Le torri di diamante

Di Davide De Boni

ROMANZO BREVE (59 pagine) - FANTASCIENZA - Di solitudine ne ha già inghiottita a sufficienza. E ormai ha capito che la sopravvivenza, qua fuori, non è un gioco per anime solitarie.

Fenrir non si pente di avere abbandonato gli Esuli ed essersi rimesso in strada per conto proprio, ma almeno su una cosa Barghest aveva ragione: le lande desolate sulla via per Somnica sono davvero pericolose per chiunque decida di affrontarle da solo. È il pomeriggio del quarto giorno quando si imbatte nell'ennesima banda di passaggio. Vengono dalla direzione opposta alla sua e sono almeno una dozzina. Procedono affiancati occupando l'intero diametro della strada maestra. Hanno i cavalli, ma li tengono per le briglie e avanzano a piedi. In tre portano al guinzaglio cani grandi come pony, e anche dalla lunga distanza Fenrir riesce a scorgerne i denti scintillanti, affastellati nelle bocche come piccole armerie ambulanti. Si abbassa nel verde, lasciandosi ingurgitare dalla vegetazione folta. Non percepisce alcun rumore, eccetto quello del sangue che gli urla nelle tempie, ma questo non significa niente: possono essere comunque molto vicini, le voci sparpagliate dal vento. Aspetta diversi minuti prima di provare a tirar su la testa, e quando finalmente si risolve a dare un'occhiata sente un grido echeggiare nel silenzio e torna giù di scatto, appiattendosi di nuovo al suolo. I cani si avventano su di lui con le fauci sguainate, saltando fuori dall'erba come enormi pesci dalla superficie placida di uno stagno...

Davide De Boni, vicentino, classe '93, è studente di Medicina e Chirurgia all'Università di Padova. Da sempre appassionato di lettura e scrittura, lotta quotidianamente contro il tempo per conciliare queste attività con gli impegni di studio. Con Delos Digital ha pubblicato nel 2015 "La danza dei morti" (collana "Chew-9") e nel 2016 "Il laboratorio degli orrori" (collana "The Tube Exposed"), è inoltre riuscito a fare capolino nelle pagine delle riviste "Robot" e "Writers Magazine Italia" superando alcuni contest per racconti brevi. Nel 2016 si è piazzato tra i finalisti del Premio John W. Polidori per la letteratura horror ed è stato segnalato alla nona edizione del Premio Robot per racconti inediti di fantascienza. Attualmente lavora per Delos Digital alla sua nuova serie post-apocalittica "Afterlands".

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 6 dic 2016
• ISBN: 9788825400298

Anteprima del libro

Davide De Boni

Le torri di diamante

ROMANZO BREVE

Prima edizione dicembre 2016

ISBN 9788825400298

© 2016 Davide De Boni

Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0

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Indice

Il libro

L'autore

Le torri di diamante

Nella puntata precedente

Libro 5

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

In questa collana

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Il libro

Di solitudine ne ha già inghiottita a sufficienza. E ormai ha capito che la sopravvivenza, qua fuori, non è un gioco per anime solitarie.

Fenrir non si pente di avere abbandonato gli Esuli ed essersi rimesso in strada per conto proprio, ma almeno su una cosa Barghest aveva ragione: le lande desolate sulla via per Somnica sono davvero pericolose per chiunque decida di affrontarle da solo.

È il pomeriggio del quarto giorno quando si imbatte nell’ennesima banda di passaggio. Vengono dalla direzione opposta alla sua e sono almeno una dozzina. Procedono affiancati occupando l’intero diametro della strada maestra. Hanno i cavalli, ma li tengono per le briglie e avanzano a piedi. In tre portano al guinzaglio cani grandi come pony, e anche dalla lunga distanza Fenrir riesce a scorgerne i denti scintillanti, affastellati nelle bocche come piccole armerie ambulanti.

Si abbassa nel verde, lasciandosi ingurgitare dalla vegetazione folta. Non percepisce alcun rumore, eccetto quello del sangue che gli urla nelle tempie, ma questo non significa niente: possono essere comunque molto vicini, le voci sparpagliate dal vento.

Aspetta diversi minuti prima di provare a tirar su la testa, e quando finalmente si risolve a dare un’occhiata sente un grido echeggiare nel silenzio e torna giù di scatto, appiattendosi di nuovo al suolo.

I cani si avventano su di lui con le fauci sguainate, saltando fuori dall’erba come enormi pesci dalla superficie placida di uno stagno…

L'autore

Davide De Boni, vicentino, classe '93, è studente di Medicina e Chirurgia all’Università di Padova. Da sempre appassionato di lettura e scrittura, lotta quotidianamente contro il tempo per conciliare queste attività con gli impegni di studio. Con Delos Digital ha pubblicato nel 2015 La danza dei morti (collana Chew-9) e nel 2016 Il laboratorio degli orrori (collana The Tube Exposed), è inoltre riuscito a fare capolino nelle pagine delle riviste Robot e Writers Magazine Italia superando alcuni contest per racconti brevi. Nel 2016 si è piazzato tra i finalisti del Premio John W. Polidori per la letteratura horror ed è stato segnalato alla nona edizione del Premio Robot per racconti inediti di fantascienza. Attualmente lavora per Delos Digital alla sua nuova serie post-apocalittica Afterlands.

Dallo stesso autore

Davide De Boni, La danza dei morti Chew-9 ISBN: 9788867758449 Davide De Boni, Il laboratorio degli orrori The Tube Exposed ISBN: 9788865306086 Davide De Boni, La belva Afterlands ISBN: 9788865308851 Davide De Boni, Esilio Afterlands ISBN: 9788865309070 Davide De Boni, Terre malate Afterlands ISBN: 9788865309360 Davide De Boni, Dura lex Afterlands ISBN: 9788825400076

Nella puntata precedente

Braccato da una tempesta che non sembrava volerlo mollare, Fenrir si è rifugiato tra le mura arrugginite di Desperata, una città prostrata dalla peste e dal fanatismo religioso. Lì ha trovato riparo dalle piogge acide in una taverna il cui l'oste, un certo Petro, offriva birra a volontà in cambio di protezione.

Dopo aver combattuto contro un gruppo di predoni delle tempeste fianco a fianco con un altro ragazzo che come lui si trovava nel locale, Fenrir ha inseguito all’esterno un avversario che era quasi riuscito a ucciderlo. Soddisfatta la sete di vendetta, ha notato per strada una ragazza in difficoltà ed è intervenuto.

La ragazza era stata circondata, ma appena Fenrir si è fatto avanti la giovane ha assalito gli aggressori e li ha annientati a uno a uno, prendendosela poi con lui per essersi intromesso. A interrompere il battibecco è stato l’arrivo del ragazzo con cui aveva affrontato i predoni nella taverna; quest’ultimo si è presentato come Barghest, comandante dell’armata degli Esuli, una piccola compagnia di ventura costituita da soli giovani esiliati dalle città d’origine, tra cui anche la ragazza, Lamia.

Barghest ha proposto a Fenrir di percorrere insieme la strada verso Somnica, così i tre hanno lasciato Desperata e si sono ricongiunti con il resto dei mercenari. Presso l’accampamento degli Esuli, quindi, il giovane comandante ha chiesto a Fenrir di unirsi all’armata, mostrando una tale determinazione da spiazzare persino la stessa Lamia; il ragazzo, però, ha declinato, temendo di mettere a rischio la possibilità di trovare le risposte promesse da Augustus.

Nonostante la decisione di rimettersi in viaggio insieme,