La danza dei morti

Di Davide De Boni

RACCONTO LUNGO (31 pagine) - FANTASCIENZA - Alla Elektrica denaro, sesso e droga danzano a braccetto nel silenzio di una notte eterna. Ma la danza dei ricchi e potenti sta per trasformarsi in una danza di morti...

La Elektrica, la più grande discoteca intergalattica mai costruita, troneggia sulla piccola luna di Celos, nel cuore di un'imponente fortezza di pietra e acciaio eretta ai bordi di una sconfinata città di baracche. Dentro, lo sfarzo e la ricchezza dettano il ritmo delle danze. Fuori, povertà e malattie seminano morte per ogni dove. Alecs Di Iodio, un "self-made-man" venuto dalla strada, mette piede per la prima volta in questa violenta contraddizione. Vittima di un'inguaribile bruttezza, è in cerca soltanto di un'occasione per sentirsi accettato. E per un attimo riesce a trovarla, quando una bellissima donna lo prende per mano e lo conduce con sé in un mondo fatato, finché il Chew-9 non si intromette, sovvertendo gli equilibri...  

Davide De Boni, vicentino, classe '93, vive e scrive a Padova, dove studia Medicina e Chirurgia. Due suoi racconti si sono intrufolati nella rosa dei semifinalisti del Premio Campiello Giovani nelle edizioni 2011 e 2012. Da sempre appassionato di lettura e scrittura, lotta quotidianamente contro il tempo per conciliare queste attività con gli impegni di studio. "La danza dei morti" è il suo primo racconto pubblicato con Delos Digital.  

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 7 lug 2015
• ISBN: 9788867758449

Anteprima del libro

a cura di Franco Forte

Davide De Boni

La danza dei morti

Racconto lungo

Prima edizione luglio 2015

ISBN 9788867758449

© 2015 Davide De Boni

Edizione ebook © 2015 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0

Font Quattrocento Sans by Pablo Impallari, SIL Open Font Licence 1.1

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Indice

Il libro

L'autore

La danza dei morti

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

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Il libro

Alla Elektrica denaro, sesso e droga danzano a braccetto nel silenzio di una notte eterna. Ma la danza dei ricchi e potenti sta per trasformarsi in una danza di morti…

La Elektrica, la più grande discoteca intergalattica mai costruita, troneggia sulla piccola luna di Celos, nel cuore di un’imponente fortezza di pietra e acciaio eretta ai bordi di una sconfinata città di baracche. Dentro, lo sfarzo e la ricchezza dettano il ritmo delle danze. Fuori, povertà e malattie seminano morte per ogni dove. Alecs Di Iodio, un self-made-man venuto dalla strada, mette piede per la prima volta in questa violenta contraddizione. Vittima di un’inguaribile bruttezza, è in cerca soltanto di un’occasione per sentirsi accettato. E per un attimo riesce a trovarla, quando una bellissima donna lo prende per mano e lo conduce con sé in un mondo fatato, finché il Chew-9 non si intromette, sovvertendo gli equilibri…

L'autore

Davide De Boni, vicentino, classe ’93, vive e scrive a Padova, dove studia Medicina e Chirurgia. Due suoi racconti si sono intrufolati nella rosa dei semifinalisti del Premio Campiello Giovani nelle edizioni 2011 e 2012. Da sempre appassionato di lettura e scrittura, lotta quotidianamente contro il tempo per conciliare queste attività con gli impegni di studio. La danza dei morti è il suo primo racconto pubblicato con Delos Digital.

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Eccola lì: la Elektrica, la più grande discoteca intergalattica mai costruita. Un club esclusivo, con accesso riservato agli avventori i cui conti bancari sfoggiassero un minimo di sei zeri. Il posto più fottutamente infarcito di gente cosiddetta perbene dell’intero sistema, dove denaro, sesso e droga danzavano a braccetto nel silenzio di una notte eterna.

Alecs Di Iodio mise piede nell’androne d’ingresso a testa alta, addentrandosi con spavalderia in quel tempio della perdizione. Aveva indossato gli abiti più costosi che possedeva, per l’occasione, e si era spruzzato un nuovo profumo molecolare che gli era stato garantito attirare le femmine persino più efficacemente di un portafogli gonfio.

Si sistemò i capelli con una mano e si appiccicò alla faccia un’espressione che, a suo avviso, comunicava un’incrollabile sicurezza.

Era la prima volta che si infilava in un luogo del genere, e doveva ammettere di sentirsi parecchio agitato. Ma non intendeva certo darlo a vedere.

La sua fortuna era piuttosto recente. Il suo conto era volato dalle centinaia ai milioni nell’arco di appena quattro mesi, a seguito di una sostanziosa serie di investimenti particolarmente azzeccati in quel Paese delle Meraviglie che era il trading finanziario.

Poco tempo prima disprezzava con tutto se stesso il mondo dei merdosi cacasoldi che bazzicavano