facebook: https://www.facebook.com/alessandro.agrati

    Blog Tuttology: http://langoloamici.blogspot.it/

    L’ultimo esperimento di Von Heisenberg

    Chi si trovasse a passare al giorno d’oggi in quella regione della Polonia ai piedi dei Carpazi, non lontano dal confine slovacco, troverebbe strana l’area attorno a quello che rimane del villaggio di Kubice. Pochi ruderi abbandonati lungo una strada sterrata, difficilmente percorribile d’inverno, segnano il luogo dove sorgeva il piccolo borgo.

    La strada prosegue oltre addentrandosi nei boschi e diventando sempre più impraticabile per le automobili. Chi si azzardasse a procedere, dopo quattro o cinque chilometri si ritroverebbe improvvisamente di fronte a una radura enorme, un’immensa spianata artificiale in cui nessun albero mette radici. Solo le sterpaglie timidamente sembrano voler ricolonizzare la zona dove un tempo sorgeva il campo di concentramento. Il bosco attorno a quell’area sembra più tenebroso del normale, soprattutto nelle giornate ventose, quando tra il fruscìo delle fronde degli alberi e il fischiare del vento pare di sentire degli strani versi, una sorta di ululati difficilmente attribuibili a qualche animale conosciuto.

    La gente della zona è superstiziosa, non ama questi boschi e li attraversa solo se strettamente necessario. Del resto, il loro stesso aspetto tetro, con gli alberi dai fusti contorti e grotteschi, sembra voler dissuadere il turista occasionale. Passando da queste parti capita spesso di provare una sgradevole sensazione, come quando ci si sente osservati. Ci si volta, ma niente, soltanto in certi casi pare di sentire un lieve fruscìo nella vegetazione.

    Nel periodo successivo alla guerra, in questi luoghi si verificarono strani eventi sui quali non è mai stata ufficialmente fatta luce. La misteriosa scomparsa di due persone, la morte in circostanze poco chiare di un agente della milizia nonché l’improvviso ordine del governo che imponeva l’evacuazione di Kubice, fecero circolare le leggende più assurde.

    Soltanto in pochi sapevano la verità, ma di questi pochi la maggior parte sono ormai venuti a mancare, portando con sé nella tomba il loro segreto.

    Avendo fatto parte di una delle squadre incaricate di battere i boschi alla ricerca delle persone scomparse, ho potuto assistere a certe mostruosità delle quali il pubblico fu tenuto all’oscuro. Venni in seguito a conoscenza di un segreto ancora più abominevole, contenuto in un vecchio quaderno ritrovato per caso tra le rovine del campo di concentramento. Dalla sua traduzione ebbi una comprensione totale dell’orrore che era avvenuto.

    Ora che i miei giorni sono quasi terminati, sento il bisogno di rivelare questi terribili segreti, che mi opprimono da circa cinquant’anni.

    ***

    L’invasione tedesca aprì un periodo di sofferenza per questa regione, specialmente dopo che nei dintorni di Kubice venne costruito il campo. Inizialmente fu un campo di prigionia per i soldati polacchi, ma poco dopo questi furono trasferiti altrove e sostituiti da oppositori, asociali, ebrei e dalle altre categorie di persone che il nazismo considerava inferiori e meritevoli di essere costrette a lavorare come schiavi fino alla morte. Non sarà mai abbastanza lo sdegno contro questa follia, che portò l’Europa alla rovina e provocò la morte di milioni di persone.

    Tuttavia, fu dopo l’arrivo del Dottor Ulrich Von Heisenberg, alla fine del 1942, che nel campo accaddero le cose peggiori. Egli era un promettente scienziato, fu un pioniere nell’epoca in cui la scienza muoveva i primi passi nel mondo della genetica e dei trapianti. Purtroppo, come accade in certi casi, alla genialità si accompagnava la più totale mancanza di moralità: Von Heisenberg si riteneva un superuomo, un demiurgo in grado di piegare al proprio volere le leggi della natura e gli altri esseri viventi. Fu naturale per una personalità megalomane come la sua l’adesione a un’ideologia che propugnava la divisione razziale e l’esistenza di uomini nati per comandare e altri nati per obbedire.

    I sopravvissuti del campo ricordano ancor oggi quando egli li faceva schierare per selezionare chi era buono per lavorare e chi

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